Ubaldo Jimenez, protagonista di un eccezionale no hitter contro Atlanta.
Un inizio a sorpresa nella NL West, con i Giants che scattano velocissimi dai blocchi di partenza ma frenano poco dopo, subendo il sorpasso dei Padres che, contro ogni pronostico, guidano la division dopo una quindicina di partite.
Colorado e Dodgers mostrano un rendimento mediocre ed ancora peggio si sta comportando Arizona in una division molto combattuta e dal livello non eccelso.
Analizziamo allora cosa è successo in questo inizio di stagione.
S.Diego Padres 9-6
Sono la sorpresa più inaspettata di questo inizio di stagione: dopo una partenza in linea con i funerei pronostici della vigilia che li ha visti perdere le serie in Arizona ed in Colorado (entrambe 2-1), i Padres sono tornati in California ma inizialmente hanno stentato anche al PETCO park perdendo contro Atlanta.
Nelle serie seguenti però, i fraticelli hanno inanellato due sweep consecutivi contro due avversarie dirette, ovvero Arizona ed i lanciatissimi Giants: le sei W consecutive hanno portato i ragazzi di Black a guidare la division.
Non è mancato un pizzico di fortuna, come nell'incredibile vittoria sui Giants per 1-0 con una unica valida messa a segno, ma bisogna togliersi il cappello di fronte ai lanciatori dei Padres che stanno facendo veramente benissimo anche senza l'asso Young, momentaneamente un DL dopo la prima ottima uscita della stagione.
Solo due le partenze da censurare nella rotazione, una di Garland e l'altra del giovane Latos, macchie che si perdono nell'insieme di un reparto solidissimo dove è tornato con profitto anche Le Blanc ( per Young) e che può contare su un Correia ed un Richard molto positivi.
Il monte viene integrato poi alla perfezione da un bullpen veramente efficace dove la palma del migliore va all'ottimo Stauffer (8 scoreless innings sinora) ma dove tutti i componenti stanno facendo per intero il loro dovere.
Black si è permesso addirittura il lusso di rimandare nelle minors Russell che in oltre 4 IP in rilievo non aveva subito neanche una valida e sta aspettando il rientro di Thatcher che è ormai prossimo.
Applausi per tutti, dunque ?
Assolutamente no. L'attacco stenta terribilmente nonostante l'ottimo inizio di stagione di Headley e lo scontato contributo di Adrian Gonzales: Everth Cabrera ha conquistato il posto di lead off ma batte poco (.214) e va SO troppo spesso (16 K su 56 ab) così come capita anche a Blanks.
Benino anche Venables,Scott Hairston ed Hundley ma servirà molto di più per tramutare un ottimo inizio in una stagione positiva: quasi incredibile, in un quadro di sterilità offensiva conclamata, il clamoroso 17-2 rifilato ai Braves nell'opener interna della stagione quando nelle 6 partite precedenti i punti segnati erano stati 19.
S.Francisco Giants 8-7
Una partenza così lanciata da spaventare tutte le concorrenti aveva fatto brillare gli occhi a tutti i tifosi dei Giants: esordio a Houston e secco sweep inflitto agli Astros, seguito da due serie vincenti casalinghe contro Atlanta e Pittsburgh.
Tutti i partenti che sfornano prestazioni da urlo, ad eccezione di Wellemeyer, con Zito e Sanchez addirittura più in forma di Cain mentre per Lincecum iniziano a mancare gli aggettivi giusti.
Ma la novità , rispetto al 2009, la stava fornendo l'attacco: arrivavano le valide ed addirittura anche gli HR (ad oggi già 11 giocatori hanno provato l'ebbrezza del giro basi in scioltezza) e questo è durato fino al rubber game contro i Dodgers, perso per 2-1 come la serie che era iniziata con il massacro di Wellemeyer ed era continuata con il Lincecum show che si era sbizzarrito anche al piatto con un 3 su 4 e 3 RBI.
