Bill Parcells ha guidato i Cowboys ad un'incredibile vittoria nel Monday Night contro i Giants
Bill Parcells, attuale allenatore dei Cowboys ed ex guida dei Giants, doveva essere il protagonista della partita fra New York e Dallas ma a fine partita tutti gli sguardi erano concentrati su Billy Cundiff, kicker di Dallas, che prima ha pareggiato la partita con un incredibile field goal di 52 yard e poi, nel tempo supplementare, ha consegnato la vittoria al suo coach con un calcio di 25 yard fissando il punteggio sul 35 a 32 finale.
Dopo quasi 4 ore di gioco Parcells ha così colto la prima vittoria da allenatore dei Cowboys proprio contro la squadra che negli anni 90 aveva guidato a 2 vittorie nel Super Bowl. Cundiff non solo ha conquistato la prima pagina sui quotidiani ma grazie ai 7 field goal trasformati si è ritagliato una citazione anche nel libro dei record della NFL.
"In futuro quando mi chiederanno qual è stata la mia migliore partita non avrò dubbi ad indicare quella di stasera", ha dichiarato il kicker, "Il record fa piacere ma stasera la cosa più importante senza dubbio è stato vincere in trasferta perché ne avevamo veramente bisogno. In occasione del calcio da 52 yard non ho pensato alla distanza ma solo a rilassarmi e fare il mio lavoro".
I primi 3 quarti della partita hanno visto i Cowboys fare la partita, arrivando fino ad un vantaggio di 16 punti in 2 occasioni nel terzo quarto. La partita era iniziata bene per i Giants che erano andati in vantaggio già alla seconda azione di gioco. Il cornerback Ralph Brown segnava 6 punti correndo fino alla end-zone dopo aver intercettato un lancio del quarterback avversario, Quincy Carter.
"Penso si debba mettere in conto qualche sbaglio quando si gioca da quarterback", ha dichiarato Carter. Questo si è rivelato l'unico errore nella sua partita che per il resto ha stupito tutti con la prestazione migliore della sua carriera (25 passaggi completati su 40 e 321 yard passate). Nel possesso successivo all'intercetto Carter si è fatto subito perdonare con una corsa di 8 yard nella end-zone che ha ristabilito la parità .
Quella giocata ha fatto girare la partita in favore dei Cowboys che hanno segnato 16 punti consecutivi prima di concedere un touchdown agli avversari quando erano trascorsi 4 minuti del terzo quarto. Dallas ha potuto costruire questo vantaggio perché la strategia di Parcells ha colto di sorpresa lo staff tecnico di New York.
I Giants, infatti, prevedevano un uso massiccio delle corse per la pioggia che batteva incessante su New York e soprattutto per la scarsa fiducia che riponevano nel quarterback avversario.
Parcells invece ha saputo alternare le corse dei running back Aveion Cason e Troy Hambrick (partita buona ma non eccezionale contro una delle migliori difese della lega) con i lanci di Carter che ha chiamato in causa tutti i suoi ricevitori facendo passare una brutta serata ai cornerback che evidentemente non si aspettavano un giocatore così in forma.
Le cose per New York non andavano bene neanche in attacco perché una linea che doveva schierare ben 3 rookie non riusciva a favorire le corse di Tiki Barber (a fine gara le yard guadagnate saranno solo 41 yard in 15 tentativi) ed il quarterback Kerry Collins, annullato nel primo tempo, che ha anche lanciato un intercetto nel secondo quarto che ha portato al touchdown dei Cowboys con il linebacker Alshermond Singleton.
Nell'ultimo quarto invece New York, sfruttando l'inesperienza di Dallas e forse anche il timore dei Cowboys di buttar via la grande occasione di vincere in diretta televisiva contro i Giants, ha iniziato a giocare come dovrebbe una squadra pretendente al titolo.
Parcells non ha potuto fare altro che osservare la sua ex squadra segnare punto dopo punto contro una difesa di Dallas apparsa a tratti impotente contro Collins e compagni.
Quando mancavano poco meno di 10 minuti alla fine della partita il quarterback lanciava nella end-zone per il tight end Jeremy Shockey che trovava l'unico lampo di una partita incolore e portava i Giants ad 8 punti di distanza.
Nel possesso successivo di Dallas la linea difensiva dei Giants, forse memore dei 6 sack della settimana scorsa, arrivava al quarterback avversario e mandava fuori giri l'attacco dei Cowboys che era costretto ad un punt.
In quel momento nessuno al Giants Stadium avrebbe scommesso un centesimo su una sconfitta di New York. La sensazione d'essere vicini al successo era rafforzata dal touchdown di Amani Toomer, che riceveva un perfetto lancio di 20 yard di Collins, e dalla seguente conversione per 2 punti di Barber, arrivata al terzo tentativo dopo 2 falli chiamati contro la difesa di Dallas. Quindi a 6 minuti dalla fine Giants e Cowboys erano pari ma le sorti della partita questa volta sembravano volgere a favore dei primi.
Dopo 3 punt i Giants avevano, a 3 minuti dal termine, quello che tutti ormai ritenevano il possesso decisivo per la vittoria. La squadra di coahc Jim Fassell riusciva a passare in vantaggio ad undici secondi dalla fine con un field goal del kicker Matt Bryant.
