Ranking NFC

Il ritorno a tempo pieno di Marshall Faulk ha rafforzato le speranze di Super Bowl dei Rams

Ci stiamo avvicinando ai Playoffs e vale la pena dare un occhiata alla situazione nella NFC, dove le classifiche sono letteralmente cambiate rispetto alla prima metà  stagione. Le squadre che stavano allungando hanno avuto una brutta frenata e quelle che navigavano in brutte acque si sono riprese e dominano le rispettive divisions.

Vediamo come si presentano le squadre nel rush finale. La classifica è una sorta di Power Ranking più che una graduatoria per l'assegnazione dei posti per i playoffs. Per ogni squadra, sono state evidenziate le statistiche principali sia per l'attacco che per la difesa con la relativa posizione nella graduatoria NFL tra parentesi.

1 San Louis Rams (record 11-3)
Attacco 28.6 pp (3) – Passing 255.7 yp (2) – Rushing 93.7 yp (30)
Difesa 20.6 pp (15) – Passing 189.6 yp (11) – Rushing 126.4 yp (23)
Prossimi avversari: Cincinnati, @Detroit

Evidentemente quest'anno il Missouri sembra destinato a mandare almeno una squadra al Super Bowl se non due. Infatti dopo Kansas City nella AFC anche St. Louis nella rivale NFC potrebbe aver preso con decisione la strada per Houston. Sono tornati i migliori della NFC, soprattutto dopo aver vinto 10 delle ultime 11 partite. L'attacco non fa fatica a mettere punti sul tabellone anche se con Marc Bulger in cabina di regia il gioco aereo dei Rams stenta a ritrovare l'esplosività  dei tempi migliori.

Buona la sua percentuale di passaggi completati (63.5%) ma sicuramente deficitario il rapporto TD/intercetti (19/20) segno che nonostante tutto la propensione di Bulger a lanciare nelle mani dell'avversario sta diventando una costante preoccupante. Torry Holt con 1518 yards ricevute e 11 TD realizzati è ovviamente il miglior ricevitore dei Rams e nella NFL solo Randy Moss riesce a fare meglio. Il suo compagno di reparto Isaac Bruce non è da meno con 981 yards e 5 TD, completando quella che è sicuramente la più bella coppia di ricevitori della NFL.

Il gioco di corse ha risentito dei problemi fisici della loro stella Marshall Faulk che è ritornato recentemente con continuità  nei giochi di Mike Martz viaggaindo alla media di quasi 100 yards (e 5 TD) nelle ultime 5 gare. Questo dovrebbe aiutare Bulger a subire meno sacks (al momento sono 32) e meno intercetti e migliorare il gioco di corsa di St. Louis, visto che fino al rientro di Faulk i Rams sono stati tra gli ultimi della NFL per yards guadagnate a causa dello scarso contributo dei sostituti.

La difesa, nonostante i discreti risultati, va giudicata con il cartello “lavori in corso”. Il defensive end Leonard Little resta sempre un ottimo pass rusher (12 sacks) ma per il resto la difensa stenta a dominare, nonostante la prima scelta dello scorso anno, il linebaker Robert Thomas (leader nei tackles), convinca sempre di più. La secondaria è stata ridisegnata, con i due cornerbacks Jerametrius Butler e Travis Fisher che da inizio stagione partono titolari, costringendo il veterano Aeneas Williams a convertirsi in free safety.

I Rams non hanno avuto un calendario proibitivo e sono migliorati tantissimo con il ritorno a tempo pieno di Faulk. Sono i migliori della NFL come rapporto palle recuperate palle perse (takeaways) ed in proiezione, avendo già  guadagnato un posto ai playoffs vincendo la loro division con due giornate di anticipo, direi che potrebbero chiudere con il miglior record della NFC (13-3).

In caso di miglior record della NFC potrebbero tornare al Super Bowl poiché guadagnerebbero il vantaggio di giocare sempre in casa, dove possono vantare un record che li rende pressoché imbattibili. Al momento hanno aperta una striscia di 13 vittorie consecutive, pareggiando il record a cavallo del 1998-2000 e sono ovviamente imbattuti in questa stagione.

