Una della tante corse cui è stato costretto Donovan McNabb per sfuggire ai difensori avversari
L'ultima partita del secondo turno dei playoff NFL prevedeva la sfida fra i Philadelphia Eagles e quei Green Bay Packers che hanno conquistato le prime pagine grazie al loro quarterback, Brett Favre, capace di portare nella post-season la sua squadra nonostante sia stato colpito da un gravissimo lutto familiare soltanto tre settimane fa.
La favola del quarterback si è però interrotta a Philadelphia perché dopo un confronto apertissimo e indeciso fino all'ultimo gli Eagles l'hanno spuntata per 20 a 17. Eppure la partita per la squadra di casa non era certo iniziata nel migliore dei modi perché dopo soli dieci minuti di gioco i Packers erano avanti 14 a 0 e sembravano aver preso possesso della partita tanto che i fischi dell'esigentissimo pubblico di casa non si erano fatti attendere.
L'attacco degli Eagles si è fatto trovare completamente impreparato di fronte alla notevole pressione esercitata dalla difesa di Green Bay tanto da riuscire a guadagnare un solo primo drive nei primi 15 minuti ed essere costretto a chiamare dopo appena 15 secondi di gioco il primo timeout.
A metà del primo quarto il quarterback Donovan McNabb subiva il primo di 8 sack e perdeva il pallone che veniva recuperato dal linebacker Nick Barnett che permetteva ai suoi di iniziare il possesso dalle 40 yard avversarie. A Favre bastava un solo lancio di 40 yard verso Robert Ferguson per portare in vantaggio i suoi e caricare ulteriormente un ambiente già galvanizzato dallo stato di grazia del quarterback.
Nel possesso successivo abbiamo assistito ad un primo esempio di quello che nel seguito della partita diventerà l'asso nella manica degli Eagles: le corse di McNabb. Il quarterback decideva di uscire dal pocket per ovviare alla perfetta marcatura ad uomo dei Packers e guadagnava in un solo colpo 41 yard.
Due incompleti e un field goal di 33 yard fallito dal kicker David Akers impedivano però alla squadra di casa di rispondere a Green Bay che anzi nel drive seguente allungava le distanze con un altro gioco della coppia Favre-Ferguson che permetteva al primo di raggiungere il secondo posto solitario nella classifica all-time per touchdown lanciati nei playoff (33 contro i 45 di un certo Joe Montana).
Nel secondo quarto da segnalare soltanto due eventi favorevoli agli Eagles: il touchdown segnato da Duce Staley su lancio di McNabb (drive di 77 yard con 5 passaggi completati su 5) e la corsa di Ahman Green, running back di Green Bay, su un quarto down ed 1 yard a pochi centimetri dalla end-zone di Philadelphia.
Quest'ultima azione, come vedremo, in seguito influirà notevolmente su una decisione che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro a favore dei Packers e che invece, per la troppa prudenza dell'allenatore, è stata una delle concause della sconfitta dei suoi.
La terza frazione di gioco non brillava certo per azioni spettacolari né da una parte né dall'altra ma chi aveva deciso di sacrificare ancora qualche ora di sonno per gustarsi l'ultima partita dei Divisional play-off è stato ricompensato nella prima azione dell'ultimo quarto.
McNabb, messo ancora una volta alle strette dalla difesa avversaria, esce dal pocket ma resta abbastanza lucido da riuscire a lanciare il pallone verso Todd Pinkston che segna così il secondo touchdown della partita per gli Eagles. Akers trasformava l'extra point e, a poco meno di 15 minuti dalla conclusione della partita, le due franchigie erano in perfetta parità : 14 a 14.
Dopo uno scambio di punt era Green Bay a portarsi in vantaggio grazie ad un field goal di 21 yard di Ryan Longwell, propiziato da una ricezione di 44 yard di Walker che portava i Packers fino alle 7 yard avversarie.
Quando dopo il sesto sack subito McNabb perdeva un altro pallone costringendo i suoi ad un punt dalle proprie 40 yard erano in molti a pensare che solo un miracolo avrebbe potuto impedire a Green Bay di collezionare l'ottava vittoria nelle ultime 9 partite.
I Packers riuscivano a controllare il gioco arrivando fino a poco meno di due minuti e mezzo dalla fine della partita ma non riuscivano a chiudere definitivamente la partita anche a causa di una penalità comminata per avere fatto scadere i 40 secondi concessi per rimettere in gioco il pallone.
Lo staff tecnico di Green Bay, memore dell'insuccesso del primo tempo nel quarto down ad un passo dalla end-zone avversaria, rinunciava ad una corsa di Green e preferiva invece provare a guadagnare il primo down cercando di procurare l'offside dei difensori avversari che però non cadevano nel tranello e costringevano la squadra di coach Mike Sherman al punt.
Gli Eagles avevano così la possibilità di tentare quantomeno di pareggiare la partita partendo dalle proprie 20 yard con poco più di 2 minuti da giocare. McNabb non riusciva però a combinare molto perché un minuto dopo fronteggiavano un quarto down e 26 yard che con così poco tempo a disposizione voleva dire solo una cosa: eliminazione dai play-off ed ennesima off-season "rovente" per la squadra della città dell'amore fraterno.
Questo è stato anche il pensiero dei difensori di Green Bay che si sono rilassati eccessivamente pensando di aver portato a casa il successo ed hanno permesso che accadesse l'incredibile: un lancio di 28 yard di McNabb che permetteva a Freddie Mitchell di conquistare il primo down.
