Willis McGahee è in grande crescita per Buffalo
East Division
New England Patriots 12-1 ; NY Jets 9-4 ; Buffalo Bills 7-6 ; Miami Dolphins 2-11
New England-Cincinnati 35-28
Chi non perde il pallone vince. Semplice.
In una gara in cui i Patriots sono andati sotto (e di molto) nelle total yds (478 a 351 per Cincinnati), decisive sono state le 3 palle perse degli ospiti, 2 nella red zone (tra cui un intercetto in end zone di Troy Brown, ancora schierato cornerback) e l'altra che ha portato 7 punti (ritorno da 34 yds di Samuel).
L'attacco si è comportato bene, ma si è fermato in maniera preoccupante dopo il TD del 34-15 a inizio terzo quarto. La difesa ha concesso più del solito, ma a un attacco capace di segnare 85 punti nelle ultime 2 gare, e ancora una volta ha fatto quasi tutte le giocate decisive. Non sempre scintillanti, ma non perdono mai.
Pittsburgh – NY Jets 17-6
Grande resistenza per 3 quarti (3-3 dopo 45 minuti) contro forse la miglior squadra NFL in questo momento, ma nel finale l'attacco ha mostrato preoccupanti limiti, non riuscendo a cambiare marcia mentre quello di Pittsburgh metteva punti sul tabellone. Decisivi i troppi errori: 3 intercetti per Pennington e 12 penalità di squadra.
Confortante da un lato la capacità di rimanere in partita quasi fino alla fine, soprattutto grazie a una difesa estremamente solida, dall'altro sono emersi i limiti di una squadra bilanciata, ma che manca di qualcosa per competere ai massimi livelli. La sconfitta non dovrebbe pregiudicare la corsa per la wild card, ma ai playoffs è probabile che si faccia solo presenza.
Buffalo-Cleveland 37-7
La squadra più calda del momento? E se fossero i Bills?
C'è stata partita solo nel primo quarto (chiuso 7-3 per gli ospiti), dopo di che l'attacco dei Browns è stato letteralmente tolto dal campo: 17 total yds, -12 yds su passaggio (il meno non è un errore di stampa). I Bills hanno chiuso con 8 sacks e forzato 5 turnovers.
La difesa di Buffalo era sempre sembrata ottima, ora lo è anche l'attacco. McGhaee ha inanellato la 6^ gara da 100 yds su 8 partenze da titolare, segnando in 2 occasioni. Il ritorno di Troy Vincent (come safety), poi ha avuto un ulteriore impatto sulla difesa, con il veterano che ha collezionato un intercetto, un sack e un fumble recuperato. Se i Bills sono questi, Santa Klaus potrebbe portare degli insperati playoffs quest'anno.
Denver-Miami 20-17
Non è la prima volta che i Dolphins rimangono in partita fino alla fine, di certo non è la prima volta che escono dal campo a testa bassa.
Contro una delle peggiori versioni stagionali dei Broncos, Miami si è fatta correre in faccia per tutta la gara. Feeley è stato discreto (17/35, 170 yds, 1 TD, 1 INT), considerando che il running game ancora una volta ha fatto poco (70 yds), ma come al solito è mancato qualcosa a Miami per vincere.
North Division
Pittsburgh Steelers 12-1 ; Baltimore Ravens 8-5 ; Cincinnati Benglas 6-7 ; Cleveland Browns 3-10
Pittsburgh – NY Jets 17-6
Fino a un certo punto le gambe di Jerome Bettis non bastavano. Ci ha pensato il suo braccio.
Con un passaggio da 10 yds per il TD di Tuman, il RB degli Steelers ha rotto la parità prodotta da due grandi difese, aprendo la strada per una vittoria sigillata con una sua corsa in end zone da 12 yds.
