NFL: la partita dell’anno

I tempi del Super Bowl XIX sono veramente lontani…

Ebbene si', siamo finalmente arrivati al momento caldo della stagione NFL, quello in cui si decidono le sorti delle squadre: vittoria della division o lotta per il secondo posto con la possibilita' di non andare neanche ai playoff? Una bella settimana di riposo al primo turno di postseason in modo da arrivare freschi al divisional o una partita di wild card dura e difficle da vincere? Ma la cosa piu' importante per qualcuno e': avremo la scelta numero 1 o 2 al prossimo draft?

E' proprio questo l'interrogativo che gravita attorno alla partita di domenica prossima al Candlestick "Monster" Park di San Francisco. Di fronte due delle squadre piu' gloriose della NFL: 10 Super Bowl giocati, di cui 7 vinti, migliori due squadre come percentuali di vittorie in regular season dal 1970 ad oggi, giocatori del calibro di Dan Marino, Joe Montana, Steve Young, Mark Duper, Mark Clayton, Jerry Rice, Y.A. Tittle, Ronnie Lott, Larry Csonka, Bob Griese…

umeri e nomi del passato, un passato non remoto, ma lontano abbastanza da non essere piu' sufficiente alle tifoserie delle due squadre per rispondere agli sfotto' degli avversari.

La situazione delle due franchigie in questa stagione e' tale che potremmo assistere a "La partita piu' brutta dell'anno". Per entrambe il record e' 1-9, nonostante il calendario non fosse irresistibile: i Niners hanno vinto solo con Arizona ed hanno perso contro squadre come New Orleans, Chicago, Carolina e Tampa Bay che non sono certo irresistibili; i Dolphins militano sicuramente in una division piu' difficile, ma hanno vinto solo contro St. Louis a sorpresa, uscendo sconfitti dalle partite con Buffalo, Cincinnati e Arizona.

Sicuramente la ragione che sta alla base di queste prestazioni e' la mancanza di talento nelle due squadre.
San Francisco e' in piena ricostruzione dopo gli errori di gestione degli anni passati ed ha iniziato la stagione con una squadra giovane e tutta da testare; gli infortuni in tutte le posizioni del campo non hanno certo aiutato, vista la scarsa profondita' del roster.

Il miglior reparto doveva essere quello difensivo, ma gli infortuni ai due CB titolari e a Julian Peterson, il miglior linebacker della squadra, e la poca efficacia della linea hanno prodotto la 21-esima difesa della NFL (17-esima contro i passaggi, 21-esima contro le corse) con soli 10 turnover forzati.

Dall'altro lato l'attacco, che definire asfattico e' poco, non ha trovato nessuno capace di essere un leader. L'unica nota lieta e' il TE Eric Johnson che sta avendo un'ottima stagione statistica e guida la squadra sia come numero di ricezioni che come yard guadagnate.

Risultato: nelle partite "migliori" la squadra ha giocato un tempo su due, ma alla fine ha sempre perso, a parte l'incredibile rimonta di 16 punti in poco piu' di 8 minuti contro Arizona. Nelle partite peggiori non ha avuto la minima possibilita' di impensierire l'avversario, come nel 34 a 0 a Seattle o nell'ultima giornata contro Tampa Bay. I tifosi sono cosi' esasperati e disperati che pensano di nascondersi in casa per una settimana e di iniziare a parlare con rispetto degli "odiati" Raiders che, pur essendo 3-7, per lo meno mantengono una certa' dignita' di squadra.

Miami si era presentata al training camp come una delle favorite alla vittoria della division, ma dopo le tegole del ritiro di Ricky Williams, dell'infortunio di David Boston e della trade che li ha privati di Adewale Ogunleye – rispettivamente miglior RB, WR e DE della squadra - le aspettative si sono nettamente ridimensionate. I Dolphins hanno sicuramente piu' talento e profondita' dei Niners, ma anche per loro la stagione e' stata ricca di infortuni importanti: su tutti, oltre al gia' citato Boston, il LB Junior Seau, i DT Tim Bowens e Larry Chester, il RB Lamar Gordon.

Nonostante il maggior numero di assenze sia in difesa, questa rimane il miglior reparto della squadra (e' addiritrura la prima sui passaggi anche se e' 29-esima dontro le corse). Nelle ultime settimane si e' fatto da parte quello che da molti era ritenuto il principale responsabile della caduta di Miami nel fondo della AFC, ovvero il capo allenatore Dave Wannstedt. Il buon Dave sicuramente ha avuto le sue colpe e forse e' piu' bravo come defensive coordinator che come head coach, ma sicuramente le sue dimissioni non risolleveranno di colpo la franchigia. La situazione dell'attacco e' davvero pessima, con i due QB alternatisi al comando della squadra – AJ Feeley e Jay Fiedler – che probabilmente in molte squadre non sarebbero niente di piu' che riserve delle riserve. Il gioco di corsa e' praticamente inesistente e la linea ha concesso ben 37 sack.

Come accennavo prima, potrebbe essere davvero una partita da festival degli orrori. Assisteremo allo scontro tra pessimi RB e pessime difese sulle corse, tra linee offensive che non riescono ne' a proteggere il loro QB ne' a bloccare bene per i loro RB e linee difensive che mettono poca pressione ai QB avversari, tra QB che hanno lanciato 29 intercetti e secondarie che ne hanno effettuati solo 12… e mi fermo qui per non calcare troppo la mano.

Come potete capire il pronostico e' particolarmente difficile da fare: da una parte i Niners hanno il vantaggio di giocare in casa, anche se finora non ha contato molto; dall'altra parte i Dolphins hanno per lo meno una difesa che e' in grado di fare big play e di tenerla a galla. Alla fine mi sbilancio a favore dei Dolphins per due motivi:
1. hanno cambiato allenatore e questo puo' portare nuovi stimoli;
2. i Niners sono in una fase di involuzione tale - ebbene si', visto l'inizio di stagione sembrava imposssibile, ma e' proprio cosi' - che non vedo come possano mettere insieme 4 quarti giocati decentemente.

L'importanza del match sta nel fatto che in palio c'e' probabilmente la prima scelta assoluta del prossimo draft. Per entrambe le formazioni infatti questa e' l'occasione piu' ghiotta per raggiungere quota 2 nella casella delle W. Le altre squadre in lizza per il miglior prospetto universitario di quest'anno sono "gia'" a tre vittorie e difficilmente potranno essere scavalcate.

Nessuna delle due cerchera' comunque di perdere apposta per poter scegliere piu' in alto, perche' non rientra nella mentalita' dello sport americano in generale e in particolare del football, in cui l'onore e' molto importante. In questo caso pero' potra' sembrare che qualcuno lo faccia di proposito a lanciare un intercetto direttamente nelle mani di un LB avversario o a farsi cadere la palla di mano senza nessun contatto: fidatevi di me, purtroppo tutti gli orrori che vedremo rispecchiano perfettamente il valore dei giocatori in campo!

Buon divertimento a tutti.. soprattutti agli amanti dell'horror!

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