NFC – Wild Cards Report

La delusione di Brett Favre dopo l'ennesima sconfitta ai Playoffs

Le due wild cards di NFC hanno sovvertito il fattore campo dando la qualificazione a chi sul terreno di gioco arrivava con un record peggiore.

Questa non è parsa essere una grossa sorpresa a Seattle, dove St. Louis è riuscita ad imporsi dopo un incontro giocato fino all'ultimo, ma profuma invece d'impresa per i Vikings a Green Bay. Favre esce a pezzi dalla sfida e con un futuro incerto, mentre Minnesota torna a vincere in post-season dopo cinque anni.

SEATTLE SEAHAWKS vs St. LOUIS RAMS 20-27
La partita è terminata con le impietose immagini che mostravano gli occhi di Mike Holmgren bagnati dalle lacrime; occhi fissi nel vuoto e protagonisti di uno sguardo spento e disperato.

Un replay che continua a mostrare quell'ultimo tentativo, quel 4th & 4 non convertito sulle cinque yards avversarie, visto da mille angolature, decine di volte, come se qualcuno potesse fare in modo che il finale, prima o poi, potesse cambiare.

A conferma che nessuno cambierà  quel finale c'è però l'urlo di Matt Hasselbeck verso il cielo, inginocchiato, con i pugni che colpiscono ripetutamente il campo del QWEST FIELD. Un gesto pieno di frustrazione mentre un compagno prova a sollevarlo da terra e ad infondergli coraggio, quasi come se si potesse ancora fare qualcosa. La partita è invece finita in quel momento, in un drop delle mani di Bobby Engram su un lancio non troppo perfetto e in una giocata dove forse si poteva azzardare anche una corsa.

E' finita così una partita tirata fino all'ultimo che ha visto i St. Louis Rams imporsi meritatamente sui Seahawks, grazie ad una buona prova della difesa che è riuscita a limitare le giocate del top scorer della NFL Shaun Alexander, fermato a sole 40 yards corse.

Un limite che ha imposto a Seattle una partita basata sul gioco aereo che ha trovato in un generosissimo Hasselbeck uno splendido esecutore con un tabellino finale da 27/43 341 yards 2 td e 1 int. Non è bastato. Nella partita in cui ci si è dimenticati di Jerry Rice, i Seahawks hanno dovuto puntare su una prova esemplare di Darrell Jackson (128 yards ricevute 1 td), di Itula Mili (6 ric. per 98 yards) e di un'ottima difesa, che è riuscita tutto sommato a limitare il gioco di corse (108 yards concesse in totale), a effettuare 5 sacks e un intercetto.

La buona partita della difesa di Seattle con in evidenza un gran Michael Boulware, rookie da 12 tackles di cui 11 in solitario, non è servita però a fermare i Rams, che non riuscendo a correre hanno messo nelle mani di Marc Bulger il proprio destino.

Il QB degli arieti ha ripagato le attese, ha dimostrato di nuovo ottimo carattere, grinta ed ha giocato un'ottima partita da 313 yards e 2 td pass, macchiata solo dall'intercetto di Ken Hamlin. Seattle non è entrata subito in partita, mentre i Rams hanno cercato di creare già  nel primo tempo un break per mettere al sicuro la vittoria.

Torry Holt e Kevin Curtis si sono elevati ad una prestazione ottima, in 10 passaggi totali hanno portato a casa rispettivamente 108 yards con un td il primo e 107 yards il secondo. Implacabili i due WR hanno permesso a Bulger di avere riferimenti ottimi e di creare il primo vantaggio dei suoi proprio grazie alla collaborazione di Holt in splendida ricezione da 15 yards.

E' stato Engram a tenere viva la partita nel primo tempo, segnando una meta che portava a -4 i Seahawks e faceva presagire ad una seconda metà  di partita molto combattuta. L'incontro non è stato splendido, molte tensioni e due squadre non fenomenali, accompagnate dai propri QB's che senza cercare troppi rischi hanno presto capito di doversela giocare in un duello a distanza, duello terminato quasi in parità  con forse un lieve vantaggio per il QB di Seattle che in ogni caso non è servito per ottenere la vittoria.

Nel terzo periodo sono stati due field goal, uno per parte, a tenere la partita in bilico, ed in avvio di quarta frazione Seattle riusciva finalmente a passare davanti. Un td pass di 23 yards per Jackson che avrebbe potuto essere fatale per la condizione psicologica degli avversari. Il drive seguente, invece, un altro FG di Jeff Wilkins riportava la partita in parità  e tutto pareva legato ad un sottile filo.

Il primo che segna vince? Over time? La prima opzione si rivela quella giusta e grazie ad un'ottima drive chiusa con un altrettanto buona giocata di Bulger per Cameron Cleeland (unica ricezione dell'incontro, 17 yards e touch down), i Rams tornano davanti.

Con poco più di due minuti da giocare Seattle si lancia in un attacco che li porta fino alle cinque yards dei Rams, dove arriva l'ultima fatidica giocata al quarto tentativo chiuso con l'incompleto di Hasselbeck per Engram. Ora i vittoriosi Rams andranno a fare visita agli Atlanta Hawks di Michael Vick, con un running game carente ma una difesa che ha ritrovato fiducia, e che se è riuscita a fermare le corse di Alexander potrebbe provare a limitare anche le giocate del qb di Atlanta. Inoltre ci sarà  un Mark Bulger con una voglia matta di prolungare questo sogno di post season.

