AFC – Week 4 Report

Manning torna spettacolare, 101 passaggi in end zone per Harrison. Sono la coppia più bella del mondo

Ok. Diciamocelo pure, eravamo tutti preoccupati. Tutti a chiedersi che fine aveva fatto, che strano destino era occorso ad uno spettacolo itinerante come l'attacco degli Indianapolis Colts. Tre domeniche senza spettacolo. Tre domeniche con un solo td pass, un misero lancio che finisce in end zone, e tanto ball control e difesa dominante.

Si sarà  imbrocchito il puledro di razza? Tutti accontentati." Spero ora non dobbiamo più rispondere su cosa non va del nostro attacco" ha ironizzato, dopo il match, l'allenatore dei Colts. Dopo quattro domeniche di sofferenza, con molti fantafootbaalfanatics a chiedersi come avessero fatto a spendere una scelta altissima su un giocatore che li ripagava in questo modo, è arrivata l'esplosione, improvvisa, inaspettata, forse, si potrebbe addirittura arrivare a dire, inutile.

Contro i Titani, "Zeus" Manning ritrova lo spunto, lancia 4 td pass, due per Harrison, con cui, da ieri, forma la coppia più bella del mondo (con 101 td segnati hanno superato Young-Rice fermi a quota 100 ). 20 su 27, 250 yards e oltre 144 di rating e un totale controllo della situazione, ad interrompere una serie di due partite senza td pass, la più lunga dal suo primo anno.

Quattro drive da oltre 60 yards hanno dato il polso della situazione. Peter Sirmon ha semplicemente constatato: "C'è poco da dire e c'è stato poco da fare. Oggi erano incontrollabili".

La linea offensiva continua a superarsi, non ha lasciato alcun sack a Vanden Bosch, fin qui dominante contro qualunque avversario. Al resto ha pensato Manning, completando sul profondo, nel breve, su tracce deep o su slant, un repertorio completo, come si addice ai migliori artisti.

Non che la difesa non abbia contribuito, concedendo il primo touchdown a partita ampiamente decisa, anche se questa volta gli avversari hanno superato quota dieci. Indianapolis ha dimostrato che può essere cinica o spettacolare. Oppure può essere entrambe le cose. Mcnair, che ha condiviso con il rivale gli onori della ribalta un paio di stagioni or sono, si è inchinato. Il suo show non ha la stessa valenza artistica, anche per la qualità  degli attori non protagonisti. L'inesperienza di una squadra estremamente giovane e rinnovata si è vista tutta, con errori banali, penalità , timeout sprecati. Un repertorio completo. Di sciocchezze.

Indianapolis continua a marciare, cercando di ottenere un vantaggio campo per i playoff, ma anche Cincinnati vuole rimanere in corsa per il miglior record della AFC. Facilitata da un calendario agevole, la formazione è ancora senza macchia e senza peccato, arrivando ad un record di 4-0 per la prima volta dal 1988. Quell'anno fu Super Bowl, oggi chissà .

Domenica salivano in Ohio, i Texsans di Houston. Impegno non proibitivo, la squadra di Palmer farà  un sol boccone dei disperati di turno? Ma si. Diciamolo sottovoce, sono allo sbando, sono a tal punto che nella settimana di riposo hanno cambiato coordinatore offensivo, per dare una parvenza di dignità  ad un attacco incapace di muovere il pallone ed in grado di segnare solo due td in altrettanti incontri.

Risultato: meno errori, ma stesso numero di segnature. Primo quarto 3 a 0. Secondo quarto 10 a 3, terzo quarto 10 pari. Ahi ahi il match si complica.

Vediamo il lato positivo, ora tutti possono capire come reagiranno i Bengals. Tre partite filate lisce come l'olio facevano storcere la bocca ai più. Vedrai, si diceva, come troveranno difficoltà  torneranno i soliti incompiuti. Non hanno la tradizione, la voglia, l'intensità  per dominare quando saranno a rincorrere. Risposta negativa.

"E' stata una partita difficile" ha dichiarato alla fine Houshmandzadeh "ma hey, abbiamo vinto e sono contento così. Siamo 4-0". Pur non incantando, l'incontro viene portato a conclusione in maniera positiva. Superando 14 penalità  che hanno regalato 117 yards agli avversari. Superando infortuni a raffica, con ambedue i centri titolari fuori e una linea che ha dovuto shiftare uomini più di una volta.

