Donovan McNabb ha fatto quello che ha voluto contro i Vikings…
Nella giornata dei divisional playoffs sono stati confermati tutti i pronostici: le due squadre favorite, le più forti di questa conference, si sono imposte sul proprio terreno senza troppi problemi, trovandosi di fronte rivali inferiori alle aspettative. I St. Louis Rams sono così stati spazzati via ad Atlanta, mentre i Minnesota Vikings non hanno ripetuto l'impresa di Green Bay contro i Philadelphia Eagles di Donovan McNabb.
PHILADELPHIA EAGLES vs MINNESOTA VIKINGS 27-14
Pratica fin troppo semplice da chiudere per i padroni di casa, la squadra di coach Andy Reid trova poca opposizione sul campo contro una difesa assolutamente non irresistibile, e pur senza Terrell Owens ed un riposo di quasi un mese concesso ai suoi uomini, guadagna l'accesso al quarto Championship consecutivo. L'attacco degli Eagles domina gli avversari già dalle prime battute e dopo circa cinque minuti va in meta con Freddie Mitchell.
McNabb gioca sicuro, convinto dei propri mezzi e di quelli dei propri compagni; scende in campo con la giusta concentrazione che serve per non farsi sfuggire la possibilità di disputare il Super Bowl, possibilità che troppe volte ha solo sfiorato. Ottima partita del numero 5 e dei suoi receivers, un grande lavoro svolto senza errori e senza troppe forzature: alla fine la prova del QB di Phila risulterà praticamente impeccabile, con un 21/33 per 286 yards e 2 td pass messi a referto, senza subire intercetti e con il solo Antoine Winfield in grado di compiere un sack ai suoi danni. La difesa di Minnesota è la delusione più grande, infatti, pur conoscendo la mediocrità di questo reparto ci si era illusi che ai playoffs le cose potessero andare diversamente e l'inizio di questa post-season era stato ottimo.
Una settimana fa le secondarie dei Vikings erano riuscite ad annientare Brett Favre e l'attacco dei Packers, mentre ieri non hanno mai trovato una giocata che potesse limitare in modo deciso le azioni offensive degli avversari.
Il gioco di corsa di Phila non è il vero punto forte della squadra e non ha dato troppe preoccupazioni agli uomini di Mike Tice, ma sul gioco aereo non c'è stato nulla da fare e la sua squadra si è quindi trovata completamente in balia degli avversari in più di un'occasione.
Solo nel secondo quarto Minnesota riusciva a tornare in partita con un rushing td di Daunte Culpepper, dopo che Brian Westbrook aveva però già portato a due le mete segnate da Phila, grazie ad un lancio di sette yards del solito McNabb. Culpepper ha giocato un incontro generosissimo: come al solito non ha potuto contare su un buon gioco di corsa (Michael Bennett 37 yards e Onterrio Smith 35) che potesse togliere pressione alla tasca e dare più dinamicità all'azione, ma ciò nonostante il QB dei vichinghi ha lanciato 316 yards ed un td pass.
Randy Moss aveva una caviglia in disordine e non è riuscito probabilmente per questo a disegnare quelle tracce così profonde e perfette che spesso sono risultate micidiali per le difese avversarie. Il QB dei Minnesota Vikings ha comunque cercato di utilizzare ogni uomo a disposizione per risultare meno prevedibile e tentare di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria.
Alla fine è riuscito a servire nove compagni differenti e buona parte delle fatiche sono cadute sulle spalle di Marcus Robinson: il veterano, ex Chicago Bears e Baltimore Ravens, ha risposto bene come target primario di Minnesota (119 yards e un td), ma non è stato sufficiente.
La difesa degli Eagles non ha dovuto quindi sudare le fatidiche sette camice, con un Moss che si è autolimitato ed un pessimo gioco di corse, le retrovie di Phila sono riuscite a giocare come meglio non potevano, limitando gli avversari e mettendo a segno due intercetti e due sack, riuscendo in più di un'occasione a forzare anche qualche brutto pallone da parte di Culpepper.
Quando le cose potevano diventare un minimo più complicate ci si è messa persino la buona sorte: la terza segnatura per i padroni di casa arrivava di nuovo grazie a Freddie Mitchell, il quale riusciva a recuperare al volo una palla schizzata in end zone dopo un fumble forzato da Winfield su Smith.
Sul 21-7 a Philadelphia è bastato controllare l'incontro senza correre rischi eccessivi e dopo un terzo quarto dove è riuscita a vanificare il tentativo di rimonta di Minnesota (due intercetti e un punt), nell'ultima frazione ha mandato due volte David Akers al calcio mettendo a segno altri sei punti. Solo con un lieve rilassamento finale Phila capitolava di nuovo sotto i colpi di Culpepper che mandava in td Marcus Robinson.
