Mark Brunell ha eseguito alla perfezione gli schemi chiamati per lui.
I Philadelphia Eagles sono arrivati all'importante sfida con I Redskins senza Terrell Owens, sospeso da coach Reid dopo i commenti negativi riguardanti la squadra e quindi dopo l'ennesima dimostrazione di indisciplina mostrata dalla superstar chiaccherona.
Il match era importantissimo per entrambe le squadre per rimanere a contatto con la vetta della intricata Nfc East data la vittoria pomeridiana dei Giants e la perdente sarebbe rimasta nel fondo con un bilnacio in pareggio, 4-4.
Gli Eagles hanno colpito per primi nel loro secondo drive, sfruttando la velocità del rookie Reggie Brown, che ha sostituito T.O. con 94 yards su ricezione ed appunto la segnatura del vantaggio la quale ha preso alla sprovvista le secondarie di Washington che hanno concesso al wide receiver una giocata da 56 yards.
Washington ha reagito solamente con un field goal del rientrante John Hall e la difesa ha fatto il solito grande lavoro di contenimento non lasciando spazi a Michael Westbrook (24 yards su corsa in 17 portate) e coprendo in alcuni casi molto bene i ricevitori avversari tanto da costringere McNabb in scramble; il quarterback degli Eagles, acciaccato com'è, si è comunque dimostrato sfuggente e difficile da placcare e talvolta ha creato veri e propri problemi evitando chiunque gli si avvicinasse trasformando perdite in guadagni netti.
Tutto questo però non si è concretizzato in punti in quanto le conversioni di terzo down non sono arrivate per 3 volte consecutive per gli ospiti: Mark Brunell ed il suo attacco ne hanno tratto vantaggio nella seconda serie del secondo quarto, quando una corsa di Portis da 15 yards, una ricezione del solito Chris Cooley da 18 ed una pass interference di Lito Sheppard su David Patten sulla linea delle 2 yards hanno portato i Pellerossa nei pressi della endzone per la prima volta, capitalizzata da una corsa vincente di Mike Sellers con l'intera difesa pronta a placcare Portis.
Ma i vizi dei Redskins non sono facili da smettere. Come contro i Chiefs, ovvero in ottima posizione di campo dopo che la difesa aveva nuovamente fermato McNabb, il problema dei fumbles è riaffiorato con preoccupante continuità e Brunell è stato colpito con 44 secondi per chiudere la prima metà da Trent Cole, che ha fatto perdere l'ovale al quarterback dopo essersi sbarazzato nientemeno che di Chris Samuels.
Gli Eagles hanno gestito male però quest'ultimo possesso e dopo due completi consecutivi di McNabb per 33 yards che avevano portato in raggio da field goal l'attacco lo stesso quarterback ha tentato di fintare uno spike per fermare il cronometro non avendo timeouts, ma la prontezza di riflessi di Philip Daniels ha salvato Washington da sorprese sgradevoli grazie ad un sack che ha portato il tempo al triplo zero.
Una volta ripreso il gioco la stessa sorte, con un finale migliore, è toccata a James Thrash il quale ha maltrattato un punt dell'ottimo Hodges perdendo il pallone, che fortunatamente per i Redskins è stato ricoperto da Pierson Prioleau impedendo che l'ennesimo errore di concentrazione rovinasse quanto di buono fatto fino a quel momento.
L'attacco di Philly ha reagito con un buonissimo drive di 11 giochi per 64 yards, 38 delle quali arrivate in un solo gioco quando Donovan McNabb ha pescato Billy McMullen in mezzo a due difensori in territorio favorevole; ancora una mancata conversione di terzo down ha costretto gli Eagles ad accontentarsi di un field goal, messo tra i pali da David Akers, anch'egli rientrante, dalle 34 yards per i punti del 10-10.
Il drive successivo di Washington ha di fatto deciso la partita e poteva avere effetti devastanti se non fosse stato per la prontezza di riflessi di un uomo di linea: partita dalle 48 yards di Philadelphia, la serie ha visto Brunell trovare Ladell Betts nel mezzo per 26 yards tornando nei pressi della redzone, quindi Cooley ha sfiorato il disastro dopo aver ricevuto un passaggio da 13 yards chiudendo un primo down.
Il tight end ha ricevuto infatti il colpo improvviso di Brian Dawkins perdendo un pallone che se ripreso dagli Eagles avrebbe girato completamente l'inerzia della partita, ma il destino ha voluto che Derrick Dockery si accorgesse in tempo dell'accaduto per correre verso l'ovale rimasto senza padrone ricoprendolo sulla linea delle 6 yards di Phila, posizione dalla quale Clinton Portis ha segnato il 4° TD stagionale dando il definitivo vantaggio ai suoi colori.
La difesa dei Redskins ha impedito a McNabb di rendersi troppo pericoloso forzando due punts tra terzo e quarto periodo, quindi l'attacco ha tolto dal cronometro ben 6 minuti ma senza riuscire a segnare, dando dunque la possibilità finale agli Eagles di trovare la segnatura del pareggio.
Una ricezione da 26 yards di Reggie Brown ed una da 27 di Westbrook, incontenibile partendo dalla posizione di slot, hanno portato gli Eagles sin sulle 7 yards avversarie e McNabb si è trovato a dover fronteggiare un 4° down e 4 con la partita sul filo di lana; il quarterback di Philadelphia ha però sbagliato l'unica lettura di una partita di molta sostanza (22/35, 304 yards) facendosi intercettare dalla safety Ryan Clark che ha chiuso definitivamente le ostilità regalando a Washington una quinta vittoria stagionale davvero importante.
La prova dei Pellerossa è stata molto buona dopo il shut-out subito dai Giants la settimana scorsa, l'attacco è tornato a girare anche se il fumble è sempre dietro l'angolo e la difesa ha impedito i big plays che hanno deciso il risultato di una domenica fa.
In casa Eagles le notizie non sono buone: l'attacco utilizza giochi di passaggio per oltre il 70% delle occasioni, il gioco di corsa è inesistente e questo significa che Westbrook non è più la doppia minaccia che era l'anno passato; McNabb non sta giocando affatto male considerando le sue condizioni fisiche ed i suoi infortuni ma resta da valutare la batteria di ricevitori a sua disposizione ora che Owens è escluso dal gruppo e con Pinkston infortunato.
Per Philadelphia, data l'estrema competitività della Nfc East, sarà davvero un'impresa riuscire a ripetersi ancora una volta, i prossimi scontri diretti che la squadra affronterà ci diranno tutto o quasi sulla sua sorte di quest'anno.