L’esplosione di Larry Johnson

Larry Johnson, un treno in corsa quasi impossibile da fermare al primo placcaggio…

Sembrano molto lontani i giorni dell'inizio della stagione scorsa, quando un frustratissimo Larry Johnson chiedeva la cessione alla dirigenza di Kansas City, sparando a zero sul proprio coach Dick Vermeill, reo di non dargli nessuna fiducia nel backfield dei Chiefs, relegato a terzo runningback, dietro a Priest Holmes e Darrick Blaylock.

In quei giorni sembrava certa la partenza dell'ex halfback di Penn State dall'Arrowhead Stadium, scelto dai Chiefs al primo giro del 2003, dopo un'esaltante ultima stagione alla corte di Joe Paterno, chiusa con piu' di 2000 yards corse.

Il fatto di avere davanti, probabilmente il miglior RB della NFL non ha certo giovato nell'inserimento di Johnson, ma Vermeill ha sempre consigliato pazienza, assicurando che le portate con l'andare della stagione e quando Johnson avrebbe dimostrato piu' maturità , sarebbero aumentate.

Probabilmente l'ex Nittany Lions, conscio di essere nella squadra che ha la miglior offensive line per il gioco di corsa dell'intera NFL, ha fatto due rapidi conti e ha deciso di rimanere in attesa degli eventi e di avere la possibilità  di dimostrare il suo valore.

Mai scelta fu più azzeccata.

Dopo una partita in cui Holmes e Blaylock avevano segnato 4 td rush a testa, e sembravano la coppia perfetta nel backfield dei Chiefs, la fortuna ha voluto dare una mano al n.27, azzoppando prima Blaylock e poi Holmes, regalandogli il mese di Dicembre da titolare di una squadra che viaggiava a 3 vittorie e 8 sconfitte.

Johnson finalmente libero di poter dimostrare il perché era considerato uno dei migliori runningbacks della storia del College Football, si è preso letteralmente l'attacco di Kansas City sulle spalle, conducendo la squadra a 4 vittorie consecutive, con la bellezza di 450 yards di guadagno e 8 touchdown (uno su passaggio).

Anche Vermeil è sembrato quasi sorpreso da questa esplosione cosi' immediata, frutto certo di una linea eccezionale, ma anche di un talento innato nel nativo della Pennsylvania.

Le sue qualità  fisiche lo portano ad essere un runningback capace di portare molti palloni, anche trenta portate ad incontro se necessario, e di essere letale nel portare la corsa oltre il primo placcaggio della linea avversaria, cosi' da riuscire quasi sempre a guadagnare 2-3 yards supplementari ad ogni portata.

Quello che però impressiona di più in Johnson e' il cambio di velocità  nelle corse che tagliano i lati dei tackles. La sua arma migliore e' seguire l'azione del proprio tackle, meglio a sinistra dietro il grande Willie Roaf, e improvvisamente cambiare velocità  tagliando il blocco per andare in campo aperto dove la sua potenza può risultare un grosso enigma per i linebackers e le safety avversarie.

Non a caso è tra i running back che hanno la media yards a portata più alta di tutta la NFL; con 5 yards di media.

Dopo averne assecondato l'esplosione nella passata stagione, Vermeill quest'anno ha deciso di puntare fisso sul proprio giovane running back, facendo partire Blaylock direzione Jets, e, complici gli acciacchi di Priest Holmes, dando a Johnson parecchie opportunità  fin dal primo snap, con uno split sistematica delle portate fra lui e il "Prete".

Fin dalla prima gara la scelta del coach dei Chiefs è stata ripagata con 110 yards in sole 9 corse e 2 td contro i Jets, continuando per tutta la stagione in coppia con Holmes alla fantastica media di 5,3 yards per portata, lasciando comunque la gloria della meta al proprio compagno di reparto.

Alla fine di ottobre quando Holmes ha dovuto ancora una volta fermarsi per i cronici problemi fisici che potrebbero concludere la sua carriera, Vermeill non e' parso per nulla preoccupato perche' sapeva che poteva contare su Johnson, e sapeva soprattutto che senza Holmes e senza split, la pericolosità  del proprio running back cresceva a dismisura.

Il resto l'ha fatto il calendario agevole, che ha messo di fronte le tre peggiori difese sulle corse della NFL, permettendo all'ex Penn State di guadagnare 569 yards in quattro gare vinte consecutivamente (come nel 2004 nel suo lancio da titolare) con 5 touchdown su corsa, ma soprattutto regalandogli la gioia di diventare il primo runningback della storia dei Chiefs a superare le 200 yards su corsa in una partita, contro Houston due settimane orsono.

Oltretutto in questa stagione l'halfback di KC ha dimostrato di essere notevolmente migliorato nelle ricezioni fuori dal backfield, negli screen pass che erano il pane quotidiano di Priest Holmes, diventando così molto più completo e di conseguenza tremendamente più efficace e pericoloso per le difese avversarie.

Le quattro vittorie consecutive, con il n.27 protagonista, hanno permesso a Kansas City di restare in corsa per la postseason, anche se nell'AFC quest'anno ci vorrà  un mezzo miracolo, vista la marcia di squadre come Indi, Denver e Cincinnati.

Certamente Vermeill sa che da qui alla fine della regular season, l'attacco dei Chiefs punterà  ciecamente sul proprio runningback, sperando che la sua media di yards guadagnate e il fatturato di touchdown si mantenga costante come in tutta questa stagione, soprattutto nelle ultime quattro gare.

Holmes può guarire tranquillamente, sempre che ci riesca, perche' i Chiefs hanno un degno sostituto nel backfield.

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