NL Central Report #2

Secondo appuntamento con il report dedicato alla National League Central e siamo giunti al termine del primo mese di regular season.

Solitamente a questo punto della stagione è ancora presto per fare i primi bilanci, ma in questa division sembra già  chiaro che la squadra da inseguire sono i St. Louis Cardinals, saldamente al comando con ben 4.5 gare di vantaggio sulla seconda, i Chicago Cubs.

Al terzo posto, quasi a pari merito con i Cubs troviamo i Cincinnati Reds, seguiti dalla coppia Milwaukee Brewers/Pittsburgh Pirates a brevissima distanza. In ultima posizione, come nelle prime due settimane, troviamo gli Houston Astros.

Come di consueto, andiamo a vedere la situazione squadra per squadra.

ST. LOUIS CARDINALS (17 vittorie - 8 sconfitte)
Continua a volare la squadra di Tony LaRussa, che rimane caldissima in queste due settimane consolidando la vetta della division grazie a 9 vittorie a fronte di sole 4 sconfitte. Dopo la vittoria nella serie in Arizona per 2-1, i RedBirds cadono 2-1 nella baia, in casa dei Giants, prima di ottenere un 4-game sweep ai danni dei Braves e di chiudere questo stint con la vittoria casalinga per 2-1 nella serie con i Cincinnati Reds.

Al piatto, oltre al solito Albert Pujols (OPS di 1080, la più alta della squadra), a trascinare la squadra troviamo Colby Rasmus, ripresosi alla grande dallo slump in cui era caduto e capace di realizzare ottimi numeri. David Freese si conferma dopo il buon inizio ed anzi, si migliora arrivando ad essere il giocatore con la media battuta più alta della squadra (.355, seppur con 18 apparizioni al piatto in meno di Pujols), il secondo per quanto riguarda gli RBI (16, dietro i 24 di Pujols) ed il terzo per l'OPS (dietro a Pujols e Rasmus).

Stanno battendo e giocando bene anche Matt Holliday (non ai livelli però del faraonico contratto stipulato in off-season) e Ryan Ludwick, che nello spot numero 2 del lineup sembra aver trovato una sua dimensione; sta crescendo Yadi Molina, mentre le delusioni arrivano da Skip Schumaker e Brendan Ryan: entrambi stanno battendo pochissimo e nell'economia di questa squadra il loro apporto è fondamentale dato che il primo rappresenta il leadoff mentre il secondo è il nono hitter, dietro al pitcher, che nella mente di LaRussa rappresenta una sorta di secondo leadoff. Da registrare infine l'infortunio di Felipe Lopez, in DL per problemi al gomito, rimpiazzato da Tyler Greene.

Il pitching rappresenta, per ora, il fiore all'occhiello della squadra, con 4 starters su 5 che stanno giocando da stars. Carpenter e Wainwright non hanno bisogno di presentazioni, continuano a sfornare ottime prestazioni e a rappresentare uno dei duo più dominanti della NL; Penny continua a dimostrare, partenza dopo partenza, la bontà  del lavoro fatto da Dave Duncan e l'intera Cardinal nation si augura possa continuare su questa strada per tutta la stagione; Jaime Garcia è l'autentica sorpresa di questo inizio stagione, dato che in queste 2 settimane ha fatto altre 2 ottime partenze, portando quindi a 4 il totale delle quality starts (su 4 partenze).

A completare il quadro roseo arrivano anche segnali positivi da Lohse, che nelle ultime partenze ha mostrato segnali di ripresa dopo l'inizio così così. Buon lavoro anche del bullpen in questo stint, Franklyn è 7/7 nelle save opportunities e sembra essersi lasciato alle spalle i problemi delle prime partite, Motte sembra aver riguadagnato controllo ed affidabilità  e in generale è difficile trovare un lanciatore nel bullpen sul quale non fare affidamento al momento attuale.

Le prossime due settimane inizieranno con una sfida durissima per i Cardinals, la trasferta a Philadelphia, in casa dei campioni della NL, per una serie di 4 partite, seguite da 3 partite a Pittsburgh. Rientro a casa per una serie da 3 partite casalinga con gli Astros e chiusura dello stint con i Reds, come in queste due settimane, con la differenza però che stavolta si giocherà  a Cincinnati e non a St. Louis.

CHICAGO CUBS (13 vittorie - 13 sconfitte)
Reduci da un inizio non brillantissimo, tornano a giocare un buon baseball i Chicago Cubs, che chiudono questo stint di partite con 8 vinte e 6 perse, frutto della sconfitta nella serie a New York, sponda Mets (3-1), dello sweep in trasferta rifilato ai Milwaukee Brewers, della sconfitta 2-1 nella serie casalinga con i Nationals e della vittoria 3-1 con gli Arizona Dbacks.

