Grande Manning anche nella prima partita di Playoffs…
Dopo tre anni consecutivi di apparizioni ai play-off con altrettante sconfitte, culminate con l'orripilante cappotto subito esattamente un anno fa nel Jersey contro i New York Jets (41 a 0 con infamia), gli Indianapolis Colts superano la maledizione degli ultimi anni asfaltando i Denver Broncos, giunti all' Rci Dome convinti di ripetere la grande prova di un paio di settimane or sono, quando furono corsari proprio sul campo dei Colts, guadagnandosi proprio in quella occasione l' ingresso ai play-off.
Un 41 a 10 nettissimo con una devastante prova dell' attacco dei padroni di casa, trascinati da un Peyton Manning (fresco Mvp della stagione a pari merito con il quarterback dei Titans Steve McNair) letteralmente stellare.
Da anni uno dei migliori cinque quarterback della Lega e sicuramente il miglior passatore puro, il figlio del grande Archie è sempre stato etichettato come un perdente, perché le sue apparizioni ai play-off sono sempre state deficitarie. Contro i Broncos Peyton ha avuto la sua rivincita, 84 per cento di passaggi completati, 5 touch down pass per un totale di 377 yards lanciate, e tutto in poco più di due quarti.
Devastante l' attacco di Indianapolis (479 yards totali in otto drive, conclusisi con cinque touch down, due field goal e un fumble di Edgerin James, peraltro già sul 41 a 10) e imbarazzante la difesa dei Broncos, soprattutto nelle secondarie, letteralmente ridicolizzate da Harrison, Stokley e Wayne, tutti e tre terminali di passaggi in meta di Peyton Manning.
E dire che la difesa della Mile High City è stata in regular season la sesta di tutta la Lega sui passaggi, e la settima sulle corse" un crollo verticale assolutamente inaspettato quello della compagine di Mike Shanahan, soprattutto dopo la ultra convincente prova fornita dai Broncos proprio all' Rca Dome due settimane prima, ottenendo una vittoria fondamentale addirittura orfani di Clinton Portis.
La svolta psicologica della partita si è avuta nel primo tempo, con una relativamente innocua ricezione di Marvin Harrison sulle trenta yards, che riceve, cade per terra, e incredibilmente non viene toccato da nessuno delle secondarie dei Broncos, troppo occupati a litigare tra loro per addossarsi la colpa della mancata copertura del wide receiver biancazzurro. Quatto quatto, l' 88 di Indianapolis fa finta di niente per un paio di secondi, e poi velocissimamente si rialza e si invola verso la end-zone, tra lo stupore e la incredulità generale.
Il primo tempo finisce sul 31 a 3, e nessuno al mondo vorrebbe essere nello spogliatoio dei Broncos, e più precisamente tra le grinfie di Mike Shanahan durante l' intervallo. Denver sembra comunque avere la forza di reagire, il primo drive del terzo quarto è condotto alla grande da Jake Plummer, che porta i Broncos fino ai limiti della red zone imbeccando Rod Smith, azione vanificata però da un holding di Neil, autore di una pessima prova, con quattro penalità a suo carico.
Denver arriva comunque in raggio da field goal, ma il calcio tra i pali di Jason Elam viene stoppato, e questa azione segna virtualmente la fine della gara, anche perché nel drive seguente Peyton Manning imbecca Wayne per il suo quinto passaggio da touch down della serata.
Dispiace comunque vedere sciogliersi come neve al sole una formazione come i Broncos, che in alcuni tratti della stagione è apparsa dominante, con un grande Jake Plummer (chiaramente un vincente, uno che nei prossimi anni potrebbe portare i Broncos ancora più lontano), uno spettacolare Clinton Portis e due sicurezze come Shannon Sharpe (il più grande tight end di tutti i tempi, giunto probabilmente alla sua ultima partita) e Rod Smith.
La settimana prossima gli Indianapolis Colts se la vedranno nel Divisional Play-off contro i Kansas City Chiefs di Trent Green e di Priest Holmes, partita estremamente difficile da inquadrare, non può comunque non rimanere impressa nella mente di tutti, e quindi anche dei Chiefs, la straordinaria prova di Peyton Manning e di tutto l' attacco dei Colts.