Questo è quello che gli Eagles devono evitare per arrivare al Superbowl…
Si tratta di una delle division più forti della lega, se non la più competitiva dell'intera NFL, con tutte e 4 le squadre che puntano ai playoffs e almeno 3 per cui il raggiungimento della postseason è pressoché obbligatorio per non considerare fallimentare la stagione.
I motivi di interesse sono moltissimi, dall'ennesima corsa al Superbowl dei Philadelphia Eagles dopo aver fallito gli ultimi 3 NFC Championships, gli ultimi 2 in casa, al ritorno del grande Joe Gibbs sulla panchina dei Redskins e ai suoi due scontri con l'altro grande monumento tra i coach NFL, l'allenatore dei Cowboys Bill Parcells, Il Grande Tonno, che dovrà cercare di confermare il trend che vede le sue squadre migliorare di almeno 8 vittorie nei primi 2 anni sotto la sua guida.
Come vedete la carne al fuoco è parecchia, e andiamo quindi ad analizzare le franchigie una per una.
PHILADELPHIA EAGLES
Offense: L'attacco degli Eagles negli ultimi playoffs ha evidenziato numerose lacune, soprattutto per quanto riguarda i ricevitori: l'assenza di un go-to-guy dalle mani sicure cui affidare i palloni nei momenti caldi ha messo troppa pressione sulle spalle di Donovan McNabb, che, non potendo fare affidamento su Thrash e Pinkston, sicuramente la peggior coppia di ricevitori tra le squadre di alto livello, è stato troppe volte costretto a forzare il gioco, anche per via di un running game che, perso Westbrook per infortunio, non era più produttivo.
La dirigenza della squadre della città dell'amore fraterno ha fatto tutto il possibile per colmare queste lacune, firmando il miglior ricevitore a disposizione, quel Terrell Owens che aveva litigato un po' con tutti ai 49ers e voleva a tutti i costi cambiar aria.
Owens è un ricevitore fisico, veloce, ottimo bloccatore sulle corse e con un grandissimo fiuto per l'end zone e i big plays: l'unica incognita risiede nel suo carattere e nelle sue capacità di adattamento a un sistema, quello di Andy Reid, che ha sempre distribuito molto il gioco aereo; riuscirà il buon Owens ad adattarsi o inizierà a creare problemi perché non riceve abbastanza? La presenza di T.O. dovrebbe anche creare maggiori spazi per gli altri ricevitori, specie Todd Pinkstone e Freddie Mitchell.
Comunque ora Donovan McNabb non ha più scuse, e dovrà dimostrare di essere in grado di portare la squadra alla vittoria in quel championship che è stato un muro invalicabile nelle ultime 3 stagioni, meritandosi anche il faraonico contratto pluriennale che ha firmato lo scorso anno.
Dal punto di vista dell'attacco sulle corse, Brian Westbrook dovrà confermare le ottime cose mostrate lo scorso anno prima di infortunarsi e dare l'addio ai playoff: sarà aiutato da Correll Buckalther e da una linea d'attacco che si è sempre ben comportata sulle corse, denunciando invece qualche lacuna nei playoff nella protezione di McNabb.
La prima scelta di quest'anno, la monumentale linea d'attacco Shawn Andrews (194 cm e 170 kg) darà una mano soprattutto nel running game, permettendo ai due running backs di non far rimpiangere un ex idolo del Lincoln Financial Field come Deuce Staley, passato agli Steelers.
Defense: Se l'attacco è sicuramente migliorato con le acquisizioni estive, la difesa è più un incognita: la firma di Jevon Kearse, "The Freak", dai Tennessee Titans aiuterà sicuramente la pass rush degli Eagles in difficoltà lo scorso anno, se riuscirà ad evitare gli infortuni che lo hanno tormentato nelle ultime 2 stagioni.
