AFC – Week 11 Report

Larry Johnson Nuovo Chiefs recordmen

Colts e Jaguars hanno vinto degli Shootouts, mentre Browns e Broncos degli Shoutouts

La tempesta perfetta si abbatte su Cincinnati, Ohio. Non è il solito uragano, ma è una pioggia di lanci ed una grandinata di corse, a sbalordire il pubblico del Paul Brown Stadium. Manning guida Indianapolis al decimo successo consecutivo, fornendo la migliore prova dell'anno, con 365 yards e 3 touchdown, superando forse l'ostacolo più difficile che si frapponeva da qui alla fine, sul cammino verso la perfezione.

L'attacco dei Colts raggiunge la end zone nei primi cinque possessi, lasciando sempre a recuperare i Bengals. Il quarterback dei record ha sezionato la difesa avversaria, come nessuno sa fare, leggendo perfettamente la situazione, e chiamando il gioco giusto al momento giusto. "In questa stagione abbiamo avuto pochi shout out. Cincinnati è scesa in campo pensando di bloccarci, chiudendo su James. Noi li abbiamo anticipati, e abbiamo lanciato".

Niente da fare per Palmer, che pur completando per 335 yards e due touchdown, con un rating perfetto, è invitato a ripassare più avanti. "Sono assolutamente incredibili. Non possiamo permetterci un solo errore contro una squadra così".

Chad Johnson aveva garantito un grande match. Otto ricezioni per 189 yards, massimo in carriera sono i suoi sforzi. Ogni promessa è debito. Ma anche lui non potrà  festeggiare che successi personali. "Vederli dalla sideline sono spettacolari. Prevedo che ci troveremo ancora più avanti"

Partita a dir poco entusiasmante, con due attacchi che hanno messo assieme quasi 1000 yards di total offense, e con difese spesse prese contro tempo. Solo tre punt in tutto il match, i due specialisti che si sono goduti lo spettacolo senza neanche pagare il biglietto. Ma come spesso succede l'incontro è stato deciso dalla difesa.

I Colts hanno difeso meglio nei momenti cruciali, sui terzi down, e l'attacco di Marvin Lewis è apparso sempre meno fluido di quello avversario.

"Dobbiamo fare un miglior lavoro nel difendere i terzi down" ha ammonito l'allenatore nell'intervallo, con la squadra sotto di una segnatura, ma ancora in gara. Cincinnati ci prova, ma la palla del possibile pareggio, finisce nelle mani del rookie Marlin Jackson.

Il successivo field goal invita a far partire i titoli di coda. Maggior velocità  nelle secondarie, questa la differenza fra le due squadre. I defensive back dei Colts sono risultati più precisi, più aggressivi. Trenta tackle complessivi per i titolari delle secondarie, ben quattro dei primi cinque migliori placcatori della squadra sono risultati safety e corner back.

Cincinnati non perde la testa della propria division, grazie alla vittoria dei Baltimore Ravens, ottenuta in OT, sui Pittsburgh Steelers. Interrotta una striscia di quattro sconfitte consecutive, grazie ad una difesa che ha ritrovato il proprio orgoglio, e ad una attacco che finalmente limitato gli errori, entrando in end zone avversaria, per la prima volta dopo dodici lunghissimi, interminabili quarti.

"Era necessaria una vittoria, era da un po' che non assaporavamo il successo" ha dichiarato Boller. Chiara la tattica dei Ravens, limitare il running game avversario, contenuto a sole 70 yards, e mettere il destino della partita nelle mani di Maddox.

Baltimora ha tratto vantaggio dall'assenza di Roethilsberger, con il sostituto assolutamente inefficace, incapace di dare continuità  al gioco della propria squadra, completando poco più del 50% dei propri lanci, e commettendo alcuni errori, un fumble ed un intercetto, assolutamente disastrosi.

"Non siamo riusciti a mettere assieme un paio di giochi quando c'era bisogno di farlo. Bastavano un paio di completi nel momento giusto e sarebbe stata una altra storia".

69 yards in tutto il primo tempo, soli tre primi down chiusi per una squadra che è sembrata l'ombra di se stessa, e che solo grazie alla difesa è rimasta in gara fino al termine. Solo sul finire del match, gli Steelers sono riusciti a produrre un drive decente, concluso con la segnatura di Parker, per impattare l'incontro a quota 13. In OT tutto è rientrato nella norma, e Baltimora ha vinto con un field goal di Stover, portando con pieno merito l'incontro. "E' qualcosa su cui poter costruire per il resto della stagione" ha commentato sorridendo Anthony Weaver, due volte arrivato su Maddox.

Partita a senso unico a San Diego. I Bills escono con le ossa rotte dal confronto con i Chargers, intenti a festeggiare già  dopo un solo tempo. 35 a 10 il parziale all'intervallo. I fanta-proprietari di Brees saranno contenti, 84% di completi, 339 yards e 4 segnature.

