AFC – Week 5 report

Come 50 secondi possono cambiare l'umore…

Ci siamo sprecati, non possiamo mica lavorare come schiavi tutte le settimane.
L'attacco dei Colts torna a prendersi una pausa di riflessione, mette il cartello chiuso per ferie con Manning che lancia il primo td solo nel quarto periodo, e lascia che la difesa dia il benvenuto nel mondo dei grandi ad Alex Smith, la prima scelta assoluta del 23 aprile.

"Tutti vorrebbero vincere il proprio primo incontro, tutti vorremo che fosse come al college, ma non è così, questa è la NFL. E' necessario un piccolo adattamento. E' difficile giocare contro una difesa solida, tra un anno uno potrà  dire, 'Ehi non mi è piaciuto giocare male, ma è servito a farmi crescere, a farmi diventare un giocatore migliore' ": la consolazione arriva dal migliore, qualcosa varrà .

Le difficoltà  di Smith, prevedibili, quelle dell'attacco Colts, molto meno.
Frisco riesce a muovere il pallone in qualche maniera, Barlow ha la sua migliore giornata con 99 yards, ma il quarterback ha problemi a mantenere il possesso del pallone. Grave peccato contro Freeney e compagni. Pressione, pressione ed ancora pressione sulla linea, Smith affretta e lancia male, 3 intercetti. Non affretta , sack, cinque nella giornata, e fumble, due a fine match.

Il complessivo turnover dice -2, questi 49 ers non possono vincere contro i Colts con un saldo negativo in palle perse. Indianapolis rimane imbattuta e ipoteca seriamente il primo posto nel rank a fine anno. Forse potremo vedere Manning in casa nei momenti decisivi. Forse.

Della serie ne rimarrà  soltanto una. Nella AFC un'altra squadra, oltre i Colts, era a punteggio pieno. Era. Dopo la miglior partenza dal 1988, Cincinnati si presentava a Jacksonville nel Sunday Night, per continuare nella propria striscia vincente, costruita su un Palmer fin qui straordinario, e su una difesa capace di recuperare palloni, + 14 il saldo perse/recuperate. Ma Jacksonville non è stata dello stesso avviso.

Ritorno mesto in Ohio, senza fanfare per Chad Johnson, con la prima sconfitta. Partita vinta sulla sideline per Del Rio, capace di studiare e superare gli avversari con un game plan perfetto, vincendo proprio sul loro terreno, cioè commettendo meno errori degli avversari e dominando la linea.

Tattica chiarissima per i Jaguars, non finire sulla lista di scalpi nella locker room di Chad Johnson. Il wr è stato costantemente raddoppiato, ma lo staff tecnico Bengals non ha saputo approfittarne, non allineando quasi mai uno slot reciver dal suo lato.

"Mi hanno raddoppiato per tutto il tempo, ma questo succede tutte le domeniche, non sono preoccupato più di tanto se succede. La palla deve comunque essere lanciata dalla mia parte. Sono forse preoccupati Moss e Owens di essere raddoppiati?" ha dichiarato l'E.R. del pallone da football.

Tra una rianimazione alla palla (un improbabile festeggiamento dopo il primo td ha mimato un massaggio cardiaco al pallone), e una litigata sulla sideline con Palmer, si poteva anche giocare meglio? Partenza sprint dei Giaguari, che segnano, recuperano il pallone, e mettono dentro altri 3 punti, sfruttando ottime posizioni di campo, sulle 40 avversarie nei primi tre possessi.

"Ci siamo scavati una fossa da soli, con le posizioni sul terreno all'inizio della partita. Poi abbiamo quasi scalato la collina, ma non abbiamo chiuso il lavoro" ha ammesso Lewis. Il resto della partita è stato bombe di Leftiwich ( la cui velocità  di lancio è stata calcolata intorno ai 160 km/h!!!) e palla a Taylor (130 yards) rimarrà  incontrollabile per la linea avversaria, con il suo stile che unisce velocità  e potenza, tagli e corse centrali.