I prossimi avversari casalinghi saranno i Cincinnati Bengals che di questi tempi viaggiano con il coltello tra i denti alla caccia della loro vittoria divisionale. Sarà  l'ultima fatica nel duello con Philadelphia per il miglior record di conference visto che la trasferta a Detroit appare tutt'altro che proibitiva.

2 Philadelphia Eagles (record 11-3)
Attacco 22.5 pp (12) – Passing 183.3 yp (25) – Rushing 131.7 yp (8)
Difesa 17.8 pp (6) – Passing 203.1 yp (167) – Rushing 127.8 yp (23)
Prossimi avversari: San Francisco, @Washington

Record vincente ma inizio stagione poco convincente. Nell'occhio del ciclone ovviamente il quarterback Donovan McNabb che dopo aver trascinato gli Eagles nella passata stagione sembrava aver perso tutta la sua energia. Le statistiche stagionali parlano chiaro: 2736 yards lanciate ma soprattutto solo 12 TD (3 nella recente partita contro Dallas) a fronte di 9 intercetti. A sua discolpa ci sono stati i 38 sacks subiti (tra i QB più atterrati della NFL) che lo hanno costretto spesso a fuggire dalla tasca.

Ma le cifre sarebbero state più disastrose se a novembre la musica non fosse cambiata. McNabb è appena stato nominato NFC Offensive Player of the Month del mese di novembre, dopo che nelle cinque partite giocate aveva completato il 65% dei passaggi per 1265 yards, 6 TD e solo un intercetto (rating 103.4). Nello stesso periodo ovviamente gli Eagles hanno vinto tutte e cinque le partite. Purtroppo l'inizio stagione di Philadelphia è stato caratterizzato dai turnovers, la caratteristica negativa di questo attacco che tra fumbles ed intercetti è riuscito spesso a dare opportunità  di segnare agli avversari.

Il gioco di corsa è stato portato avanti con efficacia da un comitato formato da Correll Buckhalter (8 TD), Brian Westbrook (7 TD su corsa, 4 su ricezione e 1 su punt return) e Duce Staley (3 TD su corsa e 2 su ricezione) che insieme a McNabb riescono a correre con efficacia risultando tra i migliori attacchi della NFL. Il reparto ricevitori però è sempre il punto debole dell'attacco di Philadelphia tant'è che ha messo assieme complessivamente solo 4 TD, e questo ovviamente non aiuta McNabb a migliorare le sue prestazioni.

La difesa seppur priva di Hugh Douglas, finito a Jacksonville con un contrattone che stenta a ripagare sul campo, è riuscita a mantenere il solito standard ed a tenere a galla la squadra nei momenti difficili inoltre, con il ritorno della safety Brian Dawkins, Philadelphia sembra essere tornata una delle migliori difese contro le corse, primato raggiunto nella passata stagione.

Coach Andy Reed avrà  ancora tre partite per vincere la NFC East e dovrà  duellare fino alla fine con Dallas che sta vivendo una stagione straordinaria. Avendo già  uno dei migliori record NFL, grazie anche alla striscia delle ultime otto vittorie consecutive, gli Eagles potrnon dovrebbero commettere passi falsi e chiudere 13-3.

3 Seattle Seahawks (record 8-6)
Attacco 25.1 pp (7) – Passing 223.8 yp (7) – Rushing 125.7 yp (12)
Difesa 21.4 pp (22) – Passing 216.4 yp (22) – Rushing 115.8 yp (16)
Prossimi avversari: Arizona, @San Francisco

Finalmente Mike Holmgren comincia a raccogliere i suoi frutti. L'ulteriore crescita del quarterback Matt Hasselbeck, voluto da Holmgren che lo aveva scelto a Green Bay, è sicuramente una nota positiva. Pochi intercetti (12) e tutto sommato, pur non essendo Favre, cifre di tutto rispetto con il 60.2% di passaggi completati per 23 TD ed un rating discreto di 89.0.