Grandissima sarà la pressione sulle spalle di Lito Sheppard e Sheldon Brown, i 2 cornerbacks titolari che dovranno rimpiazzare Bobby Taylor, passato ai Seattle Sehawks, e Troy Vincent, ora ai Buffalo Bills, negli anni passati punto di forza degli Eagles e una delle migliori coppie di Cornerback della lega.
La terza scelta, il cornerback Matt Ware da UCLA, è un grande aleta che darà il suo contributo nella delicata posizione di nickelback nelle situazioni di ovvio passaggio.
Gli Eagles inoltre hanno perso il miglior linebacker della squadra la scorsa stagione, Carlos Emmons, passato ai Giants, che sarà rimpiazzato da Dhani Jones che ha fatto il percorso inverso.
L'impressione è che Phila abbia migliorato notevolmente la sua linea difensiva, perdendo qualcosa nelle secondarie: sarà fondamentale che la pass rush funzioni a dovere, per non dare al Qb avversario abbastanza tempo per trovare i ricevitori liberi e mettere a nudo eventuali carenze dei defensive backs.
Conclusioni: La squadra è sicuramente a un bivio: aver perso il championship nelle ultime 3 stagioni, qualsiasi risultato che non sia un viaggio al Superbowl sarà considerato un fallimento.
La squadra è sicuramente attrezzata per raggiungere il grande ballo, ed è la mia favorita nell'NFC, ma dovrà sopportare un grande pressione e inserire al meglio i nuovi arrivati, oltre a lottare in una division sicuramente non "morbida".
Andy Reid ha comunque dimostrato di essere uno dei migliori nella lega, e sono convinto che l'accoppiata McNabb-Owens darà filo da torcere a molte difese: il pronostico finale è quindi l'arrivo al superbowl per Philadelphia.
WASHINGTON REDSKINS
Offense: I Redskins, come in ognuna delle ultime stagioni sotto la proprietà di Dan Snyder, sono stati la squadra più attiva nella offseason: le aggiunte più importanti in attacco sono Clinton Portis, il fenomenale running back acquisito da Denver per Champ Bailey, il quarterback ex Jaguars Mark Brunell, e l'ex wide receiver di Philadelphia James Thrash.
L'attacco di Washington sembra ben bilanciato: Clinton Portis è uno dei pochissimi tailbacks nella storia dell'NFL ad aver superato le 1500 yards in ognuna delle prime due stagioni da professionista, ed ha un'incredibile media a portata in carriera di 5,5 yard; con lui la corsa esplosiva da 50 o più yard in touchdown è sempre dietro l'angolo, ed è un uomo che costringe le difese avversarie a rimanere sempre all'erta verso le corse.
La presenza di Portis toglierà pressione al passing game, con un veterano come Brunell a distribuire il gioco a una buona batteria di ricevitori, capeggiata dal velocissimo Laveranues Coles, e che comprende anche Rod Gardner, il secondo anno Taylor Jacobs e il già citato Thrash che, senza dover ricoprire il ruolo del protagonista come agli Eagles, può approfittare delle attenzioni calamitate dai vari Coles e Gardner e ottenere dei discreti numeri.
La posizione di Tight End, molto importante nel sistema di Joe Gibbs, vedrà tre nuovi arrivi spartirsi i giochi: Walter Rasby dai Saints, Brian Kozlowsky dai Falcons e il rookie Cris Cooley da Utah State.
Defense: Il reparto difensivo è quello che ha subito i maggiori cambiamenti: la star Champ Bailey è stata scambiata ai Broncos per avere Portis, il mito Bruce Smith si è ritirato dopo aver battuto il record di sack in carriera, il linebacker Jessie Armstead è andato ai Jets e il middle linebacker Jeremiah Trotter è stato tagliato dopo due stagioni non all'altezza delle grandi aspettative che aveva suscitato agli Eagles.
La maggiore necessità era migliorare la linea difensiva: a tale scopo l'arrivo del defensive tackle Cornelius Griffin dai Giants e del defensive end Philip Daniels dai Bears che dovrebbero migliorare sia la pass rush che la difesa sulle corse, entrambe deficitarie la scorsa stagione.
