Grazie al proprio kicker Jeff Wilkins, i Rams raggiungono i Playoffs!
NFC EAST
Philadelphia Eagles 13-3, NY Giants 6-10, Dallas Cowboys 6-10, Washington Redskins 6-10.
Philadelphia @ Cinicinnati 10-38
Partita a senso unico dominata e stravinta dai Bengals contro degli Eagles con in campo solo seconde e terze linee che trovano la terza sconfitta stagionale, la seconda consecutiva, ma che avevano già da tempo la certezza di chiudere al primo posto in NFC e sfruttare quindi il fattore campo per tutta la post-season. Non avendo voglia di rischiare titolari (la tegola piovuta in testa a Phila con l'infortunio a Terrell Owens insegna), gli Eagles si trovano in balia di una squadra che vuole chiudere bene la stagione ed ottenere un record positivo.
La difesa di Cincinnati non trova mai problemi ad arginare l'attacco avversario (tre intercetti e due fumble ricoperti), i due QB's alternati da Andy Reid non fanno grandi cose e solo nel finale Jeff Blake trova Freddie Mitchell con un lancio di tre yards che riduce il peso di questa sconfitta.
Il prossimo week-end Phila approfitterà del bye per far ulteriormente ricaricare le batterie ai suoi titolari e potersi trovare pronta per il divisional dove sul campo dovrà confermare la propria superiorità nella conference e andare al grande ballo di Jacksonville, impresa sfuggita per tre volte consecutive proprio nella finale di conference. Philadelphia può vincere la National Football Conference anche senza TO, ma la mediocrità di quest'ultima non troverà gran riscontro nei play off, dove imprese e sorprese clamorose sono sempre dietro l'angolo.
Dallas @ NY Giants 24-28
Eli Manning avrà tirato un profondo sospiro di sollievo quando Tiki Barber, a 16 secondi dal termine, ha percorso le tre yards che lo dividevano dalla end zone dei Cowboys; la prima vittoria in carriera per il rookie, prima scelta assoluta del 2004, gli permette di chiudere la stagione inaugurale in NFL levando quel fastidioso zero dalla casellina delle W. E per come si erano messe le cose non è poco. Manning gioca una buona partita e lancia tre td pass (18/27 144 yards e 1 int) guidando con una certa sicurezza un attacco che trova comunque come al solito le maggiori risorse proprio nel man of the match Tiki Barber.
Il RB da Virginia ha corso 95 yards con un td e ricevuto per 21 yards anche qui con una segnatura, per uno score personale di 116 yards totali e due touch downs. I Giants hanno usato parecchie riserve, ed i Cowboys per buona parte dell'incontro ne hanno approfittato, tenendo in pugno la partita con un Vinny Testaverde davvero in grande spolvero. Il veterano ex Jets ha lanciato 23/30 231 yards 1 td, supportato ottimamente dalle mani di Jason Witten (un TD), Patrick Crayton e soprattutto da un immenso Julius Jones, che oltre a ricevere per 46 yards ha corso 29 volte mettendo a referto 149 yards di guadagno e un TD.
Dallas ha buttato via la partita nel quarto periodo subendo un tremendo parziale di 21-8, gettando alle ortiche ciò che aveva costruito fino alla fine del terzo periodo quando si trovava sul 16-7. Nell'ultimo quarto NY è venuta fuori alla grande e la squadra di Bill Parcell non è più riuscita ad arginare i veementi attacchi di Manning e compagni, culminati proprio col TD decisivo di Tiki Barber negli ultimi secondi. Le due franchigie, fuori dai play off, dovranno lavorare molto bene al draft e nel mercato free agent se vorranno nel 2005 trovare competitività in una division sempre più nelle mani di Philadelphia.
Minnesota @ Washington 18-21
I Vikings rischiano di non centrare il traguardo play off alla week 17 per il secondo anno consecutivo. La sconfitta al Fed-Ex Field mostra le solite pecche difensive e un attacco che dovrà chiedere gli straordinari a Randy Moss e Daunte Culpepper se vorrà davvero percorrere molta strada in post season. I Redskins dal canto loro chiudono con dignità davanti al loro pubblico l'ennesima stagione deludente, dopo che l'avvio aveva prospettato scenari totalmente differenti per la franchigia della capitale.
