NFC SOUTH Preview

Jake Delhomme cercherà  di portare nuovamente i Panthers in finale…

È una division sulla carta molto equilibrata, con i Carolina Panthers che cercheranno di ripetere l'exploit dello scorso anno, quando sono riusciti a sorprendere tutti arrivando fino al Superbowl.

Cercano la riscossa i Tampa Bay Buccaneers di John Gruden, che con alcune addizioni estive vogliono immediatamente riprendersi da una stagione molto deludente; il ritorno di Michael Vick ha riportato grande fiducia ad Atlanta, assieme all'arrivo del nuovo allenatore Jim Mora Jr., che cercherà  di riportare i Falcons a quei playoff che mancano da troppo tempo.

Stagione della verità  anche per Jim Haslett e i New Orleans Saints, che hanno il talento per fare strada ma nelle ultime stagioni hanno sempre reso al di sotto delle loro possibilità .

CAROLINA PANTHERS

Offense: Confermatissimo il quarterback titolare Jake Delhomme, autore di un'ottima prestazione anche nel Superbowl, in cui stava per portare alla vittoria la sua squadra; Delhomme ha dimostrato di essere molto affidabile, in grado di limitare gli errori e le palle perse ma anche di condurre la squadra quando è necessario abbandonare il gioco di corsa per rimontare il punteggio, e considerato il suo pedigree, non certo di primo livello, può essere sicuramente considerato una delle sorprese più piacevoli della scorsa stagione.

Il running back sarà  ancora Stephen Davis, che ha corso per più di 1400 yards l'anno scorso, e rappresenterà  ancora il cardine di una squadra che fa del controllo dell'orologio in attacco uno dei suoi cavalli di battaglia.

Il reparto ricevitori ha visto brillare la scorsa stagione la stella di Steve Smith, per la prima volta in carriera sopra le 1000 yards; Smith è un ricevitore dalla velocità  straordinaria, grandissimo kick returner e che forma con Mushin Muhammad un tandem molto affidabile. Il coaching staff si aspetta un contributo anche dalla seconda scelta di quest'anno da USC Keary Kolbert.

La linea d'attacco è uno dei punti di forza del reparto, specie nell'aprire i buchi per le corse di Davis, e sarà  sicuramente d'aiuto l'addizione dai Colts di Adam Meadows, che dovrebbe partire titolare nella posizione di tackle destro, con lo spostamento del secondo anno Jordan Gross a sinistra.

È un attacco che sicuramente non fa dello spettacolo il suo marchio di fabbrica, ma estremamente solido, che con il running game è spesso in grado di controllare l'orologio, tenendo l'attacco avversario fuori dal campo e dando tempo alla difesa di riposare.

Inoltre Delhomme ha dissipato i dubbi su di lui nella prima stagione da titolare, ed è pronto a caricarsi sulle spalle la leadership della squadra.

Defense: La linea di difesa è il reparto migliore della squadra, oltre che probabilmente la miglior linea difensiva del NFL.

In mezzo Kris Jenkins è una forza distruttrice sia contro le corse che nella pass rush, grazie alla incredibile velocità  del suo primo passo, e forse è oggi il miglior tackle della lega; forma un ottimo tandem con Brentson Buckner, che rende difficile a qualunque squadra correre contro i Panthers.

All'esterno si occupano della caccia al quarterback il fenomenale Julius Peppers, rookie difensivo dell'anno nel 2002 e uno dei migliori pass rusher della lega, e Mike Rucker, grande lo scorso anno in cui ha messo a segno ben 12 sacks.

Il reparto linebacker vede il graditissimo ritorno di Mark Fields un anno dopo la diagnosi di morbo di Hodgkin che aveva fatto temere per la sua vita; due stagioni fa Fields è stato il migliore della squadra con 103 placcaggi, e forma un reparto molto affidabile con Dan Morgan e Will Witherspoon, con le aggiunte di Brandon Short e Jessie Armstead che forniscono esperienza e una polizza assicurativa in caso di infortuni ai titolari.

Nelle secondarie, già  lo scorso anno il punto debole di questa difesa con le 354 yards concesse a Tom Brady nel Superbowl, potrebbero farsi sentire le perdite del cornerback Reggie Howard e della safety Deon Grant; coach Fox ha bisogno di una grande stagione dal cornerback rookie prima scelta da Ohio State Cris Gamble, mentre la posizione di free safety rimane un po' un'incognita.

La difesa è sicuramente il punto di forza dei Panthers, e il reparto che lo scorso anno gli ha consentito il viaggio fino al Superbowl; per confermarsi quest'anno ha bisogno che la linea difensiva ripeta la straordinaria stagione scorsa, e che la secondaria riesca a salire di livello.

