Bruschi, lunghi allenamenti dal 12 ottobre, ma il giocatore è tornato
E' una settimana strana quella a braccetto tra i mesi di ottobre e novembre. E' Halloween, la notte delle streghe e dei vampiri, la notte di vodoo e zombi, la notte dei morti viventi. Anche il football si adegua, con Cheerleader che danzano in costumi improbabili e tifosi mascherati sugli spalti.
Si adeguano soprattutto i Texsans, che resuscitano e colgono il primo successo della stagione. Se vince Houston è proprio la notte in cui tutto può succedere. La linea tiene da tempo a Carr di lanciare ( 138 yards e un tochdown) e la vittoria è servita.
I Browns, malediranno la serata a lungo. Hanno giocato meglio della scorsa settimana, con Dilfer capace finalmente di lanciare qualcosa che avesse una spirale decente, ma, pur segnando un touchdown offensivo dopo molto tempo, non hanno certo brillato.
Crennel: "Mi sarebbe piaciuto che qualcuno ricevesse un pallone. Mi sarebbe piaciuto che non ci fossero fumble, mi sarebbe anche piaciuto se avessimo fatto i giochi necessari. Ma semplicemente niente di tutto questo è accaduto".
Va bene che è Halloween, ma per i miracoli non siamo ancora attrezzati, siamo scienza non fantascienza. Carr fa capire le propri intenzioni, non vuole festeggiare con zucche o cose del genere, e lancia subito per Mathis il touchdown del vantaggio.
"Incredibile siamo avanti", avranno pensato i tifosi. Houston dopo ben 364 minuti di footbal, è per la prima volta davanti agli avversari.
"E' bello riuscire finalmente a marcare una vittoria, anche se è stato il più brutto incontro cui abbia partecipato. Ma accontentiamoci, al resto penseremo da mercoledì", il commento del quarterback, che la dice lunga sulla qualità del gioco, non certo straordinaria.
Da lì in avanti saranno gli special team a impressionare. Le unità di ritorno hanno vinto la battaglia, dando sempre invidiabili posizioni di partenza (in media dalle 42 yards), Mathis ha ritornato per 63 yards un kick off, settando il field goal vincente, Brown ha seganto 4 field goal, su cinque tentativi.
Dom Capers ha elogiato il ritornatore: "Ci ha dato la carica giusta. Quando stai lottando come stiamo facendo Noi, contro i mulini a vento, devi cercare di creare gioco come puoi". Nel calcio si sarebbe detto che la partita ha ristagnato a centrocampo. Le due formazioni viaggiavano tra le proprie 30 e le 20 avversarie, senza riuscire a concretizzare.
"Abbiamo avuto molte buone posizioni di campo" – ha aggiunto Carr – "Mi sono stupito di come non riuscivamo ad essere in vantaggio in maniera più larga." Molto il lavoro per Browns (5 field goal, uno sbagliato) e Dawson ( 3 centri su 3), ma poco spettacolo.
Secondo il grande Eduardo "Gli esami non finiscono mai". Altrettanto penseranno i Bengals, bocciati dagli Steelers una settimana or sono. Ma l'esaminatore di turno è molto meno pignolo, i Packers, ridotti a giocare con il terzo running back fanno molta meno paura, e sono di manica molto più larga.
Fa soprattutto meno paura il braccio di Favre, o forse è la sua fotocopia che scende in campo. Per fermare Green Bay si satura il box, togliendo le corse, 68 yards in 21 tentativi, e si aspetta. Non Godot, ma l'errore.
E' uno scherzo per una difesa opportunistica come quella di Cincinnati, che guida la lega in palle recuperate. Cinque gli intercetti cinque, e non siamo in un dome. Scusatemi ma ho nostalgia, i ricordi non vanno spazzati in questo modo. A dispetto di tutti gli errori, i Packers sono rimasti corti di sole 28 yards dall'OT, ribaltando le tre segnature di Palmer.
"Quando, sulla sideline, ho visto l'ultimo drive a 56 secondi dalla fine pensavo di andare ai supplementari".
Sotto di quattordici, Favre ha trovato una reazione d'orgoglio.
"Non dico di non essere stato sorpreso di avere una possibilità di vincere. Ma era successo, eravamo in corsa, dopo tutto quello che è accaduto".
Touchdown di Franks, e poi, dopo che la propria difesa ha fermato gli avversari, con 56 secondi, la leggenda ha avuto nuovamente la palla sulle proprie cinque. Una penalità per pass interference ha regalato 48 yards a Green bay, ma i brividi per i tifosi sono finiti lì, e le streghe, per rimanere in tema, non si sono materializzate.