Palmer ha ammesso: "Facciamo ancora errori, non siamo perfetti". Perfetti forse no, ma vincenti sì. Per i Texsans qualche segnale di risveglio, nonostante la partenza 0-3, la peggiore della propria giovane storia.

La linea fa ancora acqua, più di una zattera alla deriva, Carr colpito sette volte, ha perso un pallone fondamentale con tre minuti sul cronometro, sotto di soli 3 punti. Ma almeno ci sono state sensazioni positive.

"Oggi mi sembrava che tutti giocassero al massimo delle loro possibilità . Mi sarebbe piaciuto uscire con una vittoria a confortare questa sensazione. a rimango felice per la fiducia con cui abbiamo affrontato questo impegno" le parole del quarterback sconfitto.

Non è strano che dopo 4 turni ci siano due squadre a punteggio pieno. E' strano che non vi siano, fra queste, i New England Partriots. E' una dinastia vincente, o solo una grande squadra? Si scervellavano gli analisti d'oltreoceano nella torrida estate. Ora tutti sono pronti a salire sul carro della seconda ipotesi.

Alle prese con le solite incredibili emergenze, dopo l'off season che li ha privati dei due strateghi, New England si è ripresentata fragile, o almeno, più vulnerabile che in passato, e gli avversari si accaniscono. Hanno iniziato ad intravedere qualche punto debole, e colpiscono, avventandosi come una furia sull'animale ferito.

Ieri è toccato ai Chargers infierire. Interrompendo una striscia di 21 incontri consecutivi vinti al Gillette stadium, i Patriots si trovano ora a fronteggiare il momento più difficile della stagione. L'onore delle armi è dovuto.

Schottenheimer:

Quello che hanno fatto negli ultimi quattro anni è incredibile. Ma ad un certo punto qualcosa si rompe, anche in una squadra grande come questa

Entrati in campo decisi a togliere Tomlison dal match, ed a forzare Brees in situazioni di terzo e lungo, New England sembra avere vita semplice. San Diego completa solo il 25% dei propri terzi down, mentre Brady, nei momenti cruciali è la solita macchina, con un perentorio 100% nella stessa situazione. Ma alla fine la proporzione sarà  invertita.

Infatti i Chargers non si scompongono, mantengono inalterata la loro fiducia, continuano a dare la palla al running back. Costantemente in off tackle, spesso con uomini di linea in pool, fanno spostare e correre, ora a destra, ora a sinistra, la linea e i linebacker avversari, colpiti e battuti sul proprio terreno, la fisicità .

E' dal secondo quarto in avanti che vengono raccolti i frutti di questo lavoro, e saranno ben maturi. 183 rushing yards ( Tomlison 135 e due td) e un tempo di possesso di 13 minuti superiore. Così arrivano tackle sbagliati ed errori nei fondamentali, che espongono le secondarie, prive non solo dei due migliori cornerback, ma anche della SS titolare.

Costretti a mettere otto, nove uomini nel box, i ricevitori avversari trovano solo singole coperture, un gioco da ragazzi batterle. Nessuno riesce più a pressare Brees, i cui pantaloni bianchi, inquadrati dalla regia televisiva rimangono immacolati, come dopo un passaggio in ammollo. Beh ma abbiamo pur sempre Brady, Lui risolve le partite. Opps, risolveva.

Stranamente impacciato, dopo l'inizio la distribuzione dei palloni non è stata più fluida. Il running game, in queste condizioni, ha perso efficacia mano a mano che l'incontro scivolava dalla parte di San Diego. Nell'ultimo quarto, il regno dei Patriots, la squadra fa sempre, o quasi, tre e fuori, mentre gli avversari mantengono il possesso del pallone sigillando una vittoria meritata.

Come ha ammesso lo stesso Belichick:

Oggi san Diego è stata la squadra migliore. Hanno giocato meglio in ogni aspetto del gioco, e penso che il punteggio lo rispecchi

"Abbiamo talento in difesa, finalmente".
Dopo due partite, Vermeil, mostrava un sorriso a 32 denti. Oggi si sono ridotti alla metà . A dire il vero l'incontro casalingo inizia bene, sfruttando l'abulicità  di Mcnabb, che impiega un tempo ad entrare in partita, e gli errori dello special team avversario, privo del kicker titolare.

