Romeo Crennel, ex DC dei Patriots, affrontera' la sua prima avventura da HC a Cleveland
I campioni del mondo stanno ancora festeggiando la vittoria del Super Bowl, ma gia' fervono le attivita' di preparazione per la prossima stagione, soprattutto per quelle squadre che i playoff li hanno visti tutti alla televisione. Gia' nel mese di gennaio e' iniziata la rifondazione delle squadre che hanno maggiormente deluso e gli aggiustamenti per quelle che sono andate vicine all'obiettivo.
I maggiori movimenti sono stati a livello di coordinatori offensivi: si spera in una maggiore efficacia in attacco a New York sponda Jets (Mike Heimerdinger, ex offensive coordinator dei Tennessee Titans, sostituira' il dimissionario Paul Hackett), a Baltimora (Jim Fassell, ex allenatore di Cardinals e Giants prendera' il posto di Matt Cavanaugh), a Tennessee (Norm Chow lascia l'universita' di Southern California per approdare alla corte di Jeff Fisher) e a Jacksonville (Carl Smith, ex QB coach di USC rimpiazza Bill Musgrave, licenziato a fine stagione).
Si respira aria nuova in difesa invece a Green Bay: Jim Bates, ex head coach ad interim dei Miami Dolphins, cerchera' di migliorare il reparto piu' debole dei Packers.
Le rivoluzioni maggiori si sono avute nelle squadre con i record peggiori della lega – nell'ordine San Francisco(2-14), Miami(4-12) e Cleveland(4-12) - in cui si e' voltato completamente pagina: dall'anno prossimo ci saranno nuovi capo allenatori, tutti alla loro prima esperienza in questo ruolo, e quindi anche staff completamente diversi.
Procediamo con ordine, seguendo quello cronologico della presentazione dei nuovi head coach.
Miami Dolphins
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Dopo la sconfitta contro Arizona alla nona giornata di campionato, Dave Wannstedt si dimette e la squadra viene affidata al defensive coordinator Jim Bates. Il 25 dicembre Miami annuncia l'ingaggio dell'allenatore per la prossima stagione: si tratta di Nick Saban, 53 anni, ex capo allenatore di LSU (Louisiana State University). Contratto da cinque anni per lui e pieni poteri decisionali per quanto riguarda il personale. Saban deve ancora finire di costruire il suo staff di allenatori e assistenti: la mossa piu' significativa e' l'ingaggio dell'ex offensive coordinator dei Minnesota Vikings, Scott Linehan, che si e' portato dietro l'allenatore dei ricevitori Charlie Baggett. Chissa' che questo non sia il preludio all'arrivo di Randy Moss a Miami, visto che ormai sembra in partenza da Minnesota. La cosa certa e' comunque che Saban ha bisogno di un buon supporto per condurre al meglio l'attacco, dato che il suo background e' principalmente difensivo. Del precedente staff rimangono solo l'allenatore delle secondarie e quello degli special teams. Le altre acquisizioni di rilievo sono l'ex offensive line coach di San Diego Hudson Houck (22 anni di esperienza NFL per lui), che ricoprira' la stessa posizione nei Dolphins, e tre assistenti per la difesa: George Edwards, Travis Jones (che lavorava a LSU con Saban) e Dan Quinn (allenatore di linea difensiva dei 49ers). Per ora il loro compito non e' ben chiaro: sara' stabilito al completamento del coaching staff.