"Mi sono sentito bene sul campo, ma posso ancora fare meglio. Oggi i miei ricevitori hanno preso tutto. Bastava lanciare nelle loro vicinanze. Abbiamo fatto ciò che volevamo". La coralità  e creatività  dell'attacco californiano è stata notevole. Otto diversi ricevitori sono stati coinvolti, mentre sul terreno si sono alternati otto giocatori. Par condicio assoluta. Così come nelle chiamate, 33 corse e 34 lanci. Più bilanciati di così.

Tomlison non ha dovuto fare gli straordinari, mentre la difesa chiudeva ogni chance di recupero agli avversari. Avversari doppiati, con 470 yards di total offense, contro solo 202 dei Bills, e oltre 15 minuti di possesso palla in più. Unico neo, un infortunio a Gates, che ha subito una distorsione alla caviglia nel terzo quarto. "Non sappiamo ancora quanto starà  fuori, ma un giocatore non è la squadra".

Buffalo, guidata da Losman, non ha saputo contenere il gioco aereo avversario, e, mentre il quarterback correva troppo spesso per la propria vita ( sei sack), con le linee dei Chargers assolute padroni della situazione. Reduce nella scorsa settimana da uno spezzone di gara positivo, Losman è apparso quello di inizio anno, impacciato all'inverosimile, un pesce fuor d'acqua. I trentasei tentativi sono frutto del prematuro svantaggio, ma i soli 20 completi per 168 yards non sono risultati sufficienti a riportare in contatto i Bills. "Niente è andato per il giusto verso. L'incontro è scivolato via così".

Molti gli errori commessi. Un intercetto e tre fumble hanno dato un -3 nel rapporto palle perse/recuperate, impossibile coltivare sogni con queste prestazioni. Ma McGhee non si è auto-dichiarato il miglior running back della lega. Con Lui il gioco sul terreno farà  la differenza. Chiamato in causa solo 10 volte e sempre con scarsi risultati ( media 3.9). E quando il tuo miglior giocatore tocca il pallone solo dieci volte, di solito, è notte fonda. Mularky "Brees ha avuto una giornata eccezionale, riconosciamo i suoi meriti. Non mi ricordo molti incompleti. Ha preso le decisioni giuste eseguendo perfettamente. Hanno fatto un gioco dopo l'altro"

Ai Jets giocano a testa o croce. Testa gioca Bollinger. La buona sorta lo premia, è il suo turno. Bè fortuna è una parola grossa, una concussione lo lascia semi svenuto sulla side line. Testaverde va in campo. No, lo staff ci ripensa proviamo Kingsbury, dopo che il veterano si infortuna. Non c'è pace per la squadra della grande mela, che nella stagione ha già  visto alternarsi cinque giocatori sotto il centro.

Ma se allinei questi nomi, e dai la palla ai tuoi running back quattro volte ( sette le corse, ma tre sono divise tra giochi rotti e reverse), le possibilità  di vittoria si riduco. No. Si azzerano. Zero possibilità , come zero sono i punti segnati, primo shoutout subito dal 1995.

"Se non segni è impossibile vincere. Ma non posso certo chiedere di più. I giocatori danno tutto quello che possono". Ok una novità  da Edwards.

A Denver si divertono, ma in campo fanno le cose sul serio. Non si gioca a testa o croce, si pensa in grande. Soprattutto si ragione, per esempio, di una post season sempre più vicina, con un record 8-2. Plummer è cresciuto, continua nelle sue prestazioni solide e senza errori, allunga la striscia di 219 passaggi senza intercetti.

"Continuerete a chiedermi di questo record per il resto della stagione. Va bene, a carriera finita scriverò un libro. Per ora mi limito a giocare" e molto. Ben 76 le volte che il quarterback riceve lo snap, solo 43 quello avversario. Ma a vincere la partita è l'ex marines Anderson. Corre 26 volte, entrando 3 volte nell'area avversaria. In totale Denver ha doppiato gli avversari, con il solo Plummer che ha lanciato più di quanto i Jets abbiamo complessivamente guadagnato. A questo vanno aggiunte cinque palle recuperate, contro una sola persa. Forse per i Jets era meglio continuare a giocare a testa o croce.

Jacksonville ci prova gusto. Dopo essere stata 58 incontri senza arrivare a 30 punti, la squadra mette un back to back oltre quota 30. A farne le spese i Titans, superati a dispetto di un avvio lentissimo, con un tre fuori per i primi cinque possessi consecutivi, e un Leftiwich che ha completato uno solo dei primi dieci lanci.

