Una ricezione spettacolare di Kellen Winslow Junior, ex tight end dei Miami Hurricanes
Fra i migliori prospetti nel ruolo di tight end c'è uno di quei giocatori su cui è impossibile non scommettere: Kellen Winslow Jr. Il figlio del mitico Kellen ha preferito lasciare con un anno di anticipo il college per tentare di seguire le orme del padre (9 anni nella NFL con i Chargers e 5 partecipazioni al Pro Bowl) e la maggior parte degli scout è sicura del suo successo. Winslow non è comunque l'unico tight end da tenere d'occhio perché alle sue spalle Troupe sta guadagnando parecchie posizioni (anche se non supererà l'ex giocatore di Miami).
Ecco la top 5:
1. Kellen Winslow Jr., 192 cm per 112 kg, junior, Miami (Florida)
Pro: Ė un eccellente atleta: agile, veloce e dotato di una buona accelerazione. E' perfetto nella ricezione perché ha buone mani, sa sempre dove si trova il pallone ed ha un eccellente controllo del corpo. È disposto a lottare su ogni pallone ed è sempre molto concentrato evitando così errori banali in ricezione o nella corsa della traccia.
È molto bravo nel distanziare il marcatore perché non solo è veloce ma è anche efficiente nei cambi improvvisi di direzione. Riesce a guadagnare yard anche dopo il primo contatto con l'avversario. È abile nell'ingannare i tackler avversari con le finte ed in generale è difficile da bloccare perché riesce spesso a prevedere in anticipo le mosse dei difensori ed evitare i tackle. Proprio questa sua abilità nel capire le intenzioni degli avversari rende il suo gioco molto imprevedibile perché Winslow molto spesso modifica la sua traccia per cercare il punto debole della difesa con esiti devastanti per l'avversario.
Se il gioco non si sviluppa a dovere è abbastanza intelligente tatticamente da venire incontro al quarterback per un sicuro passaggio completato. Ha una buona elevazione che gli permette di arrivare sul pallone prima degli avversari. Blocca meglio di quanto il suo fisico faccia pensare ed anche se tecnicamente non è perfetto ha mostrato ogni anno dei significativi progressi. Inoltre sa leggere bene le difese avversarie e posizionarsi di conseguenza per bloccare al meglio o aprire varchi per il portatore di palla.
Gioca con la necessaria cattiveria e dà sempre il massimo anche quando non è coinvolto direttamente nell'azione. Lavora sodo in allenamento per colmare quelle poche lacune che ha. È un giocatore su cui fare affidamento nei momenti topici della partita e non avrà difficoltà a diventare un leader anche nella NFL.
Contro: Il principale difetto è il fisico che non gli permette di bloccare come vorrebbe ma sta lavorando molto su questo aspetto e sicuramente migliorerà . Ogni tanto ha la tendenza a staccare il pallone dal corpo mentre cerca di evitare gli avversari. Non sempre ha dimostrato la maturità necessaria per avere successo nella NFL ma la vicinanza del padre (l'Hall Of Famer Kellen) dovrebbe aiutarlo in questo senso. Ha come agenti i fratelli Postons (centra poco con il football giocato ma potrebbe creare problemi al momento di discutere il suo primo contratto).
Giudizio: Winslow è un giocatore dalle indubbie potenzialità e non c'è niente che possa impedirgli di diventare uno dei migliori tight end della NFL. Sarà scelto molto in alto nel primo draft ed anche se non entrerà nella Top 5 ci andrà molto vicino perché i Detroit Lions (possessori della sesta scelta) sembrano puntare molto su di lui.
Da molti è stato paragonato ad un altro ex Hurricane, Jeremy Shockey, per l'impatto che potrebbe avere fin dal primo anno e l'accostamento non sembra poi così azzardato. Ben altra cosa è invece il paragone con il padre perché obiettivamente stiamo parlando di uno dei migliori giocatori di sempre mentre Kellen Jr. deve ancora mettere piede fra i professionisti. In futuro chissà "
2. Ben Troupe, 194 cm per 119 kg, senior, Florida
Pro: Anche lui è un ottimo atleta, veloce, agile e dotato di un buon controllo del corpo. Ha una buona presa e non perde mai di vista il pallone. In ricezione le braccia lunghe, una buona elevazione ed un fisico adeguato anche se non eccezionale gli permettono di superare la maggior parte degli avversari. È molto preciso nel correre la sua traccia ed è dotato di una buona accelerazione che gli permette di distaccarsi dal marcatore.
Una volta ricevuto il pallone è capace di guadagnare qualche yard in più grazie alle sue finte e alla sua forza fisica che gli permette di continuare a correre anche dopo il primo contatto. Nel bloccare usa molto bene il corpo, legge bene quello che ha di fronte e non ha problemi a fermare avversari molto mobili. Quando avrà potenziato il suo fisico sarà molto difficile da superare. Ha dimostrato buoni doti di leader.
Contro: Al college non gli veniva richiesto di bloccare molto spesso quindi anche se riesce a svolgere il compito manca della necessaria esperienza. Non lo aiuta il fatto di avere un fisico cui manca qualche chilo per competere alla pari con i difensori più forti. Deve migliorare la sua velocità di reazione allo snap altrimenti si troverà in grande difficoltà nelle tracce corte. Non sa ancora leggere alla perfezione le difese avversarie ma dovrebbe essere soltanto un problema di esperienza (al college giocava in un sistema con 2 tight end e all'inizio della carriera si era concentrato sugli special team).