Il lancio in un primo momento era sembrato imprendibile ma il quarterback aveva invece calcolato alla perfezione di quanto doveva muoversi Mitchell per sfuggire quel tanto che basta alla zona avversaria. Questa ricezione dava ad Akers la possibilità di rifarsi dell'errore del primo quarto ed il kicker non falliva il field goal da 37 yard che mandava le squadre all'overtime.
"Io già stavo pensando alla partita della prossima settimana, al Super Bowl ma in qualche modo, non so come, siamo riusciti a farci sfuggire di mano la partita", ha spiegato Mike McKenzie, cornerback di Green Bay. "Dovevamo fermarli ma non siamo stati abbastanza bravi in difesa. È un peccato perché il nostro destino era nelle nostre mani e non ce l'abbiamo fatta".
"Non vorrei sembrare arrogante ma sul quarto e 26 un pensierino al prossimo turno lo fai. Io ero sicuro che saremmo riusciti a fermarli ed anche dopo la ricezione ero così convinto dei nostri mezzi che avrei scommesso su una nostra vittoria. Invece devo riconoscere che gli Eagles hanno fatto quello che è mancato a noi: le grandi giocate", ha detto un altro difensore dei Packers, il cornerback Bhawoh Jue.
La buona sorte premiava Philadelphia che vinceva il coin toss e sceglieva di ricevere. Il tempo supplementare si apriva però con un sack che faceva perdere 5 yard alla squadra di casa che nelle azioni successive non riusciva a guadagnare il primo down ed era costretta al punt.
Green Bay nella prima azione decideva di affidarsi al braccio di Favre che era però costretto a liberarsi in fretta del pallone a causa dei blitz degli Eagles. Il quarterback non riusciva quindi a fare un lancio preciso ed il lancio finiva dritto nelle mani di Brian Dawkins, safety di Philadelphia, che correva per 35 yard ed arrivava fino alle 34 yard avversarie. "In settimana guardando i filmati abbiamo visto che Favre concede ogni partita un'opportunità alla difesa per fare un buona giocata ed io ne ho approfittato", ha dichiarato il tre volte Pro Bowler.
Gli Eagles guadagnavano altre 21 yard e mandavano nuovamente in campo Akers. Il kicker non aveva problemi a segnare il field goal da 31 yard e fissare il punteggio sul 20 a 17 definitivo per i padroni di casa.
MVP della partita è sicuramente McNabb che con le sue corse ha guadagnato 107 yard (record per un quarterback nei playoff) e lanciato per 248 yard e 2 touchdown. "I Packers hanno giocato un'ottima partita in difesa e le loro marcature ci hanno creato non pochi problemi, specialmente per i lanci lunghi. L'unico punto debole della loro strategia era lo spazio libero che mi hanno lasciato al centro ed io ho cercato di approfittarne più che potevo invece di restare nel pocket e rischiare qualche intercetto", ha dichiarato McNabb.
Va menzionata anche la prestazione di Staley che ha degnamente sostituito l'infortunato Brian Westbrook ed è stato decisivo con 2 corse da 22 e 11 yard nel finale di partita.
Ora gli Eagles sono attesi dalla terza finale consecutiva per il titolo della NFC in cui affronteranno la squadra rivelazione della stagione: i Carolina Panthers. Nelle due precedenti occasioni, contro Tampa Bay e St.Louis, la squadra allenata da Andy Reid è sempre uscita sconfitta e c'è da scommettersi che Philadelphia farà di tutto per evitare un fastidiosissimo tris. "Quest'anno vogliamo vincere a tutti i costi. Abbiamo dimostrato oggi che anche se commettiamo qualche errore di troppo abbiamo abbastanza carattere da riuscire ad imporci", ha dichiarato Akers.
I Packers tornano a casa e non riescono a diventare il primo team nella storia della NFL a vincere nella stessa stagione due partite all'overtime. Appena conclusa la sfida sono partite le prime critiche all'indirizzo di Sherman, reo di aver allentato la pressione sugli Eagles favorendo così il loro ritorno in partita. McKenzie ha ammesso che "siamo stati troppo prudenti e abbiamo giocato troppo rilassati il finale di partita. Per questo abbiamo perso".
Dubbia anche la sua chiamata nell'ultimo quarto quando invece di affidarsi alle corse di Green (le 156 yard guadagnate sono un record della franchigia) ha costretto Favre a tirare fuori tutti i trucchi "da oratorio" per far cadere in trappola gli avversari.
Mike Flanagan, centro di Green Bay, attribuisce la decisione "alla nostra scarsa abilità nell'eseguire quel tipo di schema nel primo tempo. Quando non riusciamo a far percorrere poco meno di una yard ad uno dei migliori back della nazione vuol dire che non siamo concentrati quindi penso sia normale che il coach non aveva una gran fiducia in noi".
L'allenatore da parte sua ha preferito non commentare dicendo solo d'essere più dispiaciuto per i giocatori che per la loro prestazione. "In ogni caso sono molto ottimista per il futuro perché il carattere e l'affiatamento della squadra ci saranno anche il prossimo anno. Abbiamo tutto per tentare di vincere: talento, scelte nel draft e potranno ristabilirsi i giocatori infortunati".
Per gli Eagles invece il futuro non è il prossimo anno ma domenica 18 gennaio alle ore 6 e 48 pomeridiane (ora locale) al Lincoln Financial Field.