Statistiche ottime considerando che Hasselbeck fu scelto al sesto giro nel 1998. Hasselbeck tra l'altro può beneficiare della presenza di un runningback come Shaun Alexander, capace di guadagnare 1216 yards e mettere a segno 11 TD (tra i migliori nella sua categoria) risultando la vera spina nel fianco delle difese avversarie. Inoltre il reparto dei ricevitori, dopo una partenza un po' in sordina sta uscendo fuori. Darrell Jackson ad esempio, con 1083 yards ricevute e 9 TD realizzati, si propone come uno dei prossimi obbiettivi del mercato dei free agents. Ma stanno andando bene anche Koren Robinson ed il veterano Bobby Engram.

La difesa pur avendo accumulato talento nel corso degli anni, stenta ancora a rendere. Nella linea il linebacker Chad Brown sembrava tornato il pass rusher che tutti hanno ammirato in maglia Steelers (5 sacks nelle prime 10 partite), coadiuvato da Anthony Simmons che è la solita macchina da tackles. Bene anche il defensive end Chike Okeafor che ha portato in dote da San Francisco ben 6 sacks, il migliore in questa categoria tra i Seahawks.

La secondaria, con l'innesto positivo del cornerback rookie Marcus Trufant è diventato un reparto ancora più solido. L'infortunio di Shawn Springs è ormai alle spalle ed il suo recupero sembra quasi completato. Le due safeties Reggie Tongue (4 intercetti) e Ken Hamlin danno sicurezza nelle coperture difensive.

Insomma, pur non avendo delle statistiche eccezionali, i Seahawks sembrano aver trovato l'alchimia giusta per rendere al massimo ed approdare almeno ai playoffs. Peccato che sulla loro strada abbiano trovato i Rams.

Non potendo vincere la NFC West, a Seattle resta la possibilità  di andare ai playoffs con una Wild card. Il record 10-6 potrebbe essere alla loro portata, soprattutto se Hasselbeck manterrà  il trend stagionale, poi si vedrà  perché con quel record potrebbero arrivarci più squadre.

4 Minnesota Vikings (record 8-6)
Attacco 25.3 pp (6) – Passing 250.9 yp (4) – Rushing 140.7 yp (5)
Difesa 22.5 pp (24) – Passing 221.3 yp (25) – Rushing 122.1 yp (19)
Prossimi avversari: Kansas City, @Arizona

I Vikings, favoriti da un calendario tutt'altro che proibitivo, sono partiti sparati ad inizio stagione vincendo 6 partite consecutive. Poi in quattro settimane hanno condizionato il loro destino perdendo ben 4 partite consecutive e lasciando tutti un po perplessi, anche perché sono riusciti a perdere contro squadre come Giants, Oakland e San Diego che non sono mai riuscite a brillare nel corso della stagione.

Il record positivo a questo punto della stagione è frutto sicuramente di un ottimo attacco, uno dei migliori della NFL, che quest'anno ha ritrovato la coppia Culpepper-Moss dispersi nelle ultime stagioni e spesso negli highlights più per i loro litigi che per le loro prestazioni.

Il quarterback Daunte Culpepper, partito con 7 TD e zero intercetti, era stato il protagonista della striscia vincente di inizio stagione ma ora comincia a risentire delle fatiche della regular season. Le sue statistiche comunque restano tra le migliori della NFL: 3022 yards lanciate per 21 TD e 9 intercetti, più 366 yards corse per 4 TD sono numeri straordinari che lo collocano tra i primi quarterback della NFL insieme a Manning e McNair con un rating pari a 95.9. L'altro protagonista assoluto di questo attacco è Randy Moss leader tra i ricevitori con 1465 yards ricevute e 14 TD. L'intesa ritrovata con Culpepper ha cancellato le perplessità  tra i tifosi dei Vikings che dopo le ultime due stagioni cominciavano a spazientirsi di entrambi.