In una partita non bellissima i Redskins riescono a prendere il vantaggio dopo quasi cinque minuti di gioco e a difenderlo fino alla fine. Patrick Ramsey è starter per la sesta volta in stagione, ed onora discretamente il suo posto da titolare approfittando di una buona vena di James Thrash che gioca come bersaglio favorito per il QB. Ramsey si fa intercettare una volta, ma riesce in ogni caso a mandare in meta entrambi i TE schierati: il rookie Chris Cooley e il secondo anno Robert Royal. La partita risulterà alla fine molto equilibrata per il numero di drive giocate, per il possesso palla (solo 32 secondi in più per i padroni di casa) e per il numero di yards totali guadagnate (320-318 per i Vikings).
Culpepper ce la mette tutta per dare ai suoi la vittoria che varrebbe l'accesso alle wild cards, lancia 299 yards, due td pass e corre per 29 yards, risultando il miglior RB per Minnesota. Proprio il gioco di corsa non funziona per Minnesota (52 yards totali) e le azioni degli ospiti diventano prevedibili per la difesa dei pellirosse, che riesce a controllare meglio la partita pur faticando spesso sui giochi via aria degli avversari.
Minnesota dovrà ora andare a far visita ai Green Bay Packers di Brett Favre per la partita di wild card, Packers che detengono un record di 2-0 in regular season contro Culpepper e soci e solo una volta nella loro storia (contro Atlanta) hanno perso in casa una partita dei play off.
NFC NORTH
Green Bay Packers 10-6, Minnesota Viking 8-8, Detroit Lions 6-10, Chicago Bears 5-11.
Green Bay @ Chicago 31-14
Green Bay gioca per vendicare la sconfitta subita in casa dagli eterni rivali a inizio stagione e per confermare il primato in division. Missione ampiamente compiuta da Favre che gioca solo due quarti scarsi, dominando con la sua presenza per quasi mezz'ora di gioco, e dando ai Packers un vantaggio abbastanza netto da impedire eventuali ritorni di fiamma da parte dei Bears. Thomas Jones (26/108 2 td) dà ai padroni di casa l'illusione di poter vincere almeno la partita più sentita dell'anno, quando in apertura porta avanti i suoi. Favre prende in mano il suo attacco (9/13 196 yards 2 td) e lo guida con grandissime giocate, cercando spesso la profondità e mandando in meta due volte i compagni.
Dal canto suo Chad Hutchinson non riesce a controbattere, anzi addirittura aiuta involontariamente i Packers ad archiviare anzitempo la gara quando si fa intercettare da Darren Sharper che riporta la palla per 43 yards fino alla end zone. E' una giornataccia per il qb di Chicago che subisce oltre all'intercetto ben nove sacks, quattro dei quali piazzati dal solo Kabeer Gbaja-Biamila.
Sul 21-7 Favre va a riposarsi e Craig Nall lo sostituisce mandando quasi immediatamente in meta Javon Walker (3 ricezioni per 82 yards). Nemmeno la difesa di Chicago, solitamente fortissima, riesce a fare la differenza, ed ormai stanca e immotivata cerca solo di contenere i margini di quella che a fine primo tempo si prospetta come una disfatta dalle dimensioni enormi. Per fortuna il reparto difensivo dei Bears riuscirà a limitare i Packers ad un solo field goal nel terzo quarto, Packers in ogni modo più che appagati che giocheranno la seconda metà di gara senza forzature e utilizzando molte riserve. Jones col suo secondo td di giornata ridurrà il margine di svantaggio per Chicago.
Per Chicago è tempo di (pessimi) bilanci: coach Lovie Smith non ha lavorato male ma la società dovrà , oltre a recuperare Rex Grossman, lavorare sulla costruzione di un attacco decente che anche nell'ultima giornata ha reso veramente pochissimo per quel che riguarda il pacchetto dei WR se si esclude la buona prova del solo David Terrell (4/99), che ha portato a 600 le yards ricevute in stagione. Serviranno uomini di linea in grado di supportare il gioco dell'ottimo Jones e proteggere il qb, e bisognerà trovare un WR di grande spessore per dare concretezza al gioco aereo. Favre intanto ha dimostrato per l'ennesima volta la sua infinita classe, fatta di tecnica, leadership e grandi giocate. Ancora una volta gli appassionati si augurano che non sia questo l'anno del pensionamento per una gigantesca icona della NFL come Mr. Favre.
