Riuscirà Randy Moss a riportare i Vikings ai Playoffs?
Division estremamente equilibrata, che vedrà presumibilmente una lotta serrata per la leadership tra Green Bay e Minnesota, con i giovani Lions di Steve Mariucci pronti ad approfittare i ogni passo falso delle due formazioni più accreditate.
Potrebbe essere l'anno buono per i Vikings, ma sicuramente una leggenda vivente come Brett Favre sa che la squadra ha sprecato lo scorso anno una grande occasione di arrivare al Superbowl e vorrà giocarsi al meglio le ultime cartucce di una carriera che lo spedirà dritto nella Hall of Fame.
Analizziamo ora le squadre una a una:
GREEN BAY PACKERS
Offense: Unica addizione significativa al roster la firma di Tim Couch, ex Qb titolare dei Browns ed ex prima scelta assoluta che sarà il backup di Brett Favre, ruolo peraltro piuttosto marginale a Green Bay, dove il buon Brett ha giocato consecutivamente le ultime 190 partite"
Il running back è il grande Ahman Green, reduce da una stagione da 1883 yards su corsa e quasi 400 su ricezione; è sicuramente una delle stelle del ruolo e ormai, nonostante il carisma di Favre, il giocatore più importante dell'attacco dei Packers.
Favre lancerà a una buona batteria di ricevitori, tra cui spicca Donald Driver, pericolosissimo nelle tracce in profondità ; accanto a lui Robert Ferguson e Javon Walker, che dovrà dimostrare di meritarsi la prima scelta spesa per lui nel 2002. Il tight end è Bubba Franks, buon bloccatore e ricevitore affidabile specie nella red zone.
La linea d'attacco è una sicurezza, probabilmente la più atletica dell'intera NFL, in cui spicca la guardia destra da Pro Bowl Marco Rivera, e che annovera altri eccellenti elementi come Chad Clifton e Mark Tauscher.
Nel complesso un reparto molto solido e bilanciato tra corse e passaggi, che arriverà dove la leadership di Favre sarà in grado di condurlo.
Defense: Anche qui pochi i cambiamenti di rilievo, con l'ex Bengals Mark Roman a rimpiazzare Antuan Edwards nella posizione di strong safety, quasi certamente non un upgrade nel ruolo. La linea di difesa è solida ma non trascendentale; l'unico giocatore di spicco è Kabeer Gbaja-Biamila, ottimo pass-rusher ma da rivedere contro le corse. Grady Jackson in mezzo è un ottimo run-stopper, ma la posizione di defensive end a sinistra è un po' un'incognita, con Aaron Kampman e Chukie Nwokorie a spartirsi gli snaps.
Perno della difesa è il middle Lb al secondo anno Nick Burnett, secondo la scorsa stagione nella corsa al trofeo di rookie difensivo dell'anno, discreti ma nulla più gli outside linebackers Na'il Diggs e Hannibal Navies.
Anima della secondaria è la safety Darren Sharper, mentre ancora da risolvere è la grana del contratto del miglior cornerback, Mike McKenzie, che minaccia di non presentarsi al training camp. La prima scelta Ahmad Carroll da Arkansas giocherà presumibilmente da nickelback nelle formazioni contro i passaggi.
Nel complesso una discreta difesa, ma per fare molta strada nei playoffs l'impressione è che serva qualcosa in più
Conclusioni: I Packers sono senza dubbio una formazione bilanciata che lotterà per vincere la division e fare strada nei playoffs, con un coach affidabile e preparato come Mike Sherman; non mi sembra però competitiva a livello di vittoria finale, soprattutto per i limiti di una difesa che mette poca pressione sui quartebacks ed è soggetta a errori nelle secondarie, come il quarto down da 26 yards convertito lo scorso anno da McNabb nel divisional playoff che è costato a Green Bay il passaggio del turno.
Inoltre negli ultimi anni le scelte di Favre sotto pressione non sono state impeccabili, e l'impressione è che il grande Brett sia ormai nella fase discendente della carriera; per giungere al gran ballo di fine gennaio la difesa deve giocare al di là dei propri limiti e Favre tirare fuori qualche altro coniglio dal suo capace cappello, ma sinceramente ritengo che sia poco probabile, e che purtroppo l'idolo del Lambeau Field dovrà ritirarsi senza aver infilato al dito altri anelli.
MINNESOTA VIKINGS
Offense: Reparto esplosivo, che si è classificato primo nella lega lo scorso anno. Il Qb è Dante Culpepper, forse il braccio più potente della lega, in grado anche di correre la palla senza pagare fisicamente, dati i suoi 120 Kg di peso. Culpepper è reduce da un'ottima stagione, in cui sembra aver limitato i problemi di intercetti che lo avevano afflitto le passate stagioni.