Il runningback titolare Michael Bennett ha dovuto lasciare il posto per la prima metà  stagione al compagno Moe Williams che non lo ha fatto rimpiangere nelle corse con 699 yards corse per 4 TD, ma soprattutto nelle ricezioni dove si è contraddistinto con 611 yards e 3 TD, risultando il secondo miglior ricevitore di Minnesota.

Come già  detto è il reparto difensivo che ha penalizzato la squadra di coach Mike Tice. Nonostante l'innesto di buoni giocatori come il linebaker Chris Claiborne, acquisito nella free agency, o il defensive Tackle Kevin Williams, prima scelta dell'ultimo draft con 8 sacks all'attivo, la difesa di Minnesota concede troppe yards e troppi punti agli avversari. Da segnalare le ottime prestazioni delle safeties Brian Russell e Corey Chavous, sempre pronte a pizzicare palloni ai quarterbacks avversari, che rispettivamente con 7 e 8 palloni intercettati sono nei primi posti della lega tra i ricevitori indesiderati.

Sicuramente la difesa è la peggiore tra le squadre con ambizioni da playoffs e vincere la NFC North non sarà  facile, visto che i Packers hanno già  messo la freccia. Hanno un calendario più difficile rispetto ai rivali di division, anche se avere Kansas City in casa al Metrodome dovrebbe essere meno proibitivo che giocare nel freddo del Missouri. Questa dovrebbe essere la partita apparentemente più difficile.

Occhio però alla partita con Arizona, trasferta mal digerita dai Vikings come tutte le altre nella seconda metà  della stagione, che potrà  rivelarsi insidiosa nonostante gli avversari siano già  con la testa alle Hawaii. Due vittorie ed un record finale di 10-6 potrebbero aprire a Minnesota le strade alla offseason.

5 Green Bay Packers (record 8-6)
Attacco 26.4 pp (5) – Passing 196 yp (16) – Rushing 158.9 yp (3)
Difesa 21.2 pp (20) – Passing 221.7 yp (26) – Rushing 105.9 yp (9)
Prossimi avversari: @Oakland, Denver

Da anni, per i tifosi del Wisconsin, Green Bay vuol dire anche Brett Favre. Ma dopo la batosta subita in casa con i Falcons di Michael Vick nei playoffs della passata stagione, molti di loro hanno cominciato a guardare il loro idolo con un occhio diverso. Il trend in discesa del quarterback più volte MVP si è mantenuto tale.

Il suo rendimento è più o meno lo stesso della stagione 2002 (rating 86.3) ma resta sicuramente lontano dagli standard da MVP che ci aveva abituato a vedere in passato. Le yards totali lanciate sono diminuite, vittime delle scelte di coach Mike Sherman che ha preferito alleggerire il gioco aereo a favore delle corse.

Favre è passato da 35 palloni lanciati di media a 30, migliorando le scelte e quindi la percentuale di completi (65.2%) ma lanciando appena sopre le 200 yards a partita (203.3). Quello che più preoccupa sono però gli intercetti che sono 20 e già  adesso costituiscono la quarta peggiore prestazione stagionale di sempre (con i 23 intercetti dati in proiezione stagionale sarebbero tra le peggiori). A sua discolpa c'è l'infortunio al pollice della mano destra che Favre si trascina praticamente da diverse partite e che ne ha condizionato e non poco il modo di giocare.

Per fortuna un'altra stella continua a brillare nel Wisconsin. Si tratta del runningback Ahman Green che alla sua quarta stagione ai Packers, si appresta a superare il muro delle 2000 yards totali (corse e ricezioni). Al momento infatti il totalizzatore dice 1538 yards corse e 356 ricevute per un totale di 17 TD (12+5). E' lui il vero trascinatore di Green Bay, tra le prime nella NFL per yards guadagnate su corsa sin dalle prime battute stagionali, e le speranze di playoffs dei Packers sono aggrappate a lui.

Anche il ricevitore emergente Javon Walker, secondo anno ed ormai il bersaglio preferito di Favre (551 yards e 7 TD), si sta affermando prepotentemente. Con Green, Favre e Walker l'attacco non fa fatica a mettere punti sl tabellone ma la difesa fatica a tenere il passo, anche se sta crescendo.

