AFC – Week 9 Report

Palmer, contro i Ravens un'altra domenica da protagonista

Afc East

New England Patriots (4-4) – Buffalo Bills (3-5) – Miami Dolphins (3-5) – New York Jets (2-6)

Il bye week dei Buffalo Bills e la sconfitta dei New England Patriots nel Monday Night hanno reso meno pesanti, ma forse ancora più densi di rammarichi, i k.o. subiti da Miami e New York. I Jets hanno visto sfumare nel finale una rimonta sui San Diego Chargers ispirata dalla difesa e dalla voglia di non dare per conclusa una stagione costellata di problemi e difficoltà .

Tre quarti passati a cercare un rimedio ad un Ladainian Tomlinson assolutamente devastante, autore di 3 touchdown su corsa ed uno su passaggio di Drew Brees. Quattro mete ai cui i Jets hanno risposto con un paio di field goal di Mike Nugent e con il td di Curtis Martin che, all'inizio del secondo quarto, aveva portato il risultato sul 14-7 facendo pensare ad una partita equilibrata. L'equilibrio c'è stato, sì, ma nel finale.

I Jets, con Brooks Bollinger dentro per Vinnie Testaverde, hanno giocato un quarto periodo eccezionale: il braccio del nuovo quarterback ha mandato a punti Jerald Sowell e Laveranues Coles. Menzione obbligatoria per l'ex wide receiver dei Washington Redskins, autore sul touchdown di una delle ricezioni più belle e difficili dell'intera stagione.

I Chargers, invece, hanno risposto solamente con il primo field goal di Nate Keading per poi, sul 31-26 (conversione fallita dai Jets sul td di Coles), perdere palla: la difesa di New York mette le mani su Drew Brees, il fumble che ne esce finisce nelle mani di Jonathan Vilma e Bollinger parte dalle 40 e – grazie soprattutto ad una penalità  imperdonabile presa da Donnie Edwards – arriva insieme al suo attacco sulla linea delle 3 yds. E lì è rimasto, complici anche le chiamate arrivate dalla sideline: una corsa di Martin da 'no gain' e 3 passaggi.

Meno amara, per certi versi, la sconfitta interna di Miami. I Dolphins, che restano ad una partita dai Patriots, hanno visto Ricky Williams tornare in meta dopo 23 mesi con una corsa delle sue, una progressione da 23 yds valsa il momentanto 7-7 con gli Atlanta Falcons. Ma, purtroppo per Miami, Vick ha dimostrato di saper vincere le partite anche senza darsi da fare sulle gambe, terminando con un 22/31 con un td pass e nessun intercetto.

Roba da quarterback boy-scout, insomma, anche se la bellissima palla del 14-7 per Brian Finneran è da Vick. Grande fatica, invece, per Gus Frerotte (2 sack, 13/22 e un intercetto) e, più in generale per l'attacco di Miami, riuscito a mettere insieme 103 yds per via aerea e 119 con le corse di Ronnie Brown e del redivivo Ricky. Troppo poco, talmente poco da permettere ai Falcons di sedersi per tutta la seconda metà  della partita limitandosi ad un field goal di Todd Peterson per il 17-10 finale.

Afc North

Cincinnati Bengals (7-2) – Pittsburgh Steelers (6-2) – Cleveland Browns (3-5) – Baltimore Ravens (2-6)

Il primo verdetto è arrivato. La matematica non lo dice ancora, ma i Baltimore Ravens sono fuori dalla corsa alla postseason. La sconfitta interna con Cincinnati ha lasciato i Bengals al comando della division con un record di 7-2 lasciando i Ravens in fondo alla classifica con un desolante 2-6. Uno scontro diretto purtroppo condizionato dal grave abbaglio arbitrale su un fumble di Matt Schobel portato in meta da Baltimore con Will Demps: inspiegabilmente, sul 14-6 per i Bengals, uno dei giudici di sideline ha fermato il gioco immediatamente dopo il fumble annullando la meta e facendo ripartite i Ravens dalle loro 42.

Un brutto colpo per una squadra dinamica in difesa (3 sack e due fumble forzati, uno su Carson Palmer) ma ancora in grandissima difficoltà  in attacco. Anthony Wright ha fatto quello che ha potuto, non perdendo palla e lanciando 19 su 30 per 153 yds prima di lasciare il posto, per un infortunio alla caviglia, a Kordell Stewart, che ha confermato di essere ancora lo 'Slash' per eccellenza passando zero palloni, correndo 3 volte per 30 yds e sfiorando la giocata della domenica nel suo vecchio ruolo di ricevitore: peccato che Kordell, non abbia trattenuto, per un soffio, un bel pallone di Randy Hymes su un trick play da applausi. Per coraggio ed esecuzione.

E il pubblico di Baltimore ha apprezzato, applaudendo a scena aperta Stewart. Trattamento contrario a quello riservato a Wright, che, rientrato nel finale, ha sbagliato tutto il possibile. A parziale discolpa del backup di Kyle Boller va detto che la difesa dei Bengals ha giocato una partita dinamica e orientata ad una grande pressione.

Una prestazione all'altezza di quanto fatto vedere dall'attacco, guidato da un impeccabile Palmer (19/26 per 248 yds con 2 touchdown lanciati e nessun intercetto) e dal solito logorante Rudi Johnson, riuscito - senza l'aiuto di Chris Perry, chiamato a portare palla appena 4 volte - a mettere insieme una partita da 97 yds ed una meta su 29 corse.

