NFL Power Ranking

Il LB Bruschi, “anima e core” della difesa dei Patriots

Stagione alle spalle e prime valutazioni per le squadre della NFL. Chi ha avuto una stagione positiva, chi ha deluso, chi è stato all'altezza e chi no?

Prima del Super Bowl i Patriots erano considerati da tutti la squadra favorita, ma ad inizio stagione, quanti avrebbero scommesso sulla squadra di Belicick? Arrivata al Super Bowl, con una marcia trionfale, fatta di 15 vittorie consecutive, compresi i play off, ha rispettato i pronostici, seppur con maggior difficoltà  del preventivabile. Ottimo il lavoro di Belicik, che gli è valso il premio come miglior allenatore della lega.

L'ottimo staff tecnico, e due scelte di primo giro nel prossimo draft, danno sicurezza e fiducia alla dirigenza, e già  si parla della nascita di una dinastia vincente. Sicuramente la stagione ha dimostrato una netta superiorità  di questa squadra, che pur con meno talento di altre compagini, ha saputo dominare come poche altre nel recente passato. Gran difesa e poche stelle, ma molto spogliatoio, nel senso di spirito di squadra, hanno fatto il successo della franchigia che è stata più forte della sfortuna, superando disinvoltamente tanti infortuni e qualche cessione eccellente.

I Panthers, rappresentanti della NFC, sono stati all'altezza, e, per tutti i play off hanno giocato al di la delle attese. Durante la stagione si sono mostrati solidi e tignosi per tutti, pur non raggiungendo i livelli della post season. Durante il Super Bowl hanno saputo dimostrare che possono produrre più del solo difendi e corri, la squadra è giovane, ha stelle di prima grandezza soprattutto in difesa, ma anche in attacco S.Davs e la sorpresa S.Smith possono dare soddisfazioni.

Lo staff tecnico, seppur non ineccepibile durante la partita decisiva, ha saputo riportare in alto la squadra in poco tempo, meritandosi l'apprezzamento di tutti. Carolina ha dimostrato una gran capacità  di portare a casa gli incontri molto ravvicinati, con ben sette vittorie su undici con meno di tre punti di margine, e nessuno sconfitta con meno di tre punti.

I Colts, sono forse la squadra con maggior talento offensivo, che si sono congelati al freddo di Boston, ma fino ad allora avevano forse mostrato i momenti di miglior football, con un Manning in grande spolvero, soprattutto nelle partite decisive, capace di condurre la propria squadra a rimonte fenomenali, che gli sono valse il co-MVP della stagione. James appare sulla via del recupero, ma il neo è apparso essere l'incapacità  di capitalizzare in situazione di goal line. Dungy ha finalmente vinto qualcosa nei play off, e la difesa sta migliorando. (11^ della lega per yards concesse)

Titans hanno giocato bene e sono probabilmente la più equilibrata tra tutte le formazioni, senza un reale punto di debolezza, con un Mcnair che ha finalmente ricevuto il credito che merita. George è in fase calante, e rimettere sotto contratto il miglior pass rusher Kearse non sarà  semplice. Fisher guida i suoi con grinta e determinazione, sbagliando raramente una mossa. Dare più armi a disposizione di McNair sarà  fondamentale, dato che verrà  anche a mancare Wycheck, che ha dichiarato il proprio ritiro. Bennet e McCarins sono stati positivi, ma non certo esaltanti, mentre Mason è ancora troppo discontinuo.

Ottima stagione anche per i Chiefs a lungo primi della classe, con un'attacco esplosivo, ma che dovranno migliorare molto nella difesa, soprattutto contro le corse. La squadra ha sicuramente la miglior linea offensiva della lega (solo 21 sacks concessi, quarta migliore squadra), ma molto deve essere fatto, sia come schemi sia come personale dal lato difensivo. Il primo passo è stato l'accantonamento di Robinson, ma per vincere Holmes e i ritorni di Hall da soli non sono sufficienti, come ha dimostrato lo shootout contro Indianapolis,

Gli Eagles che hanno centrato ancora il championship, pur dopo una partenza a handicapp, ma come da tre anni a questa parte si fermano lì. Gran delusione, ma non si può indicare come negativa una stagione finita al championship. La squadra è solida, ottima in difesa, porta a casa vittorie insperate, ma in attacco, a parte la linea offensiva, il contorno di McNabb, soprattutto i wr, è mediocre. La società  appare intenzionata a provvedere in off season, si parla addirittura del grande Terrel Owens, per dare ancora una volta la scalata al super bowl 2005.

