Tutta la grinta di Dick Vermeil
Nota per il lettore: dal 1990 ad oggi solamente tre squadre sono riuscite a raggiungere i playoffs partendo da tre sconfitte nelle prime tre giornate.
Chi si fa allora? Si tira i remi in barca e, telecomando in mano, si mette sul canale televisivo Fox per vedere come andrà a finire il 6 febbraio 2005 all'Alltel Stadium di Jacksonville?.
Chi conosce anche solo un po' della lunga storia di Dick Vermeil sa benissimo che il coach ha passato momenti ben peggiori di quello che i suoi Chiefs adesso stanno passando. Certo per fermare l'emorragia che ha colpito la squadra sarebbe stato meglio affrontare, che so, i derelitti Dolphins o i Cardinals invece che andare a Baltimore nel Monday Night e pregare che Ray Lewis sia in una delle serate da capitano Jack Sparrow, faccia cattiva ma animo buono.
Da dove iniziare dunque per parlare della piccola porzione di stagione dei Kansas City Chiefs? Dal miglior back di tutta la lega, Priest Holmes, dal miglior tight end in circolazione per quanto riguarda le ricezioni, Tony Gonzalez, oppure dalla seconda migliore linea offensiva di tutta la NFL, cortesia di un bellissimo articolo apparso su
Puoi decidere di vivere e morire con l'attacco nella National Football League ma è la difesa che ti fa vincere il Vince Lombardi Trophy. A Kansas City però, al riguardo, non si può neanche parlare di essere all' ABC. Qui devono comprare ancora i libri!!. E', purtroppo, un problema che esiste dall'anno scorso, questa contrapposizione fra attacco super e difesa incapace di contenere gli avversari. I Chiefs finirono l'anno con un record 4-3 ( dopo la bruciante partenza 9-0 ) e con una sconfitta nel Divisional playoff contro i Colts che evidenziò le lacune difensive della squadra allenata da Vermeil.
Così nella off season cambio del coordinatore difensivo ( Gunther Cunningham al posto di Greg Robinson ) che poneva enfasi su una maggiore aggressività e su una maggiore produzione da parte dei linebackers, scelta del defensive tackle Junior Siavii dal draft a coprire il vuoto lasciato da Dan Saleumua nella difesa contro le corse. Infatti la difesa dei Chiefs l'anno scorso aveva chiuso 30esima assoluta contro le corse e 29esima per yards concesse. Con una situazione del genere o migliori e inizi a fermare i running backs avversarie oppure speri che il tuo attacco continui a segnare 30 punti a partita ( numero 1 NFL ) e non si inceppi.
Il problema è che quest'anno, oltre alla solita difesa stile telepass ( ben 150.3 yards su corsa, 355.7 totali e quasi 29 punti a partita ) l'attacco fatica ad ingranare. E non può essere solo la perdita dell'offensive right tackle John Tait. Il più pagato giocatore della lega nella sua posizione era stato sicuramente uno dei fattori più importanti nella grande stagione messa in piedi da Trent Green: subendo solo 20 sacks e lanciando appena 12 intercetti, al cospetto di ben 24 passaggi da touchdown, si era meritato il Pro-Bowl per la prima volta in carriera con 4.039 yards per il 63% di completi e un rating onesto di 92.6.
Andato Tait, rimpiazzato dall'ex Eagles John Welbourn, sono emerse le prime difficoltà di Green e della linea offensiva. Al ritmo attuale il quarterback dei Chiefs avrà subito, a fine stagione, ben 35 sacks, cioè il 75% in più del 2003.
Indubbiamente l'appannamento in attacco da parte dei Chiefs, e più precisamente l'incapacità di trasformare ogni viaggio nella red zone in marcatura ( all'inizio della stagione 2003 Kansas aveva fatto meglio del nostro superenalotto, 7 su 7 ), li accomuna ad altre squadre visto che, al momento, la percentuale,omnicomprensiva di tutte le squadre, di touchdowns quando una squadra si trova in red zone è appena del 50.1 %. Mal comune mezzo gaudio?
Dal grigiore che pervade l' Arrowhead Stadium ( nel 2003 rimasto inviolato e già teatro di 2 sconfitte dei padroni di casa nel 2004 ) emerge comunque la luminosa figura di Priest Holmes, neo primatista ogni epoca per yards corse della squadra. Il conta-touchdown è già posizionato sul numero 4, nonostante una condizione fisica non ottimale e il problema persistente ad una gamba che, è bene ricordarlo, lo ha costretto per tutta la settimana scorsa, fino al venerdì, ad usare le stampelle.
Della serie: come fare 134 yards su una gamba sola.
Tutti pronti quindi a scendere dal treno Kansas City Chiefs? Tony Gonzalez ne è fortemente convinto: ” E' pazzesco. Non avrei mai pensato che l'inizio potesse essere questo. E' come se mi qualcuno mi avesse rinchiuso in una gabbia dalla quale non posso uscire“. ” Sentivo che stava per accadere – aggiunge il tight end – molte persone non saranno più dalla nostra parte e la stampa nazionale ci starà dietro cercando di spiegare perchè tutto questo sta succedendo“.
Dick Vermeil ne ha viste troppe nella sua lunga carriera per preoccuparsi di tre sconfitte all'inizio della stagione: i St. Louis Rams e il Super Bowl XXXIV sono lì a ricordarlo a tutti.