Culpepper lancerà come al solito quasi esclusivamente a Randy Moss, il ricevitore più immarcabile e devastante della lega, una combinazione di velocità e taglia fisica non limitabile uno contro uno da nessuno nell'NFL; il suo problema è sempre stato il carattere, non proprio un modello di professionalità , basti ricordare la celebre frase "gioco quando ne ho voglia".
Il reparto running backs è probabilmente il meglio assortito dell' NFL: Michael Bennett è leggero ma velocissimo, e pare aver recuperato completamente dall'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi lo scorso anno, e con lui la corsa spettacolare da più di 20 yards è sempre in agguato.
Dietro di lui il secondo anno Musa Smith, anche lui molto veloce ma più costruito fisicamente e in grado di correre con continuità tra tackle e tackle, e Moe Williams, lento ma molto affidabile nelle corse centrali e nelle situazioni di terzo down.
Ottima la linea d'attacco, tra le migliori dell'NFL, in cui spiccano il tackle sinistro Brian McKinnie, ottimo nella pass protection, e il centro Matt Birk, più volte al Pro Bowl negli anni passati.
Defense: Da sempre il tallone d'achille dei Vikings, è stato il reparto più rinforzato nelle ultime stagioni, ed ha un nuovo coordinatore difensivo, l'ex Jets Ted Cottrell. Molto buona la linea di difesa: Cris Hovan è uno dei migliori tackle della lega, ed è il leader carismatico della difesa; l'altro tackle è il secondo anno Kevin Williams, reduce da un'ottima stagione che lo ha visto terminare in doppia cifra nei sacks; molto atteso per migliorare la pass rush è anche la prima scelta di quest' anno, il defensive end da USC Kenechi Udeze.
Il ritiro di Greg Biekert ha lasciato poca profondità nel reparto linebackers, con il secondo anno E.J. Henderson e Cris Claiborne unici giocatori di sicuro affidamento, mentre ci sarà bisogno di una grande stagione da parte del rookie seconda scelta Dontarrius Thomas.
Per quanto riguarda la secondaria l'addizione più importante è sicuramente quella di Antoine Winfield dai Bills, che ha solo un intercetto nelle ultime 37 partite ma anche la reputazione di "spegnere" i migliori ricevitori della squadra avversaria. Le safety Corey Chavous e Brian Russell si sono ben comportate lo scorso anno, anche se Russel era uno degli uomini più vicini al passaggio da 26 yards in meta di McCown che ha chiuso la stagione di Minnesota.
Conclusioni: Minnesota ha sicuramente il talento per vincere la division e fare strada nei playoffs: Mike Tice dovrà lavorare soprattutto sulla mentalità di una squadra capace lo scorso anno di partire 6-0 e poi crollare alla distanza, facendosi eliminare dai playoff all'ultimo gioco della stagione, un quarto e 26 convertito in touchdown contro una cenerentola come i Cardinals.
Comunque se Culpepper riuscirà a limitare gli errori e la difesa eleverà il suo livello di gioco ora che sembra avere il talento per farlo, per i Vikings potrebbe essere una stagione ricca di soddisfazioni
DETROIT LIONS
Offense: È un anno decisivo per Joey Harrington, che dopo 2 stagioni di apprendistato deve dimostrare di meritare la terza chiamata assoluta e di essere in grado di prendere in mano la squadra.
Il terzo anno è considerato cruciale per imparare il sistema West Coast, e Harrington dovrà drasticamente ridurre il numero di forzature e scelte sbagliate che hanno costellato la stagione scorsa.
Il corpo ricevitori è di primo livello, con la prima scelta Roy Williams che si aggiunge a Charles Rogers a formare uno dei tandem di ricevitori potenzialmente migliore della NFL. Entrambi sono veloci, atletici, molto fisici e con ottime mani: accanto a loro un veterano come Tai Streets cha Mariucci ha allenato ai 49ers e conosce alla perfezione il sistema offensivo del coach.
Nella posizione di running back grandi speranze sono riposte nel rookie Kevin Jones per rivitalizzare un gioco sulle corse a dir poco deludente lo scorso anno; Jones è molto veloce e atletico e può essere il running back da big play indispensabile per l'attacco di Detroit. Correrà dietro una linea giovane e in crescita, guidata dal nuovo arrivo Damien Woody, ottima guardia campione lo scorso anno con i Patriots.