In attacco registriamo il ritorno ad ottimi livelli di buona parte del lineup Cubs, in particolare stanno giocando alla grande Marlon Byrd, Ryan Theriot, Alfonso Soriano e Kosuke Fukudome.

E sono proprio questi ultimi due giocatori, Soriano e Fukudome, a rappresentare una lieta sorpresa: il primo arriva da una stagione 2009 pessima, dove ha fatto rimpiangere ai Cubs il contratto stipulato qualche hanno fa, mentre il secondo sembrava essere semplicemente un bust. Adesso entrambi sembrano essere tornati ad ottimi livelli di forma e questo non può fare che bene ai Cubs.

C'è da registrare anche la buonissima partenza di Geovany Soto e del rookie Tyler Colvin, ma preoccupano le prestazioni di Aramis Ramirez e Derrek Lee.

Il primo, che dovrebbe essere la star della squadra, sta battendo .155 in questo primo mese di regular season, mentre il secondo .221.

Dalla rotation arrivano le notizie più importanti per la squadra, la prima è quella del ritorno dalla DL di Ted Lilly, un ritorno così così: alla prima, trionfale, uscita, ha fatto seguito un pessimo outing contro i Dbacks; la seconda notizia, subordinata alla prima, è quella dello spostamento di uno starter nel bullpen.

A sorpresa è stato spostato Carlos Zambrano, l'ace pitcher, nel bullpen; la mossa è coraggiosa, ma potenzialmente efficace visto che le prestazioni di Zambrano da starter in questo inizio stagione non lasciavano presagire buone cose. Si parla comunque di uno spostamento temporaneo ed è proprio la parola temporaneo a mantenere tranquillo Zambrano, che sicuramente non vuole restare nel bullpen a lungo termine.

Per il resto la rotation si mantiene abbastanza solida, con buone prove di Dempster e Wells (anche se nell'ultima uscita non è stato particolarmente brillante) e sorprendenti ottime prove di Carlos Silva e Gorzelanny. Il bullpen trova in Carlos Marmol e Sean Marshall i due giocatori più affidabili, ma soprattutto i più continui a livello di prestazioni, mentre sta deludendo Grabow, che avrebbe dovuto essere uno dei capisaldi di questo reparto.

Nelle prossime due settimane i Cubs beneficeranno di una schedule piuttosto morbida, che li porterà  prima a Pittsburgh (3 partite), poi a Cincinnati (3 partite) per poi rientrare alla base, dove affronteranno i Florida Marlins (3 partite) per chiudere infine, sempre a Wrigley Field, con i Pirates (3 partite).

CINCINNATI REDS (12 vittorie - 13 sconfitte)
Buon rebound per la squadra di Dusty Baker dopo il pessimo inizio, grazie ad un record di 7-5 nelle ultime due settimane maturato con la vittoria per 2-1 nella serie casalinga con i Dodgers, la sconfitta 2-1 nella serie, sempre casalinga, con i caldissimi Padres, lo sweep rifilato agli Astros in casa loro (in 4 partite) e la sconfitta esterna 2-1 con i leaders della division, i St. Louis Cardinals.

In attacco non c'è un giocatore che stia trascinando la squadra o che stia giocando da star, numeri alla mano il best player sarebbe Ryan Hanigan, ma ha solamente 36 apparizioni al piatto, un sample size davvero ridotto. Stanno giocando piuttosto bene soprattutto Joey Votto e Scott Rolen: la giovane star è la grande speranza per il futuro di questa squadra, mentre il secondo sta andando oltre le attese, con una OPS di .845.

Benino il grande deluso del 2009, Jay Bruce, che sta limitando gli strikeouts e guadagnando qualche base ball in più in un lungo processo di maturazione.

Sotto il par invece gli altri starters, in particolare mi riferisco a Brandon Philips e Orlando Cabrera, dai quali ci si attende ben più di una misera OPS rispettivamente di .682 e .600. C'è da registrare il brutto infortunio di Chris Dickerson, che si dovrà  operare alla mano lasciando quindi campo libero al giovane Drew Stubbs, che è partito malissimo, ma che avrà  modo e tempo per dimostrare le sue qualità  a Dusty Baker, che tuttavia potrebbe comunque continuare ad alternarlo ad altri veterani.

