Focus: i Rookie dell’ American League

Michael Brantley, Cleveland Indians

Stephen Strasburg, Buster Posey, Aroldis Chapman, Jason Heyward, Brian
Matusz
.
Quando mi è stato proposto di occuparmi del Rookie Report per la stagione 2010
sono questi i primi nomi che mi sono venuti in mente e mi è quindi sembrato
doveroso iniziare il pezzo menzionandoli (in realtà  è solo un volgare trucco per
attirare un maggior numero di visitatori tramite Google).

L'obiettivo di questa prima puntata è, essenzialmente, quello di presentare i
rookies più attesi per questa stagione, in modo da poterli conoscere meglio,
oltre a cercare di prevedere chi saranno i candidati più credibili per la corsa
al premio Rookie of the Year.

Per oggi, mi limiterò ai giocatori che iniziano la stagione nel 25-men roster e
che hanno meno di 130 ABs per quanto riguarda i position players e meno di 50
IPs per i lanciatori, division per division.

Con le prossime, invece, sarà  possibile seguire l'andamento di tutti i rookies
che si distingueranno sul campo, quindi sicuramente ci saranno delle new entry e
degli addii all'interno del report ogni mese.

American League East

Brian Matusz, LHP, Baltimore Orioles.
Nato nel 1987, dopo poco più di 100 inning lanciati nelle Minors, tra A+ e AA,
Matusz ha esordito in MLB lo scorso Aprile, per lanciare 45 riprese in 8 partite
come partente per gli Orioles, giusto giusto in modo da mantenere l'eleggibilità 
per la nostra rubrica di quest'anno.

Si tratta di un lanciatore con una buona propensione ad ottenere degli strikeout
(praticamente uno a ripresa nelle Minors) e un discreto controllo, con un
rapporto K/BB già  più vicino a 3 che a 2,5 nella sua breve esperienza in Major
League. Attualmente è il n. 4 della rotazione degli Orioles ed è stato il
lanciatore più utilizzato dalla squadra durante lo Spring Training, con buoni
risultati.

Wade Davis, RHP, Tampa Bay Rays.
Due anni più vecchio di Matusz e con un percorso differente. Se il primo è stato
la quarta scelta assoluta del draft 2008, Davis ha firmato, da liceale, per gli
ex Devil Rays in seguito al draft del 2004, dove venne scelto al terzo giro. Ha
anche una maggiore esperienza del baseball pro rispetto a Matusz, avendo
lanciato oltre 600 inning in sei anni, attraverso tutto il sistema dei Rays.

Nonostante uno Spring Training non eccellente, in cui ha mostrato qualche
problema di controllo, concedendo un po' troppe BB, si è aggiudicato il quinto
spot in una rotazione davvero giovanissima, se si pensa che tutti e cinque i
partenti sono nati negli anni '80. Il controllo è, a mio parere, ciò che fa la
differenza tra lui e il n.4 degli Orioles, visto che ottengono più o meno gli
stessi strikeout, ma Davis concede all'incirca una base per ball in più a
partita, peggiorando il suo rapporto K/BB.

Detto ciò, ha alle spalle una squadra decisamente migliore che probabilmente gli
renderà  più agevole vincere delle partite e, in caso ottenesse più W di Matusz,
visti i criteri di valutazione troppo spesso usati per i lanciatori, potrebbe
rappresentare un candidato al premio Rookie of the Year.

Altri possibili candidati

In questa categoria inserirò giocatori che fanno parte del 25-men roster, ma che
non hanno, finora, generato aspettative così alte o, al contrario, giocatori
all'interno del 40-men roster attorno ai quali c'è molta attesa e che
verosimilmente riceveranno una chiamata per un'apparizione in Major League
durante quest'anno.

Desmond Jennings, OF, Tampa Bay Rays.
Un ottimo atleta, batte, prende un discreto numero di basi per ball, pochi
strikeout e ruba molto e bene (134 SB nelle Minors a fronte di 29 CS), potrebbe
presto affiancare B.J. Upton e Carl Crawford per formare un trio di esterni
davvero notevole.

Reid Brignac, IF, Tampa Bay Rays.
Si tratta di un discreto interbase, che prende qualche K di troppo e troppe
poche BB, che vive e muore quindi con la sua media battuta. Ha mostrato un po'
di potenza per un middle infielder, ma questa sembra disperdersi con la salita
lungo il sistema dei Rays. L'ho inserito in lista perchè, dopo le esplosioni di
Bartlett e Zobrist, non vorrei perdermi la possibile fioritura di
un'altro infielder ad opera di Maddon.