Saban e' un allenatore che e' stato molto conteso dalle franchigie NFL prima di approdare a Miami per il suo carisma e la sua capacita' di portare avanti programmi vincenti. Ha dimostrato di essere un allenatore molto competitivo e molto esigente dal punto di vista della disciplina anche fuori dal campo. E' un allenatore che assomiglia un po' a Bill Parcells: la squadra e' sua e lui la rappresenta al meglio. Esemplari a tal proposito le sue decisioni riguardo al rapporto con la stampa: i Miami Dolphins avranno solamente una voce, quella del loro capo allenatore. Nessuno e' piu' autorizzato a parlare alla stampa e l'unico modo per avere notizie sulla squadra e' aspettare che lui faccia delle dichiarazioni se e quando vorra'. Non ci sono dubbi sulle capacita' umane e professionali di Saban, ma proprio il suo approccio cosi' autoritario e la sua mancanza di esperienza tra i pro potrebbero essere motivi di difficolta'. Le recenti esperienze di allenatori vincenti a livello di college che sono passati nella NFL non sono di certo incoraggianti (Dennis Ercikson e Steve Spurrier possono confermarlo), ma se sapra' far accettare i suoi metodi ai giocatori veterani, per Saban la storia potrebbe essere diversa.
San Francisco 49ers
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I 49ers, reduci dalla peggior stagione dal 1979, decidono di cambiare completamente il volto del management della squadra: John York, il proprietario piu' tirchio della NFL, si "mangia" circa 11 milioni di dollari dei contratti di Terry Donahue e Dennis Erickson e licenzia entrambi (capo allenatore e general manager). Il sostituto di Erickson, introdotto ufficialmente il 19 gennaio scorso, e' Mike Nolan, 44 anni di eta' e 23 di esperienza sulla panchina. Il suo cognome non giunge nuovo ai tifosi dei Red&Gold: si tratta del figlio del capo allenatore dei Niners dal 1968 al 1975, Dick Nolan. York ha fatto la sua scelta tenendo in considerazione il fatto che Mike sa bene cosa significa essere un 49er: fin da piccolo e' stato tifoso di Frisco, e' stato "ballboy" durante il training camp quando aveva 9 anni ed ha iniziato ad amare questo sport proprio nell'ambiente dei Niners. Certo hanno pesato molto i suoi risultati come coordinatore difensivo ai Giants dal 1993 al 1996, ai Redskins dal 1997 al 1999, ai Jets nel 2000 e soprattutto ai Ravens dal 2002 al 2004. Si riparte quindi da un guru difensivo, cui vengono dati ampi poteri per quanto riguarda la scelta dei giocatori e del general manager. La persona che gestira' il personale e sostituira' di fatto Donahue (anche se non ricoprira' il ruolo di GM) sara' l'ex capo degli scout di Seattle, Scot McCloughan. Nolan e McCloughan avranno il compito di valutare i talenti del draft e della free agency per migliorare il personale per la prossima stagione.
Possiamo gia' avere un'idea di quello che cambiera' l'anno prossimo giudicando le parole dette e le scelte fatte a livello di coaching staff. Come coordinatore offensivo e' stato scelto Mike McCarthy, ex assistente a Kansas City (due anni con Joe Montana), a Green Bay e dal 2000 ai New Orleans Saints: le sue intenzioni sono quelle di tornare alla tradizione del West Coast Offense (WCO), anche se non a quello "puro" di Bill Walsh. Il defensive coordinator sara' Billy Davis, allenatore dei linebacker dei Giants e grande esperto della difesa 3-4, utilizzata in passato anche da Nolan. Le tendenze dunque sono ben delineate, ma l'aspetto piu' importante messo in evidenza dal nuovo head coach e' che prima di tutto vengono i giocatori e poi il sistema di gioco: i giocatori devono trovarsi bene nel sistema e condividerne al filosofia. Altra caratteristica importante: la flessibilita'. In attacco il WCO permette di adattare il gioco al personale disponibile, agli infortuni e all'avversario di turno. Per la difesa, ecco come la pensa coach Nolan:
"Cercando un defensive coordinator era molto importante trovare qualcuno con una grande esperienza sia della 3-4 che della 4-3. Come ho detto altre volte e' molto importante utilizzare il personale che si ha a disposizione e non volevo qualcuno che avesse delle idee da adattare ai nostri giocatori, che fossero giuste per loro o no."