Detroit @ Tennessee 19-24
Passerella di fine stagione per due squadre senza più ambizioni: vincono i Titans che ritoccano il proprio record stagionale portandolo ad un 5-11.
La partita è divertente e non ha grandi numeri, se si esclude l'ottima prestazione di Joey Harrington che lancia ben 349 yards e due td pass.
I Lions restano nuovamente fuori dai play off nonostante qualcuno li vedesse come probabile sorpresa ad inizio anno.
NFC SOUTH
Atlanta Falcons 11-5, New Orleans Saints 8-8, Carolina Panthers 7-9, Tampa Bay Buccaneers 5-11.
Atlanta @ Seattle 26-28
Torna in campo Matt Hasselbeck per la vittoria dei Seahawks nell'ultima partita dei regular season davanti ai propri sostenitori. Bello scontro tra due squadre già qualificate che si affrontano a viso aperto preparandosi alle sfide dei play off che vedranno Atlanta riposare durante le wild card mentre Seattle ospiterà i Rams.
Michael Vick gioca pochissimo e viene presto sostituito da Matt Schaub (14/22 132 yds 1 td 1 int) che guida dalla cabina di regia gli attacchi di Atlanta coadiuvato dal gioco di corsa che vede come leader il RB Warrick Dunn autore di 25 portate che gli valgono ben 132 yards. Nonostante nel gioco di corsa renda di più ai Falcons che non a Seattle, Shaun Alexander riesce comunque a mettersi in evidenza correndo 80 yards (sulle 83 totali della squadra) e segnando una meta. Il gioco aereo vede invece le due squadre in equilibrio e il già citato Hasselbeck lancia 191 yards e due td, trovando nelle mani di Bobby Engram la miglior collaborazione, ed in quelle di Darrell Jackson e del TE Jerramy Stevens le segnature. La partita vede Atlanta chiudere il primo tempo avanti di tre punti per poi farsi superare ad inizio terzo quarto, senza riuscire a recuperare, nonostante fino alla fine continui a giocarsela alla pari rimanendo sempre in partita. Proprio nel finale, partendo dalle proprie 31, i Falcons conducono una buona drive che li porta al td di Brian Finneran; la conversione da due punti che avrebbe allungato l'incontro spedendo le squadre in over-time è però una corsa senza successo di Dunn che lascia invariato il risultato sul 28-26 per Seattle.
New Orleans @ Carolina 21-18
Drammatico epilogo a Charlotte dove i campioni NFC in carica, i Carolina Panthers, perdono la sfida coi Saints e la possibilità di difendere il titolo vinto lo scorso anno, mentre New Orleans si vede scippare la possibilità di giocare nelle wild card dai St. Louis Rams. I rimpianti di Carolina non vengono solo da questa partita, ma da una stagione sfortunata, piena di infortuni gravi ed importanti e con un inizio davvero pessimo che vide gli uomini di John Fox perdere sette delle prime otto partite.
La possibilità di ripetere la scorsa stagione, che li vide contendere il Super Bowl ai New England Patriots, svanisce "sulla sirena", quando le mani di Tony Bryant bloccano un difficilissimo calcio dalle 60 yards di John Kasay che avrebbe potuto mandare la partita in over-time. Proprio quel Kasay che al Super Bowl sbagliò un kick off nel finale dando ai Patriots l'opportunità di partire dalle proprie 40 yards, chiudere un paio di giocate, ed arrivare in zona calcio per mandare il cecchino Adam Vinatieri a giustiziare gli avversari.
Nemmeno stavolta il forte kicker può però essere usato come capro espiatorio, in virtù di quanto già detto sulla stagione dei vicecampioni del mondo e per quanto buttato via ad Atlanta poche settimane fa. La partita di ieri rappresentava inoltre un ostacolo alquanto duro, contro una squadra notoriamente ostica e motivata a giocarsi fino all'ultimo le possibilità di post season.