Da menzionare anche l'ottima stagione dei Cowboys che guidati da Parcell, hanno subito invertito la rotta, dopo alcune stagioni negative. Il grande tonno, alla sua prima stagione, ha già  vinto il doppio lo stesso numero di partite del suo predecessore. Grande difesa, la migliore NFL, e attacco finalmente dignitoso, anche se, nell'ultima parte di stagione è andato calando. Carter ha mostrato progressi, anche se non è ancora un qb di livello, ma è stato soprattutto Hambrick a fallire la stagione. Probabile l'arrivo di un rb scelto tra i Fa.

I Seahawks di Holmgren hanno ben giocato. Approdati ai play off, nonostante il cronico mal da trasferta (solo due vittorie), grazie ad un attacco che in casa ha girato a mille, hanno ottenuto molto da Hasselbeck, vera rivelazione della stagione, mentre i wr potevano dare qualcosa in più. Difesa in crescita, ma ancora troppo basata sui big play dei propri play-maker, troppo o la va o la spacca. La sconfitta a Green Bay brucia ancora, ma l'età  media della squadra è bassa e il futuro appare roseo.

Baltimora è tutta difesa, ancora sulle spalle larghe di Ray Lewis, miglior Lb della lega, ma Boller ( 62.4 di rating) rimane incompiuto, e mancano in attacco le alternative a J.Lewis, se si eccettua Todd Heap (unico Te a guidare la propria squadra in numero di ricezioni). La squadra produce oltre il 54% delle proprie yards su corse. Senza scelte di primo giro sarà  difficile porre rimedio immediato, anche se la nomina di Fassel a Offense coordinator è stata sicuramente azzeccata.

Cincinnati ha sfiorato i play off, con un record 8-8, e si è scrollata di dosso l'etichetta di squadra perdente, con vittorie importanti, ma le è mancato ancora qualcosa. Lewis non ha comunque fallito alla prima come capo allenatore, portando passione e grinta a una squadra con molto talento.

Dopo un inizio con tre sconfitte, con Dillon che ha prima avuto infortuni a non finire e poi ha creato problemi con il suo malcontento, la compagine si è mantenuta in linea, grazie alle buone prove di Kitna e alle prestazioni di Rudi Johnson, che è stata una lieta sorpresa. Chad Johnson è entrato nell'olimpo dei wr, mentre è ancora da inserire Palmer, la prima scelta assoluta dello scorso drfat. Dal prossimo anno le attese saranno superiori, e confermarsi sarà  sicuramente più difficile

I Rams, pur raggiungendo i play off, non hanno brillato. Martz ha continuato a suscitare polemiche, per le proprie scelte tecniche. Warner è diventato improvvisamente un oggetto misterioso, ed ha perso il posto da titolare alla seconda giornata, e il gioco ne ha risentito. T

roppi i rischi presi in stagione regolare, mentre nei play off la squadra è divenuta improvvisamente conservativa. Il talento a disposizione è in assoluto il migliore della lega, ma la squadra non riesce ad ottenere molto. In particolare la sconfitta nell'ultima di campionato a Detroit, e quella in casa nei play off appaiono sanguinose

Stagione anonima, tra alti e bassi per due squadre di ottima tradizione, e con molto talento, come Denver e Green Bay. L'arrivo ai play off non può bastare, visti gli obiettivi iniziali. Per i Packers il protagonista assoluto è stato Green, che ha frantumato a suon di corse i record di squadra, e nell'ultima giornata con 98 yards in una sola corsa, ha stabilito il secondo gioco più lungo della storia della NFL.