Insomma, l'attacco di Cinci va che è una bellezza. Chad Johnson e TJ Houshmandzadeh hanno accumulato 10 ricezioni e 150 yds, aiutati anche dalla capacità  di Palmer di scegliere mani diverse: i 19 passaggi completati dal quarterback dei Bengals sono finiti su 8 diversi bersagli mentre i 2 td pass sono stati chiusi dai rookie Tab Perry e Chris Henry. Insomma, se si considera il fatto che di fronte c'era una delle difese migliori della NFL è roba da impallidire, non solo per i numeri ma anche per la facilità  con cui questo attacco riesce a cambiare volto.

E in mezzo ci sono Pittsburgh e Cleveland, che la prossima settimana si troveranno di fronte ad Heinz Field. I Browns hanno tenuto in piedi qualche piccola speranza superando i Tennessee Titans per 20-14, mentre gli Steelers – privi ancora di Ben Roethlisberger – hanno faticato enormemente ad ottenere un brutto ed immeritato 20-10 a Lambeau Field sui Green Bay Packers. Per la squadra di Bill Cowher- sempre più monotematica in attacco e allarmante nelle secondarie – è comunque un successo importante, utile a rimanere a contatto con i Bengals.

Tutto sommato facile il successo dei Browns, andati in vantaggio nel primo quarto con un catch and run da 58 yds di Dennis Northcutt (bella palla di Trent Dilfer, pessima difesa) e raggiunti nel secondo da un td pass di Steve McNair per Erron Kinney. Cleveland, spinta dalle 116 yds guadagnate da un incontenibile Reuben Droughns, ha preso il largo nella seconda metà , ritrovandosi a 13 minuti dalla fine in vantaggio per 20-7 grazie a due field goal di Phil Dawson ed alla prima meta in carriera di Jason Wright (8 per 19 yds all'esordio stagionale), ex running back del college di Northwestern scelto al draft del 2004 dagli Atlanta Falcons.

Nonostante tutto Cleveland ha dimostrato ancora una volta di non avere la capacità  di addormentare la partita quando serve, visto che nel finale Tennessee ha addirittura rischiato il colpaccio. A metà  dell'ultimo quarto Chris Brown ha ridotto a 6 punti il distacco con una corsa in meta dalle 15 yds riaprendo la partita.

Cleveland ha risposto con un bel drive da 50 yds, ma arrivati sulla linea delle 31 avversarie dalla sideline si è deciso di rischiare un 3 & 11 con il braccio di Dilfer anziché tentare il field goal che avrebbe chiuso la partita a 3:35 dalla fine: risultato, passaggio in saldo negativo di 4 yds per Wright e punt.

Una scelta a conti fatti sbagliata ma comunque graziata da Tennessee, fermata sulle proprie 28 yds con 1:54 da giocare. Da sottolineare un quarto down giocato pessimamente da Steve McNair, sackato 10 yds dietro la linea di scrimmage in maniera imperdonabile per un ex co-Mvp NFL. Un sack che la dice lunga, comunque, sulla fiducia che il quarterback dei Titans nutre nei suoi ricevitori (18/41 per 235 yds, 1 td e 1 int).

Finita? No, perché i Browns, partiti dalle 18 di Tennessee sono riusciti a vanificare il field goal-partita per una holding offensiva mandando Dawson a tentare la fortuna dalla linea delle 29 yds: calcio sbagliato, largo a destra, e palla ancora ai Titans con 39 secondi da giocare. Partita chiusa però, dopo 42 yds guadagnate con due passaggi, dal decisivo intercetto di Brodney Pool – altro rookie – sulla linea di meta.

Afc South

Indianapolis Colts (8-0) – Jacksonville Jaguars (5-3) – Tennessee Titans (2-7) – Houston Texans (1-7)

Dopo il Monday Night, con vittoria e relativa estinzione del maleficio-Foxboro, i Colts hanno compiuto un ulteriore passo in avanti verso la conquista della division. Con un record perfetto, 8-0, precedono di 3 partite i Jacksonville Jaguars, riusciti a vincere lo scontro interno con gli Houston Texans mettendo la testa davanti sul filo di lana, a 3 minuti dalla fine, grazie ad un touchdown su corsa di Greg Jones.

Nei 57 minuti precedenti la partita, nonostante le solite difficoltà  di tempo e colpi duri per David Carr, l'avevano guidata i disastrati texani. Disastrati ma tutt'altro che disposti a rinunciare a giocare gli ultimi due mesi di football. Una grinta dimostrata dal touchdown del 7-0 di Corey Bradford, che ha trasformato una semplice traccia in un catch'n'run da 31 yds. I Jaguars, dopo aver risposto con un td pass facile facile di Byron Leftwich per Ernest Wilford, sono poi andati ancora sotto alla fine del terzo quarto con una caparbia portata di palla di Jonathan Wells dalle 7 yds.

Poi il successo dei Jaguars è stato firmato dalla difesa, dalla già  citata meta-partita di Jones e dal touchdown del 14-14 realizzato da Leftwich con una corsa da 8 yds favorita da un buco mostruoso nella difesa di Houston. I Texans, attesi ora dal proibitivo confronto di Indianapolis con i Colts, chiudono la classifica della division con 1-7 dietro ai Titans (2-7).

Afc West


Denver Broncos (6-2) – Kansas City Chiefs (5-3) – San Diego Chargers (5-4) – Oakland Raiders (3-5)

La Afc West, che sta contendendo alla Nfc East la palma di division più appassionante del 2005, in questa nona domenica di NFL ha assistito allo scontro diretto tra i Kansas City Chiefs e gli Oakland Raiders. I Denver Broncos, tanto per sgombrare il campo, sono usciti dal bye week in testa con un record di 6-2. Il colpaccio, di quelli da ricordare, lo hanno fatto i Chiefs, rimasti davanti ai Chargers con una vittoria. Qui potete trovare l'articolo completo sull'incredibile successo della squadra di Dick Vermeil.

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