Continua a latitare Ryan Howard in queste WS
Prima o dopo doveva succedere. Un attacco principesco come quello dei NY Yankees, sopito nelle prime due gare delle World Series per svariati motivi, doveva far esplodere le proprie frustrazioni, mostrando in termini di runs i tratti del miglior lineup della stagione.
Purtroppo per i Phillies questo è avvenuto in una gara 3, in un modo più fragoroso rispetto alle prime due gare, tanto da portare tutta l'inerzia della serie dalla sponda dei newyorkesi.
Il malcapitato Cole Hamels ha retto egregiamente per 3 innings, ma è stato seppellito poi sotto 5 pesantissime runs nel corso della gara, viatico questo della vittoria degli Yankees, e della loro produzione distribuita di tutto l'attacco, nel quale continua a latitare per qualche motivo solo Mark Teixeria. 0-3, .184 la sua produzione in gara 4.
Al contrario Nick Swisher è stato protagonista con un positivo 2-4 e con un homer. Alex Rodriguez e Hideki Matsui sono stati gli altri due autori degli homers newyorkesi; con il primo in particolare, titolare della valida oggetto nella gara, del primo istant replay nella storia delle World Series, che gli è valso appunto la commutazione in homer.
Con un attacco di questo livello gli Yankees sono riusciti a compensare una serata non eccelsa del loro partente Andy Pettitte, rimasto sul monte per 6 innings, nei quali ha concesso 5 valide, subendo 4 runs e commettendo 4 Er.
“E' stato un lavoro faticoso ed ingrato quello che ho fatto stanotte, – ha commentato Pettitte a fine gara – non mi riesce di ricordare in questo momento, un'altra gara nella quale abbiamo vinto ed io abbia faticato cosi tanto. Per certi versi è davvero gratificante.”
I rilievi di New York non hanno subito particolari pericoli, a parte Phil Hughes che ha subito l'altra runs dei Phillies segnata nell'incontro, permettendo cosi a Mariano Rivera una facile chiusura dell'incontro.
L'attacco di Philadelphia ha contato sulla serata di gloria di Jayson Werth, autore di ben 2 homers per una sera; e sull'altro homers di Carlon Ruiz. Ma in quel lineup manca all'appello un battitore in pratica.
Si tratta di Ryan Howard, autore di un pessimo 0-4 e fino ad ora assente nella serie. Lo slugger fino ad ora nella serie ha registrato un 2 su 13 che si commenta da solo, subendo inoltre ben 9 strikeouts.
A chi gli chiedeva a fine gara cosa pensava di fare per poter rientrare mentalmente nelle prossime gare, Howard ha risposto:
Semplicemente tornando a casa e andando a dormire. Sono un ragazzo semplice. Contrariamente a quello che potete pensare non ci faremo prendere dal panico solamente perchè siamo sotto nel punteggio in questa Serie
Eppure a questo punto, dopo il termine di gara 3, Philadelphia ha visto svanire sul vantaggio tecnico e psicologico acquisito in gara 1 con la prova straordinaria di Cliff Lee; e sulla carta vede i propri partenti svantaggiati nei confronti dei rivali, se non riuscirà a far fronte tecnicamente allo strapotere in attacco che New York ha mostrato in questa gara.
Stanotte è in programma gara 4 al Citizens Bank Park. Sul monte gli Yankees faranno salire CC Sabathia in condizione di short rest.
Di segno opposto la scelta dei Phillies: questi ultimi hanno scelto Joe Blanton come loro partente; decidendo quindi di non giocare la carta Cliff Lee in condizione di short rest.
In Blanton risiedono le speranze dei Phillies di rimanere nella serie.
Nel far partire Sabathia il manager Girardi si assume un rischio, ma mostra le intenzioni chiare di NY; mettere in pratica cioè, l'idea di ipotecare fortemente se non di chiudere in pratica la serie proprio in gara 4.