Per i maniaci dei prospetti, infine, vale la pena dare un'occhiata ogni tanto a
due prospetti delle grandi rivali di questa division: Jesus Montero, C
con dei numeri offensivi davvero notevoli l'anno scorso fino al AA per gli
Yankees e Josh Reddick, classe 1987, che ha sfruttato una buona stagione
a Portland, in AA per arrivare ad una breve apparizione con i Red Sox nel corso
del 2009.

A costo di essere un po' troppo Rays-centrico in questo primo report, voglio
segnalare anche Jeremy Hellickson, lanciatore destro del farm system
della squadra della Florida che, in quasi 460 inning nelle Minors, ha un valore
di K/9 pari a 9,67 e un rapporto K/BB intorno al 6.

Ha mostrato, infatti, la stessa capacità  di Davis nell'ottenere strikeout e un
controllo migliore, che lo avvicina di più a Matusz. Non mi stupirei, quindi, se
venisse chiamato già  da quest'anno con i Rays in caso di infortuni o momenti no
di qualche partente.

A Toronto, invece, un prospetto vicino alla Major è Brett Wallace, 3B con
una difesa sospetta che potrebbe farlo spostare in 1B e statistiche
interessanti; buona media battuta, buona OBP, SLG molto buona, anche se con
potenza altalenante nelle Minors, ma un po' troppi pochi K rispetto alle BB.

American League Central

Lou Marson, C, Cleveland Indians.
Catcher del 1986, draftato dai Phillies e finito alla Tribù nella trade di
Cliff Lee; ha mostrato un buon occhio nelle Minors, con una discreta BB%
e un numero di K accettabile per un giocatore con queste caratteristiche. E' lo
starting catcher di Cleveland, ma alle sue spalle scalpita un altro super-
prospetto che va sicuramente nominato tra gli outsider: Carlos Santana.

Coetaneo di Marson, arriva dai Dodgers e, negli ultimi due anni di Minors, ha
chiuso con più BB che K, per una OBP oltre i .400, con una notevole potenza.
Visto il ruolo delicato che ricopre difensivamente, si tratta certamente di un
giocatore molto importante per il futuro degli Indians.

Michael Brantley, OF e Luis Valbuena, IF, Cleveland
Indians
.
Se nell'American League East erano i Rays a farla da padrone per il numero di
rookies portati in Major, al centro il primato spetta decisamente a Cleveland.
Brantley dovrebbe essere il LF titolare nella squadra di Acta; si tratta di un
esterno atletico, un buon contattista, con poca potenza, ma che prende più BB
che K, oltre a saper rubare decisamente bene: 133 SB in 4 anni contro 29
CS….non sembra un clone di Jennings? Valbuena invece dovrebbe
pattugliare la zona di seconda; è un middle infielder che batte per la media,
con un po' di potenza e un occhio accettabile, con i suoi 121 ABs in Major
League rientra appena nella nostra definizione di rookie.

Scott Sizemore, IF, Detroit Tigerssi è guadagnato il posto da
titolare in seconda nel diamante dei Tigers dopo quattro anni di Minors, con
prestazioni ed indicazioni contrastanti. Ha avuto un'ottima annata nel 2007, in
A, poi un anno di assestamento in A+ per poi avere un'ottima annata in AA con
una linea molto simile al .300/.400/.500 che tutti i giocatori vorrebbero avere.

Austin Jackson, OF, Detroit Tigers.
Compagno di squadra di Sizemore, arrivato nella città  della General Motors nella
trade a tre tra Arizona, Yankees e Detroit, si è guadagnato il ruolo di CF
titolare al posto di Curtis Granderson, volato nella Grande Mela. Classe 1987,
non avendo mostrato grande potenza e prendendo qualche K di troppo, sarà  molto
dipendente dalla propria media battuta, anche se è in grado di rubare basi, pur
se con meno qualità  rispetto a Brantley e Jennings; al momento è, per me, dietro
questi due.

Altri possibili candidati

Kila Ka'aihue, 1B, Kansas City
Royals
.
Oltre ad avere uno dei nomi più belli di tutto il baseball, questo ragazzo di 26
anni appena compiuti rappresenta il prototipo del giocatore sabermetrico, dal
momento che, in quattro anni di servizio nelle Minors, ha collezionato 331 BB
contro soli 303 K, per un rapporto BB/K di quasi 1,1.