ATLANTA FALCONS vs St. LOUIS RAMS 47-17
Al Georgia Dome di Atlanta il divisional playoff è durato solo due quarti, due frazioni di gioco nelle quali nonostante le ottime offensive dei Falcons, i Rams sono riusciti a rimanere più o meno aggrappati alla partita. Michael Vick è stato strepitoso e l'apporto ricevuto dal RB Warrick Dunn (17 corse per 142 yards con due td) è stato un contributo decisivo per portare a casa partita e qualificazione.
Vick ha come al solito lanciato pochissimo (82 yards), ma lo ha fatto quando è servito e, soprattutto, lo ha fatto bene, trovando anche due passaggi vincenti in end zone. La difesa dei Rams che era riuscita a fermare il grande Shaun Alexander a Seattle (il secondo running back della lega non uno qualsiasi) è stata sovrastata dal gioco di corsa del QB di Atlanta (119 yards), al quale si devono aggiungere anche la buona prova di T.J. Duckett (66 yards e un td) e quella maestosa del già citato Dunn, arrivando così ad ottenere 327 yards conquistate dal running game dei ragazzi di Jim Mora. Marc Bulger dal canto suo esce comunque a testa alta da questa partita, l'intercetto subito al terzo periodo e la safety di Brady Smith a match praticamente chiuso, non macchiano più di tanto le sue statistiche (23/35 299 yards 2 td) e la sua prova di carattere. Senza una difesa a sorreggerlo non ha potuto fare molto di più.
Nei primi quattro drive giocati Atlanta ha segnato tre touchdowns consecutivi e, proprio quando nell'ultimo di questi ha perso il pallone per colpa di un fumble di Vick, Allen Rossum ha riportato un punt per 68 yards segnando di nuovo. La partita ha avuto un'inerzia totalmente a favore dei georgiani, i quali sono sempre riusciti a segnare nei momenti importanti della partita ed hanno difeso molto bene, avvantaggiati dalla solita mancanza di un decente gioco di corse dei Rams.
Marshall Faulk e Steven Jackson non sono mai riusciti ad essere efficaci e il continuo giocare sui passaggi non ha pagato fino alla fine gli uomini di Mike Martz. Nel primo tempo la squadra di St. Louis ha reagito abbastanza bene, dopo essere passata subito in svantaggio ha giocato il drive del pareggio trovando in uno scatenato Kevin Curtis (7 ricezioni per 128 yards con un td alla fine per lui) una meta con td pass da 57 yards. Anche mentre Atlanta cercava di prendere il largo con le giocate di Vick e Dunn, i Rams restavano appesi ad un filo di speranza con la meta di Torry Holt e un field goal di Jeff Wilkins da ben 55 yards.
Ma nell'ultima metà di gara i Rams non recuperavano quel 28-17 ed anzi sprofondavano definitivamente sotto i colpi degli avversari senza più riuscire a segnare. La difesa di St. Louis ha giocato cercando di pressare direttamente nel back field, ma la velocità , il cambio di ritmo e l'improvvisazione di Michael Vick sono inarrestabili in giornate come queste. La linea offensiva dei Falcons ha inoltre splendidamente protetto il QB e aperto varchi per ogni tipo di corsa: splendida gara davvero.
Ad Atlanta è bastato giocare duro in difesa e contenere un Bulger spesso obbligato a lanciare per raddrizzare la partita, ma con WR non troppo d'aiuto e una linea a tratti davvero "leggera" (5 sacks concessi). Le secondarie hanno avuto alcune difficoltà sui lanci verso le deep, ma alla fine non hanno concesso giocate efficaci per tutto il terzo periodo e mentre prima annullavano due drive mandando Kevin Stemke al punt, successivamente aiutavano l'attacco a chiudere l'incontro recuperando due palloni con un intercetto di Jason Webster e un fumble ricoperto da Travis Hall. Un finale tutto da dimenticare per i Rams che, oltre alla safety di Smith, subiscono un nuovo TD da Duckett quando si è già al two minutes warning.
Le due squadre che escono vincenti da questi divisional hanno dominato i rispettivi incontri e daranno vita alla finale di conference tra sette giorni, sapendo entrambe di affrontare un avversario di tutto rispetto che è riuscito in queste partite a difendere bene e a sfruttare appieno le proprie armi: i lanci per Philadelphia, le corse per Atlanta.
Entrambe le difese andranno ora a misurarsi con attacchi teoricamente più forti di quelli affrontati ieri, e probabilmente sarà proprio nelle difese il segreto per vincere. Il freddo ed il campo di casa saranno un vantaggio per gli Eagles, ma davanti avranno Michael Vick il primo QB ad uscire vincente dal Lambeau Field di Green Bay in una partita di post season.