A salvarli non ha pensato una difesa in difficoltà contro il no huddle avversario, quanto piuttosto un pazzo sceso in campo eludendo la sicurezza, che ha aggiunto ai 5 turnover, anche un curioso fumble, strappando la palla di mano a Favre. Breve pausa, ma quanto basta alla difesa per riorganizzarsi.
Nei giochi successi una maggior pressione non ha concesso la segnatura agli avversari. Tutti sanno quanto sia stato importante fermare la trance agonistica.
"Ci ha dato la possibilità di organizzarci, di mettere alcune cosa a posto, ma non dovrebbe succedere, poteva finire peggio." ha ammesso Brian Simmons.
Cincinnati sugli scudi, con la miglior partenza dalla stagione del Super Bowl, e Green Bay nella polvere, mai Favre da titolare ha avuto un record perdente a fine anno, dal 1991 (con Favre ancora sulla sideline) i Packers hanno stagioni vincenti, è la striscia più lunga della NFL. Ogni record deve fermarsi prima o poi.
Oakland arriva a Tennessee, bussa alla porta, e la richiesta è la solita " Dolcetto o scherzetto". Non ricevendo dolci, i Raiders hanno scherzato.
Si perché è divertente vedere la squadra più penalizzata della lega, punita la bellezza di 65 volte, vincere grazie ad un lancio di fazzoletto. Un ritorno di punt dritto in end zone, viene chiamato indietro ai Titans, per una violenza non necessaria. Ora si che le streghe si materializzano. Molto contestata, la chiamata.
McNair: "Aspettiamo sempre che giochi particolari si materializzino,e quando succede ci viene chiamata una penalità che non ci sta. E' frustrante".
Tre giochi dopo, Sapp arriva su McNair, sack e fumble ricoperto in end zone. Totale al netto della penalità +14 Raiders e prima vittoria in trasferta, terza nelle ultime quattro gare, per Randy Moss.
"Strano queste cose generalmente succedono a noi" ha dichiarato la saftey Schweigert.
Ehi non te l'hanno detto che è Halloween e tutto può succedere.
Il segreto è stata la difesa, non certo lo spettacolo chiesto da Al Davis. In particolare la linea, il lavoro sporco, ha deciso la gara. Oakland ha deciso il match con una pressione spaventosa sul quarterback avversario, dal primo all'ultimo minuto, mettendo a segno sei sack, e generando 10 punti dai turnover. Troppi errori per essere dei Titani. Penalità stupide, extra point sbagliati, ed anche un siparietto divertente, con il tigh end Scafe liberissimo che corre una traccia, dimenticandosi del pallone, lanciato dal suo lato. Incompleto e ilarità generale.
"Il nostro meglio attualmente non solo non ci consente di vincere, ma neanche ci consente di riparare ai nostri stessi errori". In attacco ottima prova per Porter, 123 yards e due toichdown, e Jordan, incapace di esplodere sul terreno (20 portate 67 yards), è ottimo fuori dal backfield (69 yards su ricezione).
Le partite più importanti di questa giornata, per al AFC, si disputavano a San Diego e Denver. Protagoniste squadre della AFC West.
I Chargers hanno superato nello scontro intra-divisonale i Chiefs per 28 a 20. Il titanico scontro tra Gonzalez e Gates ha visto predominare il secondo, autore di 10 ricezioni, con 145 yards e tre segnature, tutti massimi in carriera.
Kansas City si era preparata fermare Tomlison, ma l'incubo per strong safety e linbacker è stato un altro. "Sono sempre riusciti ad isolarlo uno a uno. In queste situazioni è immarcabile" ha ammesso l'allenatore dei Chiefs. Gonzalez si è "fermato" vicino alla 100 yards, con una sola segnatura.
"Sono fortunato ad averlo dal mia parte. E' veramente potente, rompe placcaggi ad ogni momento ed ha, mi sembra scontato, un'abilità speciale nel ricevere" ha ammesso Brees, che ha lanciato per oltre 300 yards. "Ma anche l'altro giocatore (Gonzalez n.d.r.) non è poi stato così male" ha aggiunto.
Gates ha mostrato più modestia: "Ogni volta che incontro Gonzalez il mio livello di gioco si alza. Sono un competitore per natura. Ma Tony è ancora il numero uno. Ha stabilito dei record per i tigh end, raggiungendo ogni anno nuovi traguardi. Prima di paragonarmi a Lui devo arrivare a sei Pro-bowl".
In realtà la prima pietra del successo l'ha posta la difesa, impedendo ai Chiefs di stabilizzare il proprio gioco sul terreno, punto cruciale per l'attacco di Vermeil. La combinazione Holmes-Johnson non è mai stata realmente efficace, con sole 95 yards guadagnate. Questo ha impedito il fluire normale dell'attacco, con Green in difficoltà a distribuire il pallone, soprattutto ad inizio match. Sotto 21 a 3 all'intervallo, la partita era già decisa. Al resto hanno pensato Gates e il nuovo Tomlison, oramai trasformato in quarterback. Il giocatore ha ancora lanciato un td pass, il secondo della stagione, per Parker.