Il defensive end Kabeer Gbaja-Biamila (KGB per tutti) non riesce a svegliare il reparto difensivo malgrado i 7 sacks all'attivo. La difesa soffre soprattutto nel reparto avanzato, incapace di creare occasioni per mettere punti sul tabellone come faceva in passato. Ottimo il rookie Nick Barnett middle linebacker che guida i suoi nei tackles (101) ed ha anche 3 intercetti e 2 sacks all'attivo.

Potrebbero anche andare ai playoffs vincendo la NFC North se i Vikings dovessero crollare vittime di un calendario sicuramente più difficile. Nell'ultimo mese hanno battuto Tampa Bay, San Francisco, Chicago e San Diego uscendo sconfitti solo a Detroit nella partita del Thanksgiving Day.

Adesso si troveranno di fronte Oakland e Denver, con la prima partita in trasferta contro avversari rassegnati ad una stagione perdente ma pieni d'orgoglio (chiedere a Baltimore) mentre l'ultima sarà  in casa contro i Broncos e potrebbe diventare decisiva per le sorti di entrambe le squadre.

Se vorranno andare ai playoffs dovranno vincerle tutte e due perché dubito che il record 9-7 sarà  sufficiente per l'ultimo posticino con una Wild Card o per la vittoria della division.

6 Dallas Cowboys (record 9-5)
Attacco 18.8 pp (17) – Passing 190.9 yp (18) – Rushing 129.3 yp (9)
Difesa 17.4 pp (6) – Passing 159.9 yp (1) – Rushing 93.8 yp (6)
Prossimi avversari: NY Giants, @New Orleans

Con l'arrivo di Bill Parcell a Dallas si comincia respirare aria nuova. Se non si considerano i due episodi a Tampa Bay e New England che si sono chiusi senza segnare punti, i Cowboys stanno guadagnando considerazione giorno dopo giorno, grazie anche alla miglior difesa della nazione.

Con 27 sacks all'attivo, equamente ripartiti tra gli uomini di linea, Dallas è diventata fortissima soprattutto contro il gioco aereo. Con Greg Ellis, La'Roi Glover ed Ebenezer Ekuban la pass rush è ormai diventata una prerogativa della difesa che gode anche delle eccellenti coperture di una secondaria fatta di stelle come la safety Roy Williams ed il cornerback Terence Newman, le due ultime prime scelte, ormai stabilmente tra i protagonisti nei big plays. Senza dimenticare ovviamente il veterano Darren Woodson, ancora forte come ai tempi d'oro con Jimmy Jones. Straordinaria anche la stagione del middle linebaker Dat Nguyen, tra i migliori della NFL nella categoria tackles che con 107 guida i compagni opponendosi sempre con efficacia alle corse degli avversari.

L'attacco è sicuramente il punto debole della squadra e vive degli alti e bassi del quarterback Quincy Carter, forse ancora troppo giovane ed inesperto per guidare una squadra nei Playoffs. Carter non riesce ancora a scegliere affidabilmente i suoi bersagli (57.3%, 15 TD e 18 intercetti), malgrado il reparto dei ricevitori sia formato da giocatori di tutto rispetto.

Al momento Terry Glenn è tra i più prolifici con 648 yards e 5 TD ma anche i colleghi di reparto Joey Galloway (537 yards, 2 TD) ed Antonio Bryant (489 yards, 2 TD) non sono da meno. Domenica scorsa ad esempio contro Philadelphia Carter ha lanciato per solo 108 yards con il 41.7 di completati, un po' poco per un quarterback che dovrebbe guidare il suo attacco ai playoffs. Le corse sono affidate a Troy Hambrick, troppo macchinoso nei movimenti, che fatica a correre tra le maglie delle difese avversarie nonostante le 910 yards (per 3.6 yards a portata) ed i 5 TD. Certo è difficile correre a Dallas dopo Emmitt Smith ma Hambrick appare chiaramente come una soluzione di ripiego.

