AFC North – Draft Preview

Matt Jones dovrà  cambiare ruolo per fare la squadra nella NFL

Division molto competitiva la AFC North, da sempre teatro di battaglie fino all'ultimo colpo. L'anno scorso il dominio degli Steelers, al quanto sorprendente, ha un po' spiazzato tutti, e quest'anno gli Steelers saranno chiamati a ripetersi, dimostrando che Big Ben possa essere un fattore e non solo una meteora. Cincinnati e Baltimore dopo aver sfiorato la post season nella passata stagione, cercano di progredire nel loro cammino verso il top della NFL, mentre Cleveland, con Romeo Crennell alla guida, e una filosofia di gioco completamente diversa, sarà  una mina vagante all'interno della division, soprattutto se saprà  far bene nelle scelte di sabato e domenica.

Pittsburgh Steelers

Gli Steelers dopo la stagione strepitosa appena passata, in cui l'unico cruccio è stato l'ennesimo tentativo fallito di accedere al Super Bowl, non hanno particolari buchi da colmare nel prossimo Draft. La scelta numero 30 del primo giro non permette grandi calcoli e probabilmente le parole di Cowher, che ha sottolineato il fatto di avere una depth abbastanza completa e giovane in tutti i ruoli, fanno capire che Pittsburgh starà  alla finestra aspettando ciò che potrebbe arrivargli.

Sicuramente il primo obiettivo da colmare è un WR che colmi la partenza di Burress, anche se sembra che Randle-El venga lanciato definitivamente come n.2 alle spalle di Ward. Il nome più gettonato per il ruolo è un simil-clone del piccolo ricevitore da Indiana, Matt Jones da Arkansas. Il ragazzo al College ha giocato da QB, ma nella NFL dovrà  sicuramente cambiare ruolo per essere un fattore, proprio come ha fatto Randle-El. Il fisico imponente e le doti atletiche lo collocano a metà  tra un ricevitore e un tight-end, e questa sua versatilità  potrebbe fare di lui un ottimo tassello nell'attacco molto fisico e fatto di guadagni brevi.

Se Jones dovesse essere già  stato scelto oppure se Cowher si convincesse di passare a qualche altro ruolo, la freccia sarebbe puntata sulla difesa, in particolare sul ruolo di defensive-end e su quello di cornerback, forse quello dove gli Steelers hanno più carenze, soprattutto dal punto di vista fisico e di profondità .

Per quanto riguarda l'uomo di linea due nomi su tutti: David Pollack da Georgia, perfetto per la 3-4 degli Steelers, ragazzo che al College ha viaggiato ad una media di 5,5 tackles a partita per tutti e quattro gli anni e ha chiuso l'ultimo anno con 13 sacks. Un'autentica macchina da placcaggi che potrebbe ulteriormente chiudere la porta sulle corse e mettere pressione, insieme agli OLB ai QB avversari.

Un altro prospetto probabilmente libero potrebbe essere Matt Roth da Iowa, non una grossa testa per il football, ma un animale vero e proprio, alcune volte anche eccessivo nel suo modo di intendere il gioco, ma estremamente funzionale con la difesa fisica e cattiva di Pittsburgh.
Nel ruolo di cornerback due nomi su tutti: Webster da LSU (dotato di gran fisico e braccia infinite) e Justin Miller da Clemson (uomo da big-play).

Cincinnati Bengals

I Bengals sembrano molto insicuri su chi scegliere alla 17, anche se come sempre è successo negli ultimi anni, prenderanno il più forte che arriverà , senza guardare troppo al ruolo. Molti fra i giornali della città  dell'Ohio prevedono un'altra chiamata offensiva, dopo quelle di Palmer e Perry, e molti danno come nome principale quello di Heath Miller, il TE di Virginia, che tanto ha impressionato quest'anno e nei workouts.

I suoi problemi fisici dell'ultima ora potrebbero dissuadere più di qualche team a sceglierlo, anche se più di qualcuno lo vede da top10, e renderlo disponibile per i Bengals. Sarebbe un gran colpo per l'attacco guidato da Carson Palmer, in quanto il ragazzo ha una velocità  eccellente per la sua stazza (quasi 2 metri) ed è dotato di ottime mani e di ottimi piedi per correre anche tracce lunghe, in molti lo paragonano a Jeremy Shockey dei Giants. Le sue qualità  di bloccatore sono discrete, ma migliorabili, e in generale le sue caratteristiche ne fanno un sicuro top5 fra i tightend della Lega.

Se Marv Lewis dovesse invece puntare su di un difensore, per rafforzare un reparto fra i più deboli della scorsa stagione, potrebbe puntare il dito su di un trio composto da Shaun Cody da USC, Travis Johnson da Florida State e Thomas Davis da Georgia. Il primo sembra il più accreditato in quanto può giocare sia come end che come tackle, viene da una Università  prestigiosa e vincente nell'ultimo periodo ed è il prototipo del run-stopper che Lewis cerca. Johnson è un mastodontico defensive-tackle di 1.95 per 145 kili, in grado di creare un autentico muro in mezzo alla linea di scrimmage dove difficilmente potrebbe essere spostato.