Conclusioni: John Fox ha costruito una squadra molto solida e affidabile, che fa della difesa e della limitazione degli errori il suo punto di forza; guardando al talento puro Carolina non sembra in grado di lottare per il titolo, ma lo stesso discorso valeva lo scorso anno quando i Panthers hanno stupito tutti arrivando fino all'ultimo atto.

Quest'anno però ripetersi sarà  più difficile, sia per il calendario più impegnativo che per il fatto che i Panthers non sono più una sorpresa, ma, come campioni in carica dell' NFC, saranno attesi al varco da tutti gli avversari.

TAMPA BAY BUCCANEERS

Offense: In cabina di regia, nonostante le voci estive che volevano Rich Gannon raggiungere il suo ex allenatore John Gruden a Tampa Bay, rimane saldamente Brad Johnson, quarterback solido e di esperienza anche se reduce da una stagione in cui ha lanciato un po' troppi intercetti.

A rivitalizzare un gioco sulle corse che ha molto lasciato a desiderare lo scorso anno è arrivato da Oakland Charlie Garner, un po' avanti con gli anni e reduce da problemi di infortuni che gli hanno fatto saltare parecchie partite nell'ultima stagione, ma un uomo di esperienza che si integra perfettamente nell'attacco West Coast predicato da Gruden, e che rappresenta sicuramente un notevole upgrade rispetto ai running back dello scorso anno.

Grandi novità  nel reparto ricevitori, con l'arrivo dai Dallas Cowboys di Joey Galloway, che rimpiazza il piantagrane Keyshawn Johnson, le cui continue lamentele non non verranno sicuramente rimpiante da Gruden.

Galloway porta quella velocità  che mancava lo scorso anno in questo reparto, e dà  a Johnson una reale minaccia nel gioco in profondità ; completano il reparto l'esperienza di Keenan McCardell, che deve però risolvere i suoi problemi contrattuali, l'affidabilità  di Joe Jurevicious e la freschezza del rookie prima scelta da LSU Michael Clayton.

Cambiamenti anche in linea d'attacco, con l'arrivo dei tackle Derrick Deese dai 49ers e Todd Steussie dai Panthers, e della guardia Matt Stichcomb dai Raiders; tutti questi nuovi arrivi sono uomini di grande esperienza, abituati a giocare titolari in più di una posizione, e dovrebbero migliorare l'affidabilità  di un reparto deludente lo scorso anno.

Si tratta di un attacco che è sempre più modellato sui desideri dell'allenatore, e che cercherà  di stabilizzare il gioco sui passaggi corti che è fondamentale nel sistema West Coast: a questo proposito avrà  sicuramente un grande impatto l'arrivo di Garner, così come l'esperienza e l'abilità  nella pass protection dei nuovi arrivi in linea offensiva.

Defense: Nonostante la perdita di Warren Sapp, passato ai Raiders, la linea rimane il punto di forza di questa difesa: in mezzo Antony McFarland è pronto a raccogliere l'eredità  del suo illustre predecessore come forza dominante, e ai lati i due defensive end Greg Spires e Simeon Rice assicurano una costante pressione sul quarterback avversario; nonostante questo, anche se secondo molti il suo rendimento era sceso rispetto a qualche anno fa, la mancanza della leadership di Warren Sapp potrebbe farsi sentire.

Già  fallito l'esperimento Darrell Russell, potenzialmente un grandissimo tackle ma affetto da troppi problemi fuori dal campo che gli hanno valso il taglio da parte dei Buccaneers a poche settimane dalla firma.

Nel reparto linebacker brilla la stella di Derrick Brooks, MVP difensivo del 2002 e uno dei migliori outside linebacker della lega; in mezzo Shelton Quarles è molto affidabile, mentre l'arrivo dai Broncos di Ian Gold assicura grande atletismo e velocità  nella posizione di outside sinistro.

La perdita che potrebbe farsi più sentire di tutte è però quella della strong safety John Linch, il leader emotivo della difesa negli anni passati, praticamente un linebacker aggiunto contro le corse, colpitore punitivo e capitano delle secondarie. Linch non è però abilissimo nel difendere i passaggi, e ha perso un po' di atletismo rispetto agli anni migliori, motivi per cui Buccaneers hanno deciso di fare a meno di lui e di sostituirlo con Jermaine Phillips.

Dai Dallas Cowboys è arrivato il cornerback Mario Edwards, che dovrebbe giocare nella posizione di nickelback, formando un trio di tutto rispetto con Ronde Barber e Brian Kelly.

La difesa è sempre il punto di forza dei Buccaneers, un reparto che può fare la differenza sia contro le corse che contro i passaggi: rispetto alla scorsa stagione deve però ritornare una forza dominante, specie contro le corse, per poter assicurare a Tampa Bay un'altra chance di arrivare al Superbowl.

