Michael Vick è finalmente tornato al 100 percento e ci ha subito ricordato cosa ci eravamo persi
Il tema più interessante della settimana è la possibilità per tre delle sette squadre con un record di due vinte e nessuna persa di portarsi sul 3-0 grazie ad incontri sulla carta tutt'altro che difficili. Da non sottovalutare neanche la sfida fra due rivali storiche della NFC quali Dallas e Washington.
Ecco le sfide di questa settimana che si giocano in casa di squadre della NFC:
Arizona (0-2) @ Atlanta (2-0)
È difficile non pronosticare un successo di Atlanta che permetterebbe ai Falcons di portare il record vinte-perse sul 3-0. La settimana scorsa Michael Vick ha mostrato netti miglioramenti nell'attacco di tipo West Coast voluto dal nuovo staff tecnico ed ha confermato il suo completo recupero fisico correndo per più di 100 yard.
Per impedirgli un'altra prestazione del genere anche domenica Dennis Green, allenatore di Arizona, dovrà mettere un uomo fisso in marcatura sul quarterback. Questo accorgimento però lascerà esposta una secondaria già alle prese con infortuni e mancanza di talento. Quindi se Vick riuscirà a sfruttare i mismatch che si creeranno fra ricevitori e difensori (da tenere d'occhio il tight end Alge Crumpler) per i Cardinals non ci sarà scampo.
Anche se dovessero contenere Vick non è detto però che Arizona riesca a segnare abbastanza punti per portare a casa la vittoria. La linea offensiva offre scarsa protezione al quarterback Josh McCown e quando gli concede abbastanza tempo è McCown stesso a commettere troppi errori a causa della sua inesperienza.
I problemi della linea minano anche l'efficienza del gioco di corse perché Emmitt Smith non riesce più ad essere efficace nelle corse esterne e non è ancora emerso un altro back in grado di sopperire a questa lacuna e farlo rifiatare ogni tanto.
Chicago (1-1) @ Minnesota (1-1)
L'esito della partita dipenderà molto da quanto spazio I Bears concederanno al quarterback Daunte Culpepper. Se l'ex quarterback di Central Florida godrà della stessa libertà di azione concessagli da Dallas nell'esordio stagionale la partita non solo Chicago va incontro ad una sconfitta certa ma il passivo potrebbe risultare davvero pesante.
Se invece dovesse essere costretto a restare nel pocket il quarterback potrebbe diventare meno accurato nei lanci e tentare la corsa con il serio rischio di un fumble (come successo contro gli Eagles nel Monday Night).
La difesa di Chicago non sembra però ben attrezzata per fermare la coppia Culpepper-Moss quindi sarà l'attacco a cercare di tenere le due squadre il più possibile ravvicinate nello score. Anche n questa unità comunque i Bears hanno dei problemi. Il quarterback Rex Grossman in trasferta non è ancora molto costante e soffrirà parecchio sia la pressione avversaria che il frastuono generato dal pubblico che gli impedirà di comunicare con i compagni.
L'unica arma offensiva che potrebbe risultare efficace è il running back Thomas Jones che si conferma domenica dopo domenica uno dei migliori nel suo ruolo grazie ovviamente anche all'eccellente lavoro svolto dalla linea offensiva. Sembra comunque poco per impensierire i Vikings se questi ultimi si presenteranno in campo concentrati.
Cleveland (1-1) @ N.Y. Giants (1-1)
Le due franchigie sono accomunate da una situazione tutt'altro che ideale nello spogliatoio. Butch Davis sembra aver perso il controllo di quello di Cleveland già nello scorso finale di stagione mentre Tom Coughlin in pochi mesi si è già alienato la simpatia di qualche elemento di spicco con i suoi metodi troppo rigidi.
Per cercare di salvare il posto e riportare l'entusiasmo dopo la sconfitta contro Dallas Davis chiederà ai suoi di bloccare le corse di Ron Dayne e Tiki Barber ed evitare che la linea di New York arrivi troppo vicina a Jeff Garcia. I due back sono fondamentali nel gioco dei Giants perché impediscono alla difesa avversaria di raddoppiare Jeremy Shockey o Amani Toomer che possono quindi sfruttare la loro abilità nel liberarsi per facilitare il compito del quarterback.
Davis dovrà anche inventarsi qualche accorgimento tattico per sopperire alle non perfette condizioni fisiche di alcuni linemen offensivi che limitano non poco il gioco di corse. Se William Green riuscisse a toccare un buon numero di palloni potrebbe fare parecchi danni contro una difesa che non sembra molto veloce dietro la linea di scrimmage.
Chiudiamo questa mini analisi segnalando i tanti problemi fisici che hanno colpito la secondaria dei Browns che finora ha concesso 240 yard di media a partita ai quarterback avversari. Se Cleveland permetterà a Kurt Warner di ripetere l'ottima prestazione della settimana scorsa le cose per i Browns andranno ancora peggio la partita potrebbe trasformarsi in una disfatta.
New Orleans (1-1) @ St. Louis (1-1)
La perdita del running back Deuce McAllister per 4-6 settimane inciderà non poco sul gioco di New Orleans e darà forse la possibilità ai Rams di mettere a tacere le critiche per almeno una settimana. I Saints infatti usavano parecchio McAllister sia come running back che come ricevitore e l'assenza di un sostituto di alto livello impedirà loro di sviluppare un buon gioco di corse.