Ormai Philadelphia ha raggiunto stabilmente il comando della NFC East e la vittoria di conference sembra difficile. Ma una Wild Card, con un record 11-5, potrebbe essere alla loro portata, levandoli dalla bagarre finale. Ovviamente dovranno guadagnarsela andando a vincere contro gli avversari divisionali di New York, fuori dai giochi ma ben contenti di levare una Wild Card ai rivali di Dallas.

Nell'ultima giornata poi andranno a New Orleans, trasferta scomoda qualora i Saints avessero ritrovato continuità  di risultati e ritornassero prepotentemente nella corsa ai Playoffs. Al momento comunque questa resta la prima stagione con record vincente dopo 5 anni tribolati.

7 Tampa Bay Buccaneers (record 7-7)
Attacco 18.6 pp (19) – Passing 233.9 yp (6) – Rushing 104.6 yp (21)
Difesa 14.4 pp (1) – Passing 168.5 yp (2) – Rushing 106.9 yp (10)
Prossimi avversari: Atlanta, @Tennessee

I campioni purtroppo pare che abbiano abdicato. Analizzando la prima parte di stagione però appare evidente che il record è frutto soprattutto di episodi particolari che hanno girato le spalle ai campioni. Due sconfitte in overtime, una con Carolina e Indianapolis e tre sconfitte di misura, due casalinghe con New Orleans e Green Bay, ed una in trasferta ancora con Carolina, non sono sufficenti per giudicare in modo totalmente negativo la squadra di Jon Gruden.

Queste sconfitte, insieme a quella disastrosa di San Francisco, devono suonare però come campanelli d'allarme per il front office. Difendere il titolo di campioni ha tolto determinazione ai Buccaneers e ne ha aggiunta agli avversari, sempre felici di compiere l'impresa di battere i campioni, ma è evidente che la squadra va ritoccata.

Apparentemente le statistiche sono buone almeno quanto quelle dello scorso anno. Il quarterback Brad Johnson le ha addirittura migliorate, visto che ormai ha trovato con costanza la via della end zone e con 22 TD è uno dei migliori della NFL. Avendo due buoni ricevitori come Keenan McCardell (1049 yards guadagnate e 7 TD) e Keyshawn Johnson (600 yards, 3 TD) è stato abbastanza facile far mettere punti sul tabellone.

Il runningback Michael Pittman con 712 yards, corse alla media di 4.0 yards per portata, sembrerebbe avere statistiche interessanti ma lo zero nella casellina dei TD evidenzia chiaramente i problemi sulle corse di Tampa Bay. Solo Mike Alstott e Thomas Jones sono riusciti a portare in meta palloni su corsa (5 in tutto) ma, come si sa, il loro contributo viene richiesto spesso solo in prossimità  della linea di meta.

La difesa è la migliore della NFL ed ha mantenuto lo standard della passata stagione, anche perché è rimasta sostanzialmente identica. Da segnalare le solite buone prestazioni del defensive End Simeon Rice, che con 15 sacks è il miglior pass rusher della NFL, mentre appare evidente il declino della stella Warren Sapp, nettamente meno dominante del solito ed in odore di cambiare aria a fine stagione per via dell'età  e della scadenza del contratto.

Gruden al momento appare estremamente frustrato. Con il recente allontanamento di Keyshawn Johnson la dirigenza, in un momento difficile come questo, ha provato ad unire il gruppo ed eliminare un elemento destabilizzante. I risultati sono stati però scarsi vista la recente sconfitta a Jacksonville. Per quest'anno i campioni probabilmente dovranno rinunciare ai playoffs a meno che riescano ad agguntarlo in extremis con il record 9-7. Poi in offseason ci sarà  da lavorare.

