AFC – Week 1 Report

Drew Bledsoe 40.000 di queste yards

Buona la prima. Forse.
La contro prova deve sempre essere richiesta. Come recitava un famoso spot Rai, è successo di tutto di più. Ai nastri di partenza qualche carneade può sempre prendere il largo, ma è lecito chiedersi per quanto resiste? Gli incontri tra domenica e lunedì non solo hanno solo sorpreso, ma hanno addirittura sconvolto gli equilibri. Molte formazioni dal record perdente nella precedente stagione hanno vinto, alcune addirittura stravinto. Se poi una di queste squadre sono i Dolphins, il mondo deve essere proprio sotto sopra.

Sì, perché proprio in Florida si è avuto il più grosso upset della prima giornata superando i Broncos per 34 a 10. Al Dolphins Stadium 72.324 persone hanno assistito ad un football strano, cui i tifosi di Marino e soci non era più abituati. Trick play e un attacco aperto ed efficace. Il miglior running back? Un ricevitore con Chambers a correre 61 yards. Poco lo spazio per le recriminazioni e la panchina di Shanahan è sempre la più bollente d'America.

Miami è uscita dopo un primo tempo soporifero, in cui solo i Kicker sono rimasti impegnati, con le difese di tutte e due le squadre sugli scudi. Denver ha eseguito soli 13 giochi nei primi quattro drive dell'incontro, e, nel complesso della partita, ha totalizzato una percentuale di conversione di terzo down del 7%. Frerotte, al contrario, ha guidato un attacco, che, almeno nella seconda parte, è sembrato spumeggiante, quasi la brutta copia della Miami di qualche anno fa, quella che vinceva a tempo di spettacolo.

I tifosi dei delfini devono comunque ancora ringraziare la difesa, se ora possono festeggiare. Tre turnover (due intercetti e un fumble riportato direttamente dall'altra parte) hanno chiuso le danze nel finale della partita. Le chiavi del match? gioco su corsa, e recupero palla. Solo 70, contro 151, le yards guadagnate sul terreno per i ragazzi di Shanahan, una media da far accapponare la pelle, per una formazione che sforna HB da 1000 yards come crouassant. In Colorado ci saranno anche altri problemi, e non si vivrà  una settimana allegra. Mike Anderson ( stiramento) e Champ Bailey (lussazione alla spalla), il pro bowl cornerback, sono usciti dal match con infortuni che non sembrano lievi.

Molti festeggiamenti sulla sideline, ma l'ex coach della Lousiana State University ha mantenuto il sangue freddo:

E' solo la prima pietra di una lunga stagione. Possiamo festeggiare per 24 ore, ma la stagione è molto più lunga. Sono felice per i ragazzi. Tutti qui hanno sofferto, moti avevano voglia di dimostrare quanto valgono.

Doppia felicità  per i tifosi della Florida. Di scena all'Arrowhead Stadium, i Jets hanno subito un pesante rovescio. Ciò che ha sorpreso non è tanto la sconfitta, ma come essa è maturata. La squadra di Edwards non è mai entrata partita, sotto fin dall'inizio, senza alcun sussulto, e senza mai il marchio di fabbrica del proprio allenatore, la grinta.

Nella sfida tra Martin, leader rusher del 2004 ( 20 portate per 57 yards ) e Holmes ( 22 portate per 85 yards e 1 td) ha vinto Johnson, che ha corso ad oltre 10 yards di media a portata, entrando due volte nella end zone avversaria. Immarcabile. Già  sotto di 17 punti nel secondo quarto, con i Chiefs a segno in tutti i propri primi tre possessi, New York ha evitato uno storico shutout a soli 29 secondi dalla fine, grazie al touchdown di Backer.

Molto credito va alla nuova difesa di Vermeil, che ha trovato nel rookie Johnson ( 8 tackle e 1 sack) un fulgido astro. Ma è stato il reparto nel suo complesso che ha impressionato, giocando con solidi fondamentali e uno stile molto aggressivo. Sette i fumble forzati (due recuperati). Pennington è stato placcato due volte. Pressato da ogni dove, ha perso due volte il pallone e lanciato un intercetto. La crisi del quarterback è stata così nera che, nel finale, il giocatore ha dovuto lasciare il campo a Fiedler.

Più ovvio di Catalano, Vermeil ha subito colpito nel segno " Avere talento aiuta. Niente è come avere talento. I giocatori dotati, eseguono meglio i fondametali, placcano meglio coprono meglio. Abbiamo lavorato bene in free agency, durante il draft e ora ne raccogliamo i frutti"
Miami in controtendenza, Jets abituati ad ottime partenze sempre da rodare, il mondo della palla da un piede sembra sottosopra.

