Della serie ” questa la metto dentro facile”. Risultato sette per gli avversari.
Match clou della settimana la sfida per supremazia nella AFC nord, Steelers contro Bengals, nuovo contro vecchio, Hines Ward contro Chad Johsnon, Cowher contro Lewis. Ma soprattutto Palmer contro Roethilsberger, i due migliori giovani quarterback della lega.
I numeri hanno detto Palmer, 227 yards e 1 td con due intercetti, che ha comunque dovuto interrompere una striscia di nove gare consecutive con rating sopra i 100. Il campo però ha visto uscire Roethilsberger come vincitore.
Non hanno fatto niente di speciale, semplicemente Io non ho giocato sufficientemente bene da vincere. Ho perso due palloni, e quando giochi contro una squadra da championship certi errori non li puoi commettere
I Bengals si sono svegliati da un lungo sogno, durato sei settimane, in cui la squadra ha capeggiato la AFC Nord con un record di 5 vittorie ed una sola sconfitta. Il risveglio non è dovuto al bacio del principe azzurro, bensì ad uno schiaffo, molto pesante, inferto da Pittsburgh, che ha ricordato al pubblico pagante chi è la squadra da battere.
"Tutti dovete capire chi è che comanda, qui" mittente Joey Porter, destinatario Chad Johnson. Ed ancora: "Vincere contro questa squadra, 5-1, in questa città impazzita, e in questa maniera, mi rende molto orgoglioso" parola di Hines Ward. Cowher, con una tattica perfetta, ha messo a nudo le debolezze dell' avversario.
Pittsburgh si è seduta sulla riva del fiume, aspettando che il cadavere del nemico passasse. E non ha atteso molto. Le saftey sempre ben profonde, e solo sette uomini nel box, per togliere dal match Palmer e Chad Johnson. In fase di possesso palla una tattica ultraconservativa, con il 77% di corse, per evitare turnovers.
Il football dei Bengals vive di big play, in attacco come in difesa, tolti quelli, la formazione di Lewis si è pian piano sgonfiata. Nel conto gli Steelers hanno messo di pagare qualcosa a Johnsonn (65 yards), soprattutto ad inizio match, quando Cincinnati è partita forte. Ma al momento di concretizzare i Bengals si sono rivelati più fragili di un cristallo, uscendo con un solo field goal da due possessi entro le 20 yards avversarie.
E come nei migliori "Spaghetti Western" se Dio perdona, Pittsburgh no. La pazienza ha infatti premiato i campioni della AFC, che hanno atteso l'effetto della cura Parker-Bettis. L'alternarsi del primo all'esterno, e del secondo all'interno, ha sfiancato la difesa. Le 221 yards totale sul terreno hanno permesso a Big Ben di utilizzare la play action. Venghino signori venghino ad ammirare la perfetta esecuzione di questo gioco.
Prima Miller poi Ward soli in end zone, la freddezza del quarterback ha avuto la meglio. Due segnature perfette che hanno un sapore amaro per i Bengals. Quello della bocciatura. Vinta la guerra delle palle perse, la vittoria non poteva sfuggire. Palmer due intercetti, da cui sono arrivati 10 punti decisivi, quelli che hanno consentito la fuga.
Sicuramente la battaglia del giorno era questa nella AFC, ma molti altri match si sono rivelati interessanti. La settimana si è aperta fin dal venerdì. Causa l'avvicinarsi alle coste della Florida dell'uragano Wilma, la partita tra Dolphins e Chiefs è stata anticipata di due giorni.
Kansas City ha saputo gestire meglio la breve settimana, e pur arrivando solo sei ore prima della partita ha concluso con una vittoria, che non è mai stata in discussione.
"Non eravamo particolarmente felici dello spostamento, ma abbiamo fatto il nostro dovere, è il nostro lavoro" ha commentato Terent Green. I Chiefs hanno espugnato il Dolphin Stadium grazie ad un attacco bilanciato, 43 giochi su corsa e 35 su passaggio.