Proprio la capacità  di tagliare la linea ha creato grossissimi problemi ai Bengals, che hanno evidenziato una limitata mobilità  nel fronte a quattro, completamente dominato dalla linea offensiva avversaria, capace di aprire varchi e fare da body gard al proprio quarterback ( nessun sack concesso). Un campanello di allarme che suona per Marvin Lewis.

Palmer ha provato con un secondo tempo brillante a riportare sotto la squadra, ma un suo fumble ha spento ogni velleità  di rimonta. Il confronto con Leftwich si è chiuso con un sostanziale pareggio, ma la prima scelta 2003 ha mostrato di essere più avanti del collega di draft, dimostrando che gli scout di Cincinnati hanno scelto al meglio. Maggior tocco e distribuzione più accurata sono sembrati evidenti.

Indianapolis bussa, New England risponde. Dopo una sconfitta in casa, surclassati dai Chargers, in trasferta, sul campo di una delle squadre migliori della lega con una difesa estremamente solida. Tutti pronti al funerale. Non nel New England, i Patriots non cambiano.

Sono meno precisi, hanno meno talento e molti più infortunati ( anche Seymour non gioca, e durante l'incontro si fa male Dillon), mancano di qualche uomo giusto al posto giusto sulla sideline, ma intensità  agonistica e voglia di vincere rimangono intatti. Una vittoria alla New England, si dirà , di quelle raggiunte in "zona Cesarini" si direbbe in Italia.

Il solito calcio di Vinatieri, il 19° vincente in carriera, a conclusione del solito drive perfetto di Brady, dopo aver sprecato un vantaggio di 14 punti non una, ma due volte.

"Abbiamo ribaltato la situazione contro un'ottima squadra, che aveva una chance di vincere con tre minuti sul cronometro e tutto il momenutm del match. Vorrei riuscirvi tutti i giorni della settimana" è stato il commento del quarterback.

Quello del Kicker:

L'attacco ha fatto un ottimo lavoro nel two minutes offense, utilizzando tutto il tempo e trovando il modo di vincere. Abbiamo alti e bassi durante i match in questa stagione, ma il cuore"beh quello non manca

I presupposti per la catastrofe c'erano, i segnali nefasti si sprecavano. Brady ha trasformata tutto nel consueto trionfo. Mancava Vick, vero, ma Schaub non ha lanciato male, 18 su 34 – 298 yards 3 td e nessun errore. "Sono contento di come ho giocato. Ho fatto buone scelte e dato una possibilità  di vincere alla squadra".

Ma la difesa di Belichick ha contenuto il running game avversario, e l'attacco è tornato a girare. Coinvolgendo per nove diversi ricevitori Brady è stato una macchina, con l'81% di completi, 350 yards e 3 td, a fronte di un solo intercetto. L'equilibrio? Ritrovato, la selezioni dei giochi è stata pressoché al 50% tra corse e passaggi, con Dillon ( 23 per 106 yards) ringiovanito dopo la lite con i media..

Quello che è oramai certo è che nella AFC sud la squadra peggiore non sono i Titans, come si pensava ad inizio stagione. Ricostruzione, squadra giovane, la più giovane della lega. Ma coach Fisher è una delle migliori menti del professionismo, e la sua mano già  si vede.

Con questa vittoria ha raggiunto quota 100: "Non ci pensavo, sono numeri che riguardano il passato. Siamo a due vittorie, abbiamo molto da lavorare".

Contro i Texsans la squadra ha giocato, lottato e, alla fine, vinto. Il tutto in trasferta. A Houston pensavano di aver compiuto il salto di qualità , hanno rilasciato i veterani, al grido di " Siamo grandi, camminiamo da soli".

Risultato, licenziato l'offense coordinator dopo tre settimane, e dopo cinque sono ancora senza vittorie. Anzi sono l'unica squadra senza vittorie. Una linea colabrodo, ancora sette sack subiti e 27 da inizio anno, non permette uno sviluppo adeguato del gioco aereo.

131 yards su passaggio, un guadagno medio 2.8 yards per tentativo, ma soprattutto l'incapacità  di chiudere le situazione delicate, i terzi down. Con 0 su 13 è utopistico pensare di vincere. La squadra è rimasta in partita grazie alla capacità  di controllare il perimetro, lasciando solo 2.8 yards alle corse avversarie, ma con un attacco così anemico, bisogna generare turnover, cosa che i giocatori di Capers non hanno saputo fare.

Note a margine la partita porta a referto la prima segnatura di Jarret Payton, figlio dell'immenso Walter "Swettness" Payton, forse il più grande di tutti i tempi.

A chi vorresti affidare la squadra per salvare la stagione? Ma come, è talmente ovvio, ad un quarterback ultraquarantenne, ricco di esperienza. Mi sembra chiaro, o no. Questa in sintesi la situazione dei Jets, che hanno cominciato la stagione con molte speranze, e dopo appena quattro match si trovavano con l'attacco in crisi e guidato da un quarterback ripescato.

Il mio obiettivo era di fare credere in me la squadra, così da poter rivoltare questa stagione

Belle parole, ma non è che le yards si macino solo con la fiducia. La prestazione di "Matusalemme" Vinny non è stata da incorniciare, avendo chiuso con un modesto 13 su 19 per 163 e un intercetto, ma il giocatore ha trovato aiuti insperati lungo la strada, soprattutto dagli avversari.

Senza il rookie offensivo del mese, il gioco su corsa ha stagnato, 3.2 di media, e i passaggi non hanno risposto alle attese, con 201 yards, ma con una percentuale di completi troppo bassa, ferma vicino al 50% per un passing game tutto orientato sul corto.

Il gioco di Gruden è basato tutto su alte percentuali nel breve, per dare ritmo e movimento alla squadra. Il 50% non basta. Tampa ha comunque tenuto di più il pallone, corso e passato per più yards, perché allora è uscita sconfitta?

Semplice, ha giocato peggio nei momenti cruciali, non riuscendo a concretizzare in end zone il vantaggio territoriale avuto. Tre possessi all'interno delle 20 avversarie, tre field goal e nessun td. Troppo conservativo l'attacco, troppo fragile la difesa. Nelle uniche due occasioni in cui i Jets sono arrivati nelle proprie ultime yards ha concesso due touchdown al redivivo Martin, prime segnature dell'anno.

Decisivi anche il lavoro degli special team, che hanno garantito ai Jets ottime posizioni di campo, con una partenza media dalle proprie 36, otto yards meglio degli avversari.

"Ci hanno mandato fuori ritmo presto" – ha commentato la controfigura di Chucky – "Sono riusciti ad arrivare al nostro quarterback subito nei primissimi giochi, colpendo duro e mandandolo fuori sincronia"

Deludono ancora i Raverns. Pur mostrando un certo miglioramento nel proprio attacco, ha perso nettamente nel punteggio 35 a 17. Soprattutto oltre al match si è persa la dignità , con scene di isterismo e altre buffonate. Due espulsioni nel terzo periodo e 20 penalità  per 147 yard, una penalizzazione meno del record NFL, non hanno consentito ai Corvi di capitalizzare le oltre 100 yards di total offense in più rispetto agli avversari.

"Passione e intensità  sono due ottime qualità , ma devono sempre essere tenute sotto controllo" ha ammesso senza cercare scuse Billick. Sotto di due segnature già  nel primo quarto, la squadra fatica, ma rimonta arrivando a quattro punti prima dell'incredibile terzo periodo. Detroit, al primo possesso del secondo tempo, arriva sulla goal line, dove i Ravens resistono, ma dopo il terzo tentativo Lions andato a vuoto, il defensive tackle Kemoeatu viene richiamato per condotta antisportiva, e Detroit ha nuovamente la palla per quattro volte.