A Denver arrivavano i temuti Eagles, ma coach Shanahan non si è fatto trovare impreparato. Gli Eagles lanciano, noi mettiamo Bailey fisso su Owens, e mandiamo qualcuno costantemente in Blitz. Qualcuno? Uhmm, che ne dite di 10 uomini in pass rush. Morale della favola 2 sack, 10 colpi 15 pressioni subite da McNabb su 34 tentativi. Ma soprattutto un inizio shock, 28-0 nel secondo quarto, con il quarterback che ha completato il primo lancio al 15° tentativo.
McNabb: "Abbiamo iniziato con un certo piano, e questo non funzionava. Gli aggiustamenti ci sono stati, ma hanno funzionato solo dopo un po'".
Le corse? Ma cosa dite quelle le lasciamo agli avversari, è football antico. Ancora una volta si parla di un ratio di 2 tentativi di passaggio contro uno solo su corsa. Ai Broncos non è dispiaciuto. La combinazione Anderson-Bell, potenza e velocità , guadagna la bellezza di 233 yards ( ambedue i giocatori sopra le 100 yards) e segna tre volte. Anderson sfianca gli avversari, Bell li finisce.
Plummer nel frattempo lancia 4 td, 3 nel primo tempo, mentre Reid, sulla sideline pensa a cosa mascherarsi per la festa. E' abituato alle partenze lente. Quest'anno gli Eagles sono 62 a 14 nel primo quarto. Ma l'allenatore si è fatto sentire all'intervallo, e questa volta più che le streghe ha fatto vedere i sorci verdi ai propri giocatori. Al rientro è un'altra partita. Owens ridicolizza Bailey, 91 yards di segnatura. Westbrook entra in end zone poco dopo e fa 28 a 21 alla fine del terzo quarto.
Partita riaperta e segnatura del pareggio come al solito per Philadelphia? No, quatsavolte di frotne ci sono i Broncos, squadra capace di chiudere i match difficili. Intercetto in end zone di Foxworth, e il moemntum torna ai Broncos, che chiudono con la segnatura di Todd Devoe. Due volte in paradiso, passando per l'inferno.
"E' stato un ottimo sforzo di squadra. Abbiamo avuto qualche momento difficile, ma sono felice di come abbiamo risposto" ha commentato in sala stampa il cooch dei Broncos. Ma la superiorità dello show in maglia blu e arancio è stata netta, 564 yards di total offense contro 351, 255 yrads su corsa contro 79, 37 minuiti di possesso palla e 28 primi down a 12. Trevor Pryce alla domanda sul black out nel terzo quarto
"Non sta in cielo ne in terra che si possa battere 35 a 0 una squadra come gli Eagles. Abbiamo vinto. Stop"
Ritorno a "casa" per le feste. Saban e i Saints, avevano qualcosa in comune nel match disputato a Baton Rouge. Il ritorno dei Saints nel proprio stato, non è risultato felice: "Attualmente giochiamo non male, ma malissimo. Se molliamo, se qualcuno non si allenerà duramente, come si deve, vi giro che lo taglierò".
Parola di Jim Haslett. Miami non ha faticato ad avere ragione dei Saints per 21 a 6. Tanta difesa, come al solito, 6 sack con una saftey per una perdita di 68 yards, e una massiccia dose di corse ( 46 tentativi) per passare all'incasso. Ricky Williams ha finalmente messo la testolina fuori dal guscio ( 82 yards in 17 corse), anche se prima di parlare di rinascita aspettiamo difese più solide.
Casa dolce casa per coach Saban, ex allenatore della locale università .
"Siamo stati efficaci sia con Ronnie che con Ricky. Stiamo crescendo, e mi fa piacere averlo mostrato qui. Il ritorno al Tiger Stadium? Emozionante".
Jacksonville sognava in grande. Arrivare all'Edwrads James Dome, senza trovare Bulger, Holt e Bruce, ed è come rubare ai bimbi la marmellata. Scusate, ma non è loro la festa di Halloween. Ci pensa Jackson a fare giustizia, correndo per 179 yards e una segnatura su una difesa solitamente arcigna.
"L'allenatore ci ha motivati benissimo. Sta facendo un ottimo lavoro nel rimpiazzare Martz". Il segreto, si scoprirà poi, è stata la proiezione del film di Ridley Scott "il gladiatore", che ha mantenuto viva la voglia di lottare della squadra. St. Louis è riuscita a superare i Jaguars nonostante abbia guadagnato meno yards, perso la battaglia turnovers e tenuto meno il pallone, un successo inconsueto per i Rams, abituati a dominare offensivamente e a perdere le partite.