Ancora una volta gli avversari di Pittsburgh sembrano aver trovato un modo per limitare Roethlisberger (9/19, 144 yds) e ancora una volta il rookie è venuto via con una W. Come al solito a condurre tutti c'ha pensato l'autobus, che rimane il RB più produttivo anche con il ritorno di Staley (10 corse, 57 yds per Bettis, 16 corse, 51 yds per l'ex Phila). Non una novità la consistenza della difesa, preoccupante (per gli altri) la capacità di Pittsburgh di trovare sempre un modo per vincere le partite, grazie alla disponibilità di molte armi diverse.
Coach Edwards ha fotografato bene la partita e il momento degli Steelers: "Hanno fatto le giocate decisive, è ciò che fanno le buone squadre, è ciò che fanno le squadre da titolo. Hanno giocato meglio di noi nell'ultimo quarto".
Baltimore-NY Giants 37-14
In vantaggio facilmente 17-0, solo un fumble ritornato (per 50 yds) in end zone da Umenyiora ha spaventato i Ravens. Ma hanno impiegato poco per chiudere definitivamente la gara.
In una anormale prestazione, Boller ha chiuso con 18/34, 219 yds, 4 TD, aiutato dalle 104 yds di Chester Taylor che hanno permesso di limitare l'impiego di Jamal Lewis. I Ravens hanno stranamente disposto a piacimento della difesa avversaria, mentre la loro è tornata a dominare, concedendo 55 yds nei primi 3 quarti (cioè finchè c'è stata una partita), arrivando a forzare 6 turnovers e costringendo Coughlin a tornare su Kurt Warner dopo che Manning aveva perso 3 palloni accumulando cifre raggelanti (4/18, 27 yds, 2 INT).
New England-Cincinnati 35-28
"Abbiamo perso perchè abbiamo fatto errori decisivi. Abbiamo mosso il pallone. Abbiamo il talento. Ma non siamo ancora maturi." I Patriots maturi lo sono fin troppo, invece. Kelley Washington ha descritto bene un'altra bella gara dei Bengals, questa volta finita male.
Sotto di 21 per troppe palle perse al momento sbagliato, Kitna (al posto di Palmer, uscito per una lieve distorsione al ginocchio) ha cercato di orchestrare un'improbabile rimonta fermata solo dall'ultimo drive di Brady, che ha tenuto il pallone fino alla fine.
Palmer e Kitna hanno chiuso con 27/37, 328 yds, 3 TD, 2 INT, avvalendosi delle 12 ricezioni per 145 yds di Houshmandzadeh in un attacco esplosivo, ma non abbastanza da superare i limiti di una difesa da migliorare durante la prossima offseason.
Buffalo-Cleveland 37-7
Sarebbe meglio non commentare, ma lo dobbiamo fare.
Come nel calcio cambiare l'allenatore per disperazione peggiora soltanto le cose e la quinta peggior prestazione per yardage della storia della NFL è lì a dimostrarlo. 7 punti sono arrivati solo per gentile omaggio di Clements, che ha perso un pallone su punt return a 18 yds dalla propria goal line.
McCown ha prodotto pochissimo (8/20, 62 yds, 2 INT) anche grazie alla scarsa protezione (7 sacks subiti), mentre Garcia, entrato durante la gara, ha retto poco prima di uscire per infortunio. La difesa, decente sui passaggi, ha concesso però 215 yds su corsa.
In questo momento i Browns non ci provano neanche.
South Division
Indianapolis Colts 10-3; Jacksonville Jaguars 7-6 ; Houston Texans 5-8 ; Tennessee Titans 4-9
Houston-Indianapolis 14-23
Non è arrivato il record, sono arrivati i playoffs. Quello che conta per Manning.
Dopo 11:43 la partita sembrava già chiusa, con il QB di Indy capace di muovere l'attacco a piacimento, sfruttando l'intercetto iniziale di Carr. Ma i Texans hanno resistito e, grazie a un grande Domanick Davis (128 yds, 1 TD su corsa più 78 yds su passaggio), sono rientrati in partita, non concedendo più nessun TD e cedendo solo al FG del +9 finale.
