Warren Sapp segna il suo secondo TD della stagione…
Un record negativo, mille voci riguardanti uno spogliatoio spaccato nonostante la dipartita di Keyshawn Johnson, e un gioco che non riesce a decollare, sia offensivamente sia difensivamente. Quali sono i reali problemi dei campioni in carica Tampa Bay Buccaneers?
Un coach Gruden che ha fatto arrivare "a livello" i giocatori? Un Warren Sapp più interessato alle grandi vetrine mediatiche e ad essere sempre fastidiosamente sopra le righe, piuttosto che a rompersi il culo in allenamento e a cercare di essere ancora la minaccia difensiva che è sempre stato e che ora probabilmente non è più?
Le traversate da costa a costa di Keyshawn Johnson ogni settimana, che facevano imbufalire tutti i compagni di squadra? L' infortunio di Mike Alstott, la "palla in banca sui 3rd & 1", fuori per tutta la stagione e con la carriera a rischio?
Possono essere molteplici i motivi che hanno portato i Buccaneers ad una stagione deludente, o perlomeno al di sotto delle aspettative, forse semplicemente non c' è più fame, non ci sono più gli occhi della tigre, forse la dimostrazione di forza e di superiorità espressa nello scorso superbowl ha inconsciamente placato la fame di vittoria dei buccanieri. Sia chiaro, non tutto è ancora perduto.
Tampa Bay è ancora in corsa per un posto nelle wild-card, è sei vittorie e sette sconfitte, gli basta non perdere più fino al 28 dicembre per sperare di passare gennaio ancora con il casco indosso.
La vittoria di domenica scorsa al Louisiana Superdome sui New Orleans Saints (14 a 7, con touch down pass di Brad Johnson per Warren Sapp, seconda meta in stagione per il 99) ha ridato moderata fiducia all' umido ambiente di Tampa Bay, si parla ancora di play-off, tutti sembrano crederci ancora, le prossime partite sembrano più che abbordabili, infatti, tranne l' ultima giornata contro i Tennessee Titans, le altre due gare saranno contro gli Houston Texans e contro gli Atlanta Falcons, due compagini che non hanno più nulla da chiedere a questa stagione.
Ma stiamo scherzando?!? Stiamo parlando della stessa squadra? Stiamo parlando degli stessi che hanno dominato il gennaio 2003, che hanno ribaltato tutti pronostici e tutte le leggende, andando a vincere a dieci gradi sotto zero e andando a conquistare il Superbowl con una prestazione di squadra magistrale? Si, sono la stessa squadra, la stessa che sta difendendo il titolo vinto dieci mesi fa. E per questa squadra usiamo le parole "le partite sembrano abbordabili" oppure "gli avversari non hanno più nulla da chiedere a questa stagione".
Qualcosa è irrimediabilmente cambiato nei Buccaneers di questa stagione, sarebbe comodo e facile dare la colpa a uno qualsiasi dei singoli problemi che abbiamo già citato e che tanto hanno fatto parlare di sé. Fino ad ora, analizzando la stagione di Tampa Bay, ci possono stare le sconfitte, benchè casalinghe, con Carolina, Indianapolis e Green Bay, anche perché le prime due sono state con uno scarto di tre punti e quella con i Packers di un touch down, quelle che pesano sul bilancio dei Buccanneers sono quelle abbastanza inopinate con New Orleans (sempre in casa), San Francisco e Jacksonville, squadre tutt' altro che irresistibili.
Può darsi che la banda di Jon Gruden abbia perso la voglia di vincere, o può darsi, ed è quello che pensano molti addetti ai lavori, che sia lo stesso Gruden ad aver perso quella voglia"
Ha vinto un Superbowl contro la sua ex-squadra, i Raiders, massacrandoli di brutto, facendogli fare la figura (come forse ormai è) della squadra bollita, infliggendogli una lezione dalla quale non si sono mai ripresi, potrebbe essere che Chucky, almeno per qualche anno, sia inconsciamente a posto. Conoscendo la dedizione e la professionalità di Gruden, se la situazione è questa, non durerà di certo a lungo, e questa volata per la wild-card potrebbe anche essere il primo passo della rinascita dei Campioni del mondo.