Vittoria sofferta, punto a punto per tutto il match, con la difesa che ha dato il via e finito lo show. Prima segnatura dell'incontro su punt bloccato, chiusura capitalizzando un ritorno di intercetto per Furrey. Jacksonville è stata penalizzata da un Fred Taylor a mezzo servizio. Come, cosa dite? 165 yards e un td, solo mezzo servizio. Si, certo.
"Non potevo eseguire certi tagli. C'erano dei varchi che non ho potuto sfruttare, perché non potevo cambiare rapidamente direzione, sono sconfortato per la sconfitta". Più che il proprio running game, Del Rio sarà furente per i due regali lasciati sul campo, due field goal sbagliati da Scobee dalle 44 e 48 yards che avrebbero cambiato il match. Tra fantasmi e zucche, un dolcetto lo si regala sempre.
"Ci sono molte cose che andranno riviste. Queste ci hanno fatto perdere", via non sia egoista Mister, da qua alla fine incontrerete solo Indianapolis dal record vincente.
64.000 tifosi al Gillette Stadium, un solo nome. Emozione, dire poco. Il numero 54 dei Patriots è di nuovo in campo. Il cuore e l'anima della difesa, beniamino dei fans, Teddy Bruschi, dopo un intervento di cardiochirurgia, dopo tutti i trattamenti medici è tornato in campo. La moglie Heidi in tribuna, assieme a tutto il pubblico, ad applaudire il linebacker le cui origini familiari provengono da Borgotaro, sull'Appennino tosco-emiliano.
Rientro importante per la difesa. Al di là dei discorsi sul cuore e l'anima, Bruschi è il capitano, colui che chiama gli assegnamenti, che mantiene i collegamenti tra i reparti.
"Mi sono allenato molto per questo rientro, mi sento come se avessi esordito oggi. So anche che ho margini di miglioramento."
Tutti felici di questo rientro, anche gli avversari.
Holcomb: "E' l'anima della squadra, li ha motivati dal primo minuto", mentre Belichick ha visto un giocatore in grande forma: "E' in buona condizione, ha giocato molto più tempo di quanto previsto. Ma stava bene, e abbiamo deciso di dargli tempo di gioco".
Quando l'emozione lascia il posto al football ci si gioca la prima posizione in una division senza squadra dal record vincente. I Bills, con il solito gioco sul breve ( sono la squadra con meno tentativi di lancio da 20 o più yards) domina in lungo e largo il primo tempo. Ma la difesa di New England non si spezza, e concede solo 3 punti.
Il vantaggio dei Bills non si concretizza sul tabellino. New England non riesce a controllare il pallone, tre e fuori troppo spesso. Manca Dillon, Pass non stabilizza le corse, mentre Holcomb gioca alla Brady. 39 giochi contro i soli 20 degli avversari testimoniano la netta superiorità dei Bills. Se a questo aggiungiamo qualche errore di troppo, tra penalità e field goal sbagliati, ecco che ai Patriots può andare bene essere sotto solo di 3.
Nel secondo tempo le cose iniziano a cambiare, lentamente. Dillon rientra, per un infortunio a Pass, e si può finalmente correre. Brady diventa più preciso, e i Patriots entrano in end zone per il momentaneo vantaggio 7 a 3. Tutti pronti al funerale di Buffalo. Ma le secondarie di New England continuano a commettere molti, troppi errori di copertura, lasciano spesso libertà sulle tracce che tagliano il campo, e Moulds ne approfitta per segnare un lungo touchdown da 55 yards.
Ci risiamo, la vulnerabilità sul profondo ( 8 giochi da oltre 40 yards in stagione) ha giocato un brutto scherzo a New England. McGhee sale in cattedra (136 yards alla fine) e i Bills tornano avanti 16 a 7, due possessi, troppo a 9 minuti dalla fine. Ci sono i Patriots in campo, la rimonta è sempre possibile.
Touchdown di Dillon a conclusione di un buon drive, e recupero immediato del pallone, per un fumble di Holcomb ricoperto da Colvin, due giochi dopo la squadra di Belichick è avanti, 21 a 16.
Bruschi sulla giocata: "Oggi ho visto Rosvelt Colvin eseguire il gioco decisivo per Noi. La speranza è di vedere molte altre giocate come questa in futuro".
Holcomb prova a rimontare, ma le speranze si arenano su un quarto e 6, lanciato troppo corto. Alla fine Mularky esce con un pugno di mosche da una partita in cui la sua squadra ha avuto controllo assoluto, con 40 minuti circa di possesso, concedendo agli avversari solo 1 terzo down completato su 7, con oltre 120 yards in più di total offense.
"Dillon ha cambiato il match" – ha commentato il coach – "Ma anche Noi difensivamente non siamo stati impeccabili. Ho visto molti tackle sbagliati".