Non tutto, ovvio. Ciò che rimane sempre identico a se stesso, di anno in anno, da una stagione all'altra è la forza dei Patriots. New England ha portato a casa la prima vittoria nel kick off game, superando agevolmente i Raiders del nuovo acquisto Moss. La squadra campione ha dato l'impressione di giocare ancora al gatto col topo, facendo sfogare gli avversari fino a quando ha voluto, per poi colpirli. Un tale senso di padronanza del campo da lanciare subito un chiaro segnale a tutti "Patriots are back".

La Mont Jordan ha corso con molta incostanza, alcuni ottimi guadagni alternati a perdite di yards, non stabilizzando efficacemente il gioco sul terreno. Oakland ha perso la battaglia sulle linee, concedendo troppo tempo a Brady, non dandolo invece a Collins. Il quarterback è apparso ancora fuori sintonia e senza timing, con decisioni spesso dubbie, e troppo mono-dimensionale, nel ripetuto tentativo di mettere la palla in mano a Moss, anche in tripla copertura, senza cercare soluzioni alternative. Va bene il mercato, va bene la filosofia di Al Davis, ma ci dovrà  pur essere un limite. C'è ancora da lavorare molto.

Si confermano anche gli Steelers, e si ribadiscono anche i limiti di Tennessee, che resiste solo un quarto a Pittsburgh. Solito football, con una propensione netta alle corse ( 78% di giochi sul terreno), con un guadagno medio di 5.0 yards a portata. Solo 11 lanci e nove completi per Roethlsberger, che ha cercato solo di allungare la difesa, colpendola sul profondo ( 19.8 di media a tentativo), finendo con un rating perfetto di 158.3

Troppo facile per i ragazzi di Cowher, con Parker che, al primo incontro da titolare, ha corso 161 yards in 22 portate, massimo di giornata. Differente dal tipico Steelers back tutto potenza e forza, Parker è solo istinto e velocità , ancora acerbo ma di sicuro avvenire.

Di lui i compagni sono entusiasti

Ha quella velocità  che non si può allenare. Fondamentalmente il ragazzo è talmente veloce che può arrivare ovunque in qualunque momento.

"La mia carriera comincia sostanzialmente oggi" ha commentato il giocatore. "Al college non ho giocato molto, ho preso pochi colpi".
E per il prossimo match: "Corre così bene, che per ora non vedo il motivo di fare cambiamenti" ha dichiarato coach Cowher.

Se gli Steelers hanno passeggiato, Buffalo ha avuto una giornata ancora più tranquilla. Si aspettavano segnali dalla franchigia del Texsas, ma la campana inizia a battere a morto. 22 a 7 il risultato finale, lasciando agli avversari solo 120 yards di total offense.

La difesa ha lasciato le briciole agli avversari. Nell'intero match due sole le segnature offensive, una per parte, ma la guerra di posizione ha visto primeggiare Buffalo che ha messo a segno ben 5 field goal ( massimo in carriera per Lindell) e ha tenuto il pallone per il doppio del tempo. La partenza media è stata dalle propri 40 yards per i Bills, mentre Houston è partita ben 14 yards più indietro.

L'unico problema per McGahee e compagni è stato quello di entrare in end zone, non riuscendo a concretizzare adeguatamente la netta superiorità  mostrata.

La squadra di Capers continua ad avere problemi di contenimento della linea avversaria. Carr ha corso troppe volte per salvare la vita, e ha subito ben 5 sacks. La continua pressione generata sulla linea ha costretto il quarterback a decisioni affrettate, facendogli concludere la partita con un malinconico 9 su 21 per sole 70 yards, e un rating di sole 12.1. Ben 5 le palle recuperata dalla difesa dei Bills, con Houston che è stata di un imbarazzante impotenza per tutti i 60 minuti. Nessuna delle star, da Carr a Johsnon è uscito felice. Il ricevitore ha commentato di essersi vergognato della propria prova. Stesso refrein per Carr.

JP Losman ha esordito alla guida dei Bills. Il giocatore non ha fatto male, finendo con un rating vicino al 90.0. " E' stato divertente, tutto il pubblico che tifava. 70.000 persone. Divertente, che vi posso dire, è stato divertente, non potevo disegnare un giorno migliore per il mio debutto da titolare". Anche la dirigenza è rimasta contenta del lavoro svolto dal proprio giocatore. La proprietà :

E' stato impressionante. Posso dire che per essere stata la prima partita da titolare è stato decisamente positivo.

