Raiders: il meglio e il peggio

Warren Sapp è forse la maggior delusione dei Raiders di quest'anno

Spesso nel football una sconfitta comporta qualcosa in più di una semplice L sul calendario. A volte perdere anche in maniera netta alcune partite toglie alla squadra sconfitta energie che neanche il passare dei mesi riesce a far recuperare. Questo è quello che è accaduto agli Oakland Raiders che due anni fa dopo aver perso al Super Bowl contro Tampa Bay hanno assistito ad una stagione da 4-12 culminata con l'esonero del coach dopo l'ammutinamento della squadra.

Quest'anno il proprietario (e non solo) Al Davis nonostante il declino fisico dei giocatori che lo hanno portato in finale ha deciso come al solito di non voler sentire la parola ricostruzione. Sono arrivati, oltre ovviamente al nuovo head coach, parecchi veterani chiamati a far tornare subito competitiva la franchigia.

L'allenatore chiamato a rimettere insieme i cocci è Norv Turner mentre fra i giocatori i nomi più illustri sono quelli di Warren Sapp, settennale per un totale di 36.6 milioni, del nose tackle Ted Washington, quadriennale da 10 milioni e del defensive back Ray Buchanan. Da non dimenticare neanche l'arrivo del defensive coordinator Rob Ryan direttamente dai Patriots dove era il coach dei linebacker.

A differenza del 2002 quando la firma di Romanowski, Parrella e Rod Woodson portò la squadra al Super Bowl quest'anno i Raiders sembrano essersi però aggiudicati soltanto giocatori che hanno già  dato tutto quello che potevano prima di sbarcare in California.

Warren Sapp in particolare è stato la delusione maggiore. Quando lo staff tecnico ha annunciato che la difesa avrebbe usato lo schema 3-4 era facile prevedere qualche difficoltà  iniziale per il defensive tackle. Sapp a Tampa doveva vedersela con un solo giocatore avversario (salvo raddoppi meno frequenti negli ultimi tempi) mentre ad Oakland, in virtù del nuovo schema, si trova ad affrontare sempre due lineman offensivi.

Nessuno poteva però prevedere un declino così veloce delle sue doti fisiche. Durante l'ultimo anno a Tampa Sapp era ormai lontano parente di quel giocatore dominante che avevamo apprezzato ai tempi di Dungy ma con la maglia dei Raiders non è stato mai incisivo, neanche a sprazzi.

Gli allenatori hanno provato di tutto cambiandogli anche posizione all'interno della linea ed hanno sempre ottenuto scarsi risultati. Anche quando si è provato ad usare la 4-3 Sapp non è mai stato un fattore decisivo contro gli attacchi avversari. Se Ryan dovesse restare anche nel 2005 Oakland dovrebbe usare il 3-4 quindi non è escluso che Davis decida di scaricare Sapp anche se le ricadute sul monte salariale sarebbero abbastanza pesanti.

Anche Ted Washington non si è rivelato un grande acquisto perché durante tutta la stagione ha avuto grosse difficoltà  a tenere sotto controllo il suo peso. Con l'ex Patriot in campo la difesa dei Raiders è leggermente migliorata ma sono parecchi i dubbi su un giocatore che fra qualche mese compirà  37 anni. Chiude il terzetto Buchanan che anche dopo essere stato impiegato come free safety ha confermato di essere un giocatore in declino.

I tre giocatori erano stati firmati per migliorare una delle peggiori difese della lega ma i loro problemi fisici e di adattamento hanno finito per peggiorare le cose. Se non ci fossero i San Francisco 49ers con la loro situazione disastrosa i Raiders avrebbero il poco onorevole titolo di peggior difesa in assoluto della NFL.

I problemi della linea che non riesce a mettere sotto pressione il quarterback avversario hanno alla lunga creato problemi anche alla secondaria ed in particolare a Phillip Buchanon e Napoleon Harris. I due giocatori già  l'anno scorso avevano reso meno della stagione precedente ma quest'anno il loro contributo è stato virtualmente inesistente.

Un altro giocatore che sta rendendo meno di quanto ci si attende è il cornerback Charles Woodson. Il giocatore è ancora migliore di molti suoi compagni ma non sembra giustificare il notevole peso che ha sul monte salariale (ingaggio di 8.8 milioni) e a fine stagione, scaduto il contratto, potrebbe anche non essere lasciato libero senza nessuna offerta.

Davis sicuramente non ha ancora dimenticato l'holdout del giocatore durato poco più di un mese e gli ultimi problemi con la legge non hanno certo migliorato le cose. Davanti ad una richiesta di 9 o 10 milioni l'anno Davis potrebbe anche decidere di fare a meno del vincitore dell'Heisman Trophy del 1997.

Così come in difesa c'erano (e ci sono tuttora) parecchie cose da sistemare anche in attacco i problemi non mancavano. Il quarterback titolare, Rich Gannon, solo due anni dopo aver vinto il titolo di MVP ha rimediato ad inizio stagione un serio infortunio ad una vertebra del collo che probabilmente porrà  la parola fine alla sua carriera. Almeno in quest'occasione i Raiders avevano visto giusto firmando Kerry Collins neanche un mese dopo il suo rilascio da parte dei Giants.