Giudizio: Non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ma Troupe è un tight end che se allenato come si deve avrà un'ottima carriera nella NFL. A livello atletico e fisico (con qualche chilo in più) l'ex Gator non dovrebbe avere problemi ad imporsi mentre tutti i suoi difetti (dovuti per lo più al fatto di aver giocato un solo anno da titolare al college) sono tutt'altro che incorreggibili. Sarà il secondo tight end scelto e probabilmente sarà chiamato o alla fine del primo round o all'inizio del secondo.
3. Benjamin Watson, 192 cm per 117 kg, senior, Georgia
Pro: Ha un discreto fisico che gli permette di resistere alle spinte degli avversari e lo rende difficile da fermare al primo contatto. Gioca in maniera molto aggressiva e la maggior parte delle volte è un bene perché gli permette di superare avversari anche più forti di lui. È molto veloce ed ha una buona accelerazione che gli permette di separarsi dal marcatore ed "allungare il campo".
È un giocatore molto intelligente tatticamente che quando è concentrato riesce a leggere le difese e modificare in tempo reale la traccia. Ha una buona presa ed è disposto a lottare con gli avversari per il possesso del pallone. Nel bloccare non è spettacolare ma porta a termine il compito assegnatogli sfruttando una buona mobilità .
Contro: Deve migliorare la sua tecnica nel bloccare e la sua abilità nel correre le tracce. Non è sempre concentrato e si fa trovare fuori posizione oppure fa cadere dei palloni perché pensa troppo presto a come evitare gli avversari senza assicurarsi una buona protezione del pallone.
Giudizio: Nell'ultima parte della stagione ha recuperato quelle posizioni che aveva perso a causa di un infortunio ad una caviglia. Ha ampi margini di miglioramento sia come ricevitore che nel bloccare e una buona etica lavorativa lo aiuterà di certo. Un eccellente workout lo dovrebbe aver spinto fino alle soglie del primo round e probabilmente sentiremo il suo nome prima della metà del secondo round.
4. Chris Cooley, 192 cm per 119 kg, senior, Utah State
Pro: Cooley prima che un buon tight end è un buon atleta. Ha il fisico adatto per il ruolo ed è molto difficile da spostare o fermare. Lotta per la ricezione anche se circondato da avversari. Una volta preso il pallone raramente se lo fa sfuggire ed ha una buona accelerazione che gli permette di guadagnare un paio di yard.
Legge molto bene le difese e trova con facilità il loro punto debole modificando di conseguenza la sua traccia. È molto forte mentalmente e rende anche sotto pressione. Si impegna molto nel bloccare ed è abbastanza dotato tecnicamente. Ha esperienza anche come fullback.
Contro: Ha poca esperienza da tight end e paradossalmente potrebbe trovarsi meglio come fullback. Dopo la ricezione si basa troppo sulla sua velocità e non ha ancora imparato a dovere quei movimenti necessari per sbilanciare gli avversari o far mancare loro il bersaglio. Non è efficace in occasione dei lanci lunghi. Non è velocissimo e deve diventare più aggressivo e fisico nel bloccare.
Giudizio: La sua migliore dote è la versatilità che gli permette di essere utilizzato sia come tight end che come fullback. Un eccellente workout purtroppo non ha fatto passare in secondo piano le sue lacune (velocità su tutte) ed è probabile che dovrà aspettare il secondo giorno prima di essere scelto.
5. Jason Peters, 194 cm per 149 kg, junior, Arkansas
Pro: Il peso parla da se. Peters è un giocatore impressionante dal punto di vista fisico che ovviamente è il tight end più bravo del gruppo nel bloccare. Non solo sfrutta la sua forza ma sa anche posizionarsi adeguatamente, una buona mobilità ed un'incredibile potenza di spinta con le gambe. È bravo anche come ricevitore perché ha buone mani è sempre attento ed usa bene il suo corpo per arrivare al pallone. Nonostante il peso è un buon atleta ed anche se non è velocissimo e non ha nel suo repertorio quei movimenti utili per spiazzare i difensori è molto difficile da fermare al primo contatto.
Contro: Non è veloce e non riesce a creare un buon gap fra se e i difensori. Non sa leggere le difese avversarie perché è ancora troppo inesperto e forse sarebbe dovuto restare un altro anno al college. Potrebbe forse perdere qualche chilo guadagnando magari in accelerazione e velocità . Qualche scout ha avanzato dubbi sulla sua maturità e sul suo senso di responsabilità .
Giudizio: Al contrario dei tanti tight end che sanno ricevere ma non bloccare Peters è un eccellente blocker e sta crescendo come ricevitore anche se il lavoro da fare è tanto. Un regime alimentare da professionista dovrebbe dargli qualcosa in più in termini di velocità rendendolo un prospetto ancora migliore ma ci sono tanti dubbi sul suo carattere e questo gli farà perdere non poche posizioni. Per lui, infatti, si parla di fine terzo round o inizio del quarto.