Preoccupazione maltempo a Jacksonville, e in effetti un tifone si è abbattuto sull'Alltel stadium, ma non era Ophelia. La tempesta tropicale ha girato a largo, pur lasciando un'aria pesante ed umida per tutto il pomeriggio. Ma per i falchi di mare, cui di rapace è rimasto solo il nome, è come se il tifone fosse passato realmente.

Continua la crisi da trasferta della squadra di Holmgren, assolutamente incapace di giocare dignitosamente on the road. Leftwich ha sezionato la secondaria avversaria come se fosse burro, trovando come e quando voleva il redivivo Smith, che ha segnato due volte, e ricevuto per oltre il 50% delle yards totali su passaggio della squadra. I dubbi su Taylor, per quanto ancora non al 100%, acqua passata. Il giocatore ha contribuito a tenere onesta la difesa avversaria, lasciando al braccio di Leftiwch fare il resto.

Il nuovo coordinatore offensivo vuole aprire il gioco per sfruttare la potenza del braccio del proprio quarterback, e i risultati non sono mancati, con alcuni lunghi completi e trick play che erano mancati nel 2004. La differenza si è vista soprattutto nel secondo tempo, quando, raggiunto il vantaggio, la difesa è riuscita a non dare tempo ad Hasselebeck di lanciare, chiudendo ogni varco e finendo il match con un +5 nella casella turnover.

"Quando hai ben 5 palle in più rispetto agli avversari" ha commentato un insoddisfatto Del Rio "il match va chiuso prima. Dobbiamo giocare con più fisicità  nelle ultime 20 yards".

Alla prova deludente della propria squadra ha contribuito negativamente anche lo staff tecnico dei Seahawks. Le chiamate dell'head coach di Seattle hanno lasciato molto a desiderare, come sempre più spesso succede. L'allenatore non riesce ad adattarsi a situazioni che escano dai suoi schemi, e ha fatto toccare la palla a proprio miglior giocatore solo 11 volte, quando la media portata di Alexander rasentava le 7 yards!!! Incredibile. La pazienza di Paul Allen non sarà  infinita.

Altro giro, altra corsa. Altro stadio, altra sorpresa. O meglio, altro cambiamento rispetto al recente passato. Marvin Lewis ha visto la propria squadra vincere all'esordio, dopo due stagioni di partenze tribolate. Due stagioni promettenti, ma frustrate da un inizio sempre in tono minore per poi arrivare a chiusure brucianti, con la delusione dell'esclusione dalla post season per delle inezie. Quest'anno un calendario favorevole nelle prime giornate può lanciare i Bengals verso una stagione con record oltre il .500. Il derby dell'Ohio può essere solo il primo passo.Volevamo una partenza lanciata. E' una vittoria importante" ha dichiarato Palmer.

La formazione ha preso coscienza delle proprie forze, e con un solido running game, ancorato da un Rudi Johnson, in grande spolvero (126 yards su corsa e un td), ha fatto un sol boccone dei Browns. A dispetto di una punizione per aver violato norme di comportamento dello spogliatoio, il running back ha corso, e ancora corso fino a spezzare la difesa avversaria, che ha evidenziato ancora i problemi nel contenere il gioco sul terreno, come già  il 2004 aveva evidenziato ( 32^ squadra contro le corse).

Costretti a far salire spesso le Safety per controllare la linea di scrimmage, i Brown hanno pagato la precisione del quarterback avversario nel finale di match. Palmer ha chiuso con 26 su 34, due touchdown e 280 yards. Rimandato a data da destinarsi l'appuntamento con la vittoria per Crennel. L'ex defensive coordinator dei Patriots ha subito misurato la difficoltà  di gestire completamente da solo una squadra: "Abbiamo un sacco di lavoro da fare. Non sono contento di come abbiamo giocato. Non sono contento di ogni singolo giocatore"

La partita di cartello per la AFC si è disputata nella serata di Domenica a Baltimora, dove i Colts di Peyton Manning hanno iniziato la propria rincorsa al superbowl. Una Pre-season tutt'altro che scoppiettante per Indianapolis, e Ray Lewis, come sempre indemoniato sulla sideline sembravano promettere bene per i Ravens.

Primo tempo equilibrato, chiuso sul 3-0 per Indianapolis. In questo frangente è stata la difesa dei Colts ad impressionare. Molto del merito a Corey Simon, il nuovo Free Agent arrivato dagli Eagles. La sua presenza ha migliorato il controllo della linea di scrimmege impedendo a J. Lewis di trovare spazio, e tutto il reparto ne ha tratto giovamento.