Manca un metro circa, cosa volete che sia. Primo a vuoto, idem il secondo, ma al terzo di questi Pinner segna un dubbio touchdown. La segnatura spezza l'incontro. Da li in avanti 21 punti a 7 Lions.

"Penso ancora che non fosse entrato. Dovrebbe venire Dio i persona per farmi cambiare idea" ha sostenuto Lewis. Dubito che l'Onnipotente si scomodi. Una chiamata incerta è possibile, perseverare è diabolico. La crew arbitrale è stata luciferina in questo senso.

Nel primo tempo un probabile passaggio incompleto è stato, per gli arbitri, un fumble di Harrington, che ricoperto da Kevin Jones, è stato riportato in end zone. Ambedue le espulsioni sono venute per contatti tra arbitri e giocatori, ma in entrambi i casi la sanzione è sembrata eccessive, vuoi per l'involontarietà  del contatto, vuoi per la sua inesistenza. Ma questo non giustifica gli isterismi. Nel caso non lo sapeste c'era la moviola in campo, mi piacerebbe sapere cosa ne penserebbero gli opinionisti di casa nostra.

Passione e intensità  a Detroit, almeno chiamiamoli così. Pazienza e disciplina a Cleveland. I Browns evitano in 40 secondi una sconfitta bruciante. "Abbiamo giocato male, sono il primo ad ammetterlo. Ma due giochi e tutto è cambiato".

Due giochi non cambiano la vita, ma un match possono certo ribaltarlo. 40 secondi tanto il tempo impiegato da Dilfer per trovare Bryant in end zone due volte.
"Una vittoria in casa e ritrovi il sorriso. Tutti stanno meglio, i figli sono più rispettosi, studiano meglio, la famiglia è in pace e perfino il cibo sembra più buono" ha dichiarato il tackle Tuker.

Ora non esageriamo, due giochi rimangono solo due giochi. Pochi sport hanno la complessità  tattica del football. Pochi ne hanno questa imprevedibilità . Dominati per 57 minuti dai Bears, che hanno corso per 176 yards, Cleveland è riuscita a sovvertire con due lanci l'andamento della partita.

Ho predicato pazienza per tutto il secondo tempo. Avevamo commesso errori, forzare non sarebbe servito

E la politica ha pagato a 3 minuti dalla fine quando Bryant ha ricevuto il 100° td pass di Dilfer.

Pochi secondi dopo, fumble di Orton, e la palla è in posizione simile, cinque yards più avanti. Stessa spiaggia stesso mare e td numero 101. Dilfer to Bryant in end zone, con una traccia simile, passare ai titoli di coda, please. Ma il cornerback e la Saftey dov'erano? E cos'era quella storia del perseverare.

"Dobbiamo smettere di pensare di essere una buona difesa e iniziare a fare le giocate al momento giusto" ha richiamato i compagni Urlacher. Ovvio che non sono stati solo i due lancia a condannare Chicago. Quelli sono solo l'aspetto macroscopico del problema. Orton non ha convinto, con 117 yards lanciate ma una protezione del pallone assolutamente precaria. Stesso discorso per Benson, che ha momentaneamente rimpiazzato Jones, tre giochi, prima di perdere il pallone. Accomandarsi nuovamente, i prossimi due quarti li gioca Adrian Petertson, grazie.

Buffalo è a nord, sui grandi laghi, non ha proprio lo stesso panorama delle Key. Lo sanno benissimo i Dolphins, che per anni hanno rimbalzato nei mesi invernali contro il generale inverno, auto-escludendosi dai Playoff. Questo anno è diverso, almeno tutti pensano così. La squadra ha carattere, ma soprattutto il match si disputa ad inizio ottobre, il clima non sarà  così rigido. E poi la loro difesa.

