Roy Williams ha intercettato McNabb per l'incredibile segnatura che ha dato la vittoria ai Cowboys.
Andy Reid aveva studiato e preparato la partita contro Dallas in maniera pressochè perfetta e tale era stata l'esecuzione in campo della sua strategia da parte dei suoi uomini, pur privi di un asso come Terrell Owens: purtroppo per Reid il football è un gioco per il quale, non ci stancheremo mai di dirlo, è necessario non dare mai nulla per scontato fino al triplo zero e suo malgrado (gli errori in campo non li ha fatti certo lui) anch'egli ha dovuto sottostare alle strane leggi di questo bellissima disciplina.
Gli Eagles hanno condotto ed a tratti dominato la partita per tre quarti e mezzo, sono riusciti a correre il pallone consistenetemente per la prima volta in stagione, hanno aggredito Drew Bledsoe costringendolo a spezzare il ritmo troppo spesso, hanno annullato il gioco di corsa dei Cowboys (Marion Barber tenuto a 9 yards nel primo tempo) ed hanno infine sprecato il lavoro di una partita intera in due serie di giochi, culminate con il fatale intercetto di Roy Williams ai danni di uno sconsolato McNabb.
Per Philadelphia le cose si erano messe bene fin dal principio: la squadra che utilizza il running back meno di tutte le altre nella lega ha trovato la continuità già dal primo drive grazie ai bloccaggi di una linea offensiva impeccabile seppur orfana del centro Hank Fraley impedendo qualsiasi tentativo di penetrazione degli avversari; con questo presupposto l'attacco ha confezionato una serie molto buona utilizzando le gambe di Lamar Gordon in tre diverse occasioni per poi lasciare l'onore di terminare il tutto con successo a Michael Westbrook, autore di una meta da 15 yards per il 7-0.
Dopo questa prima serie, gli attacchi di entrambe le franchigie hanno faticato non poco per entrare in sincronia: la difesa di Dallas non ha concesso prese a nessun wide receiver per gran parte del primo tempo costringendo McNabb a lavorare con i due backs e con i tight ends (a proposito: un bentornato a Chad Lewis); dal versante opposto Jeremiah Trotter, Dhani Jones ed i blitz di Michael Lewis non hanno lasciato nulla al gioco di corsa dei Cowboys riuscendo a fermare le azioni molte volte sulla linea di scrimmage, mentre le ottime coperture studiate da Jim Johnson, con Terry Glenn costantemente raddoppiato e Dawkins a tenere buono Jason Witten, mischiate ad una protezione del quarterback labile, non hanno permesso a Bledsoe di prendersi il tempo di fare le letture desiderate.
Il quarterback dei texani ha intelligentemente sfruttato l'unica occasione concessa per un big play trovando Peerless Price smarcato in profondità per 58 yards, ponendo le basi per la segnatura di Barber del momentaneo pareggio ed approfittando del fatto che Price non fosse certo in cima alla lista dei giocatori da marcare in modo stretto.
La situazione di parità si è protratta fino al primo vero errore dei Cowboys, quando Bledsoe ha scelto di lanciare un passaggio smorzato in direzione di Barber pur trovandosi tra le amorevoli braccia di Trotter, subendo l'intercetto ad opera di Lito Sheppard in territorio favorevolissimo a Philadelphia.
L'attacco di casa è tornato in campo sulle 19 yards, e tre giochi più tardi McNabb ha fatto esplodere il Lincoln Financial Field gabbando l'intera difesa avversaria in rollout segnando la sua prima meta su corsa degli ultimi 12 mesi.
L'equilibrio è sembrato spezzarsi con decisione nel terzo periodo: la difesa degli Eagles ha alzato ulteriormente il volume diventando ancor più aggressiva rendendo inefficace anche la presenza in campo del rientrante Julius Jones; il rookie Trent Cole, defensive end di cui si risentirà parlare, ha vinto inoltre qualche battaglia individuale opposto a Flozell Adams riuscendo ad atterrare Beldsoe per una perdita di 11 yards, prima di una sua personale serie di giocate di sicuro impatto.
Più tardi è arrivata anche la segnatura del +10 Eagles, complice un drive di 8 giochi per 45 yards: l'attacco di casa è andato ancora una volta in controtendenza guadagnando bene sulle corse con Westbrook ma senza riuscire a completare buoni passaggi per i wide receivers; il field goal di David Akers dalle 48 yards ha portato infatti il punteggio sul 17-7 e quando i Cowboys sono stati fermati per due volte consecutive mettendo assieme solo 9 giochi nelle successive due serie, sembrava proprio che la loro fine fosse vicina.
A rafforzare questa affermazione è arrivato un altro drive con punti che ha lasciato sul cronometro circa 9 minuti, drive che è stato sospinto tra le altre cose da un face mask di 15 yards fischiato a Jason Ferguson e che ha aggiunto ulteriori 3 punti nello score di Phila; gli Eagles però, arrivati sulla linea delle 2 yards, avrebbero rimpianto di lì a poco il fatto di non aver messo in cascina 7 punti anzichè 3 convertendo quel ghiotto 3° down…
Gli americani lo chiamano un incredible turn of events: nel giro di un minuto scarso Dallas ha rivoltato il risultato come un calzino mettendo assieme una serie di 4 giochi rapidissima con 2 ricezioni e meta di un Terry Glenn che sino ad allora era stato uno spettatore inframezzate da una corsa di ben 26 yards di Barber, e quindi la difesa ha messo il resto.
Su un 2° e 7 sulle 38 yards di Philadelphia, McNabb ha lanciato verso la propria destra un pallone troppo corto inteso per Reggie Brown e trovando solamente le mani di Roy Williams, che con il suo ritorno vincente da 46 yards ha dato un incredibile punto di vantaggio a Dallas.
McNabb, infortunatosi nel ritorno di intercetto e già messo male di suo, ha provato a rimediare ma un sack di Greg Ellis lo ha messo definitivamente fuori gioco ad 1:53 dal termine.
Anche l'ultima possibilità per Philadelphia è quindi sfumata: Mike McMahon, entrato a sostituire il titolare, è riuscito a completare un paio di passaggi ed a guadagnare 9 yards con le proprie gambe portando l'attacco sin sulle 42 yards avversarie, e se Reggie Brown non avesse droppato l'ultimo coraggioso tentativo del quarterback ex Lions, probabilmente non staremmo qui a parlare dello splash di Philly.
Akers ha provato, dall'alto della sua gamba potente, a cercare la vittoria dalle 60 yards allo scadere ma il field goal ha toccato terra ben prima dei pali gialli.
La sconfitta riporta gli Eagles nella zona bassa dell'equilibratissima Nfc East, mentre i Cowboys raggiungono i Giants in vetta a 6-3; ora Dallas avrà un calendario molto impegnativo, fatto di una sfida apparentemente non troppo impegnativa contro Detroit ed i fondamentali match contro Denver nel Thanksgiving Day e proprio contro i Giants nel turno successivo.
Philadelphia sarà anch'essa impegnata contro i Giants domenica prossima, seguono impegni contro Green Bay e Seattle, quest'ultimo nel Monday Night della 13ma settimana.