A S.Diego il blocco offensivo si è accentuato, complice forse anche l'assenza di Rowand che era in gran forma e che si è beccato sull'elmetto una fastball di Padilla che lo ha costretto alla DL: quattro runs in tre gare hanno prodotto un fatturato di zero nella casella delle W ed hanno causato il saluto alla testa della division ed il rientro in gruppo.
Difficile dire quali siano i veri Giants; la rotazione è veramente fantastica (anche se manca il quinto perchè Wellemeyer rischia seriamente il posto) e su questo non ci piove come buoni segnali arrivano dal bullpen, non impenetrabile ma ampiamente sopra la sufficienza.
L'ago della bilancia, come al solito, sarà il lineup: un grande Uribe non sta facendo rimpiangere l'assenza di Freddy Sanchez mentre, accanto alla certezza Sandoval, stanno battendo bene Molina, Renteria e Schieroltz.
Huff e De Rosa (acciaccato pure lui) per adesso non stanno dando quello che Bochy sperava mentre deludono Bowker e Torres.
Probabile che l'alternanza di risultati che i Giants hanno messo in mostra in questo inizio di stagione si riproponga spesso, in concomitanza con le lune dei propri battitori.
Ma quel monte consente sogni di ogni tipo, visto che la concorrenza non è che voli.
Colorado Rockies 8-8
Il lato sportivo dell'inizio stagione dei Rockies viene purtroppo messo in ombra dalla sconcertante morte del loro giovane presidente Keli Mc Gregor, trovato morto per apparenti cause naturali.
Apprezzato da tutti, anche fuori dall'organizzazione della franchigia, la notizia ha sconvolto l'ambiente ed è arrivata subito dopo l'incredibile impresa di Ubaldo Jimenez che era riuscito a lanciare un fantastico no hitter contro Atlanta.
Un'altalena di sentimenti che rispecchia anche il rendimento della squadra in questo inizio di stagione: sconfitta a Milwaukee, vittorie casalinghe su Padres e Mets, nuova serie persa ad Atlanta ed un pari (2-2) sul campo dei Nats che lascia il record in perfetta parità .
L'assoluta eccellenza di rendimento di Jimenez (3 runs concessi in 28,1 IP) non salva la rotazione de un giudizio negativo, con Cook ed Hammell nettamente deficitari mentre un po' meglio si sono comportati De La Rosa e Smith, che era l'incognita maggiore aveendo sostituito l'infortunato Francis alla vigilia dell'inizio di stagione.
Molto bene invece il bullpen, nonostante il perdurare dell'assenza di Street; Morales ha sprecato due salvezze ma il reparto, a cui si è aggiunto Beimel dopo una settimana, si sta ben comportando nel suo complesso con un rinato Corpas a guidare il gruppo e con Belisle e Daley molto positivi.
L'attacco rimane, come tradizone, il motore della squadra: Hawpe e Stewart per adesso i migliori, seguiti dalla sorpresa Olivo (che sta soppiantando Iannetta nel ruolo di catcher) e da Carlos Gonzales.
Male invece Barmes, Giambi e Fowler; Tracy comunque sta insistendo molto sul velocissimo esterno nonostante Spilborghs sia in buona forma e prema per avere un posto da titolare.
Los Angeles Dodgers 7-8
Inizio balbettante per i campioni in carica, nonostante l'eccelsa forma di tutto il lineup ed un calendario benevolo.
Un Kemp ed un Ethier implacabili al piatto infatti non hanno impedito di perdere le serie iniziali in Florida ed a Pittsburgh, parzialmente recuperate con le vittorie contro Giants ed Arizona al Dodgers Stadium.
Tornati in trasferta, su un campo abbordabile come quello di Cincinnati, viene nuovamente persa la serie ed il record torna in negativo.
Avendo il miglior attacco di tutta la MLB (98 punti segnati) è ovvio che il problema risiede nella difesa: la rotazione sta faticando, con il solo Kuroda in grado di lanciare in profondità nel match.