È arrivato un record per Manning (13^ gara consecutiva con almeno 2 TD), ma quello di TD stagionali si è solo avvicinato (-2). La macumba di Dan Marino ha funzionato, con l'attacco dei Colts che è andato in stallo dopo lo scintillante inizio, nonostante la buona giornata di Edgerrin James (104 yds). Nella giornata di minima produzione stagionale di punti, la difesa ha dato discreti segnali, soprattutto grazie a un dominante Freeney, che con 3 sacks ha guidato una difesa che ha messo sotto grande pressione Carr per tutta la gara.
Houston ha mostrato diverse buone cose, la capacità di controllare l'attacco più esplosivo della lega, un certo carattere e il rookie Dunta Robinson, autore di 2 sacks, roba che raramente i Colts concedono. Dall'altra parte Tony Dungy non è stato troppo dispiaciuto delle difficoltà incontrate: "Pensavo che sarebbe stata un'altra partita in cui saremmo andati spediti, invece si è trasformata in una lotta. In qualche modo sono contento di ciò, perché andando avanti le partite saranno sempre più così".
Jacksonville-Chicago 22-3
Vittoria fondamentale per rientrare in corsa per una wild card. Raro (per i Jags) anche l'agio con cui hanno vinto, cosa che non sorprende più di tanto, considerato il valore degli Orsi, ormai in letargo.
In vantaggio fin dall'inizio, i padroni di casa hanno concesso molto poco al running game di Chicago (31 yds) e hanno messo sotto pressione fin dall'inizio Hutchinson, che ha chiuso la gara con 5 sacks e una safety subiti.
L'attacco ha prodotto soprattutto sui passaggi, con un Leftwich capace di terminare con 25/45, 242 yds, 2 TD, 1 INT, nonostante diversi palloni lasciati cadere dai ricevitori. Considerati anche gli infortuni degli avversari, difficile trarre indicazioni particolari sullo stato di forma di una squadra che dà sempre il massimo, ma sembra avere un potenziale limitato.
Tennessee-Kansas City 38-49
Quando una squadra molla, lo fa prima con la difesa. Nel Monday Night ce ne sono state due.
Stagione sostanzialmente finita per entrambe, con diversi infortuni (soprattutto dalla parte Titans), la gara si è trasformata in uno spettacolo offensivo in cui solo le statistiche (542 a 383 per Tennessee di total yards) hanno arriso ai padroni di casa.
Volek ha sostituito bene McNair, chiudendo con 29/43, 426 yds, 4 TD. Protagonista della serata è stato però Drew Bennett, autore di 4 TD con 12 ricezioni e ben 233 yds. Come spesso accade nel football ha perso chi ha sbagliato di più, cioè Tennesse: 4 fumbles, 13 penalità per 104 yds.
Per la verità un errore decisivo l'hanno fatto gli arbitri, chiamando nel drive decisivo per i Chiefs un'inesistente personal foul su Green, colpito in realtà alla spalla e non alla testa. Fisher ovviamente non l'ha presa bene e ha fatto nomi e cognomi: "Sono contrariato per la performance di Tom White e per il modo in cui ha arbitrato. Devi lasciar giocare i giocatori."
West Division
San Diego Chargers 10-3 ; Denver Broncos 8-5; Kansas City Chiefs 5-8 ; Oakland Raiders 4-9
San Diego-Tampa Bay 31-24
Sempre in vantaggio di un TD e sempre rimontata, San Diego ha trovato il modo per segnare il TD decisivo: con la difesa.
Sul 21-21, a poco meno di 4 minuti dalla fine la giocata decisiva l'ha fatta Donnie Edwards con un ritorno d'intercetto da 30 yds che ha messo i Bucs in una fossa.