Tennessee ha messo l'incontro sulle spalle del quarterback avversario, cercando di fermare le corse, ancora sulle spalle ( o meglio sulle gambe) di Jones, con Taylor partente, ma solo ad onor di firma. Singole coperture in profondità , e box strapieno, con una pass rush condotta sempre da almeno 5 uomini, i Titans hanno sperato di vedere il giovane quarterback avversario commettere qualche errore.

Byron ha risposto con una delle migliori prove della carriera. Tre touchdown su passaggio, uno su corsa, con oltre 300 yards lanciate: "Tutte le domeniche, ogni quarterback, vorrebbe che la difesa avversaria lo sfidasse."
L'allenatore lo ha promosso "Ha scelto sempre bene, ha messo la palla dove doveva essere lanciata, conducendo benissimo l'attacco".

Le secondarie dei Titans non sono riuscite a rimanere a lungo uno ad uno con i wide reciver avversari, pagando la propria presunzione

"Non abbiamo scuse, per ora non siamo una squadra in grado di giocare un football sufficiente a vincere questi incontri" ha dichiarato nel post partita Jeff Fisher. L'incontro interrompe una serie di 11 vittorie per i Titans, negli ultimi 14 incontri fra i due teams, tra cui un championship nel 1999. Per i Jaguars, attesi da prossime verifiche in trasferta, si inizia a pensare in grande.

New England continua a vincere a dispetto degli infortuni, a dispetto degli avversari, e della mala sorte. Brady lancia tre toruchdown per la seconda partita in fila, la squadra segna nei primi due possessi, in cui sembra ritrovare la stessa solida efficienza di un tempo, sfruttando un solido running game, per stabilizzare il gioco aereo.

La pratica New Orleans viene archiviata, seppur con maggiori difficoltà  del previsto, con un inaspettato ritorno degli avversari nel finale. La formazione rimane in testa alla AFC East, il record non è quello delle migliori annate, ma gli imprevisti si sono succeduti a ritmo continuo, impossibile fare meglio.

Domenica è stato l'allenatore capo ad avere i suoi problemi. Belichick era sulla sideline, a dispetto di un grave lutto. La morte del padre nella nottata del sabato non lo ha condizionato.

"Se ne è andato come avrebbe voluto"
ha dichiarato, riferendosi al fatto che il padre è deceduto subito dopo aver assistito ad un incontro di college football. "Questo match è per il nostro allenatore e per la sua famiglia" hanno recitato in coro i giocatori, mentre Branch, 5 ricezioni 38 yards un touchdown, si è soffermato sulla professionalità  del proprio coach "Ha fatto quello che doveva, proprio come avrebbe voluto suo padre".

La formazione di Belichick non è riuscita a staccare i rivali, che hanno avuto l'ultima parola, senza riuscire a forzare un OT, quando Brooks, ha provato nel finale a trovare Horn in end zone. Wilson ha fatto le veci del ricevitore e per i Saints il risultato non è stato lo stesso. Brooks ha lanciato il 115° e 116° td pass della carriera con i Saints, strappando il record di franchigia ad Archie Manning, primo quarterback di una lunga dinastia. "Avrei di gran lunga preferito la vittoria" il commento.

Il suo futuro rimane incerto, come quello dell'allenatore Haslett, che non riesce ad invertire una tendenza negativa, con la squadra della Lousiana alla sesta sconfitta consecutiva. Nel match troppi gli errori e molte le penalità  che hanno condizionato il risultato, impedendo di uscire vincitori ai Saints pur avendo un miglior total offense e un tempo di possesso superiore.

Cleveland a valanga sui Dolphins. L'infortunio a Frerotte ha costretto Miami ad affidarsi a Rosenfel, prima di iniziare un'altalena fra i due giocatori. La tattica non si è rivelata efficace. I due quarterback hanno complessivamente lanciato per 67 yards, mentre la propria difesa ha subito la fisicità  degli avversari, incontenibili sul terreno. Droughns ha corso 30 volte, incamerando 166 yards.

Pronti, attenti, via. Boom, il running back esplode una corsa da 75 yards fino alla end zone avversaria nel primo gioco dell'incotnro. Partito sulla destra, il giocatore ha tagliato tutto il campo per arrivare in meta zig zagando sulla sinistra. Partita incanalata sui giusti binari, e portata a termine con uno shout out, il secondo dal rientro nel 1999, davvero imbarazzante per Miami. "Volevamo guadagnare sette yards, ne abbiamo prese 70. Che inizio" ha commentato Dilfer.

"Ci hanno preso a calci nel sedere": il commento di Jason Taylor, mentre anche Saban non è contento.

"E' stato il nostro peggior incontro, in termini di come abbiamo approcciato il match. Non abbiamo lottato. Fin dall'inizio abbiamo sbagliato nei fondamentali".

Da segnalare la miglior prova della giovane carriera per Edwards, sei ricezioni per 90 yards e l'esordio di Frye, seppur per pochi giochi ( 6 su 11 per 58 yards).