Sono proprio i Saints a condurre alla grande la prima metà di gara (chiusa 14-3), giocando bene in tutte le soluzioni possibili, sfruttando la buona vena di Aaron Brooks (14/24 216 yds 1 td) e l'ottima prova del RB Deuce McAllister (28 corse per 140 e un td). Nel primo tempo la difesa dei Saints non soffre mai le incursioni dell'attacco di Carolina, sfrutta al meglio le potenzialità dei propri difensori che riusciranno a chiudere la gara con cinque sacks e tre fumbles ricoperti. Solo nel secondo tempo Jake Delhomme (24/50 307 yds 2 td) comincia a trovare buone giocate e vede nel solito Muhsin Muhammad (6/95 2 td) il terminale perfetto per i propri lanci.
Le corse non sortiscono effetti positivi per i padroni di casa, il RB Nick Goings chiuderà con sole 46 yards, e nel momento in cui il gioco aereo comincia a funzionare sembra che per i Panthers sia arrivato il momento di suonare la carica. In chiusura di terzo periodo Carolina riesce a costruire e distruggere ciò che aveva la parvenza di una rimonta importante. Prima Delhomme manda in meta per la prima volta Muhammad, poi, proprio sulla drive successiva, la difesa si scioglie sotto i colpi di Brooks che con tre lanci (2, 22, 44 yards) copre 88 yards di campo e lascia di ghiaccio il Bank of America Stadium mandando in meta Joe Horn (4/75 1 td).
Nella quarta frazione i Saints continueranno a limitare gli attacchi di Delhomme, che senza un gioco di corsa produttivo diventa prevedibile e solo a cinque minuti dal termine riesce a riaprire le speranze di Carolina con il secondo td pass per Muhammad. Il resto è storia, con un'ultima disperata drive del qb dei Panthers che porta i suoi dalle proprie 22 alle 42 avversarie. Da qui Kasay va per l'improbabile field goal della speranza e schianta i propri sogni e quelli di tutta Carolina sulle imponenti mani di Tony Bryant. Spesso i sogni non si avverano e Carolina nelle due ultime stagioni ha avuto il poco invidiabile privilegio di confermare questa teoria.
Tampa Bay @ Arizona 7-12
Brutto spettacolo offerto da due squadre che, evidentemente, non vedevano l'ora di chiudere una stagione disastrosa. Riesce a spuntarla Arizona che di fronte al pubblico del Sun Devil Stadium sfrutta al meglio i turn over, recuperando quattro palloni contro il solo perso per intercetto. Grazie a questo fattore i Cardinals mantengono maggiore possesso palla e pur giocando malissimo sfruttano il 4/6 di Neil Rackers ai calci, vincendo così la partita senza segnare una sola meta.
Josh McCown non è mai in partita, chiude con una percentuale di completi sotto il 50% e si fa intercettare una volta, ma il suo diretto concorrente Chris Simms (16/32 224 yds 1 td 2 int) non riesce, pur giocando meglio, a guidare i suoi alla vittoria. Il gioco di corse latita su entrambi i lati, soprattutto in casa Buccaneers (62 yards totali) con Pittman che tocca le 50 yard come primato di squadra in partita.
Per vedere un touch down gli spettatori devono attendere la fine del terzo quarto e l'unica giocata offensiva degna di nota in tutto il match, che vedrà Simms sorprendere la difesa di casa e lanciare profondo per Michael Clayton il quale chiuderà in meta una ricezione da 75 yards. Chiuso in vantaggio il terzo periodo Tampa tornerà alla pessima routine del resto dell'incontro e gli ultimi due calci validi di Rackers daranno la vittoria ai Cardinals.
NFC WEST
Seattle Seahawks 9-7, St. Louis Rams 8-8, Arizona Cardinals 6-10, San Francisco 49ers 2-14.
NY Jets @ St. Louis 29-32
Un'interminabile maratona chiusa a poco più di tre minuti dalla fine dell'over-time proietta i Rams ai play off: una qualificazione miracolosa ottenuta dopo una gran prova di coraggio e di forza contro i più quotati New York Jets, i quali dal canto loro guardano al tabellone della AFC con uguale gioia essendo riusciti ad ottenere il lasciapassare per i play off anche se sconfitti.
Un susseguirsi di emozioni si rovesciano sul campo dell'Edward Jones Dome dove i Rams, obbligati a seguire anche i risultati di altri campi, riescono ad avere la meglio su New York dopo una partita molto bella e combattuta.