Oltretutto, nonostante la stazza, è un buon atleta e questo permetterebbe ai Bengals di aumentare la pressione sulle corse, soprattutto in una division in cui il running-game la fa da padrone.

Molti draft rumors dell'ultima ora, danno in ascesa le quotazioni di Thomas Davis, la safety da Georgia, in quanto il suo fisico potrebbe portarlo a giocare anche da LB, un po' come e' successo per Tinoisamoa di St.Louis. Paragonato ad una bestia per la sua cattiveria nei placcaggi, Davis può essere una safety che risolve parecchie situazioni intricate, soprattutto sulle corse. Dotato di un fisico da linebacke, ma di una velocità  da secondaria è il prototipo della safety del futuro, grosso, cattivo e veloce.

Baltimore Ravens

Anche per i Ravens le strategia sono bilanciate, ma la lancetta tende a scendere verso la difesa, dove Baltimore negli ultimi anni ha sempre pescato alla grande. I nomi sulla cresta dell'onda sono più o meno gli stessi dei Bengals: Travis Johnson, Shaun Cody, Pollard e Matt Roth. Sono tutti uomini di linea difensiva, che potrebbero migliorare una linea che ha faticato nell'ultimo anno, lasciando troppo spesso Lewis e Reed soli nel cercare di fermare le corse avversarie.

Johnson farebbe proprio al caso dei Ravens, mentre Pollard potrebbe essere un ottimo pass-rusher, in grado di garantire più spazio a Lewis per le sue imboscate. Roth potrebbe trovarsi subito a proprio agio con la coppia di leader Lewis-Reed, e garantire ulteriore adrenalina alla difesa.

Per quanto riguarda l'attacco il bisogno maggiore è nel reparto ricevitori, anche se l'acquisizione di Mason ha colmato parecchie lacune. Un giocatore come Williamson da South Carolina sarebbe l'ideale completamente della batteria, in grado con la sua velocità  di correre tracce profonde, ma difficilmente sarà  libero alla 22, per cui potrebbe essere l'ora di Marc Clayton da Oklahoma, un ottimo playmaker offensivo, in grado di ricevere in ogni parte del campo, anche se un po' piccolo fisicamente, ma dotato di mani eccellenti.

Nel caso dei Ravens, ci potrebbe essere un tentativo di scambio di scelte, con pacchetto pronto contenente la 22 e la chiamata di 2° giro per riuscire a risalire la china e posizionarsi intorno alla decima chiamata. Questa mossa potrebbe essere un preludio ad una chiamata a sorpresa, anche se le possibilità  che il dito venga puntato su di un giocatore difensivo sono notevoli, magari potrebbe esserci lo sgarbo al buon vecchio Parcells, già  sicuro della chiamata di Merriman alla 11, che i Ravens potrebbero soffiargli proprio in una delle due chiamate precedenti.

Cleveland Browns

Romeo Crennell è un esordiente al Draft NFL come head coach, così come Nolan e Saban che lo precederanno (forse) nella chiamata, e quindi a Cleveland nessuno sa cosa abbia realmente in mente l'ex coach difensivo dei Patriots.
La scelta più ovvia per Cleveland sembra essere quella di un quarterback, in quanto ora come ora lo starter sarebbe quel Dilfer, unico campione del mondo rilasciato dopo pochi giorni dalla propria squadra. Avendo la terza chiamata assoluta le possibilità  ricadono fra uno dei due prospetti principali che tanto fanno parlare di se negli ultimi tempi: Rodgers e Smith.

In molti pensano che se San Francisco non scenderà  nel Draft, sceglierà  un quarterback, e quindi uno dei due liberi potrebbe essere la scelta dei Browns, che attualmente preferiscono sicuramente il secondo dei due, in quanto il QB di Utah ha maggiori skills fisiche che piacciono a Crennell, dotato di buon movimento laterale e di forza nelle braccia, ed in più è un vincente.

Sicuramente sarebbe uno starter sicuro nel ruolo chiave dell'attacco, che ha avuto un buon upgrade con l'acquisizione di Droughns dai Broncos.
Se proprio Cleveland volesse farsi del male e partire con Dilfer o McCown, potrebbe puntare su uno dei due top wide recevier del Draft, Edwards o Williams. Avendo Winslow rientrante, probabilmente la scelta cadrebbe sull'ex Michigan, che si completa maggiormente con l'ex Miami e con Andre Davis, e andrebbe a formare un reparto giovane e di sicuro talento.

Certo avendo un QB tutt'altro che affidabile, avere degli ottimi ricevitori serve relativamente, ma potrebbe essere un buon inizio in vista del futuro.
Alcuni esperti, nell'ultima ora, parlano anche di una possibile trade-down di Crennell, che si leverebbe la pressione di scegliere cosi' in alto e si garantirebbe comunque un ottimo prospetto sia offensivo che difensivo (D. Johnson?, Pac-Man Jones?) e scelte di secondo giro che farebbero comodo per migliorare soprattutto la difesa, che necessita di giocatori in grado di puntare sulla tanto amata 3-4 che ai Pats ha fatto sfracelli.

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