Conclusioni: Il Buccaneers sono sicuramente una formazione competitiva, con il talento e l'esperienza per arrivare fino in fondo, specie sotto la guida di John Gruden: per raggiungere questi obiettivi però è necessario che l'attacco diventi più efficace, specie limitando le palle perse, e che la difesa ritorni quella che due anni fa ha dominato tutti gli avversari. Sicuramente non si tratta di obiettivi facili da raggiungere, ma nessuno ha mai detto che raggiungere il Superbowl sia facile…

ATALANTA FALCONS

Offense: Dopo un anno in cui ha giocato solo quattro partite per una frattura alla gamba ritorna nella posizione di quarterback titolare Michael Vick, e subito si riaccende l'entusiasmo ad Atlanta.

Vick è probabilmente il miglior atleta ad aver mai giocato nella posizione di quarterback: nessuno nella storia del gioco ha mai ottenuto le sue statistiche sulle corse, e l'unica incognita sarà  la sua capacità  di prendere le decisioni giuste quando viene il momento di mettere in aria il pallone, specie nel nuovo sistema West Coast che vuole introdurre il nuovo allenatore Jim Mora Jr., sistema in cui i passaggi medi e corti sono assolutamente fondamentali, e in cui il quarterback deve completare una percentuale di passaggi vicina al 70% per rendere l'attacco efficace.

Nella posizione di running back il Falcons hanno una coppia ben assortita, con la velocità  all'esterno del piccolo Warrick Dunn e la sua efficacia come ricevitore, e la potenza del terzo anno T.J. Duckett.

Novità  nel reparto ricevitori, con la prima scelta del draft da Ohio State Michael Jenkins a contendere il posto di secondo ricevitore a Brian Finneran. Jenkins ha la velocità  per essere una minaccia nelle tracce in profondità , e togliere quindi pressione al miglior ricevitore della squadra, Peerless Price; Finneran manca di velocità , ma è alto e ha mani molto affidabili, oltre ad avere sviluppato una buona intesa con Vick: si tratta quindi di una batteria di ricevitori ben assortita, in grado di dare a Vick molteplici soluzioni di lancio.

Discreta ma non eccezionale la linea d'attacco, che rimane più o meno quella dello scorso anno; ottimo invece il tigth end Alge Crumpler, sia come ricevitore che come bloccatore sulle corse.

È un attacco discreto, che per fare il salto di qualità  ha però bisogno delle magie di Vick: nella scorsa stagione si è visto come i Falcons fossero una squadra assolutamente dipendente dalla sua stella, che se ripeterà  la stagione 2002 potrebbe dare molte soddisfazioni ai tifosi.

Defense: La linea difensiva deve assolutamente migliorare il livello di prestazione dello scorso anno, quando la difesa di Atalanta è stata a dir poco pessima, risultando addirittura la peggiore della lega.

Per migliorare la linea è arrivato da Oakland Rod Coleman, che dovrebbe assicurare pressione sul quarterback dalla posizione di defensive tackle, mentre all'esterno ci si aspetta di più da Patrick Kerney, l'uomo dotato di più talento di questa linea ma leggermente deludente lo scorso anno.

Un altro punto di domanda è il reparto linebacker, con Keith Brooking unico uomo di sicura affidabilità , mentre da rivedere sono Matt Stewart e i nuovi arrivi nella posizione di middle linebacker Cris Draft e Jamie Duncan.

Molte novità  nella secondaria, con l'arrivo dai 49ers di Jason Webster, la firma di Aaron Beasley dai Jets e la scelta al primo giro da Virginia Tech di DeAngelo Hall, cornerback velocissimo e dalle grandi doti fisiche; questi tre nuovi arrivi devono assolutamente migliorare la difesa sui passaggi, pessima lo scorso anno con 237,5 yards concesse a partita.

Molti punti di domanda sull'efficacia di questa difesa, ed è addirittura ovvio il fatto che debba drasticamente migliorare rispetto allo scorso anno per dare qualche speranza i Falcons di essere competitivi a livello di playoff.

Conclusioni: L'arrivo del nuovo allenatore Jim Mora Jr. ha portato nuovo entusiasmo ad Atlanta, che con il ritorno a tempo pieno di Vick spera di ripetere la stagione 2002 che si è conclusa con la qualificazione ai playoff e la vittoria a Green Bay nel Wild Card Game.

Per raggiungere questo obiettivo Mora deve riuscire a far digerire bene a Vick il sistema West Coast, e trovare un modo di alzare il livello delle prestazioni della difesa, riportandolo a quello di due stagioni fa.