L'età  di Favre diventa sempre più un fattore, e la dirigenza sarà  chiamata presto a provvedere. Denver ha visto l'inizio dell'era Plummer, che ha mostrato ottimi sprazzi, dopo una prima disastrosa, ma la forza rimane una linea offensiva gigantesca, e un piccolo rb, dalle grandi prestazioni, Clinton Portis. I senatori iniziano a risentire del tempo, e Lelie non ha ancora mostrato tutto il suo valore.

Senza acuti, e con il botto finale la stagione dei Saints, che tra chiamate al telefono, e giocate spettacolari non sono comunque riusciti a giocare fino a Gennaio. Poche idee oltre a McAlister, e Brooks continua a non essere così decisivo. In difesa ha faticato molto la linea, che ha dovuto fare a meno di Howard ha lungo.

Houston e Jacksonville sono migliorate. In Florida Del Rio ha fatto un ottimo lavoro, e molte partite, anche con squadre titolate sono state perse per un'inezia. I Texani hanno in Carr un leader, la linea offensiva è migliorata, e Davis è un ottimo prospetto, ma il lavoro per Capers sarà  molto, soprattutto in difesa, dove c'è stato un passo indietro, soprattutto da parte della linea.

Molte le deluse. I Vikings, dopo un inizio da imbattuti, hanno inanellato una serie finale negativa, arrivando a perdere i play off all'ultima giornata, ad Arizona. La difesa è migliorata, ma l'atteggiamento della squadra è troppo "narcisistico" e poco combattente. Tice dovrà  migliorare la determinazione con cui un gruppo di ottimi giocatori affrontano la gara

I Jets non hanno giocato un grande football, assolutamente lontani dalle prestazioni del 2002. Colpiti da molti infortuni, prima Pennington, poi Abrahms, era problematico poter ottenere di più. La squadra ha comunque lottato, credendo di poter centrare i play off fino alla fine, ed è sempre stata viva, in grado di mordere. Molti trick play e decisioni sorprendenti hanno sbalordito. In difesa non ci sono stati acuti, anzi le corse avversarie hanno rappresentato un grosso problema fin dall'inizio della stagione e sono costate il posto al Defense Coordinator

I Bills, che con molti acquisti partivano con i favori del pronostico nella AFC east. Dopo un buon inizio, la squadra si è dissolta, e ne ha fatto le spese Gregg Williams. Bledose non sembra il Qb più adatto al gioco di Buffalo, e la perdita del secondo wr Price, è stata accusata pesantemente. La difesa, la seconda della lega, ha giocato bene, non è mai crollata, mantenendo spesso in partita la squadra. Maghee non ha mai esordito, ma Henry non ha deluso, giocando con carattere, spesso anche con infortuni pesanti sulle spalle.

Miami è crollata ben prima di dicembre, con molti errori e chiamate offensive dubbie, e, in questa situazione anche Williams non ha brillato. Il talento non manca, soprattutto in difesa ( la decima della lega), ma la mentalità  non è mai sembrata quella giusta. Gran parte dello staff dirigenziale e tecnico è cambiato, ma l'head coach, con gran sorpresa di tutti, è rimasto lo stesso.

Hanno molto deluso i detentori del Super Bowl, i Bucs. Finiti con un record negativo. Gruden ad un anno di distanza dal successo si è ritrovato una patata bollente tra le mani, e la difesa non è più bastata. K.Johnson ne ha avute per tutti, le sue polemiche, aggiunte a quelle di Sapp, altro probabile partente, hanno distrutto l'ambiente e portato all'allontanamento del giocatore dalla squadra.

I 49 ers del dopo Mariucci hanno deluso, con Owens che ha creato molti problemi, e che probabilmente si dovrà  cercare un'altra sistemazione. Ericksonn opterà  per Garcia, nel gioco della torre, e si affiderà  a Barlow, futuro rb della squadra, che nelle ultime di campionato ha spopolato.

Nel raggruppamento delle deluse entrano sicuramente anche gli Steelers, partiti con molta euforia per un nuovo attacco affidato al trio Maddox, Burress, Ward, meno conservativo del solito. La strada si è fatto presto troppo ripida, e Pittsburgh si è presto ritrovata a fare marcia indietro. L'incertezza non ha loro giovato, e alla lunga è naufragata anche la difesa, solitamente punto di forza. Cowher ripartirà  con la solita grinta, ma bisognerà  trovare il modo di sfruttare al meglio il grande potenziale dell'attacco.