Kershaw continua ad avere problemi di controllo mentre Billingsley, Padilla ed Haeger alternano buone prestazioni a rovesci incredibili.
Ma la vera disgrazia attualmente è il bullpen: un reparto che nel 2009 era stato il migliore di tutta la lega si è letteralmente sfasciato con Sherrill che è l'ombra di se stesso ed il solo Broxton che risulta affidabile come sempre.
Chi pensava che il ritorno di Kuo e di Belisario potesse risolvere in parte il problema è rimasto di stucco vedendo la coppia subire 4 runs in un inning all'esordio stagionale nel rubber game a Cincinnati.
Malissimo gli Ortiz (Russ DFA, Ramon sta per seguirlo), male Troncoso e Weaver (adesso in DL), l'unico decente è il giovane Monasterios ed ed essendo il reparto spesso chiamato a coprire 3 o più inning a partita si spiega come mai neppure un attacco temibile come quello dei Dodgers riesca a segnare abbastanza da coprire le magagne dei lanciatori.
Applausi a tutto il lineup, che batte con medie incredibili ed ha rincalzi altrettanto efficaci, con il solo De Witt sotto .300 in average tra i titolari e con Manny, Kemp ed Ethier sopra .700 in slugging.
Con un attacco così, capitalizzare in classifica sarebbe stato un obbligo ma così non è stato e, in una division che si preannuncia molto equilibrata, le partite buttate via in questo inizio di stagione si faranno sentire alla fine, anche perchè le medie offensive inevitabilmente caleranno ed allora saranno guai seri se i lanciatori non inizieranno a rendere di più.
Arizona D'Backs 6-9
Le serie casalinghe vinte contro Padres e Pirates avevano illuso Phoenix e dintorni ma le disastrose prestazioni del bullpen (ancora peggiori di quello dei Dodgers ed non era assolutamente facile) hanno riportato i D'Backs in fondo alla classifica della division.
Degli otto rilievi utilizzati sinora (tornati 7 perchè Norberto è stato rimandato in AAA per far posto all'esterno Gillespie), solo Rosales e Boyer hanno avuto un rendimento decente mentre Qualls (il closer !) ed Howry hanno numeri che rasentano l'indecenza.
Le serie giocate a Los Angeles (persa 2-1),a S.Diego (persa 3-0) ed in casa contro St.Louis (ancora persa, 2-1) sono tutte da addebitarsi ai rilievi, incapaci di dare un seguito alle buone prestazioni dei partenti tra i quali l'asso Haren non è certo al suo top ma riesce comunque a tenere sempre a galla la squadra.
Bene invece Rodrigo Lopez e Edwin Jackson mentre viene salutata con gioia l'ottima prova del redivivo Kris Benson, neo quinto in rotazione.
L'atteso Ian Kennedy per ora non brilla ma non caliamo la mannaia immediatamente e aspettiamo a giudicare il giovane ex Yankees.
Se sul monte si piange, al piatto non è che ci si pieghi in due dalle risate: Upton è in slump e gira tutto quello che gli viene lanciato, collezionando persino più SO di Reynolds (22 a 17), vero specialista nel settore.
Il 3B resta comunque il cannone principale dei D'Backs, giustificando in parte l'alto numero di K subiti, affiancato da uno Young tornato su buoni livelli, da un ottimo Kelly Johnson e dallo SS Drew.
Malino per ora La Roche mentre Montero si è fatto male e ne avrà ancora per un mesetto come pure in DL è finito Conor Jackson.
Bene o male, parliamo comunque del secondo attacco della division perciò non è certo in questo settore che Arizona dovrà migliorare per puntare ad una stagione dignitosa: se non si troverà qualche rilievo (Zavada ad esempio, silurato all'ultimo momento) l'attacco non riuscirà a coprire buchi delle dimensioni di quelle viste finora negli ultimi inning dei D'Backs.