Grandi cambiamenti anche tra i linebackers, con l'innesto dell'ottimo middle Mike Barrow dai Giants e di Marcus Washington, reduce da una stagione molto positiva nei Colts; per rimpiazzare Bailey Snyder ha firmato Shawn Springs, ottimo le passate stagioni con i Seahawks ma frenato da un infortunio nella scorsa stagione.
Un altro grande innesto nella secondaria difensiva è la free safety rookie Sean Taylor dai Miami Hurricanes, scelto con la 5 chiamata assoluta e considerato da molti scout il miglior atleta del draft e la reincarnazione di Ronnie Lott, forse la miglior safety della storia del football: Taylor ha grandissimo fiuto per il pallone e i big play e una grande facilità di corsa, pur essendo assolutamente punitivo come colpitore.
Conclusioni: Pur avendo aggiunto ben 18 nuovi giocatori, tra cui una superstar come Portis, probabilmente la miglior mossa della offseason dei Redskins è stata la firma del grande Joe Gibbs, una vera e propria icona nella capitale, un coach già nella Hall of Fame che ha portato gli 'Skins ai playoffs in 8 delle 12 stagioni alla loro guida ed è terzo nella storia dell'NFL come percentuale di vittorie in carriera.
Le incognite sono l'inserimento di un così alto numero di nuovi arrivi e l'adattamento della squadra all'ennesimo nuovo sistema di gioco, nonche l'adattabilità di Gibbs ad allenare di nuovo dopo 12 anni di inattività e nell'era della free agency. L'obiettivo è tornare ai playoffs dopo troppe stagioni di assenza, e credo che con Gibbs al timone i Redskins abbiano ottime probabilità di farcela.
DALLAS COWBOYS
Offense: Due le mosse di spicco dei Cowboys in estate: l'arrivo di Vinny Testaverde dai Jets e lo scambio con cui hanno spedito Joey Galloway a Tampa Bay in cambio dl problematico Keyshawn Johnson. Entrambi i giocatori si riuniscono al loro vecchio coach Bill Parcells, sotto la cui guida ai Jets hanno avuto le migliori stagioni della carriera.
Il Quarterback titolare sarà probabilmente ancora Quincy Carter, che però non convince del tutto Parcells, che potrebbe in caso di partenza zoppicante decidere di sostituirlo con il fido Testaverde. Il Qb del futuro dovrebbe essere comunque Drew Henson, che dopo una brillante carriera universitaria a Michigan aveva optato per tentare l'avventura pro negli Yankees di baseball,salvo cambiare idea e decidere di provare a diventare una stella NFL.
Ceduto il deludente Troy Hambrick, il running game sarà sulle spalle del rookie Julius Jones su cui il Tonno fa molto affidamento per migliorare il gioco sulle corse a lui tanto caro e lo scorso anno deludente.
Altri rookies che dovrebbero contribuire da subito sono le linee d'attacco Jacob Rogers da USC e Stephen Peterman da LSU. Molto dipenderà dal rendimento di Jones, che se avrà una grande stagione potrà aprire spazi per il gioco di passaggio, specialmente verso Keyshawn Johsnon e Terry Glenn: nel complesso un attacco certamente non esplosivo ma che può fare bene, soprattutto nel controllo dell'orologio e nel gioco sulle corse da sempre marchio di fabbrica di Bill Parcells.
Defense: Non eclatanti le mosse dal versante difensivo: l'arrivo dai Chargers di Marcellus Wiley è l'unica addizione di impatto e dovrebbe migliorare la linea difensiva, anche se alcuni pensano che il difensive end veterano abbia perso un passo rispetto a un paio di stagioni fa.
La perdita del cornerback titolare Mario Edwards verso i Buccaneers potrebbe essere pesante, dato che ci sono parecchi dubbi su Pete Hunter che lo rimpiazzerà . Per il resto è un reparto solido, che si è classificato al primo posto nella lega lo scorso anno: ottima la linea, con in evidenza LaRoy Glover e appunto Wiley, solido il corpo linebackers in cui spiccano Dexter Coackley e Dat Nguyen, e ottime le secondarie, in cui brillano le stelle di Roy Williams e del cornerback al secondo anno Terrene Newman.