Senza un running game efficace per l'attacco di Baltimora è stata notte fonda, Boller prima, e Wright dopo sono stati chiamati a giocate decisive, non riuscendo mai nell'intento. L'attacco dei Ravens non è mai decollato, riuscendo ad entrare sul tabellino solo nel finale del match, anche per tre errori, tre del proprio Kicker, che in tutto il 2004 aveva commesso lo stesso numero di errori di questa serata funesta: "L'attacco ha sempre ricevuto le attenzioni di stampa e tifosi. E' venuto il momento che la difesa si faccia onore". La mano di coach Dungy iniza a vedersi.

La ruggine era ancora sulle spalle e sulle mani di Manning, che ha impiegato un tempo per liberarsene. Nel terzo quarto, Manning ha iniziato il suo show, con due tocuhdown pass. Il meritato premio per la difesa dei Colts è arrivato con l'intercetto di June riportato in end zone, che ha chiuso virtualmente il match.

Con il pubblico che sfolla, 70.000 persone, il massimo per un incontro di football a Baltimora, i Ravens hanno evitato un vergognoso shutout.
"Non abbiamo giocato il nostro solito footballl. Nessun sack, nessun turnover. Non è stato il nostro gioco" ha commentato McAlister. Certo si sono visti molti errori nei fondamentali, almeno due intercetti droppati dai cornerback, e alcune sciocche penalità  che hanno mantenuti vivi drive ormai chiusi.

Non era l'incontro di cartello, ma ès tato il più emozionante, non deludendo lo stadio gremito di San Diego. I Chargers hanno acquistato un biglietto di sola andata per l'inferno, suicidandosi, per poi quasi resuscitare nel finale. Priva di Gates, sospeso dalla dirigenza, tutto è iniziato nel migliore dei modi per Tomlison e soci che si sono portati Il 7-0. Illusione. Con un secondo quarto disastroso la squadra della California non ha saputo gestire il vantaggio. Rimonta e sorpasso, quando viene capitalizzato il primo turnover favorevole agli ospiti. Grazie a uno straordinario Crayton, e al costante apporto di Johnson Dallas ha potuto rimanere aggrappata al match. La squadra ha trovato finalmente una buona guida. Bledose, pur continuando a trattenere troppo il pallone, è riuscito a dare ai cowboys un quarterback in grado di lanciare con precisione.

Free Agent e Draft hanno messo le ali alla difesa dei Cowboys,passata ad un fronte a 3, più congeniale al proprio allenatore. I risultati: Tomlison è stato contenuto a sole 70 yards. La pass rush sugli esterni funziona, Ware appare assatanato ed in grado di giocare bene corse, di arrivare sul quarterback avversario e di rimanere in copertura. Manca ancora pressione dal centro, con Ellis e Glover che si devono adattare completamente ai nuovi schemi. E' sembrato comunque Henry l'apporto determinante. Il cornerback ha finalmente garantito una solida copertura uno ad uno su un lato, consentendo a Newman e Williams di tornare i playmaker di due anni fa. In particolare la SS, riuscendo a giocare più vicino alla linea, è stato di un impatto devastante presente in ogni frangente, con tackle duri e sicuri.

Ma in tutto questo, rimane che la squadra di Schottenheimer si è suicidata, commettendo penalità  sciocche ( 9 per 62 yards), mantenendo vivi drive già  finiti in almeno tre occasioni e garantendo, nei momenti decisivi, posizioni invidiabili agli avversari. La partita è rimasta aperta fino all'ultimo, con San Diego che ha avuto la palla del possibile sorpasso nell'ultimo drive, dopo la seconda segnatura di Johnson. Quest'ultimo aveva sfruttato un'ottima posizione di partenza, dovuta a un punt di sole 18 yards e una penalità  costosa su un terzo down.

Brees, ottenuto nuovamente il pallone, ha chiuso un terzo e lunghissimo, un 4° e 13 con un lancio da 33 yards, per arrivare con circa un minuto sulle 5 avversarie. Miracolo compiuto, e regalo finale al pubblico impazzito? Niente di tutto questo. Tre incompleti ed un interecetto sul quarto tentativo hanno chiuso il discorso e lasciato Gleen a festeggiare in end zone. La difesa cowboys sarà  un osso duro per tutti. Più disciplina, proprio quella mancata agli avversari, maggiore pass rush, e migliori coperture fanno sognare i tifosi nello stato della stella. Da notare che nel match, Bledsoe è diventato il decimo giocatore a superare le 40.000 yards lanciate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi