Jack Delhomme ha schiantato Tampa Bay
NFC EAST
Philadelphia Eagles 13-2, Dallas Cowboys 6-9, New York Giants 5-10, Washington Redskins 5-10.
Philadelphia @ St. Louis 7-20
Nella notte del Monday Night a St. Louis si ricorda la scomparsa di Reggie White, morto a causa di un attacco cardiaco a 43 anni e grandissimo DE del passato che proprio negli Eagles ha speso buona parte della carriera.
Orfana di Terrell Owens Philadelphia non dà spazio nemmeno a Brian Westbrook e lascia a riposo per quasi tutto l'incontro anche Donovan McNabb. Una tattica pensata per preservare i titolari che, come il quarter back, hanno qualche acciacco e non possono essere rischiati più del dovuto in previsione della post season. I Rams si attaccano all'ultima chance di giocarsi un posto per una wild card e mettono il cuore davanti a tutto riuscendo a superare questo difficile ostacolo. Gli Eagles non sembrano troppo motivati e l'unica vera reazione è nella sola drive giocata da McNabb che manda in meta Freddie Mitchell pareggiando la realizzazione precedente di un grande Steven Jackson (24 portate per 143 yards).
Dall'inizio del secondo quarto per i Rams è tutto in discesa, con gli Eagles che sono guidati da un pessimo Koy Detmer prima e da un altrettanto poco efficace Jeff Blake poi. Risultati pessimi davvero. I Rams invece fanno bene il loro lavoro, Marc Bulger lancia 20/27 225yards 1 TD, e trova come al solito i migliori bersagli in Isaac Bruce (8 ricezioni per 98 yards e un touch down) e Torry Holt. St. Louis si trova ora con record identico ad altre due squadre in NFC e solo domenica, dopo che avrà ospitato i temibilissimi New York Jets, saprà cosa gli riserva il futuro.
Washington @ Dallas 10-13
Partita senza troppi scossoni tra due grandi deluse di questa stagione: Washington e Dallas partite con speranze di post season si trovano ad incontrarsi con due record pessimi e senza più nessuna ambizione. Partita brutta con due difese raramente in affanno per controllare gli attacchi avversari e nessun giocatore meritevole di una citazione particolare, se non Patrick Crayton, il quale è andato a ricevere la bella palla lanciata da Testaverde in end zone a trenta secondi dalla fine regalando la vittoria e il secondo posto in division alla squadra di Parcell.
Per tutti i primi tre quarti le due formazioni si sono affrontate senza riuscire a trovare la strada per battersi ed il primo TD si è visto solo nell'ultimo periodo, opera del tight end dei Redskins Robert Royal, che vedeva la squadra della capitale andare in vantaggio e ribaltare il 3-6 maturato grazie ai FG calciati da Cundiff e Chandler. Nonostante il poco tempo a disposizione dopo la segnatura subita da Crayton, i Redskins sono in ogni caso riusciti ad entrare nella "terra dei Cowboys" ed hanno tentato di vincere con un improbabile calcio che il kicker Jeff Chandler non è riuscito a mettere tra i pali da quasi 60 yards.
NY Giants @ Cincinnati 22-23
Altre due squadre senza più ambizioni di post season, ma con tanta voglia di dimostrare che qualcosa di buono da offrire in un futuro non troppo lontano esiste. Soprattutto Eli Manning, che in queste giornate di festa ha visto suo fratello battere il record di TD pass che Dan Marino stabilì 20 anni fa, sperava di poter donare una vittoria ai tifosi di New York, sponda Giants dell'Hudson river.
Baby Manning ha giocato una discreta partita, senza eccessive sbavature e facendosi intercettare solo negli ultimi secondi quando era alla caccia di una vittoria che gli era stata scippata incredibilmente poco prima. Lanciando 201 yards con una percentuale intorno al 50%, e visto l'ottima vena di un Tiki Barber tornato ai livelli di inizio anno (109 yard corse e un touch down), i Giants sono parsi sempre sul punto di poter dare il colpo di grazia ai Bengals, ma per ben tre volte sono stati fermati all'interno della red zone, e sono quasi sempre stati obbligati a calciare, da una difesa comunque attenta.