Con 465 yards di total offense, massimo in stagione, la squadra di Vermeil ha controllato la partita, mentendo il possesso palla per quasi 42 minuti. Green è apparso preciso ed efficace, sfruttando anche gli infortuni di Madison e Jones nella secondaria avversaria. Il quarterback ha orchestrato drive vincenti nei primi possessi palla di ogni tempo, finalizzati con realizzazioni dei propri back.
Gonzalez è stato finalmente coinvolto dall'attacco di Coach Vermeil, con sette ricezioni per 67 yards, migliore prestazione dell'anno, mentre continuano a dividersi quasi equamente le portate Holmes (18) e Johnson ( 23), creando una combinazione difficilmente controllabile dagli avversari.
I due running back hanno corso ad una media di 4.46 yards, rendendo vano ogni tentativo di rimonta dei Dolphins. Miami non è riuscita a trovare ritmo in attacco, realizzando solo 45 giochi offensivi, con il pubblico, solo 40.000 i presenti, a contestare fin dalla seconda serie. E' parso vedere una squadra di liceali, in balia di avversari più potenti. La linea offensiva dei Chiefs che ha giocato a proprio piacimento.
Solo 9 i primi down chiusi da Miami, con un catastrofico 3 su 13 ( 23%) di terzi down positivi. L'unico momento in cui la squadra è sembrata viva, è venuto all'inizio del terzo periodo, con una corsa di Brown da 65 yards conclusa in end zone. Lo svantaggio era ridotto -1.
Da li in poi è salito in cattedra Tynes, il Kicker di Kansas, che pur in condizioni non proprio ideali, ha chiuso con tre field goal, due dei quali da oltre 50 yards. E' la prima sconfitta interna dell'anno per i Dolphins, incapaci di correre, solo 14 portate, con Williams non oltre le -1 yards. Sage Rosenfel ha sostituito, nell'ultima serie, Gus Frerotte, lanciando una sola volta, 77 yards per Chambers in td.
"Non è solo questione se siamo soddisfatti o meno di Gus, ci sono molte altre cose da sistemare" ha dichiarato Saban, che ha riconosciuto come "oggi ci hanno sopraffatto fisicamente, sbattendoci qua e là . Abbiamo giocato senza entusiasmo, e senza energia, non siamo apparsi come la stessa squadra vista fino a questo momento."
Interessante l'incontro che si è svolto al Veteran Stadium Interessante e emozionante. Tra Aquile e Fulmini, tra Phialdelphia e San Diego si è giocato non uno ma due incontri da trenta minuti, ma nessun santo è venuto in soccorso dei Chargers, che sono stati superati da se stessi.
San Diego non è apparsa come la stessa squadra. O forse si, è apparsa la stessa squadra dei primi due match, quella che domina, mantiene il controllo della partita, ma si suicida nel finale. Incredibile l'andamento dell'incontro. Eagles decisi a eliminare Ladinan dal campo, e Tomlison è contenuto ai minimi storici di 7 yards, senza td su corsa dopo 18 gare consecutive. Record sfumato, con un bel foglietto, ritenta sarai più fortunato.
Sospiro di sollievo per Lenny Moore: "Non è una gran disappunto, mi sono divertito nel provarci. Peccato". La difesa degli Eagles satura il box, Lewis e Dawkins agiscono da quarto e quinto linebacker, mentre McNabb seziona la difesa avversaria, coinvolgendo nove ricevitori diversi, tanto di correre non se ne parla.
54 tentativi di passaggio contro 10 corse.
"Quando sei in ritmo devi fare ciò che ti riesce, anche se riconosco che dovremmo correre di più". Il quarterback completa per 212 yards nel solo primo tempo, per il 10 a 0 di inizio terzo quarto.