Chad Pennington è rimasto in campo più tempo del qb avversario Marc Bulger, ma in ogni caso non è riuscito ad essere incisivo quanto il regista dei Rams. Molto dovuto probabilmente anche dal fatto che i blitz della difesa dei Rams hanno funzionato alla perfezione, portando per ben cinque volte i portatori di palla avversari a perdere yards (quattro volte solo su Martin), e mettendo a segno sei sacks.
L'incontro pare avere una svolta nel terzo periodo, quando i Rams sono in netto vantaggio e si vedono improvvisamente travolti dalle giocate degli ospiti con l'inerzia della partita che va tutta a favore dei Jets. Marc Bulger, tradito da un paio di intercetti in momenti delicati, riesce comunque a portare di nuovo in vantaggio i suoi all'inizio dell'ultima frazione con un td pass per Torry Holt.
Se la difesa dei Rams non è eccezionale, l'attacco si conferma come al solito un'arma pericolosa; oltre all'ottima prestazione di Bulger (29/39 450 yards 3 td) infatti, sono degne di nota anche le grandi prove di tre wide reciver: Torry Holt riceve sette volte (due delle quali per segnare) per 116 yards, il giovane Kevin Curtis (secondo anno da Utah State) chiude con un 6/99 e il grande Isaac Bruce fa segnalare un 5/86 oltre ad un td. Solo nel gioco di corse i Rams faticano parecchio, con una linea che non aiuta troppo e concede tre sacks; il rookie Steven Jackson riesce a segnare un td in una delle sue dieci portate, con le quali guadagna solo 29 yards (da 20 la più lunga!), mentre non fa meglio il vecchio Marshall Faulk che guadagna solo 15 yards in sette portate.
Pur non uscendo incolume dalle giocate della difesa avversaria (tre sacks subiti, tutti messi a segno dal DE Shaun Ellis), Bulger riesce comunque a tirare fuori una prova di carattere e, come dicevamo, guida al nuovo vantaggio St. Louis nell'ultimo quarto.
Un FG di Doug Brien a tempo scaduto manda le squadre in over-time dove entrambe le formazioni chiudono le prime due drive con un nulla di fatto. La vittoria la cercano i Jets, di nuovo con Brien, che stavolta sbaglia sparando un wide right da 53 yards. Grazie a questo errore i Rams hanno un'ottima posizione di partenza e con poche giocate entrano nella red zone avversaria, con un ultimo bellissimo lancio di Bulger per Jackson che porta St. Louis fino alle 13 yards dei Jets.
Jeff Wilkins va a calciare dalle 31 mandando il pallone tra i pali e i St. Louis Rams a Seattle, dove sabato giocheranno la prima wild card di questa stagione. I Jets saranno invece ospiti dei sorprendenti San Diego Chargers.
San Francisco @ New England 7-21
Giunge finalmente al termine l'orribile stagione dei 49ers, che ora guardano ad un futuro fatto d'incertezze e con una squadra quasi completamente da ricostruire. Impensabile che San Francisco potesse andare a vincere a Foxboro contro i campioni del mondo, ed infatti nonostante il vantaggio ottenuto da Steve Bush su lancio di Ken Dorsey (18/29 189 yds 1 td), la partita ha preso una piega inequivocabilmente sfavorevole ai niners già dal secondo quarto.
I Patriots segnano una meta per quarto a cominciare dal secondo, andando a pareggiare prima con una ricezione di Mike Vrabel (OLB schierato in attacco e reso eleggibile per questa giocata) e passando in vantaggio successivamente con Deion Branch, anche qui su azione di lancio. Le due giocate orchestrate da Tom Brady (22/30 226 yards 2 td 1 int) portano quindi avanti New England che non trova grossi problemi a difendersi dai 49ers nonostante la discreta vena di Kevan Barlow (103 yards corse), ed un attacco meno incline agli sbagli del solito anche se con due palloni regalati agli avversari.
I Niners si trovano obbligati al punt per cinque volte e cercano di segnare con un field goal non troppo facile che risulta, appunto, sbagliato. La terza ed ultima segnatura dei Pats è messa a segno da Corey Dillon (14/116) all'inizio del quarto periodo e chiude definitivamente una partita nella quale i padroni di casa, davvero senza troppi sforzi, sono riusciti ad imporsi.
San Francisco aspetta di vedere cosa le riserverà il futuro. E spera"