Defense: Migliorare una difesa che si è classificata ultima nella lega lo scorso anno è un imperativo per i Lions se vorranno avere una buona stagione. La linea ha perso Luther Ellis andato ai Broncos, ma ha una ottima coppia di giovani tackle in Shaun Rogers e Dan Wilkinson, molto efficaci contro le corse; un po' deficitaria invece la pass rush, con Porcher che per motivi anagrafici non è più efficace come una volta.
Il reparto linebackers è guidato da Earl Holmes, che avrà accanto due giovani promettenti come il secondo anno Boss Bailey, fratello del grande cornerback dei Broncos Champ, e il rookie seconda scelta da Ocklahoma Teddy Lehman; due outside linebackers estremamente veloci ed atletici, che però mancano di un po' di esperienza.
Anche la secondaria è stata ricostruita attorno all'ottimo cornerback Dre' Bly, al Pro Bowl lo scorso anno, con l'aggiunta del Cb Fernando Bryant dai Jaguars e della Fs Brock Marion, tre volte al Pro Bowl con i Dolphins.
Conclusioni: I Lions sono una squadra molto giovane e di talento, con un ottimo coach, che nel giro di un paio di stagioni potrà probabilmente dire la sua a livello di playoff.
Per quest'anno un obiettivo più realistico è migliorare le 5 vittorie dello scorso anno, dato che l'inesperienza in alcuni ruoli chiave come Qb e Lb e una difesa non ancora all'altezza sembrano precludere a Detroit il raggiungimento di obiettivi più ambiziosi.
CHICAGO BEARS
Offense: Nella posizione di Qb partirà il secondo anno Rex Grossman, promettente a tratti nella sua stagione da rookie ma ovviamente circondato da dubbi a causa dell'inesperienza; Grossman ha dimostrato potenzialità , ma sarà in grado di gestire un sistema complesso come la West Coast offense al primo anno da titolare?
Il reparto ricevitori non è nulla di particolare, con Marty Booker unico a roster con più di 500 yards lo sorso anno (715 in 13 partite); molto deludente David Terrell, Grossman non sarà certamente aiutato dal non avere bersagli affidabili all'infuori di Booker.
I running backs saranno Thomas Jones, su cui i Bears fanno molto affidamento dopo che ha mostrato a sprazzi ottime cose a Tampa Bay la scorsa stagione, ed Anthony Thomas, the A-Train, deludente dopo un primo anno in cui era stato offensive rookie dell'anno.
La linea è forse il reparto più affidabile, con l'addizione di veterani dal sicuro rendimento come John Tait dai Chiefs e Ruben Brown dai Bills, aggiunti al centro Olin Kreutz, uno dei migliori dell'NFL nel ruolo.
Nel complesso un attacco che non sembra avere le armi per impensierire più di tanto una difesa solida, e che dipenderà tantissimo dalla stagione del Rb Thomas Jones.
Defense: Discreta la linea di difesa, che ha perso Keith Traylor passato ai Patriots ma lo sostituisce con la prima scelta Tommie Harris; molto dipenderà dalla stagione del De al secondo anno Michael Haynes, giocatore solido ma che non sembra avere l'esplosività per essere un pass rusher dominante.
Il cuore e l'anima della difesa rimane ovviamente il grande Brian Urlacher, secondo probabilmente solo a Ray Lewis nel ruolo di middle Lb, una fenomenale combinazione di velocità e taglia fisica. Accanto a lui è reduce da una buona stagione Lance Briggs, mentre la posizione di outside Lb destro è un po' un'incognita.
Buona la secondaria, costruita attorno alla leadership della Fs Mike Brown, giocatore con grande fiuto per la palla ed i big play; il secondo anno Charles Tillmann è reduce da una grande stagione da rookie è si è dimostrato molto affidabile come Cb, mentre R.W. McQuarters e Jerry Azumah si alterneranno nella posizione di secondo Cb, garantendo un buon rendimento.
Conclusioni: Il nuovo coach Lovie Smith non è in una situazione facile: il talento in squadra è limitato, specie in attacco, ma una franchigia con la tradizione dei Bears non può accontentarsi della mediocrità .
Nel complesso i punti di domanda sembrano davvero molti, dalla posizione di Qb e Rb a un reparto ricevitori davvero scarno, a una difesa dove il povero Urlacher ha dovuto lo scorso anno fare letteralmente le pentole e i coperchi. Le 7 vittorie raggiunte nell'ultima stagione sembrano addirittura troppe rispetto al reale valore della squadra, e sarei veramente sorpreso di vedere i Bears ancora in corsa al termine della stagione regolare.