Cincinnati dal canto suo ha limitato le operazioni offensive degli ospiti e quando è riuscita ad imbastire attacchi decenti e a non perder palloni (un fumble perso e due intercetti), è praticamente sempre arrivata a meta, beffando a poco più di un minuto dal termine i Giants con un td pass di Kitna (186 yard, 2 td, 1 INT) per le mani di Chad Johnson, autore di due ricezioni da meta e 46 yard totali. Grosso rammarico per New York e compagni che a tratti hanno davvero dominato, recuperato più palloni e conquistato più di 100 yards rispetto a Cincinnati, ma che troppo spesso sono stati limitati nel momento cruciale delle proprie drive.
Forse sta proprio qui il difetto più grande di Manning, una buona tecnica non ancora forgiata in un carattere da leader: il rookie di buona famiglia resta ancora a zero vittorie.
NFC NORTH
Green Bay Packers 9-6, Minnesota Vikings 8-7, Detroit Lions 6-9, Chicago Bears 5-10.
Green Bay @ Minnesota 34-31
Altra squadra legata al grande Reggie White col quale ha giocato due Super Bowl vincendone uno è quella dei Green Bay Packers di scena al Metrodome di Minneapolis. Si scontrano due squadre con attacchi molto forti contro difese non proprio favolose; lo spettacolo era nell'aria ed è stato confermato.
La sfida è vinta dai Packers che vanno avanti di tre proprio quando l'orologio arriva a zero e chiude le speranze dei Vikings che possono comunque ancora puntare ad una wild card. Viceversa Green Bay si aggiudica il titolo di division, cosa che dopo una partenza in stagione di 1-4 nessuno si sarebbe mai aspettato. Culpepper gioca un'ottima partita, lancia 285 yards e 3 td senza mai essere intercettato e nel primo quarto manda in meta i compagni per ben tre volte (in due occasioni con drive da una sola giocata!) approfittando della pessima vena delle secondarie di Green Bay. Favre risponde con un match senza troppe forzature, punta su molti guadagni corti con possesso palla e alterna bene i lanci con le efficaci corse di Ahman Green e Najeh Davenport (104 yard in due).
Le drive di Green Bay sono spesso lunghissime, interminabili possessi di palla che puntualmente culminano in una segnatura e tengono in campo la difesa di Minnesota logorandola piano piano. Minnesota sembra comunque riuscire a far propria la partita quando nel finale un intercetto riportato in meta da Chris Claiborne li rimette davanti per l'ennesima volta. Ma Brett Favre subito dopo guida una drive epica: una drive da Favre.
Lo stadio ammutolisce dopo che poco prima era letteralmente impazzito assaporando il gusto della post season sfuggita nel 2003 in Arizona proprio all'ultimo atto di regular season. Il QB dei Packers, che chiuderà con 30/43 per 365 yards 3 TD 1 INT, porta i compagni dalle proprie 13 alle 11 yard avversarie in 90 secondi a suon di lanci perfetti, lasciando poi il field goal che ricaccia Minnesota nell'incubo a Ryan Longwell. I Vikings dovranno conquistarsi il lasciapassare per i play off nella capitale contro i Redskins all'ultima giornata.
Chicago @ Detroit 13-19
In una partita che avrebbe dovuto salvare l'onore e relegare i perdenti all'ultimo posto di division Detroit la spunta grazie ad un break iniziale che la vede chiudere il primo tempo 16-0.Chicago inesistente in attacco per tre periodi è stata risvegliata solo da un fumble riportato in meta da Lance Briggs che ridava un po' di ossigeno ai suoi nel terzo quarto. Detroit domina contro una difesa stanca ed orfana di Brian Urlacher grazie alla giornata di Kevin Jones, rookie da Virginia Tech, che corre 123 yards e segna l'unico td dei Lions.
