Brett Favre è andato vicinissimo a completare una grande rimonta, ma i Packers rimangono senza vittorie.
Per Brett Favre ed i Green Bay Packers la stagione in corso non è certo iniziata nel migliore dei modi: già in offseason c'erano stati i problemi di holdout di Javon Walker, ora in lista infortunati per il resto del campionato, acciacchi vari, una difesa non brillantissima, ed ora una bella partenza con 4 sconfitte consecutive (peggior partenza degli ultimi 17 anni) nonostante un quarto periodo giocato alla grandissima dal leggendario quarterback di Green Bay.
La partita contro i Panthers nel Monday Night non è stata un'eccezione al periodo nero della squadra del Wisconsin, che comunque è andata vicina a coronare una rimonta a dir poco clamorosa.
Favre è stato atterrato già al terzo gioco dalla linea di scrimmage da Mike Rucker, che con 42 sacks è diventato il migliore ogni epoca dei Panthers superando Kevin Greene: il pallone recuperato ha permesso all'attacco di Delhomme di entrare sulla linea delle 7 yards a proprio favore e due giochi più tardi di mettere già dei punti a referto con il TD pass ricevuto dal tight end Kris Mangum.
Favre ha risposto con l'unico drive convincente dei primi tre quarti di Green Bay, conducendo l'attacco per 10 giochi e 71 yards.
In assenza di Bubba Franks, a segnare ci ha pensato il suo sostituto, David Martin: il tight end ha infatti raccolto in meta un passaggio di 21 yards mettendo i punti del 7-7, tutto questo prima che il reparto offensivo subisse un blocco quasi totale per i due quarti successivi.
Inoltre, alcune disattenzioni difensive sono costate ben 10 punti ai Packers. Dapprima Ahmad Carroll ha commesso un'interferenza su Steve Smith in un drive che ha fruttato un field goal dalle 32 yards a John Kasay, mentre successivamente DeShaun Foster ha creato scompiglio nel mezzo raccogliendo un passaggio corto di Delhomme per poi portarsi…a spasso la safety Earl Little attaccato a sè per qualcosa come 32 yards nel drive finalizzato con il TD da 19 yards dell'altro tight end dei Panthers, Michael Gaines.
Come se non bastasse, Favre si è fatto intercettare da Ken Lucas nella serie seguente, che ha visto il cornerback ex Seattle strappare dalle mani di Robert Ferguson un pallone già catturato dal ricevitore che ha dato un'altra ghiotta posizione di campo all'attacco di Carolina.
Altri due giochi, ed i Panthers sono tornati in endzone con una corsa da 11 yards di Stephen Davis, per il 23-7 che ha portato le squadre negli spogliatoi.
Verso la fine del terzo quarto, con i Panthers ancora avanti ma per 26-7, Favre si è scrollato di dosso gli errori precedenti proprio nella serie che ha tolto Ahman Green, comunque inefficace, dalla partita.
Fondamentale è stato l'apporto di Donald Driver, che ha raccolto a metà campo un passaggio da 24 yards per un primo down e quindi ha segnato la meta della parziale rimonta con una ricezione da 26 yards; i Packers hanno quindi fallito la conversione da due punti e contemporaneamente ricevuto, nel ritorno successivo, un ulteriore contraccolpo psicologico quando Rod Smart ha riportato il kickoff seguente per 60 yards, mettendo l'attacco ancora una volta in territorio favorevole.
Stephen Davis ha approfittato della situazione per segnare la seconda meta della serata che doveva chiudere, secondo le intenzioni dei Panthers, ogni discorso rimasto ma nella Nfl le sorprese sono sempre dietro l'angolo.
La difesa dei Packers ha permesso una segnatura veloce a Favre: l'uomo chiamato KGB, Kabeer Gbaja Biamila, ha toccato il pallone che Delhomme stava scagliando proprio al momento del rilascio provocando un fumble ricoperto da Cullen Jenkins sulle 13 di Carolina.
Favre ha utilizzato i suoi tight ends al meglio, e con due lanci ha trovato prima Donald Lee in meta e quindi ancora Martin per la conseguente conversione da due punti, il tutto portando via al cronometro solamente di 6 secondi.
Nella più classica delle partite di football dove la squadra che è parecchio avanti nel punteggio si inceppa ad un tratto, Favre è diventato rovente.
I Panthers non sono riusciti ad uccidere il cronometro, anzi, hanno restituito quasi subito l'ovale nelle mani del n. 4 dei Packs.
Quindi, la controffensiva di Green Bay, con Martin, Driver, Ferguson, Chatmanad erigersi a protagonisti di una serie di 13 giochi per 90 yards durata 4 minuti che è stata forzata sui lanci, vista l'assenza di running game e la fretta di coprire terreno, serie che è culminata con il TD da 4 yards dello stesso Chatman e con la seconda conversione da due punti a segno grazie a Ferguson per il 32-29.
Solo Chris Gamble si è opposto ad un Favre mai domo, che ha completato un passaggio dietro l'altro senza più perdere il ritmo e che ha avuto l'ultima occasione dopo l'ennesima crisi offensiva dei padroni di casa.
Il cornerback, con un minuto da giocare, ha rotto il gioco decisivo su un quarto down non concedendo a Driver una ricezione che avrebbe dato un primo down che quasi certamente avrebbe permesso ai Packers di pareggiare la partita con un field goal, ma il pallone è caduto a terra incompleto dopo essere passato dalle mani del wide receiver di Green Bay.
La gara è finita con Brett Favre sconsolato in mezzo al campo a chiedersi i perchè di tutte queste sconfitte e di questa rimonta in linea con il suo stile che non è riuscito a portare a termine.
Le risposte ci sono e probabilmente anche lui le conosce: questo è il suo ultimo anno in campo ed il declino è inevitabile per chiunque.
Favre non ha perso lo spirito di una volta, rimane competitivo, ma i 35 anni si fanno comunque sentire.
Inoltre attorno a lui c'è una squadra a pezzi con Walker fuori per la stagione, con Flanigan e Clifton, due componenti storici della linea offensiva, che sono usciti praticamente assieme per infortunio nel primo quarto e con un Ahman Green spento ed oltretutto infortunato anch'egli.
E poi la difesa, una delle peggiori della lega per quanto riguarda le secondarie, e che non riesce a contenere gli attacchi avversari probabilmente svantaggiata dagli errori dell'attacco, che perde palloni in posizioni di campo sempre critiche.
In questa situazione, il miglior premio per Brett è arrivato proprio a fine partita: in segno di rispetto, ad uno ad uno, alcuni componenti dei Panthers (tra cui l'ex compagno Mike Wahle) sono andati a stringergli la mano o dargli una pacca sulla spalla per dimostrargli che lui è e rimarrà sempre un grande.
E lui, lo ha provato anche ieri notte con 303 yards e 4 mete.