Non si tratta di un'impresa facile, in quanto l'introduzione di un nuovo sistema di gioco comporta sempre parecchi problemi, e Vick non sembra essere il tipo di quarterback più adatto per la West Coast Offense; inoltre in difesa sembra mancare un po' di talento, e i Falcons dovranno condurre una stagione al massimo delle proprie possibilità  per sperare in un arrivo ai playoff, ma i Buccaneers e i Panthers sembrano essere squadre leggermente più solide e quadrate.

NEW ORLEANS SAINTS

Offense: Confermato nella posizione di quarterback è Aaron Brooks, dal punto di vista del talento sicuramente uno dei migliori nella sua posizione: la potenza del braccio non gli manca, e nemmeno le doti atletiche che gli consentono spesso di risolvere situazioni delicate affidandosi alle sue gambe; l'incognita riguarda però le scelte di Brooks, non sempre ineccepibili, e la sua capacità  di essere leader e di prendere sulle spalle l'attacco della squadra nei momenti difficili.

Ormai a 28 anni e al suo sesto anno nella lega è giunto il momento di dimostrare se può appartenere all'elite dell' NFL o se rimarrà  sempre solo un buon giocatore.

Il titolare inamovibile nella posizione di running back sarà  ovviamente Deuce McAlister, tra i migliori del ruolo nelle ultime due stagioni, che non ha assolutamente fatto rimpiangere la partenza per Miami di Ricky Williams: McAlister può risolvere la partita in qualunque momento, ed è uno dei pochi running back con la solidità  per correre in mezzo e la velocità  per andare all'esterno e trasformare una normale corsa in un big play.

Il bersaglio preferito di Brooks rimane Joe Horn, ottimo anche lo scorso anno e ricevitore affidabile sia in profondità  che nel gioco a corto-medio raggio; molte aspettative ci sono per il terzo anno nella lega di Donte' Stallworth: il figlio del grande ricevitore degli Steelers anni '70 ha deluso nelle sue prime due stagioni, dopo che i Saints avevano speso per lui una prima scelta, e quest'anno è giunto il momento della verità .

Le doti atletiche non gli mancano, a cominciare da una velocità  assolutamente fenomenale che lo rende una grande minaccia nelle tracce in profondità , ma dovrà  limitare gli infortuni che gli hanno fatto perdere parecchie partite nelle sue prime due stagioni.

In linea d'attacco non ci sono grandi variazioni, se si esclude lo spostamento di LeCharles Bentley dalla posizione di guardia destra a quella di centro.

L'attacco dei Saints è sicuramente un ottimo reparto, che può colpire le difese avversarie sia sulle corse che sui passaggi: l'aspetto principale da migliorare è però forse il più difficile, cioè l'aumentare la consistenza e l'efficacia nelle partite punto a punto e nelle situazioni in cui è necessario rimontare il punteggio.

Defense: Con le addizioni di Brian Young dai Rams e della prima scelta di quest'anno il DE da Ohio State Will Smith i Saints hanno costruito una delle linee difensive con più profondità  nella lega: i nuovi arrivati infatti si aggiungono a ottimi giocatori come i DE Charles Grant e Darren Howard e il tackle Johnatan Sullivan, a formare un'unità  in grado di ruotare molto i suoi uomini presentando in campo sempre forze fresche.

Meno esperienza e profondità  nel reparto linebacker, con Sedrick Hodge e Derrick Rodgers all'esterno e in mezzo Orlando Ruff; la dirigenza ripone molte speranze nella seconda scelta da Notre Dame Courtney Watson, che già  da quest'anno potrebbe dividersi con Ruff la posizione di middle linebacker.

Nelle secondarie da rilevare l'arrivo di Jason Craft dai Jacksonville Jaguars a rimpiazzare il deludente Dale Carter: Craft forma con Ashley Ambrose e Fred Thomas un discreto trio, non nell'elite dell'NFL ma che potrebbe fare un buon lavoro contro le non irresistibili batterie di ricevitori dell'NFC South.

Si tratta di una difesa discreta, con un buon talento specie in linea, ma che dovrà  migliorare di molto le prestazioni rispetto allo scorso anno per rendere i Saints competitivi a livello di playoff.

Conclusioni: Sulla carta i Saints hanno le carte in regola e il talento specie in attacco per lottare per una posizione nei playoff, ma si tratta di una squadra che nelle ultime stagioni ha puntualmente reso al di sotto delle aspettative.

Per fare il salto di qualità  è necessario che Brooks elevi il suo livello di gioco e si dimostri in grado di guidare la squadra verso gli obiettivi che le competono: le armi a sua disposizione per raggiungere questo obiettivo ci sono, il resto dipende da lui…

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