Conclusioni: Le squadre di Bill Parcells hanno sempre migliorato il proprio record di almeno 8 vittorie nelle prime due stagioni sotto il tecnico: questo vorrebbe dire vincere 13 partite quest'anno dopo le 10 vittorie della scorsa stagione, obiettivo che mi sembra un po' fuori dalla portata di Dallas, soprattutto nella ultra-competitiva NFC East, dove vedo i Cowboys un gradino sotto Eagles e Redskins. Ma non è mai conveniente sottovalutare il Grande Tonno"
NEW YORK GIANTS
Offense: Grandi manovre in offseason per i Giants dopo una stagione molto deludente: la notizia più importante è sicuramente l'arrivo di Eli Manning, fratello dell'ultimo MVP della lega e ultimo rampollo di una famiglia di grandi quarterbacks.
Eli sembra geneticamente programmato per il successo, ma difficilmente avrà un grande impatto già dalla prima stagione: per ques to, dopo il passaggio di Kerry Collins ai Raiders i Giants hanno firmato Kurt Warner per fare da chioccia al giovane Mannig.
La questione è una: quale Kurt Warner hanno firmato i Giants? Quello da 3 stagioni oltre le 4000 yard e 2 volte MVP della lega o quelo dello scorso anno da 6 fumbles in un a sola partita, proprio contro i Giants? Tra gli addetti ai lavori prevale la seconda ipotesi, ma staremo a vedere"
Il corpo ricevitori annovera una star come Amani Toomer e un buon giocatore come Ike Hilliard, ma dietro di loro non ci sono giocatori affermati.
Il Runnig game sarà sulle spalle dell'ottimo Tiki Barber, che correrà però dietro una linea completamente ricostruita dopo le pessime prestazioni dello scorso anno e tuttavia ancora una volta priva di nomi importanti: I Giants sperano di replicare il successo del 2000 quando con una linea di semisconosciuti giunsero fino al superbowl.
Il coaching staff segue con il fiato sospeso le condizioni di salute di Jeremy Shockey, il fenomenale Tight End che è probabilmente il cardine dell'attacco newyorkese: ha deciso di operarsi al piede e dovrebbe essere pronto per l'inizio della stagione, ma non dovesse farcela saranno guai per l'attacco dei Giants"
Defense: Uno dei principali problemi lo scorso anno era la mancanza di profondità in linea, problema che dovrebbe esser risolto con la firma di Norman Hand dai Seahawks, Fred Robbins dai Vikings e Martin Chase dai Redskins.
La principale aggiunta in difesa è però il linebacker esterno ex Eagles Carlos Emmons, reduce da una ottima stagione; un'incognita invece la posizione di middle linebacker con la partenza del miglior placcatore della squadra lo scorso anno, Mike Barrow, passato ai rivali divisionali dei Redskins, che sarà rimpiazzato da Nick Greisen, che ha al suo attivo una sola partita da titolare.
Nel complesso un difesa discreta, che il nuovo coordinatore Tim Lewis schiererà con lo schema 3-4, ma che non credo farà più di tanto perdere il sonno a quarterbacks e linebackers avversari.
Conclusioni: Molte le incognite che gravano sulla stagione dei Giants: la posizione di quarterback, la solidità della linea d'attacco, il modo in cui la squadra reagirà ai metodi del nuovo allenatore, il sergente di ferro Tom Coughlin, con cui alcuni veterani hanno già avuto delle schermaglie rifiutandosi di iniziare gli allenamenti prima del termine stabilito dal contratto collettivo dei giocatori.
Nel complesso una compagine discreta, che se tutto funzionerà al meglio può dare fastidio a molti e magari aspirare a un posto nei playoffs, ma che sinceramente sembra l'anello debole nella fortissima NFC East.