Coppia da Superbowl?

McNabb sta cercando un ricevitore… T.O.?

6-0. Ed è solo l'inizio.

Ok, dopo tre sconfitte consecutive al Championship, a Philadelphia si va piano con le celebrazioni, ma quest'anno la squadra è partita in tutt'altro modo rispetto al 2003. Basta vedere le cifre di McNabb: 1753 yds, 13 TD, 3 INT, 65% di completi e 105.6 di rating. Di questi tempi, l'anno scorso la squadra viaggiava con un record di 3-3 e le statistiche del suo quaterback parlavano di appena 845 yds, 2 TD, 6 INT con il 47% di completi. Qualcosa a riguardo, per spiegare il momento degli Eagles, ce l'ha da dire Terrell Owens.

Scaricato dai 49ers, tutti lo volevano. Lui voleva solo una squadra. E solo un quaterback. Voleva un giocatore con un grande braccio, capace di creare giochi dal nulla e soprattutto in grado di guidare un team vincente. Voleva Philadelphia, voleva McNabb.

Tutto l'attacco ha beneficiato del suo arrivo. Grande regista, vincente, McNabb non è mai stato però un lanciatore esplosivo, non uno da quasi 300 yards a partita, ma con T.O. l'attacco sui passaggi di Phila ha cambiato marcia. Già  adesso Owens ha eclissato le statistiche (yards e TDs) che James Trash ha ottenuto in tutta la scorsa stagione, in più gli altri ricevitori non hanno diminuito la loro produzione, sfruttando il maggior spazio a loro disposizione. Risultato: 278 yds di media su passaggio finora, contro le 188 dell'anno scorso, il tutto senza calare troppo sulle corse.

Inoltre, lontano dal West-Coast offence, quest'anno si sta notando la terribile efficacia di T.O. anche sulle tracce profonde, cosa lo ha reso protagonista di più di un big play. Con le sue pazzesche doti fisiche, se non è raddoppiato, Owens riesce spesso a separarsi dal cornerback così tanto che a McNabb basta lanciarla per aria. Semplice. Se poi il passaggio è particolarmente buono, ai difensori non rimane che leggere la targa di Owens e sperare almeno che i festeggiamenti del TD portino con sé qualche penalità  (come è avvenuto a Cleveland, un bel "unsportsmanship conduct" per aver strappato uno striscione che lo scherniva).

Fino ad ora ha già  segnato 4 TD da 29 yds o più e in più apre spazi per i compagni. Quest'anno Pinkston ha avuto ricezioni da 53 e 65 yds e Mitchell da 48, cosa che non si ricorda nelle versioni precedenti dell'attacco di Philly.

Lo stesso McNabb sta molto di più nella tasca, si fida di più a mettere la palla in aria e rischia molto meno la corsa. Tutto a vantaggio della sua salute.

Nella conference di Culpepper-Moss, gli Eagles hanno una coppia molto simile per le caratteristiche di entrambi. Ma probabilmente hanno qualcosa in più. McNabb è sempre stato più lucido nei momenti importanti e ha sempre limitato gli errori nelle partite decisive, mentre Owens sfrutta la sua maggior potenza fisica rispetto a Moss per andare a ricevere anche nel corto-medio raggio. In ogni caso, a parte il duo di Minnesota, non si vede nessun altro al livello di McNabb-T.O. Il football è lo sport di squadra per eccellenza, ma raramente si sono visti due giocatori condizionare così tanto il rendimento di un attacco.

Se gli scheletri nell'armadio di McNabb si limitano alle tre sconfitte nei Championships (ma forse è più un merito arrivarci), quelli di Owens lo accompagneranno sempre, affibbiandogli la nomea di piantagrane. Molte volte per nulla (come nel caso di qualche estroso festeggiamento), altre volte a ragione, è spesso stato al centro di polemiche.

Anche il 2004 non è stato tranquillissimo, essendo già  stato obbligato due volte alla scorta sul campo. Per la prima c'è stato bisogno della polizia per evitare un clamoroso arrivo in ritardo all'esordio casalingo (sic!), mentre nell'ultimo caso è stato "consigliato" entrare in campo con il personale di sicurezza dopo la polemica nel prepartita di Browns-Eagles, in cui l'attacco verbale ai danni di Garcia era deragliato fino a un'accusa di omosessualità , respinta al mittente dal suo ex compagno a San Francisco.

Se queste sono cose che fanno parte di un carattere un po' "movimentato", a volte solamente troppo giocoso, nei momenti difficili nella Baia Owens non ha invece dimostrato un grande atteggiamento. Più di una volta è incappato in polemiche pesanti che sono state gradite meno dei terremoti, tanto da spingere la dirigenza dei Niners a disfarsi di uno dei maggiori talenti nel ruolo degli ultimi 10 anni.

Finchè va bene, però, T.O. è uno spettacolo. Per ora il rapporto con McNabb è semplicemente idilliaco e i tifosi di Phila si possono godere i suoi stravaganti festeggiamenti dopo ogni TD, che peraltro avvengono con frequenza decisamente interessante. Estremamente disponibile anche con la stampa, tutta Philadelphia lo adora. Cosa più importante, il suo atteggiamento piace molto al suo coach: "Vuole solo imparare tutto il possibile sulla squadra e su come ci possa rendere migliori. È quello che cerchi in un giocatore."

McNabb sottolinea come siano sulla stessa lunghezza d'onda: "Sta facendo di tutto per migliorare, ha la stessa mentalità  che ho io e tutti gli altri ragazzi." Owens rimarca le ragioni della scelta della sua destinazione attuale: "Donovan è un ragazzo in grado di sfruttare le cose che porto. Ho la velocità  per andare sul profondo e battere i difensori e lui è in grado di trovarmi in queste situazioni."

Di McNabb forse si parla meno, perché non è una novità  per Philadelphia, non è l'uomo che ha fatto fare un ulteriore salto di qualità  alla squadra. Le sue cifre però parlano forse della miglior stagione della carriera. L'importante è vincere le partite e in questo finora è andato benino, gli Eagles hanno il quarto attacco della lega, il secondo sui passaggi (dopo, guarda caso, i Vikings) e McNabb sta lanciando TD a ripetizione, sbagliando poco e facendo tutto quello che serve a vincere. Come a Cleveland. In un momento decisivo dell'overtime, una sua corsa ha permesso di tenere in vita il drive che ha portato al field goal della vittoria.

Terrell Owens è sulla bocca di tutti, ma il capitano della nave rimane McNabb. Il talento, l'esperienza a grandi livelli, l'alto IQ di gioco gli stanno permettendo di guidare la squadra con sicurezza. Fino al Superbowl. Non arrivarci sarebbe considerato una sconfitta e McNabb non ha voglia di ripetere le esperienze passate.

Due futuri hall of famer, in una squadra già  forte di suo, con un unico obiettivo comune (l'anello, se qualcuno non l'avesse capito). Si trovano a meraviglia sul campo, si capiscono perfettamente fuori. Forse è nata una coppia che farà  la storia della NFL nei prossimi anni, forse è nata una coppia che sorriderà  già  questa stagione a Jacksonville.

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