GREEN BAY PACKERS vs MINNESOTA VIKINGS 17-31
L'incubo di Brett Favre si è avverato, l'ennesima pagina nera dei suoi playoffs è stata scritta e i Minnesota Vikings sono usciti da vincitori dalla Tundra.

In un clima gelido e su un campo reso instabile dalle condizioni atmosferiche, il numero 4 dei Packers è uscito con quattro intercetti, frutto di un passaggio “deflettato”, una traccia mal corsa da Javon Walker e tanta, troppa pressione portata dalla difesa degli ospiti finalmente in grado di fare la differenza. Serata positiva per il pacchetto difensivo dei Vikings, proprio nel momento più importante della stagione, dove gli uomini di Mike Tice trovano di nuovo sull'asse Culpepper-Moss la chiave della vittoria.

La partenza di Favre è stata indubbiamente condizionata da una difesa pressoché ridicola, che nel primo quarto è riuscita a concedere 17 punti agli avversari in cinque minuti di gioco, costringendo il proprio regista a giocare in affanno per tutta la partita e mettendo la strada dei Vikings in netta discesa.

Ci ha pensato Culpepper ad orchestrare tutte le azioni decisive per i suoi, mandando subito in meta Moe Williams, che trasformava un "innocente" lancio buono per la chiusura del down in un td pass da 68 yards. Rompendo un paio di placcaggi ridicoli e morbidissimi, e lasciando la difesa giallo-verde a guardare, Williams apriva le marcature di una grande serata. Match che diventa già  drammatico per i Packers subito dopo, quando Randy Moss (4 ric. 70 yards 2 td) ridicolizza le secondarie dei Packs, in particola re il "suo" uomo Al Harris, chiudendo in meta un nuovo td pass, stavolta da 20 yards. Favre dal canto suo proverà  più volte a raddrizzare la partita, trovando una buona occasione nel terzo periodo, quando la sua difesa comincerà  finalmente a prendere le distanze a Culpepper.

Dopo l'inizio disastroso, Favre aveva ridotto i margini del distacco mandando in meta Bubba Franks dopo tre punti di Ryan Longwell, ma la difesa aveva nuovamente deluso e si era fatta perforare anche su un td pass per Nate Burleson, meta che aveva portato i Vikings al riposo sul più undici.

Nel terzo periodo però, proprio grazie al recupero dei difensori di casa, ci si aspettava un ritorno in cattedra di Favre e del suo attacco, ma Najeh Davenport e Javon Walker si erano infortunati e pur continuando a giocare erano di scarsa utilità .

Le giocate vertevano quindi soprattutto su Donald Driver mentre il running game non era quasi mai efficace. Ahman Green chiude con 80 yards su un totale di 105 di squadra. La difesa di Minnesota è comunque riuscita ad arrivare dove non sembrava avere più efficacia l'attacco, mettendo a segno due intercetti nel quarto più difficile ha garantito a Minnesota di mantenere un buon vantaggio.

L'ultimo periodo Favre riesce comunque ad avanzare una buona drive, figlia anche di un paio di penalità  a favore, e Davenport segna un td su corsa da una yard che porta i Packers a una sola meta di svantaggio con quasi tutto l'ultimo quarto da giocare. Il QB di Green Bay (che è stato protagonista tra l'altro di alcune giocate assurde, vittima probabilmente della frustrazione, come un lancio in meta dopo aver passato nettamente la linea di scrimmage) sicuramente avrà  sperato in quel momento che anche una pessima notte potesse concludersi al meglio.

Purtroppo per lui la drive seguente è stata ottimamente condotta da Culpepper, e la difesa che era riuscito a limitarlo e ad infliggergli anche tre sacks, non si è più ritrovata. Ci ha messo del suo anche il rookie Ahmad Carroll in serata davvero disastrosa, che con due penalità  nella stessa drive ha contribuito ai guadagni avversari. Infine il lancio di 34 yards per Randy Moss che ha chiuso la partita e ha portato Culpepper a mettere a referto davvero un'ottima esibizione con il suo 19/29 valso 284 yards e 4 td, che si aggiungono alle 54 yards corse (migliore della squadra).

In una partita segnata dalla pessima difesa iniziale dei Packers, che ha permesso di creare un distacco davvero pesante a favore di Minnesota, la differenza pare comunque trovarsi nei turn over, quelle quattro palle perse (a zero!) che Favre ha lasciato ai suoi avversari hanno infatti sprofondato sempre di più i suoi uomini e creato un'inerzia tutta a favore degli ospiti.

Nel terzo periodo in particolare, quando i Vikings non hanno mai segnato, i due intercetti sono costati davvero tanto ai Packers, che non sono riusciti a concedersi una meta che avrebbe potuto essere fatale a livello psicologico. Quando Davenport ha segnato il pacchetto difensivo dei Packers era probabilmente stanco e non ha retto alla percussione della combo avversaria.

Favre chiude quindi la stagione e, forse, la carriera, in una partita che ha evidenziato per l'ennesima volta la quasi totale assenza di leadership che lo attanaglia in post season.

Il suo score, oltre alle palle perse, parla anche di quattro sacks subiti, e di 22 passaggi completati su 33 per 216 yards con un touch down. Minnesota andrà  ora a giocarsi le proprie chances sul campo dei favoritissimi Philadelphia Eagles, con poco da perdere ma consapevoli che ci saranno meno regali e un attacco decisamente più concreto di quello trovato in questo turno.

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