8 Carolina Panters (record 9-5)
Attacco 19.1 pp (15) – Passing 189.2 yp (19) – Rushing 132.6 yp (7)
Difesa 19.0 pp (9) – Passing 203.7 yp (18) – Rushing 113.7 yp (13)
Prossimi avversari: Detroit, @NY Giants

I Panthers sono sicuramente la sorpresa della NFL. Nessuno si aspettava che arrivassero a raggiungere questo record dopo dieci partite e soprattutto che fossero in testa alla NFC South spodestando i campioni del mondo di Tampa Bay. Eppure la compagine allenata per la seconda stagione dall'esordiente John Fox si è guadagnata la sua posizione battendo due volte Tampa Bay ed una volta Indianapolis (in trasferta), nel periodo in cui i Colts viaggiavano con lo zero nella casellina delle sconfitte.

La dirigenza era partita senza grosse ambizioni tant'è che quando ad aprile nel draft scelsero, con l'ottava scelta assoluta, l'offensive tackle Jordan Gross in molti pronosticarono l'ennesima stagione di purgatorio. Invece Fox ha raccolto free agents dal mercato, come gli uomini di linea Kevin Donnalley e Jeff Mitchell, veterani scaricati rispettivamente da Miami e Baltimore, un ottimo runningback come Stephen Davis, lasciato andare forse troppo frettolosamente da Steve Spurrier, e ci ha ricostruito l'attacco.

Attacco che Fox ha messo nelle mani del quarterback Jake Delhomme, praticamente un esordiente malgrado i suoi 28 anni che ha fatto del suo meglio per arginare le difficoltà  nel gioco aereo dei suoi. 2768 yards, 15 TD e 14 intercetti sono un risultato mediocre se confrontato con i migliori quarterback ma per Delhomme sono un traguardo impensabile solo a inizio stagione.

Carolina inoltre è una delle squadre che ha guadagnato più yards su corsa e per questo deve ringraziare il suo runningback Stephen Davis che ha già  corso ampiamente al di sopra delle 1000 yards (1387 a 4.5 di media per portata) e realizzato 8 TD. Bene anche il sorprendente ricevitore Steve Smith, un peperino di un metro e settanta che ha ricevuto per 1013 yards e 6 TD e ritornato per 657 yards tra kickoff e punt return.

La difesa, da parte sua, sta diventando sempre più il vero punto di forza. Il defensive end Mike Rucker con 12 sacks è tra i migliori della lega e sta godendo delle attenzioni che le linee offensive avversarie riversano sul collega di reparto Julius Peppers.

Fox può ringraziare la sua squadra che in ben 6 occasioni ha vinto segnando nei minuti finali se non addirittura in overtime (le 3 vittorie esterne contro Tampa Bay, Indianapolis, New Orleans ed Arizona) conservandogli il posto almeno per un altro anno. Con gli inseguitori a due partite di distanza Carolina può dormire sonni tranquilli perché ormai la vittoria nella NFC South è sua.

Le tre partite recenti perse con Dallas, Philadelphia ed Atlanta hanno ridimensionato un po' la squadra di Fox e per questo motivo li ho messi ultimi in questo ranking nonostante abbiano la certezza di andare ai playoffs. Il calendario delle ultime partite dovrebbe essere alla loro portata. Potrebbero filare dritti ai playoffs con un record 11-5, risultato assolutamente insperato ad inizio stagione.

Tra le altre squadre vale la pena soffermarsi sulla stagione disastrosa dei 49ers, che hanno abbandonato le ambizioni di post season già  a metà  stagione per via degli errori nei momenti cruciali del loro ex kicker Owen Pochman e dell'infortunio del loro quarterback titolare Jeff Garcia che ha condizionato la fase centrale della regular season.

Per le sei squadre che arriveranno ai playoffs ci sarà  la possibilità  di aggiudicarsi un posto per il prossimo Super Bowl di Houston. Personalmente, viste le forze in campo, ritengo nella AFC ci siano almeno quattro squadre capaci di vincere la partita decisiva (Kansas City, Indianapolis, New England e Tennessee), mentre nella NFC solo St. Louis mi sembra abbia tutte le carte in regola duellare con queste quattro.

Per le altre squadre che non centreranno i playoffs ormai è solo il momento di concentrarsi sul prossimo draft.

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