La terza scelta del draft 2005 è stata osannata dal pubblico, in delirio quando il giocatore ha toccato il campo. Dilfer non ha gradito: "Accetto con serenità  ogni decisone, sono un professionista. Io, però, lavoro durissimo, e non sono d'accordo. Nessuna polemica, ma non posso certo dire di essere in sintonia con lo staff".

Oakland Raiders e Washington Redskins era la gara dell'ex. Turner torna al Fedex Field e sbanca, vincendo 16 a 13 di fronte a quello che è stato il suo ex pubblico. Un allenatore definito perdente, con un record negativo ( 10-20) negli incontri decisi sul filo di lana, si è tolto il classico sassolino dalla scarpa. Una vittoria di fronte al tuo ex proprietario" non ha prezzo, per tutto resto c'è".tempo.

Sulle 43 yards di Oakland il gioco decisivo, un sack di Burgess al 4° down. "Ho allenato in molti incontri in cui un solo sack, fatto nel momento decisivo, avrebbe cambiato l'esito della partita. Avrei potuto vincere molti più match. Un solo gioco decide se vinci o perdi. Ho vissuto e lavorato per sette splendidi anni in questa città . Sono felice di esserci tornato". Più felice ora, che questo ritorno è coronato dalla vittoria.

I Redskins sembrano abbonati ai finali al cardiopalma, è il sesto incontro deciso per un differenziale di 3 punti o meno. Come sembrano abbonati alle chiamate dubbie. Anche ieri Gibbs ha protestato per un down by conctact ( chiamata non rivedibile). Sulla una yards avversaria, Lamaont Jordan ha perso il pallone, ma la decisione degli arbitri non ha permesso l'istant replay. Fumble e Raiders, che barba la storia continua.

La partita è stata tutto, ma non spettacolare. Un solo touchdown offensivo, Collins to Porter da 49 yards, unico big play dell'incontro. Poi tanta battaglia di posizione, con i calciatori molto impegnati ( 11 punt e sei field goal fra le due formazioni), e gli attacchi spesso incapaci di guadagnare terreno. La differenza è stata la capacità  di Collins di giocare bene nei momenti chiave, con un buon 9 su 12 nel quarto periodo, contro il terribile 2 su 11 di Brunell.

Ma nel complesso, a parte l'inizio disastroso, con un interceto riportato in end zone da Lamar Marshall, i Raiders hanno giocato meglio, con oltre 300 yards di total offense, circa 100 in più degli avversari, riuscendo a compensare le penalità  (50 yards in più), che hanno ancora una volta messo in difficoltà  al squadra.

Se la lega avesse deciso una settimana fa il calendario delle partite in prime time, Kansas City Chiefs @ Houston Texans non avrebbe mai avuto l'onore di passare in prima serata. Una sola squadra in campo, indovinate chi? Houston entra nel match come la squadra che ha subito il massimo disavanzo nel primo tempo, 67 a 7 in dieci match. E questo non fa differenza. Dieci a zero dopo due possessi dei Chiefs e un attacco che per tutto il primo tempo fa poco più che virgola, con quattro punt e un intercetto in cinque possessi.

Dall'altra parte Kansas City vola. Trascinata dalle corse di Johnson (36 per 211 yards massimo in carriera e record di franchigia), che rompe un placcaggio dietro l'altro nel mezzo della difesa. "Ci aspettiamo tutti grandi cose da Larry. Ha sempre dimostrato di saper giocare, quando gliene stata data la possibilità " ha dichiarato nel dopo partita Green.

La squadra sfrutta magistralmente gli errori nei fondamentali e negli assegnamenti degli avversari, che non riescono assolutamente a difendere il centro del campo. Le ricezioni nel mezzo di Gonzalez ( 9 per 98 yards) fanno male. A nulla valgono le fiammate degli special team, unico motivo di soddisfazione per Dom Capers, quando Mathis riporta direttamente in end zone un kick off da 99 yards. La fiammata rimane fine a se stessa.

Il punteggio recita 31 a 7 alla fine del primo tempo. Inizio di ripresa con qualche segnale di ripresa, ma Houston non si avvicina mai più di due touchdown. Difficile quando trasformi un solo terzo down su 14, e non riesci a lanciare per più di 10 yards. Carr non ha tempo, deve liberarsi del pallone dopo meno di 2 secondi, pena subire dure lezioni. Si possono giocare solo slant veloci, sopo due volte i Chiefs prendo le misure.

La dirigenza della squadra non è stata felice dello spettacolo: "Questo non è il modo in cui intendiamo continuare. Non possiamo giocare così. Faremo tutto il possibile per migliorare la situazione, ma non cambieremo ora, servirebbe solo a peggiorare la situazione".

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