La difesa dei Bears riesce comunque a limitare i danni e quando nell'ultimo periodo, dopo il fumble di Briggs, Thomas Jones (109 yard corse, 34 di ricezione) e Chad Hutchinson (20/35 114 yards 1 td) cominciano a fare qualche giocata decente si comincia a credere in un'incredibile rimonta che però non arriva, limitandosi alla meta di Jason McKie che fissa il risultato finale.
NFC SOUTH
Atlanta Falcons 11-4, Carolina Panthers 7-8, New Orleans Saints 7-8, Tampa Bay Buccaneers 5-10.
Atlanta @ New Orleans 13-26
Con Michael Vick a osservare dalla side line, Atlanta esce con le ossa un po' rotte da una sfida che tutto sommato interessava solo ai Saints, i quali, grazie a questa vittoria, si potranno giocare un posto in post season nello scontro diretto di domenica prossima contro Carolina Panthers.
La partita ha storia solo fino a metà del secondo quarto, quando il primo td di New Orleans dà un vantaggio che i Falcons non riusciranno più a colmare. Aaron Brooks lancia due intercetti ma riesce comunque a uscire col 50% di completi, un rushing td e un td pass, mettendo a referto 227 yards. Il suo diretto rivale, il rookie Matt Schaub, esce con qualche acciacco dalla prima partita da starter in carriera: subisce tre sacks (un fumble e una safety), lancia due intercetti e completa solo 17 lanci su 41 per 188 yards. Un disastro, ma è un rookie e non ci si può attendere più di tanto, soprattutto a buttarlo nella mischia per sostituire Vick e contro una squadra agguerrita come i Saints.
Deuce McAllister è ovviamente tra i mattatori dell'incontro correndo per ben 128 yards (pur senza segnature). Gli acuti per vincere i Saints li vanno comunque a pescare in difesa e negli special team: Tony Bryant, defensive end al sesto anno di esperienza, realizza subito una safety da due punti, il corner back Mike McKenzie piazza due intercetti a Schaubb, il tutto aggiunto alla ciliegina del ricevitore Michael Lewis che riporta un kick off per 96 yards dentro la end zone avversaria.
I Saints domenica troveranno nei Carolina Panthers un avversario più motivato, agguerrito e probabilmente più forte. Un avversario che in stagione li ha già battuti e che vorrà difendere il titolo di campione NFC in gennaio.
Carolina @ Tampa Bay 37-20
Dopo il disastroso avvio l'unica cosa che può far male a Carolina oggi è quella di dover rimpiangere troppo quella meta concessa ad Atlanta a pochi secondi dalla fine la settimana scorsa. Senza quella sconfitta oggi i vicecampioni del mondo (partiti con un record di 1-7) sarebbero ai play off. Nonostante la marea di infortuni e un record iniziale pessimo, i Panthers si giocheranno comunque l'accesso alla post season nell'ultima partita di campionato.
A Tampa i Panthers non faticano granché ad avere ragione dei Bucs di John Gruden, con Jack Delhomme in stato di grazia (214 yards e 4 td) e un Nick Goings devastante che ha corso 129 yards e ne ha ricevute 39. Impressionante anche la partita del trentunenne WR Muhsin Muhammad (115 yards 2 td), che condisce la partita di ricezioni spettacolari e apre le marcature con una presa ad una mano in end zone. Con un Michael Pittman al solito poco utile ed un attacco che trova spunti positivi solo nel vecchio Joey Galloway (99 yards ricevute ed un td) e in un combattivo Michael Clayton, rookie che chiude con due touch down e 66 yards ricevute, Brian Griese le ha provate tutte per tenere in gioco i suoi, lanciando 30 completi per 321 yards e 3 td pass facendosi però intercettare due volte.
Carolina ha costruito la vittoria tra il primo tempo e la prima drive del terzo periodo, portandosi sul 24-7, risultato che ha tagliato le gambe ai Buccaneers che hanno sempre e comunque provato rimanere in gioco, riuscendo però soltanto a limitare il margine di una sconfitta schiacciante.