Vermeil ha sfidato Reid con un intento chiarissimo, togliere Westbrook dalla partita, ritenendolo più pericoloso di Owens. Che affronto per l'egocentrico Terrel. Knight ha giocato da quarto linebacker, mentre Johnson, è stato utilizzato da spia sul running back avversario, incapace di guadagnare sul terreno, e poco efficace anche come ricevitore, sia che uscisse dal backfield, o che fosse messo in movimento come slot reciver.

L'illusione dura comunque poco. Un tempo. Tanto ci mette Philadelphia a vedere e provvedere. Sotto 24 a 6, Larry Johnons perde un pallone. E' la scintilla che porta a 28 punti senza alcuna replica avversaria.

"E' stato come aver cambiato l'inerzia. Da quel momento hanno avuto tutto il momentum del match, ma abbiamo commesso troppi errori, troppi turnover" ha dichiarato Brian waters.

I blitz da linebacker e saftey dei Chiefs continuano anche nel secondo tempo, ma Mcnabb si è svegliato.

"Non siamo mai riusciti a impaurirlo, nonostante i colpi che ha subito. Questo è un grande giocatore" ha dichiarato Vermeil. Forse negli spogliatoi ha mangiato la sua zuppa energetica?

Come nella settimana precedente, il dolore e l'infortunio lo hanno condizionato, almeno all'inizio. "Ah si, giocate tutti sulla linea, e Io vi lancio".
Lanci, lanci, ancora lanci, e anche quando la squadra è avanti si passa.

Alla fine il 73% dei giochi saranno eseguiti per via aerea. McNabb finisce con 369 yards ( terzo incontro consecutivo oltre le 300 yards record di squadra) in 33 completi, con 3 td e un intercetto. Owens in singola copertura, senza aiuto a rimorchio per il cornerback, non riceve tutti palloni perfetti, qualcuno gli cade quando è già  in mano, ma, nel complesso fa più danni agli avversari che a se stesso, soprattutto su tracce interne.

Contro Denver, in prime time nazionale, Kansas City ha accusato un gioco su corsa modesto, tornando a casa sconfitta in maniera pesante. Oggi, contro una squadra aggressiva, che blitzza spesso, e ha linebacker pesanti, l'attacco non è stato in grado di sfruttare il medio raggio come suo solito. Holmes ha ricevuto poco e male ( 5 per 24 yards). E Gonzalez? No lui non c'era ( 2 ricezioni 5 yards), si trovava a "chi l'ha visto". Ma non era il miglior receiving TE? Perché è stato tenuto solo a bloccare?

Denver fa terno, superando i Jaguars. I ricordi della Florida non era proprio dei migliori per Plummer e compagnia. Ma contro i Giaguari la formazione è stata molto meno clemente di quanto non sia stata con i Delfini. Difesa asfissiante, solo 12 yards su corsa per Jacksonville e tre turnover forzati a Leftwich, poco spettacolo, ma tre punti, come si direbbe nello sport nostrano.

Le dichiarazioni a fine gara dei giocatori di Del Rio sono monotematiche: "Oggi abbiamo toccato i nostri minimi in tutte le categorie, non siamo stati la squadra che volevamo". Problemi sulla linea, sia sulle corse che nei passaggi, con gli avversari che riuscivano ad essere maggiormente efficaci.

Denver ha mantenuto il possesso del pallone per il doppio del tempo circa, eseguendo 73 giochi, contro i soli 47 dei Jaguars Soprattutto la straordinaria linea offensiva è stata in grado di aprire autostrade ai due running back, Anderson 115 yards e Bell 60 yards. Plummer 19 su 26 per 136 yards e due td ha poi colpito come preferisce. Un gioco di corsa valido ha permesso di effettuare credibili play action, o giochi in bootleg. La partita si è decisa nel secondo quarto con Carsweel che ha ricevuto due td pass a conclusione di due lunghissimi drive

Oakland si sblocca. Finalmente la formazione riceve al black Hole una squadra "sensibile" ai problemi altrui, e capace di esaltare gli avversari, concedendo loro big play. Ovvio che una formazione del genere incontri i favori dei ragazzi di Al Davis, che, mai come in questo caso, ha speso bene i dollari usciti di tasca per Moss. Pronti via, e randy brucia la secondaria dei texani per un gudagno da 79 yards.