Appena insediato come quarterback titolare Collins non ha fatto sfracelli lanciando più intercetti che touchdown e mostrando di non avere la giusta intesa con i wide receiver. Fino alla settimana di pausa concessa dal calendario lo score personale dell'ex Giant segnava 5 touchdown e 9 intercetti. La fase negativa del giocatore è coincisa con quella della squadra che ha rimediato cinque sconfitte di fila perdendo così definitivamente ogni possibilità  di accesso ai playoff.

La prima parte di stagione è stata così negativa che già  circolavano i nomi dei possibili sostituti di Turner. Addirittura nei giorni della sconfitta peggiore della stagione (14-42 contro San Diego) Davis aveva già  incontrato l'allenatore più inseguito in quel momento nel college football: Urban Meyer.

Proprio dopo la partita con i Chargers però i Raiders hanno avuto una buona reazione d'orgoglio e nonostante abbiano raccolto soltanto 3 vittorie in 7 partite hanno innalzato molto, almeno in attacco, il loro livello di gioco. Il wide receiver Jerry Porter sta finalmente dando ragione a chi chiedeva per lui un maggior spazio a discapito dei veterani Tim Brown e Jerry Rice (entrambi lasciati andare quest'anno). L'inizio di stagione anche per lui era stato tutt'altro che eccezionale ma col passare del tempo il ricevitore ha trovato l'intesa con Collins ed è riuscito a segnare 8 touchdown in 5 partite.

Nei primi mesi della regular season Porter, frustrato per la cattiva situazione della squadra, dichiarò la sua intenzione di non rinnovare il contratto con la franchigia per testare il mercato da free agent. Nelle ultime settimane non ha cambiato intenzione ma il suo ritorno ai Raiders sembra molto probabile anche perché il wide receiver ha mostrato troppe difficoltà  contro i migliori cornerback e potrebbe non ricevere l'offerta che desidera.

Comunque se Porter non dovesse restare Davis può fare affidamento sul secondo anno Ronald Curry. Il proprietario non ha mai fatto mistero di gradire un attacco che punta molto sui passaggi, specialmente quelli in profondità , e prima che un infortunio ponesse termine alla sua stagione Curry era diventato il ricevitore più pericoloso per gli avversari in occasione dei lanci lunghi.

Il wide receiver già  quest'anno era in competizione col collega per il ruolo di numero unodel reparto ed anche se Porter dovesse restare non è detto che non sia proprio Curry il giocatore più utilizzato dai Raiders. Non è passato inosservato inoltre il forte carattere (nel senso più positivo possibile) che lo ha visto emergere come uno dei pochi wide receiver a domandare il pallone nei momenti di maggiore difficoltà  della squadra.

Insieme a lui si è messo in luce anche il tight end Teyo Johnson che dopo aver giocato da titolare l'anno da rookie si è ritrovato quarto nella depth chart del ruolo. Per due mesi non è mai stato chiamato in causa ma ha continuato ad impegnarsi in allenamento e Turner ha finalmente deciso di riproporlo in campo da titolare. Nelle ultime partite è migliorato sia come blocker che come ricevitore ed anche lui è molto pericoloso quando i Raiders decidono di affidarsi a passaggi in profondità .

Il giocatore più atteso in attacco era sicuramente il left tackle Robert Gallery per cui i Raiders hanno usato la seconda scelta assoluta nel draft 2004. La matricola nonostante sia stata spesso impiegata fuori ruolo (ora è il right tackle titolare) sta giocando abbastanza bene ed insieme all'altro rookie titolare della linea, Jake Grove, assicura un buon futuro alla franchigia.

Siamo arrivati quasi alla fine dell'articolo e se non è stato ancora menzionato il gioco di corse dei Raiders un motivo c'è. Quando Turner è arrivato ad Oakland era noto per la sua predilezione per un pesante uso dei running back per poi prendere di sorpresa gli avversari con i lanci lunghi così tanto graditi a Davis. Il back titolare era Tyrone Wheatley ma una serie di infortuni lo ha messo fuori gioco permettendogli di portare il pallone solo 11 volte a partita nelle 7 sfide in cui è sceso in campo.

Una volta uscito di scena il titolare a Turner non è rimasto altro che alternare gli altri due back del roster: Justin Fargas e Amos Zereoue. Nessuno dei due ha prodotto granché quindi l'head coach ha deciso di puntare maggiormente su Collins arrivando nelle ultime partite ad una media di sole 18 corse a partita. Per l'anno prossimo è probabile che Davis decida di firmare un altro back e magari tenere il favorito di Turner, Wheatley, anche se le preferenze del coach non sono proprio in cima ai pensieri del proprietario della franchigia.

Per quanto riguarda la prossima stagione non ci dovrebbero essere sorprese sul versante allenatore. Nessun tecnico con un record così negativo si è mai salvato dall'esonero ma la squadra non ha mai voltato le spalle all'allenatore (a differenza dell'anno scorso) e gli ultimi progressi sono parecchio incoraggianti.

Sicuramente a Davis non piace vedere così tanti spazi vuoti sugli spalti ma stando a quanto visto di recente Turner merita un'altra occasione e merita soprattutto che il suo proprietario faccia le scelte giuste durante l'off-season, specialmente in difesa.

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