Ah, dimenticavo, ha anche battuto 81 HR durante questo percorso e la sua OBP più
bassa è stata pari a .359 se si esclude il primo anno da pro, in cui ha avuto
una linea davvero pessima, ma il suo miglioramento è stato costante e, viste le
prestazioni decisamente insufficienti di Jose Guillen nel ruolo di DH,
meriterebbe una promozione nel club di Major…ovviamente se fosse in un'altra
organizzazione! Invece al momento fa “solo” parte del 40-men roster, e sono
quindi costretto a metterlo “solo”in questa categoria.

American League West

Adam Moore, C, Seattle Mariners.
Catcher di dimensioni notevoli (6'3''-220), è un gradino sotto ai già  esaminati
Carlos Santana e Jesus Montero, pur essendo un discreto battitore,
specie vista la posizione che ricopre in campo. E' decisamente più vicino a
Marson, di due anni più giovane, anche se con caratteristiche diverse: cammina
un po' di meno, prende qualche strikeout di più, ma batte con maggior potenza
rispetto al collega di Cleveland.

Neftali Feliz, RHP, Texas Rangers. Sbarcato in Major League già  lo
scorso anno, al suo quarto anno da professionista, questo ragazzo del 1988 ha
fatto vedere, da rilievo, cose davvero interessanti, con un K/9 impressionante:
11.32 e un buon controllo, contrariamente a quanto fatto vedere nelle Minors,
oltre ad una GB% decente (38,5%). Probabilmente è un po' sprecato utilizzato nel
bullpen, ma, a prescindere da come si evolverà  la sua carriera, credo diventerà 
un pezzo importante del pitching staff dei Rangers già  a partire da quest'anno.

Altri possibili candidati

Chris Carter, OF, Oakland Athletics. Passato dai White Sox agli
A's, probabilmente diventerà  l'erede di Swisher (o una versione meno estrema di
Cust). Vista una difesa che non pare eccelsa, sembra destinato al ruolo di DH.
E' senza dubbio un battitore potente (107 HR in 4 anni di Minors, con una ISO
mai sotto i .239) con una discreta pazienza al piatto che lo porta ad un buon
numero di BB, ma anche a prendere ad un elevato numero di K.

Anche qui, c'è un prospetto di Seattle da tenere d'occhio alla sua prima
stagione da professionista: Dustin Ackley, IF da North Carolina e seconda
scelta assoluta al draft dello scorso anno, dietro a Stephen Strasburg
(visto come l'ho inserito con nonchalance ben due volte in un articolo che non
parla di lui?) e da alcuni considerato una scelta potenzialmente addirittura
migliore.

E' improbabile che venga promosso in Major già  da quest'anno, ma credo che
potrebbe avere un percorso simile a quello di Gordon Beckham, chiamato dai White
Sox dopo solo un anno e qualche partita nelle Minors, in cui ha viaggiato
spedito tra A, AA e AAA. In più, un altro ottimo giocatore nelle file di Texas è
Justin Smoak, 1B classe 1986 visto giocare anche in Italia al recente
Mondiale, con caratteristiche atipiche per un giocatore del suo ruolo, che lo
accomunano più a James Loney che non a Ryan Howard o al suo compagno di squadra
e coetaneo Chris Davis. Smoak, infatti, prende molte BB, pochi K e non batte
molti fuoricampo (nei suoi due anni di Minors 13, di cui 10 in 106 partite tra
A, AA e AAA lo scorso anno).

Probabilmente in un'altra squadra avrebbe qualche chance in più di far parte del
25-men roster, ma proprio la presenza di Davis nel club di Major League ne
blocca la promozione. Analizzati i contendenti, posso sbilanciarmi in una
previsione per il vincitore dell'American League Rookie of the Year 2010 e vado,
non senza una certa attrazione per Matusz, con Michael Brantley che, a
mio parere, godrà  del ruolo di titolare in una squadra buona e giovane come
Cleveland.

Ovviamente il pronostico serve soltanto per aprire un dibattito ed essere
sbugiardato a fine anno, quando sicuramente Brantley NON vincerà  il ROY, ma è il
momento più divertente di tutto il report e non potevo certo privarmene!

E' tutto: i curiosi della National League (perché gli appassionati sapranno
meglio di me le cose di cui parlo, soprattutto per quanto riguarda la propria
squadra) saranno accontentati durante la prossima settimana! A presto!

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