Incertezza anche ai Brown, tra i due qb Couch e Holcomb. Alla fine nessuno dei due è risultato capace di portare sulle proprie spalle la squadra, che si è arenata anche tra le secche dei problemi caratteriali di Green, sospeso dalla lega. Tutto questo ha portato all'impossibilità  di ripetere la stagione precedente. Davis ha fatto piazza pulita dei propri Lb ad inizio stagione, e i risultati sono stati modesti, avendo concesso oltre 500 yards su corsa in due partite ad un singolo giocatore. Anche gli infortuni sono stati un fattore, con la linea offensiva in difficoltà  a trovare lo stesso allineamento in due partite consecutive.

I Bears sapevano di non avere una squadra competitiva, ma la stagione, pur dignitosa, non ha soddisfatto la dirigenza, Jauron ne ha fatto le spese, e dai rams è arrivato L.Smith. Si ripartirà  da Urlacher, e in attacco Grossman ha mostrato buone potenzialità , ma la ricostruzione non sarà  semplice.

I Giants hanno invece fallito completamente, la linea offensiva, la scorsa stagione, punto di forza della squadra, non ha retto. Fassel, licenziato già  a metà  stagione, ha finito l'annata, per essere poi sostituito da Coughlin. In difesa Strahan a parte, non ci sono stati sorrisi. Le secondarie sono state assolutamente perforabili, mentre i Lb iniziano a sentire il peso degli anni.

L'infortunio a Vick, e le polemiche che si è portato dietro, hanno reso difficile la stagione dei Falcons. Tutto questo è costato il posto a Dan Reevs, entrato in polemica con il proprio qb, a causa del suo tardivo rientro. Atlanta si è arenata dopo l'iniziale vittoria a Dallas, e anche il ritorno di Vick non ha portato molti miglioramenti.. Price, molto atteso ha deluso, e non sembra tagliato per il gioco di primo wr.

La stagione dei Redskins, ha avuto una sola nota positiva, le dimissioni di Spurrier, che ha esasperato in questi due anni anche i più incalliti sostenitori degli Skins. Liberatosi di Davis, che ha poi determinato i successi dei Panthers, l'ex coach ha portato la squadra al totale fallimento, e gli arrivi di Candidate e Coles non sono stati sufficienti. Finito l'esperimento del "Fun & Gun", Snyder si è affidato a Gibbs per ricostruire la squadra.

Arizona ha continuato nella sua mediocrità , e né Blake, né McCown sono stati in grado di accendere la miccia. Smith è stato fuori a lungo, ma anche quando ha visto il campo, ha dimostrato di essere pronto per la pensione, mentre L'unica nota liete è venuta da Boldin, autore di una stagione a incorniciare, e sicuramente miglior rookie dell'anno. Il prossimo anno, la squadra, da sempre nei bassi fondi si affiderà  a Green, vedremo come l'ex di Minnesota potrà  lavorare.

A Detroit alcuni infortuni, Stewart, la prima scelta Rogers, sono stati pesanti, ma il progetto Mariucci ha comunque bisogno di tempo. Ai Lions rimane la soddisfazione di alcune vittorie di prestigio, contro i Packers e i Rams, ma è pur sempre troppo poco. Bisognerà  valutare tra un paio di anni la situazione.

Oakland si è ritrovata con il penultimo record della lega, complice una stagione con molti errori e polemiche nello spogliatoio, giocatori e allenatore si sono mostrarti fuori sintonia. Gannon non ha ripetuto la stagione fantastica, e tutto il complesso è andato in frantumi. Molti i cambi prevedibili, già  saltato Callahan per arrivare a Turner, ma anche tra i giocatori, saranno possibili cambiamenti

La peggiore squadra, dell'intera lega, sono stati i Chargers, che oltre a Tomlison hanno dimostrato di avere poco. Molti errori di fondamentali, difesa assolutamente nulla, con linea di burro, e secondaria molle. Brees rimane un mistero, tanto che Flutie ha preso il comando da un certo punto della stagione.

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