Che Tampa con Griese fosse altra roba rispetto all'inizio si era capito, certo i Chargers hanno dovuto lottare parecchio per mantenere il vantaggio sui Broncos per il titolo di division. E ancora una volta la firma sulla vittoria l'ha messa la difesa, al cui riguardo Tim Brown l'ha definita migliore di quella dei Chargers del Superbowl '94. Una mano l'hanno data anche i Buccaneers, autori di 12 penalità per 111 yds.
Brees è stato più falloso del solito (17/23, 220 yds, 2 TD, ma 2 INT), mentre si cercano sempre difese capaci di trovare una risposta a Tomlinson (131 yds e 1 TD), peraltro autore di un fumble che ha permesso ai Bucs il pareggio a quota 21. Nella giornata di Eric Parker (6 ricezioni, 118 yds e un TD da 79 yds), i Chargers hanno battuto una squadra in questo momento migliore del suo record e difficilmente non finiranno davanti a Denver nella AFC West. Da lì in poi inizieranno le cose serie.
Denver-Miami 20-17
È possibile perdere in due? No, ma Denver ci è andata vicino.
Contro una squadra che aspetta solo la offseason, i Broncos hanno mostrato preoccupanti segni di nervosismo. Le voci su Shanahan a Notre Dame e le critiche non proprio velate di Shannon Sharpe su Plummer nel prepartita hanno creato l'atmosfera per una gara che in certi momenti ha sfiorato lo psicodramma. Jake the Snake ne è stato il protagonista. Dopo il primo intercetto (brutta palla, preda di un uomo di linea), il QB di Denver ha fatto un gestaccio a un tifoso, in un momento dispari per quel che riguarda il rapporto atleti-tifosi americani, anche se poi ha provato a scusarsi. La sua gara non è poi andata molto meglio, lanciando un altro intercetto in una gara a dir poco mediocre (16/30, 219 yds).
La salvezza è venuta dal running game, che si è dimostrato ancora una volta indipendente dall'attore principale. Messo sul pino Droughns dopo 2 fumble nei primi 4 palloni portati, Tatum Bell ha fatto la storia della partita (17 corse, 123 yds, 2 TD)"peccato non sia finita bene per lui. Una grave distorsione alla spalla dovrebbe infatti aver concluso la sua stagione, facendo tornare fondamentale Droughns (comunque 62 yds con 18 corse per lui).
Fondamentale nel risultato, questa è una delle poche indicazioni positive di una giornata che non è accaduta per caso. Denver continua ad affidarsi a un QB troppo umorale e incline agli errori, mentre la difesa non è in grado di vincere le partite senza una buona mano dall'attacco.
Tennessee-Kansas City 38-49
In una gara tra attacchi non poteva che spuntarla Kansas City.
Per la verità , se si va a vedere lo yardage totale, i Chiefs sono andati sotto, ma quel che conta è il 49 messo sul tabellone. Dopo una gara molto equilibrata, il field goal del +3 a meno di 2 minuti dalla fine sembrava aver posto fine alle speranze dei Chiefs. A questo punto Trent Green si è messo al lavoro, orchestrando un drive favorito da una chiamata sbagliata e chiuso dal TD di Kennison. Il disperato assalto finale dei Titans si è risolto con un fumble riportato in end zone da Kawika Mitchell a 8 secondi dalla fine.
Come sempre nulla di nuovo da dire sull'attacco, se non sottolineare la prestazione di Larry Johnson, capace di correre per 104 yds con solo 7 portate (grazie a un TD da 41 yds e uno da 46). Buone notizie per questo finale di stagione senza Holmes.
Atlanta-Oakland 35-10
Dopo aver retto per un quarto (avanti 3-0), la difesa ha mostrato delle crepe e lì è finita la partita.
Atlanta ha sfruttato al meglio le sue armi, non permettendo per oltre 56 minuti ai Raiders di violare la sua end zone e correndo a piacimento. Oakland si è sparata sui piedi con diversi turnovers, ma la differenza di solidità tra le squadre è abissale e si è notata tutta.