NFC WEST
Seattle Seahawks 8-7, St. Louis Rams 7-8, Arizona Cardinals 5-10, San Francisco 49ers 2-13.
Arizona @ Seattle 21-24
Nella division più pazza (e mediocre probabilmente), dalla NFL, i Seahawks staccano il biglietto per i play off ottenendo la vittoria sui derelitti Cardinals. Con Hasselbeck a riposo e il mediocre Trent Difler in cabina di regia Seattle gioca una partita non eccelsa che vede nel solito Shaun Alexander il vero leader dell'attacco. Il running back da Alabama corre per 154 yards sfondando il muro delle 1500 in stagione per la prima volta in carriera. Alexander è inarrestabile per i Cardinals e va a segnare tutti e tre i TD per Seattle, subendo anche un fumble che riesce in ogni caso a ricoprire.
L'ex campione del mondo con Baltimora Dilfer si accontenta di un misero compitino da 10/26 per 128 yards ed un intercetto. Fa meglio il buon Josh McCown che anche se mette a referto due intercetti riesce a lanciare 3 td pass e 248 yards. Boldin e Fitzgerald sono i due bersagli preferiti del quarter back di Arizona che ha visto inoltre il proprio RB veterano Emmith Smith chiudere con 23 portate per 65 yards. Anche quest'anno la stagione di Smith sarà dunque sotto le 1000 yards e probabilmente sarà la stagione di addio per uno dei più grandi di tutti i tempi.
Non inganni il risultato, i tre punti di scarto sono frutto di un eccessivo rilassamento della difesa di Seattle nell'ultimo quarto, dopo la meta del 24-7, una difesa che aveva comunque ben contenuto i rivali e portato a segno 4 sacks.
San Francisco @ Buffalo 7-41
Nessun tifoso dei niners si offenderà se questa partita sarà definita come l'ennesima patetica prestazione di San Francisco. Ad offendersi saranno probabilmente i tifosi di Arizona, con i Cardinals che sono 0-2 contro i californiani. I 49ers alternano due QB's nell'arco dell'incontro, Ken Dorsey (5/10 54 yards 1 int) e il rookie Cody Pickett (4/10 55 yards 1 int) e se al "lavoro" dei due giovani registi aggiungiamo il gioco di corsa i cercatori di pepite chiudono con sole 189 yards guadagnate in attacco. Il nulla, salvato solo da un TD di Kevan Barlow che riesce ad evitare il secondo shotout stagionale.
Buffalo continua la sua corsa e coltiva ancora qualche speranza rimpiangendo qualche sconfitta di troppo ad inizio stagione. Prima di essere messo a riposo nell'ultimo quarto Drew Bledsoe lancia 172 yards e un touch down, ma tutto il reparto offensivo dei Bills si diverte contro una difesa quasi inesistente. Buffalo corre per 226 yards e ne conquista 215 col gioco aereo, i RB Willis McGahee e Shaud Williams portano palla rispettivamente per 102 e 93 yards, mentre tra i WR si mettono in evidenza il rookie Lee Evans (92 yards 2 td) e Eric Moulds con 81 yards ricevute.
Solo con qualche riserva in campo e sul risultato di 41-0 i Bills concedono una segnatura a San Francisco, dopo che per tutta l'incontro la propria difesa ha spazzato via l'attacco avversario. Il pacchetto difensivo dei Bills fa infatti registrare due fumble forzati di cui uno ricoperto, tre intercetti e altrettanti sacks.
Buffalo può sperare in una qualificazione miracolosa, mentre i niners hanno cominciato da tempo a pensare come mettere ordine in questa squadra per renderla degna del nome che porta.
Lasciatemi dedicare questo mio primo piccolo contributo al gran lavoro di Playitusa.com alla memoria di Reggie White. Ovunque tu sia, "asfalta" ancora ogni avversario Ministro. RIP