Mica fanno così paura, hanno concesso 1.054 yards in tre incontri. Crediamoci abbiamo una possibilità , questo anno. Ma Saban non si illude ancora: "La squadra deve crescere in trasferta, giocando le partite fin dall'inizio e non aspettare di essere sotto per cominciare".

In effetti per tutto il primo tempo la formazione della Florida è apparsa abulica, per rientrare prepotentemente in partita nel secondo, quando sul finire i Dolphins hanno la possibilità  del pareggio, ma Brown perde il pallone del sorpasso sulle 18 avversarie. Holcomb, chiamato a rimpiazzare Losman, ancora troppo acerbo per queste prove, chiude con 169 yards un td e nessun intercetto, pur sottoposto ad una pressione spaventosa.

Il giocatore è riuscito a completare passaggi soprattutto sul breve, trovando un ritmo che l'ex prima scelta non era mai riuscito a dare. Ma la vittoria è soprattutto una rivincita per delle secondarie bistrattate, e per una difesa troppo critica in questo inizo di stagione.

Per Clements, che ha ricoperto il fumble decisivo di Brown ed intercettato Frerotte, come del resto hanno fatto McGee e Vincent "è una grossa iniezione di fiducia, potrebbe ripercuotersi come un effetto a catena".

I Bills non sono più capaci di dominare con la difesa, ed anche ieri hanno subito oltre 350 yards di total offense, ma hanno comunque generato big play e turnover, con un differenziale di +4. Impossibile vincere pur riuscendo a guadagnare più yards, se poi fai di tutto per regalare il pallone agli avversari.

Impossibile vincere se commetti 18 penalità , per 108 yards generosamente oblate a chi ti è di fronte. Quindi tutto è cambiato rimanendo uguale a se stesso, Miami gioca, corre, passa anche, ma alla fine esce sconfitta, cosa c'è di diverso dagli ultimi anni? Manca la neve. Zach Thomas.

In difesa ci siamo fatti del male da soli. Ehi dobbiamo lasciare che siano gli altri a batterci, non farlo da noi

A Denver si attendeva il ritorno di Portis, non c'è, questo si sapeva, Bailey. "Nessuno mi ha fischiato, gli unici fischi che sento sono quelli dei miei tifosi. Quelli non ci sono stati". la difesa sulle corse dei Broncos è tra le migliori. Anche i "pellerossa" non sono da meno. Sarà  dunque una battaglia di posizione.

Forse, ma Bell è di tutt'altro avviso, mostrando quale siano le sue potenzialità  atletiche, e una capacità  di big paly decisivi ben superiori a quelle del suo predecessore. Corre 12 volte, la sua media è di oltre dieci a portata. Segna due volte, da 55 e 34 yards. Salta gli uomini come birilli, cosa chiedergli di più. Il giocatore retrocesso backup cerca di convincere lo staff che merita di giocare

"Non voglio essere la risposta di un match, voglio dimostrare che posso fare il titolare in questa lega". Fortunatamente per Shanahan. La sua squadra ha faticato moltissimo, concedendo 457 yards, 322 su passaggio, mentre se escludiamo i 12 giochi di Bell, l'attacco dei Broncos ha guadagnato solo 130 yards. Washington esegue 79 giochi contro i 54 degli avversari, ma deve rimontare, sempre indietro nel punteggio. Arriva vicino, quasi alla meta, segnando con Cooley il td del meno due.

Si va da due. Palla sulle due yards, Brunell è in shotgun. Finta di draw su Portis, Brunell rolla sulla propria sinistra, e lancia basso per Patten. Ian Gold dimostra agli avversari che anche Denver sa vincere partite giocate male. Washington che aveva portato a casa tre incontri per un totale di 6 punti in più degli avversari, l'ultima in over time con Seattle, deve inchinarsi.

Il tutto in attesa dell'interessante Monday Night Football, in cui si assisterà  alla sfida tra Parker e Tomlsion. Prelibatezze da gustare in diretta, lavoro permettendo.

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