Schottenheimer fa gli aggiustamenti necessari nell'intervallo, e il secondo tempo è un'altra musica. Sole 75 yards via area per le aquile, che iniziano ad avere problemi a volare. E se non ci lasciate correre, allora lanciamo anche Noi. Driiiiinnnnn".Sveglia Brees.
Il quarterback trova McCardel (78 yards 1 td), trova Gates (72 yards 1 td), e i Charegrs prendono il largo 17 a 13, prima del rocambolesco finale. Kaeding ha un field goal semplice semplice, quello del possibile 20 a 13, ovvero della vittoria. San Diego è in controllo, l'attacco di Philadelpia stalla costantemente, costretto a ripetuti tre e fuori. Snap bruttarello e Mickell blocca.
Ware ricopre e ringrazia.
Era dalla high school che non segnavo un td. Ho corso a perdifiato, vedevo tutti bloccare per me. I fans come impazziti, e man a mano che mi avvicinavo alla end zone diventavano sempre più grandi, che sensazione
Conto prego: 20 a 17 e titoli di coda ? No, è ancora presto. San Diego si riporta in posizione per un facile pareggio, ma un fumble di Caldwell rovina tutto. Ora è veramente tutto. L'allenatore dei Chargers è comunque contento " Siamo una buona squadra. Se continuiamo giocare con questa intensità possiamo veramente fare bene". Ok ma sarebbe ora di capitalizzare.
A San Diego hanno Tomlison che basta e avanza, a Denver continuano ad alternare running back, una volta Bell, un'altra Anderson, ma dopo 5 vittorie consecutive, i Broncos devono cedere il passo ai Giganti, che rimontano da -13 con 5 secondi dalla fine.
Altro giro, altro match dal finale drammatico, solo qualche ora dopo il Veteran stadium. Protagonista Toomer, che riceve dalle cinque, e scarica tutta la rabbia per una stagione passata in secondo piano. "E' difficile convivere quando sei un vincente con una nuova situazione. Burress sta facendo bene, ho dovuto attendere che le occasioni si ripresentassero".
"E' stato il miglior gioco della mia carriera" ha dichiarato Eli Manning, l'attore non protagonista di questo film. "A conclusione di un drive pazzesco, contro un'ottima squadra"
New York da Oscar, ma sono i Broncos che hanno buttato via tutto. In difesa Bailey e compagni hanno saputo confondere il giovane quarterback avversario, alternando blitz e coperture. Con il solito gioco su corsa, 191 yards totali, Denver ha controllato quasi tutta la partita, con 35 minuti di possesso dell'ovale, è quel quasi che Shanahan digerirà male.
Avanti di sei, a 4 minuti dal termine, Plummer non ha chiuso il down decisivo riconsegnando il pallone agli avversari.
"Non siamo riusciti a concretizzare la supremazia nel terzo e quarto periodo" ha dichiarato Plummer. "Così abbiamo condizionato la nostra difesa nei minuti finali"
C'è o non c'è Randy Moss. M'ama non m'ama, si sfoglia la margherita, e l'ultimo petalo dice presente. Non nel lineup, non da starter, ma è vestito sulla in panchina, e parteciperà a più di qualche gioco. Una settimana da capogiro, prima di vederlo all'opera. Il biglietto costa, dateci lo spettacolo.
Con la super stella al via, la squadra della baia è riuscita a ritrovarsi, e, sfruttando una difesa più bucata di uno scolapasta 416 total yards concesse, ottiene il secondo successo di questa stagione, il primo segnando più di 20 punti.
Lamont Jordan è stato il mattatore della giornata, con 122 yards corse, e tre td segnati
Sono le opportunità che ho atteso tutto l'anno. Significano molto, sono un lottatore nato
Holcomb, è ormai titolare fisso, ha perso per la prima volta, ma Buffalo deve migliorare il proprio rendimento sulla linea, sia offensiva ( solo 84 yards su corsa e tre sack subiti), che difensiva se vorrà realmente competere fino alla fine.