Parlando di pitching, le cose non stanno andando benissimo per gli starters dei Reds: senza ombra di dubbio il più positivo del gruppo è Mike Leake, il rookie, che, nonostante i problemi di controllo dei lanci, riesce ad essere l'unico pitcher efficace ed affidabile in questo inizio stagione. Gli altri stanno alternando buone uscite a pessime uscite, in particolare le delusioni sono Aaron Harang e Johnny Cueto.

Il primo ormai sta facendo perdere la pazienza ai tifosi, mentre il secondo non è stato in grado di replicare la fantastica, e per certi versi irripetibile, partenza del 2009, quando ad Aprile era fra i migliori starting pitchers della lega.

I numeri di Arroyo sono inficiati dal pessimo outing nella prima gara della serie con i Padres, ma resta, guardando alla stagione, la star della squadra mentre l'altro pitcher, Homer Bailey, sembra essersi assestato su un mediocre livello. Le notizie migliori arrivano dal bullpen, dove lo staff sembra essere davvero all'altezza, eccetto un paio di elementi (riferimento a Carlos Fisher, un disastro nelle sue prime apparizioni nel weekend nella serie con i Cardinals, ed a Nick Masset, che sta avendo qualche problema in questo inizio stagione).

Nelle prossime due settimane i Reds avranno ben 3 serie casalinghe, a fronte di una sola serie in trasferta: inizieranno con due serie da 3 partite contro Mets e Cubs a Cincinnati, viaggeranno a Pittsburgh per un'altra serie da 3 partite prima di chiudere, ancora in casa, contro i Cardinals, sempre con una serie da 3 partite.

MILWAUKEE BREWERS (10 vittorie - 15 sconfitte)
Continuano, sulla falsariga delle prime due settimane, le brutte prestazioni della squadra guidata da Ken Macha; arriva infatti un record di 5 vittorie e 8 sconfitte a far seguito al 5-7 delle prime due settimane, un ruolino di marcia che mantiene la squadra nei bassifondi della division.

In questo stint di partite è arrivato lo sweep rifilato ai Pirates in trasferta, seguito dallo sweep casalingo subito contro i Cubs, che ha preceduto le sconfitte nelle altre serie casalinghe contro i Pirates (2-1) e contro i Padres (3-1).

In attacco brilla sempre la stella di Ryan Braun, uno dei migliori left fielders offensivi di tutta la lega. 1015 la sua OPS, .354 la media battuta, .440 la OBP: numeri ai quali ormai sembra averci stabilmente abituato.

Continua anche il buon inizio di stagione di McGehee, mentre sta deludendo Prince Fielder, l'altra star della squadra (.709 di OPS, .234 di media battuta). Sono calate anche le prestazioni di Rickie Weeks e sostanzialmente, dietro a Braun e al McGehee di questo inizio stagione, c'è il nulla. Mediocri per adesso Corey Hart e Carlos Gomez, discreto Jim Edmonds che tuttavia non è pensabile possa mantenere numeri accettabili lungo tutto l'arco della stagione; di positivo c'è che dalla panchina è ottimo l'apporto di Craig Counsell, un altro veterano che comunque difficilmente potrà  rendere così bene tutto l'anno. Come sempre, il catcher rappresenta poi un buco nero nell'attacco dei Brewers, da Kendall si è passati a Zaun che è reduce da un inizio di stagione orrendo, anche se ha dato, nelle ultime partite, dei segnali di risveglio.

Sul monte di lancio sono solide le prestazioni di Gallardo e Wolf, mentre il resto della rotation è un rebus tutto da scoprire. Dave Bush sta lanciando su livelli discreti, con qualche problema di controllo che ne limita le prestazioni; Doug Davis invece sta lanciando decisamente male nonostante abbia parzialmente risolto i problemi di controllo dei lanci che lo avevano perseguitato per tutto il 2009.

Il quinto spot della rotation è up in the air, terra di nessuno. Suppan è stato mandato nel bullpen, Parra non ha ottenuto una nuova shot da starter e al suo posto sta provando a lanciare da starter Chris Narveson, per adesso con risultati così così.

Nel bullpen preoccupa molto la pessima partenza di Trevor Hoffmann, un crollo che ha lasciato stupiti molti addetti ai lavori: la stagione è lunga e dovrebbe riprendersi, non è pensabile che possa avere un calo così verticale delle prestazioni nonostante l'età  faccia sentire il suo peso; buone cose le stanno facendo vedere Parra e Villanueva, mentre Hawkins sembra iniziare a riprendersi dopo alcune pessime prestazioni.