"… se parti con la 3-4 puoi passare alla 4-3 in un battito di ciglia e non perdere niente. Ma se parti nel modo opposto e dici: 'Voglio passare alla 3-4' sei morto: non funzionera'."
Le premesse sembrano buone e l'entusiasmo che si respira nella baia fa ben sperare, anche se il compito affidato a Nolan e' sicuramente arduo.
Cleveland Browns
Hanno dovuto attendere fino a dopo il Super Bowl per l'annuncio ufficiale, ma gia' dall'inizio di gennaio si sapeva che il successore di Butch Davis sarebbe stato uno dei coordinatori di maggior successo della NFL: Romeo Crennel, 57 anni di eta' e 25 di NFL. Si e' parlato molto di lui perche' ha guidato la migliore difesa della lega negli ultimi anni, non tanto per le statistiche, quanto per i risultati ottenuti. Dal 2001 infatti i New Engalnd Patriots hanno vinto 3 titoli grazie ad una difesa che da molti e' stata elogiata per il collettivo e per la capacita' di bloccare l'attacco avversario nei suoi punti di forza. Il merito viene dato a Bill Belichick in maggior misura rispetto che a Crennel, ma in molti si chiedono come se la caveranno i campioni del mondo nella prossima stagione senza il loro defensive coordinator. Nel suo passato, ha allenato ai Giants, poi la linea difensiva dei Jets e dei Patriots ed e' stato defensive coordinator dei Browns nel 2000.
Si tratta di un personaggio di poche parole, un po' rude, concreto e grintoso. La squadra che intende plasmare riflettera' queste sue caratteristiche: ha intenzione di giocare il football delle origini, senza tanti fronzoli, basato sui fondamentali, sulla solidita' del gioco di corsa per lanciare solo quando e' necessario.
"Voglio che la mia squadra sia forte fisicamente. Ho bisogno di giocatori fisici. Ho bisogno di giocatori forti. Questo e' quello che ho sempre avuto. Mi piacerebbe acquisire questo tipo di giocatori qui a Cleveland: ragazzi che siano forti fisicamente, che sappiano bloccare. I fondamentali sono una parte importante del gioco. Vogliamo essere bravi nei fondamentali. Vogliamo essere capaci di bloccare e placcare, di fare un drop back, passare e ricevere, di correre. Le cose di base e i fondamentali di gioco, queste sono le cose importanti."
Altra dote importante di Crennel: e' un motivatore; riesce a far si' che i giocatori giochino per lui "perche' capiscono che mi preoccupo delle loro performance, ma dico loro le cose come stanno. Se stai giocando male, stai giocando male. Se stai giocando bene, stai giocando bene e io sono felice che tu stia giocando bene. Ora, proviamo a migliorare la' dove stai giocando male. Quali sono le ragioni? Risolviamo i problemi cosi' che tu possa giocare bene. Se non possono essere risolti, dobbiamo dare una chance a qualcun altro".
Crennel ha avuto poco tempo per lavorare alla prossima stagione, dato che e' stato introdotto ufficialmente due giorni dopo il Super Bowl, ma ha gia' scelto come offensive coordinator Maurice Carthon, sottratto ai Dallas Cowboys. Crennel e Carthon si conoscono molto bene, avendo allenato insieme per 6 anni a New England dal 1994 al 1996 e ai Jets dal 1997 al 1999; Carthon e' anche stato allenato da Crennel quando giocava running back nei Giants. Per il resto, ha riconfermato Terry Robiskie, l'anno scorso offensive coordinator e allenatore capo ad interim dopo l'esclusione di Davis, affidandogli i ricevitori, ha scelto Jeff Davidson come allenatore della linea offensiva sottraendolo ai Patriots e ha confermato l'allenatore degli special teams Jerry Rosburg. Il progetto di squadra e' quindi ancora all'inizio, ma Crennel ha avuto successo ovunque sia andato, quindi dobbiamo aspettarci qualcosa di buono anche nel nuovo ruolo di capo allenatore.