"Sono stati più fisici di noi" ha ammesso a malincuore il quarterback, mentre Mularkey ha evidenziato come la squadra fosse incapace di fermare gli avversari. "Sia che dessero la palla a Jordan o che la lanciassero a Moss non abbiamo avuto una sola possibilità di fermare il loro gioco. Ci hanno domito sulla linea nelle due fasi di gioco"
C'è spettacolo e spettacolo. Al Soldier fiield si trovano di fronte Urlacher e Lewis, i due giocatori che si contendono la palma di miglior difensore della lega. Lo spettacolo non saranno lanci o corse, ma tackle e forza. Va in scena il festival delle difesa, tra il secondo ( i Ravens) e il terzo( i Bears) miglior reparto della lega. Al banchetto sono invitati solo i degustatori dal palato fine.
Non sorprendono, quindi, 16 punti, o il solo touchdown, di Marc Edwards in apertura, risultato poi decisivo. Ha vinto Chicago, la squadra che ha saputo difendere meglio, ovvero quella che è stata capace di correre di più. 10.3 questa è la media dei punti concessi dai Bears, al migliore della lega. Jamal Lewis non è più lo stesso running back, ma contenerlo a sole 34 yards in 15 tentativi non è impresa semplice
"Tutti potete vedere che difesa abbiamo" – ha dichiarato Smith con un sorriso a 32 denti – "Dopo sei partite siamo dove avremo voluto essere".
La linea offensiva dei Ravens fa acqua da tute le parti, peggio del Titanic il giorno del naufragio. 4 sack concessi e nessuno spazio per correre, per Billick il lavoro non manca.
"Di tutte le cose che non hanno funzionato, la peggiore è stata la nostra incapacità di far muovere la palla sul terreno. Se vogliamo migliorare, dobbiamo riuscire a correre"
Per Baltimora, vicino agli avversari per tutto la partita, lo scorrere del tempo è stata una sofferenza, con la difesa a forzare gli avversari, ma senza mai riuscire a superare le 40 yards in territorio nemico per tutto il secondo tempo.
"Sono un'ottima difesa, e lo hanno dimostrato anche oggi" – ha ammesso Wright – "Ci hanno pressato togliendoci i giochi di passaggio, soprattutto sul profondo".
In un incontro così chiuso, fondamentali anche le 40 yards in più concesse per le penalità da Baltimora, che ha finito con undici richiami per 100 yards. Due sono state decisive nel mantenere vivo il drive dell'iniziale vantaggio Bears. Certi regali, certe squadre non li possono fare.
Due partite sono risultate inguardabili nel week end. Titans-Cardinal e Lions-Brons. Ingoiamo in fretta l'amaro calice.
Tennessee ed Arizona hanno avuto qualcosa in comune nel match vinto dai Cardinals 20 a 10. L'incapacità di correre. 90 yards per i Titans, 60 circa per Arizona, in 28 e 20 tentativi rispettivamente.
Per i Titans la scusante dell'infortunio a Brown: "E' stata una grave perdita, perché il nostro primo obiettivo era di stabilizzare il gioco su corsa" ha ammesso Voleck, uscito anch'esso dopo un durissimo sack di Dansby.
"Ho preso uno step back di tre passi e non pensavo che qualcuno potesse arrivare così velocemente" Forse qualcuno no, ma il diretto delle 19:15 passava di Li.
"Dopo ricordo solo che mi sono ritrovato in panchina". Partita colma di errori ed orrori, intercetti, snap sbagliati e penalità . I Titans hanno pagato il prezzo più salato, perdendol'incontro, pur mantenendo il pallone più a lungo e guadagnando il doppio del terreno avversario.
"Non dite che è una brutta vittoria" – ha commentato Dennis Green – "Ogni vittoria è importante. Parlate sempre di difesa, oggi abbiamo difeso" . Se questa si chiama difesa. Contento Lui.