Questo costringerà coach Haslett a puntare tutto sul quarterback Aaron Brooks sperando che sia quello che una settimana fa ha lanciato tre touchdown e non quello inconcludente visto all'opera nella prima stagionale. Le prospettive non sono delle migliori perché tutta la squadra (e Brooks in particolare) in trasferta risente parecchio della mancanza di sostegno da parte dei tifosi e finisce per giocare molto al di sotto delle proprie possibilità .
I Rams non sono messi molto meglio ma il fatto di giocare sul terreno di casa così favorevole ai giocatori veloci come Faulk ed il gruppo di wide receiver dovrebbe permettere loro di vincere. In ogni caso ci sarà da soffrire parecchio perché la linea offensiva offre poca protezione al quarterback (5 sack concessi finora) e ha problemi di piazzamento nei giochi di corse.
Se la linea aprirà qualche varco per i running back invece le cose andranno molto meglio perché i Saints in generale contro le corse se la cavano ma finiscono sempre per concedere un paio di lunghe corse a partita a causa di improvvisi cali di concentrazione.
Philadelphia (2-0) @ Detroit (2-0)
I Lions sono pieni d'entusiasmo dopo l'esordio con due vittorie consecutive che a Detroit non accadeva da quattro anni. Contro una squadra come Philadelphia sembrano però esserci davvero poche speranze di successo per la squadra allenata da Steve Mariucci.
Sia gli Eagles che Detroit (in previsione futura) dispongono in attacco di una buona accoppiata quarterback-wide receiver ma mentre quella degli ospiti è una delle migliori in assoluto quella dei Lions è ancora troppo giovane. In particolare il quarterback Joey Harrington non sembra ancora abbastanza esperto per reagire in tempo ai blitz degli Eagles e leggere lo schieramento della difesa.
McNabb e Owens al contrario se la vedranno con una secondaria decimata dagli infortuni ed hanno dalla loro parte anche un buon gioco di corse. Il running back Michael Westbrook dovrebbe infatti essere uno dei migliori in campo se riuscirà a sfruttare i varchi aperti da una linea offensiva troppo difficile da gestire per i quattro linemen dei Lions.
Detroit perde il confronto anche sotto questo punto di vista perché il rookie Kevin Jones non si è ancora inserito nel sistema di Mariucci e non riesce ancora a trarre vantaggio dal gran lavoro svolto dal fullback Cory Schlesinger. Se Jones dovesse improvvisamente migliorare e ci fosse qualche gran giocata degli special team come successo la settimana scorsa i Lions dovrebbero riuscire a contenere il passivo.
San Francisco (0-2) @ Seattle (2-0)
Seattle è attesa da un impegno non impossibile nel suo esordio casalingo dopo due vittorie consecutive in trasferta. I Seahawks affrontano i 49ers che dispongono di una buona difesa (specialmente contro le corse) ma hanno ancora qualche problema di troppo in attacco (soprattutto nel gioco aereo).
San Francisco, infatti, manderà in campo dall'inizio il quarterback Ken Dorsey (alla sua seconda patita da titolare nella NFL) che dovrà fare i conti non solo con la sua inesperienza a questi livelli ma anche con un reparto di wide receiver che ha nel 35enne Curtis Conway il suo elemento più pericoloso. L'assenza di qualche ricevitore di qualità penalizzerà oltremodo i 49ers perché impedisce loro di sfruttare i problemi della difesa dei Seahawks che a causa di infortuni schiera rookie e giocatori fuori ruolo.
Seattle dovrà quindi guardarsi soprattutto dalle corse del running back Kevan Barlow dietro una linea offensiva che migliora di partita in partita. In attacco i Seahawks non hanno ancora recuperato al 100 percento il running back Shaun Alexander ma dovrebbero sopperire a questa mancanza chiamando molto più spesso lanci del quarterback. Hasselbeck dovrebbe disputare una buona partita contro una difesa che non eccelle certo nella pass rush e gli concederà parecchio tempo.
Dallas (1-1) @ Washington (1-1)
Una delle rivalità storiche della NFL mette di fronte due dei migliori allenatori nella storia della lega: Bill Parcells (Dallas) e Joe Gibbs (Washington). I due head coach predicano uno stile di gioco speculare basato sulle corse per controllare il cronometro ed il ricorso ai lanci soltanto per bilanciare l'attacco e tenere sulle spine la difesa.
Il solo Gibbs finora è stato in grado di restare fedele al suo credo grazie alla presenza del running back Clinton Portis e di un ottimo gruppo di wide receiver che costringe le difese a non pensare solo a fermare le corse. Parcells invece deve fare i conti con un gioco di corse anemico a causa dell'assenza di un buon back. Eddie George, infatti, sembra avere ormai davvero poco da offrire dopo tanti anni di servizio nella NFL.
Contro una squadra come i Redskins questa mancanza peserà ancora di più. Infatti l'attacco di Dallas resterà poco in campo costringendo la leggera difesa dei Cowboys a sostenere lunghi drive che ne esauriranno le energia ben prima dell'ultimo quarto. Un altro dettaglio che fa pronosticare Washington come squadra vincente della sfida è la superiorità dei wide receiver di Gibbs contro dei cornerback che per forza di cose non potranno aiutare i compagni essendo impegnati a fermare le corse.