Oltre che dalla difesa, i Redskins sono stati salvati dal ritorno di kickoff di Antonio Brown per 91 yards.
La giornata di ieri era importante per la Nfc East in quanto la tarda serata presentava l'impegno di Dallas contro Kansas City nonchè quello dei Giants a Philadelphia, mentre i Washington Redskins erano impegnati in uno scontro determinante al caldo dell'Arizona contro i Cardinals.
Sulla carta l'impegno non era impossibile, data la debolezza della Nfc West di quest'anno, ma Anquan Boldin e compagni hanno dato molto filo da torcere ai Pellerossa della capitale conducendo la partita per la maggior parte della sua durata seppur offrendo nel complesso uno spettacolo offensivo poco godibile specialmente nel primo quarto, quando ogni possesso delle due squadre è sfociato in turnovers mai capitalizzati dal team avversario.
Il primo gioco della gara è stato una sorta di emblema dell'andamento generale dell'incontro: Kurt Warner, al primo dropback, è stato atterrato da Philip Daniels perdendo il pallone fortunatamente recuperato da JJ Arrington, e 5 giochi più tardi ha commesso il primo turnover di giornata facendosi intercettare da Sean Taylor; dal lato opposto Mark Brunell ha ripetuto l'errore che è costato ai Redskins almeno tre sconfitte, facendosi anch'egli intercettare dal rookie Antrell Rolle dopo aver portato l'attacco sulle 20 yards favorevoli trasformando per l'ennesima volta dei punti ormai sicuri in un cambio negativo di possesso.
Gli altri due possessi offensivi delle squadre riferiti al primo quarto non sono terminati diversamente: dopo neanche due minuti dal rientro in campo di Warner, Pierson Prioleau in blitz ha steso nuovamente il quarterback dei Cards facendogli perdere l'ovale per la seconda volta e ricoprendolo egli stesso; tuttavia anche in questa occasione il recupero del possesso non ha fruttato nulla a Washington se non il secondo intercetto subìto da Brunell ad opera di David Macklin.
Poco più tardi i Redskins sono tornati in territorio avversario e con il pallone posizionato sulle 23 di Arizona le segnature sono state finalmente inaugurate da un field goal da 41 yards di John Hall, che ha fatto da preludio al miglior drive impostato dai padroni di casa nella calda giornata di Phoenix.
Warner è riuscito ad aprire la difesa utilizzando sostanzialmente tutte le armi a propria disposizione connettendo nella serie con i suoi tre ricevitori principali, vale a dire Anquan Boldin, Larry Fitzgerald e Bryant Johnson; in 12 giocate e 6:52 di utilizzo del cronometro i Cardinals hanno varcato la endzone con il passaggio corto ricevuto da LeRon McCoy fissando sul tabellone il primo touchdown della sofferta serata.
Lo scempio di palle perse è riemerso sulla scena a metà del secondo quarto, quando un fumble di Chris Cooley è stato oggetto di recupero da parte di Clinton Portis, quindi quando Marcel Shipp si è fatto strappare il pallone dall'ottimo Taylor, ed infine quando Brunell ha lanciato il terzo intercetto del primo tempo nelle mani di Adrian Wilson, giocata che ha posto le basi per un tentativo fruttifero di field goal da parte del parzialmente infortunato Neil Rackers, che ha fissato il punteggio sul 10-3 per Arizona al rientro negli spogliatoi.
Con un Mark Brunell da 10/18 per 59 yards e 3 intercetti senza segni di miglioramento, l'attacco di Joe Gibbs ha subìto decisi aggiustamenti nell'intervallo e per forza di cose il gioco di corse sarebbe dovuto divenire protagonista della partita ed essere efficace, il tutto per alleggerire la già pesante giornata del quarterback ex-Jaguars.
La strategia studiata nella pausa è sfociata in un drive di 80 yards per aprire il terzo quarto, una serie di 13 giochi che ha visto Clinton Portis accumulare 23 yards in 5 corse consecutive e che ha visto anche la stupidaggine di Adrian Wilson, che ha commesso un inutile facemask ai danni di Santana Moss che è stato penalizzato di 15 yards, tante quante quelle corse da Portis nel gioco immediatamente successivo con tanto di meta del pareggio segnata.
I Cardinals hanno risposto con un drive di 66 yards frutto di due completi a lunga gittata per Bryant Johnson e per il tight end Adam Bergen, terminato con un field goal di 20 yards ad opera di Rackers per il 13-10, quindi un vero e proprio game breaker si è abbattuto sulla schiena di Arizona dando il primo e definitivo vantaggio alla squadra ospite quando il conseguente kickoff dello specialista Nick Novak è stato infatti riportato in meta per 91 yards da Antonio Brown grazie a dei blocchi sostanzialmente perfetti dello special team di Washington.
Il quarto periodo ha visto le due squadre incapaci di muovere il pallone scambiandosi una serie di drives lunghi al massimo 4-5 giochi ciascuno, con i Redskins impossibilitati da dubbie chiamate offensive a chiudere la partita con sicurezza e con i Cardinals che hanno costruito qualcosa di concreto solamente a 4 minuti dal termine della partita, quando è sembrato che Warner avesse ritrovato la lucidità di inizio ripresa.
Arizona ha rimesso la testa in territorio avversario grazie ad una pass interference comminata a Carlos Rogers, quindi una ricezione di Boldin da 9 yards ha posizionato l'attacco sulle 28 a favore; in situazione di 3° e 1 il cornerback di riserva Ade Jimoh ha effettuato una giocata decisiva leggendo lo screen di Warner per Fitzgerald andando a placcare il wide receiver per una perdita di una yarda, quindi Sean Taylor è riuscito a fermare JJ Arrington nel tentativo di conversione del quarto down con 2 yards da prendere mettendo fine al tentativo sterile di rimonta dei padroni di casa.
Fondamentale per Washington la prova della difesa riferita all'ultimo quarto: come sottolineato più volte nel corso del campionato, il reparto ha spesso permesso all'attacco di avere una seconda se non una terza possibilità di mantenere un vantaggio oppure di rimontare una situazione sfavorevole sacrificandosi parecchio per la causa, ed il match di ieri non è stato esente da questa particolare caratteristica. La difesa si è eretta come un muro proprio quando la partita si è decisa, chiudendo la strada anche a chi, come Anquan Boldin, aveva fatto parecchio sudare nel trovare soluzioni adatte quantomeno a limitarlo.
L'attacco, al di là della pessima giornata di Brunell, sembra ancora il reparto da migliorare, in quanto per l'ennesima volta Washington ha rischiato di perdere la partita per degli errori tranquillamente evitabili, come i famosi palloni che la squadra tende a smarrire nelle vicinanze delle 20 yards avversarie in posizione per segnare, tendenza killer se ce n'è una. Inoltre non convincono le chiamate fatte per gestire il pallone con la squadra in vantaggio, in quanto i giochi risultano spesso prevedibili e facilmente intuibili dalle difese avversarie.
I Redskins sono comunque ancora in corsa per i playoffs, ad una partita di distanza dai Cowboys (vincenti contro i Chiefs) ed a due dai Giants (vittoriosi in overtime a Phila)che guidano la division; le prossime tre settimane potranno confermare o stravolgere la Nfc East in quanto i Pellerossa affronteranno in sequenza Dallas, New York e Philadelphia in un finale di campionato che potrebbe non essere già scontato e che si preannuncia vietato ai deboli di cuore.