Alla "meno" hanno giocato anche Detroit e Cleveland, che si rimbalzavano il pallone come se scottasse. Alla fine la gamba di Hanson è risultata vincente. In mezzo a tante brutture Garcia, ha segnato l'unico td offensivo del match, non è mai stato atterrato e ha chiuso con un buon 22 su 34 per 210 yards senza intercetti, prendendosi una grossa rivincita sulla squadra che lo ha licenziato in questa off season.
"Non ho cercato rivincite, ho solo giocato con intensità e passione. Certo ritornare titolare e farlo a Cleveland ha avuto un sapore speciale". Probabilmente più di Garcia ha potuto la difesa. Pur concedendo 100 yards a Droghns su corsa, ha lasciato la miseria di 56 yards su passaggio, colpendo quattro volte Dilfer,e intercettandolo altre tre.
Crennel voleva il running game, ora ce l'ha. Ma è evidente che non si può essere mono-dimensionali. Nessun drive offensivo sostenuto, ad eccezione del primo, per i Brown, incapaci di concludere un solo terzo down, che uno. Mai in ritmo, la formazione non ha potuto evitare la sconfitta, avendo concesso agli avversari 329 yards contro le proprie 174, con 15 minuti di attacco in meno, eseguendo poco più della metà dei giochi offensivi. La difesa ha fatto già troppo ha rimanere avanti fino all'ultimo quarto. Ma abbiamo le corse, tranquilli.
Non fa più notizia, ormai relegata all'ultimo paragrafo. Indianapolis ha giocato fin quando ha voluto. Non a football, ma la gatto col topo. Hosuton, unica squadra ancora senza vittorie, ospitava gli unici imbattuti. Due più due fa quattro, e la palla qui non è neanche rotonda, come in sede di preview ha fatto notare il buon Ciro de Mauro. Vittoria scontata
I Texsans, non sono proprio d'accordo, e hanno forse disputato la loro miglior partita, restando in gara fino all'intervallo chiudendo la frazione sul 14 pari, sfruttando due errori dell'attacco avversario, gli unici di tutto il match. Carr ha evitato accuratamente di lanciare (solo nove tentativi), e ha fatto correre la squadra 32 volte, 26 di queste prima dell'intervallo.
Lo scopo? Semplice, limitare gli orrori. Certo orrori perché di questo si è fin qui trattato. Così il bilancio palle recuperate/perse, alla fine, è almeno pari, molto migliore del-7 avuto fino qui nell'anno. Se non possiamo vincere, salviamo almeno la dignità . Nel secondo tempo si è visto un altro gioco, quello dei Colts, rientrati dagli spogliatoi con ben altro cipiglio
"Mi piace come la squadra è riuscita a rientrare nella partita, dettando i tempi di gioco. Sono orgoglioso di cosa sono riusciti a fare questi ragazzi. Ma sono anche preoccupato per come eravamo arrivati a questo punto" ha ammesso nella press conference Tony Dungy, che ha raggiunto la centesima vittoria da allenatore.
La difesa, in particolare è salita di tono, recuperando due palle, e lasciando gli avversari a -4 yards di total offense. Alla fine qualcosa è rimasto uguale a se stesso, il numero di sack che Houston a concesso, altri 5, che portano il totale dall'inizio anno a 35. Imbarazzante.
Manning continua ad essere normale, con 21 su 27 per 237 yards e due td, lasciando a James, 139 yards in 21 portate con due segnature, il peso dell'attacco. Indianapolis è ora 7-0 per la prima volta nella propria storia, prima del bye, e dell'eterna sfida con i Patriots
"Non ci garantisce nulla. E' una buona partenza certo, è importante entrare nella settimana di riposo con un certo ritmo e una certa tranquillità , ma nessuno può garantirci cosa succederà di qua alla fine."