Nelle prossime due settimane i Brewers affronteranno una schedule non semplicissima: si inizia con 3 partite a Los Angeles, sponda Dodgers; si prosegue con una serie da 3 in Arizona, in casa dei DBacks, per poi rientrare a casa con due serie: 3 partite con Atlanta e 3 partite, per chiudere, con i campioni della NL, i Phillies.

PITTSBURGH PIRATES (10 vittorie - 15 sconfitte)
Puntualmente, dopo qualche buona partita arriva il crollo di questa squadra: 3 vittorie nelle ultime 13 partite fanno precipitare il team al penultimo posto nella division, davanti ai soli Houston Astros. Questo grazie al doppio sweep rimediato contro Brewers e Astros, sweep seguiti dalla vittoria 2-1 nella serie in trasferta con i Brewers prima della sconfitta 3-1 nella serie a Los Angeles, contro i Dodgers.

In attacco non si può parlare di buone prestazioni, si parla di chi sta andando meno peggio ed in questo senso il "meno peggio" è Ryan Doumit, che sta mettendo assieme dei numeri discreti. Anche Andy LaRoche non sta andando male mentre il resto degli starters non sta decisamente giocando bene. La delusione più grossa arriva probabilmente da Garrett Jones, che dopo le prime 2 partite si è completamente smarrito; non stanno comunque facendo meglio i vari Milledge, Iwamura, Clement e Cedeno. Così così McCutchen, che ha dalla sua la giovanissima età .

Per quanto riguarda il pitching, poche notizie positive arrivano dagli starters: nessuno è stato in grado di garantire buone prestazioni in queste due settimane, a partire da Zach Duke, che pure aveva iniziato bene la stagione, passando per Maholm e arrivando ai vari Morton, Burres, Karstens e via dicendo. Sta venendo a galla, in poche parole, la mediocrità  del pitching staff dei Pirates e senza un pitching staff quantomeno accettabile è dura non solo vincere le partite, ma semplicemente restare in partita. Nel bullpen c'è qualche notizia positiva, in particolare l'ottimo inizio stagione di Evan Meek e Javier Lopez; purtroppo per i Pirates sono le uniche notizie buone.

Nelle prossime due settimane i Pirates affronteranno 3 serie casalinghe, tutte da 3 partite, con Cubs, Cardinals e Reds prima di chiudere in trasferta con 3 partite al Wrigley Field di Chicago, casa dei Cubs.

HOUSTON ASTROS (8 vittorie - 16 sconfitte)
Difficile commentare l'inizio di stagione di questa squadra, in queste due settimane è riuscita a fare meglio della prime due, dove aveva messo assieme solamente 3 vittorie: il record in questo stint di partite è di 5 vittorie e 7 sconfitte, con le vittorie arrivate tutte nella prima di queste due settimane: sono state vinte infatti le serie casalinghe con i Marlins (2-1) e i Pirates (3-0), dopo sono arrivate le sconfitte, entrambe con sweep annesso: casalingo con i Reds ed esterno con i Braves.

In attacco la notizia positiva è il ritorno dalla DL di Lance Berkman, un ritorno forse accelerato per provare a dare una scossa alla squadra, ma che per adesso non ha sortito grossi effetti, anche per lo scarso stato di forma del giocatore.

Tra gli altri sono positive le prestazioni di Bourn e Keppinger (piccola sorpresa di questo inizio stagione), soprattutto in termini di media battuta e OBP mentre malissimo stanno andando Pence, Towles, Manzella e Feliz. Discorso a parte merita Carlos Lee, che continua nel suo periodo no: .191 la media battuta, .470 la OPS: numeri che stupiscono se associati ad uno slugger della sua levatura. Per il bene del baseball, c'è da sperare che si riprenda.

La starting rotation non sta sfigurando, Oswalt, superati i problemini che lo hanno limitato lo scorso anno, è tornato a lanciare bene, così come sorprendentemente bene sta lanciando il "nonno" Brett Myers; solide anche le prestazioni di Wandy Rodriguez, seppur non ai livelli dello scorso anno.

Questo trio di buoni lanciatori tuttavia non è supportato dall'attacco; gli altri due starters, Paulino e Norris, non sembrano essere in grado di reggere a lungo. Nel bullpen buone fin'ora le prestazioni di Lindstrom e Sampson, male, invece, Brandon Lyon (il sostituto di Hawkins, vera e propria arma del bullpen lo scorso anno).

Nelle prossime due settimane gli Astros sono attesi da una serie da 4 casalinga contro i DBacks, seguita da una serie da 3 con i Padres e da due trasferte: 3 partite a St. Louis e 3 partite a San Francisco.

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