Houston, un altro disastro

Larry Johnson ha sostituito Priest Holmes con 211 yards, record di franchigia dei Chiefs.

In vista della seconda parte del campionato, Dom Capers si era sbilanciato dicendo che i suoi Texans avrebbero giocato con maggiore aggressività  commettendo meno errori e che sarebbero ripartiti da zero cancellando completamente le partite disputate precedentemente. I suoi giocatori, però, devono avere incamerato le sue parole solo in parte e ieri notte al Reliant Stadium hanno offerto un'altra prova che definire disastrosa potrebbe essere non sufficiente.

L'attacco ha prodotto 269 yards di total offense restando però a secco di segnature per tutto il primo tempo, facendo intravedere lampi di speranza solamente nel primo drive del terzo quarto e convertendo un solo terzo down a fronte di 11 tentativi; la difesa ha concesso 446 yards all'attacco dei Chiefs ed in particolare il nuovo record di franchigia a Larry Johnson, che ha corso per 211 yards superando Priest Holmes e Barry Word aggiungendovi anche 2 mete.

La partita di Houston è cominciata da subito in salita: l'attacco è rimasto in campo per un solo minuto nel possesso di apertura, mentre la difesa si è fatta travolgere dai costanti guadagni di terreno di Kansas City, che è avanzata a piacimento in entrambi i drive che hanno portato subito il punteggio sul 10-0; la prima serie ha visto ben 3 giocate superiori alle 10 yards ed è terminata con un field goal di Lawrence Tynes, mentre la seconda ha visto Johnson incunearsi nel debole mezzo della linea difensiva avversaria e, complici placcaggi inguardabili, raggiungere la endzone dopo una corsa di 23 yards.

Il pubblico di Houston, presto stanco dello spettacolo offerto, è stato improvvisamente infiammato dalla giocata della matricola Jerome Mathis: uno spettacolare ritorno di kickoff ha gasato il Reliant Stadium portando l'inerzia tutta a favore dei padroni di casa, e quando Philip Buchanon poco più tardi ha riportato un punt per 37 yards mettendo i Texans in posizione almeno per pareggiare sembrava che gli special teams fossero riusciti a salvare la giornata iniziata così male.

Andre Johnson non è stato dello stesso avviso ed ha inflitto alla propria squadra un colpo ampiamente evitabile: colpito sulle 29 diei Chiefs da un placcaggio duro di Eric Warfield e da qualche parola di troppo uscita dalla bocca di Bennie Sapp, il wide receiver di Houston è caduto nella più classica delle trappole psicologiche dando una manata al casco di Sammy Knight e tirandogli come se non bastasse il pallone sul facemask. La "giocata" è avvenuta in situazione di quarto down e Kris Brown, già  pronto per tentare il field goal, ha lasciato il posto al punter Chad Stanley dopo la penalità  di 15 yards comminata a Johnson.

La partita dei texani è praticamente terminata qui. Nel primo possesso offensivo del secondo quarto, i Chiefs hanno segnato un'altra meta con Eddie Kennison macinando 71 yards in 1:28; Kennison ha ricevuto il passaggio di Green sulle 11 yards e quindi ha trovato la strada per la endzone aiutato non poco da altri placcaggi censurabili del reparto difensivo a lui opposto.

Quindi, due turnovers capitali hanno chiuso la gara con due quarti ancora da giocare.
Nel primo Andre Johnson, evidentemente nervoso e preda dei giochi mentali dei difensori, ha perso palla dopo un contatto con Greg Wesley ridando il possesso ai Chiefs nelle 43 yards a loro favorevoli, quindi una pass interference del pessimo (in copertura) Buchanon su Tony Gonzalez ha messo il pallone sulla line a della yarda, dalla quale il buon Larry Johnson ha segnato la seconda meta di giornata.
Nel secondo, invece, un lancio insensato di Carr verso l'esterno (Houston stava provando a racimolare yards fermando il cronometro) è finito preda di Warfield, il quale ha riportato in meta l'intercetto per 57 yards dando il 31-7 a Kansas City.

I Texans hanno ripreso un minimo di fiducia in apertura di secondo tempo, quando un Trent Green poco accurato che aveva rischiato già  molto nella prima parte si è fatto intercettare, a dire il vero per colpa più di Kennison che non sua, da Lewis Sanders, uno dei pochi giocatori a salvarsi assieme a DaShon Polk.
Il turnover ha portato ad un TD di Domanick Davis da 3 yards dopo un buon drive, cominciato sulle 37 yards a favore e terminato con la segnatura del running back, che nel primo tempo, inutile dirlo, era stato cancellato dal campo.

Lo stesso Davis si è reso protagonista di un gioco da 33 yards dopo una ricezione di uno screen pass, ponendo le basi per un field goal dalle 22 yards messo tra i pali dal buon Brown; ma i Chiefs, poco più tardi, hanno raggiunto la endzone altre 2 volte con una meta ciascuno di Eddie Kennison e Samie Parker, portando a 45 il pesante passivo a sfavore della derelitta franchigia del Texas.

La situazione, a Houston, è tra le peggiori. Con una sola vittoria a fronte di 9 sconfitte il campionato è già  etichettabile come fallimentare e l'unica notizia buona, visto che qui si raschia il fondo del barile, è che perlomeno la il tutto non potrebbe andare peggio di così.
Bob McNair, il proprietario della franchigia, si è detto disgustato da ciò che ha visto nei 60 minuti di gioco pur non mettendo in pericolo la posizione di Dom Capers ritenendo che cambiare le cose in viaggio non sia un bene per il team.

Infine, una nota che rappresenta un pezzo di storia per il ruolo di tight end, protagonista Tony Gonzalez: il giocatore di Kansas City, che ha collezionato 9 ricezioni per 98 yards, è diventato il primo tight end della storia del gioco a ricevere più di 50 palloni in 8 stagioni consecutive sorpassando il precedente record detenuto da Shannon Sharpe.
Gonzo ha inoltre registrato una ricezione per la 78ma gara consecutiva e punta a superare il record di franchigia detenuto da Stephone Paige con 83.

Roba da Hall Of Fame in una serata davvero speciale per la franchigia del Missouri.

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