Con altri quattro completi da oltre 15 yards, Collins( 13 su 23 per ha aperto la difesa avversaria, impedendo a Roy Williams di giocare dove predilige, vicino alla linea di scrimmage. Costretti a rimanere seduti sul profondo, i cowboys non hanno potuto bloccare le corse avversarie, e Lamaont Jordan ha avuto il massimo in carriera con 26 portate per 126 yards, condite da una segnatura.

"Se le difese continueranno a giocare con due safety profonde, giocheremo sulle corse fino alla fine. Abbiamo dimostrato di poterlo fare".
Barry Simms ha aperto la strada al running back: "Oggi volevamo dimostrare di poter aprire spazio al nostro running back, anche per la cattiva impressione destata domenica scorsa".

Anche la difesa ha fatto la propria parte, senza concedere segnature e bloccando per tre quarti di gara gli avversari, con Jones che è stato mantenuto a sole 76 yards sul terreno. Certo la difesa contro i passaggi latita, come dimostrano i due larghi guadagni nel finale, con coperture imbarazzaanti delle Saftey, e le penalità  rappresentano ancora un problema.

Merito dei Cowboys (demerito di Oakland?) aver tenuto la gara aperta fino alla fine, riuscendo a rimanere in contatto grazie alla propria difesa nella red zone, che ha concesso un solo touchdown in tre tentativi.

Collins ha una visione del gioco parziale, a dir molto, e paga in queste circostanze questo limite. Nell'ultimo periodo, prima un td da 63 yards di Crayton, poi una ricezione di Glenn da 57 yards hanno riaperto l'incontro, concluso con quattro tentativi infruttuosi vicino alla end zone avversaria.

Continua la crisi di Buffalo, che esce sconfitta sul campo, si fa per dire, dei New Orleans Saints. 19 a 7 il punteggio. La squadra della Louisiana, gioca a San Antonio, su un campo neutro, ma riesce ad assicurarsi la vittoria, per la felicità  dei tifosi di casa, che hanno aiutato non poco con un frastuono assordante, che ha prodotto i suoi effetti sui conteggi offensivi dei Bills.

"Era un mix di tifosi locali e tifosi provenienti da New Orleans. Direi che ci ha aiutato" ha detto Jim Haslett. Soprattutto i Saints si sono aiutati non commettendo turnover contro una delle migliori difese della lega. I Bills perseverano nell'incapacità  di muovere la squadra sul terreno.

La formazioni di Murarkey ha complessivamente guadagnato solo 208 yards, eseguito 20 giochi meno degli avversari, convertito solo il 25% dei terzi down, con un guadagno media di 4.3 yards per gioco. E principalmente, ha segnato un solo touchdown. Dopo un primo drive promettente, concluso con un td su corsa di McGhee, Losman è apparso spaesato. Al primo anno da titolare gli errori sono inevitabili, ma non bisogna approfittarsene. Il giocatore è stato sostituito all'inizio dell'ultimo periodo, quando aveva completato per sole 75 yards, con un intercetto.
"Non sono contento, nessuno è contento quando viene sostituito. Ma cerco di non prenderla come una bocciatura personale".

Chiude la giornata una partita inguardabile. Da due formazioni in crisi non puoi certo pretendere spettacolo. Se queste due squadre sono guidate dai terzi quarterback ancora meno. Bollinger e Wright, causa infortuni a titolari e seconde linee sono scesi in campo, rispettivamente per Jets e Ravens.

Impossibile chiedere più di 140 yards su passaggio. Ovviamente anche i running back hanno risentito della situazione, con le difese sempre chiuse vicino alla linea di scrimmage. 30 yards per Maritn, 89 per Lewis, ma con una media di 2.7 a portata, sono numeri da giocatori di medio cabotaggio, una categoria non consona a questi fuoriclasse.

Alla fine ha portato a casa il match la formazione che ha la difesa più solida, capace di concedere soli 8 primi down e un gudagno medio di 3.2 yards, arrivando cinque volete sul quarterback avversario. Ma, ciò che è certo, è che in questa partita hanno perso tutti. Soprattutto ha perso l'estetica del gioco, maltrattata a dismisura.

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