L'unica cosa che restava da fare per vincere era calciare un kick-off che tenesse il più lontano possibile i Cowboys dalla end-zone e prepararsi a bloccare il lungo lancio disperato di Carter.
I tifosi dei Giants hanno però rivissuto l'incubo dei playoff dello scorso anno appena hanno visto andare fuori dal campo il kick-off di Bryant. Fassel aveva chiamato uno squib kick, un calcio che tiene basso il pallone per farlo rimbalzare sul campo ed impedire ai giocatori avversari di guadagnare molte yard con il ritorno del pallone.
Bryant ha eseguito gli ordini ma non è riuscito a tenere in campo il pallone che è andato fuori ad 1 yard dalla end-zone, causando così una penalità contro i Giants che ha permesso a Dallas di partire dalle proprie 40 yard nell'ultimo possesso dei tempi regolamentari. Carter riusciva a trovare, con un lancio di 26 yard, Antonio Bryant e Cundiff trasformava allo scadere il field goal di 52 yard che costringeva New York all'overtime.
Le polemiche sulla chiamata di Fassel e l'esecuzione di Bryant sono chiaramente appena iniziate e probabilmente saranno il principale argomento di discussione della settimana.
Dopo la partita Fassel ha dichiarato che "avevo chiamato uno squib centrale profondo perché la mia idea era quella di tenere il pallone in campo, far passare 5 o 6 secondi e farli partire dalle 25 o 30 yard. Così sarebbero stati costretti a guadagnare 45 yard per calciare un field goal. Comunque la colpa per la sconfitta non è ovviamente di un solo giocatore".
In un primo momento Bryant aveva preferito non commentare la dichiarazione dell'allenatore ma in seguito ha detto che il gioco chiamato era invece uno squib a sinistra. "Con questo tipo di calci non si sa mai come va a finire", ha dichiarato il kicker, "Pensavo già di avere la vittoria in pugno. Un buon calcio e il tempo sarebbe scaduto".
Peraltro Bryant aveva già mandato fuori dal campo il kick-off di inizio del secondo tempo ed anche in quell'occasione Dallas aveva aggiunto alla fine del drive 3 punti al proprio score.
Fassel è stato criticato anche per la sua gestione del tempo in occasione del possesso dell'ultimo quarto che ha portato in vantaggio i Giants ad 11 secondi dalla fine. L'allenatore avrebbe potuto, trattandosi di un secondo down, fare scorre il tempo con un altro gioco e fermarlo a qualche secondo dal termine con un timeout.
"Non ho usato il timeout perché volevo una seconda occasione in caso di snap del pallone sbagliato. Il campo era bagnato, non c'era motivo per farlo. Non dovevo farlo", ha dichiarato Fassel.
Nell'overtime dopo 2 possessi terminati con un punt, i Cowboys grazie alle corse e ai lanci di Carter riuscivano ad arrivare alle 7 yard di New York. Ironia della sorte il gioco più importante del possesso è stato il lancio ad un ex Giants, Dan Campbell, alla prima ricezione per Dallas dopo aver lasciato New York.
Una corsa infruttuosa del quarterback convinceva Parcells a mandare in campo il kicker e Cundiff non falliva da 25 yard facendo così perdere il quinto Monday Night consecutivo ai Giants (1 sola vittoria in 8 partite da quando c'è Fassel).
Dal canto suo Parcells ha festeggiato nel migliore dei modi la sua visita allo stadio che lo ha reso un mito della NFL. In occasione dell'evento il Giants Stadium era pieno di celebrità ma le uniche visite che l'allenatore ha apprezzato davvero sono quelle dei suoi ex giocatori ai tempi dei Giants. "Questo è tutto quello che volevo perché loro sono i miei ragazzi. Non importa la maglia che indosso, sarò sempre legato a loro e ai miei ricordi ai tempi dei 2 Super Bowl".
In settimana si era parlato tanto dell'atteggiamento difensivo dei Cowboys nei confronti di Shockey che durante l'off-season aveva dichiarato che l'avrebbe fatta pagare cara a Parcells per i suoi commenti negativi sulle doti tecniche del tight end mentre l'attuale allenatore di Dallas era un commentatore televisivo.
Parcells fino a ieri ha sempre detto di non aver dato peso alle parole del giocatore, che lo ha anche definito "homo", e che in campo non si sarebbe visto niente di particolare. Così è stato perché Shockey ha provveduto ad annullarsi da solo.
In tutta la partita ha ricevuto solo 2 palloni per 8 yard ed in qualche occasione è sembrato anche evitare alcune ricezioni per sfuggire al contatto fisico con l'avversario. È stato clamoroso l'errore in ricezione nella end-zone quando era da solo ed avrebbe potuto segnare il più facile dei touchdown.
Parcells a fine gara non ha accennato alla cosa e si è dichiarato invece molto soddisfatto per la prova dei suoi e quello che ha visto in campo gli fa ben sperare per il futuro: "Sono stato in situazioni peggiori, in cui era quasi impossibile vincere e penso che a Dallas invece abbiamo un team che può almeno restare in partita con gli avversari. Ora come ora voglio soprattutto vedere dei progressi. Questo è un team giovane ed inesperto ma quello che mi piace di più è che si impegnano fino in fondo".
Per i Giants questo è stato ovviamente un pesante passo indietro dopo la convincente vittoria di domenica scorsa contro St.Louis. "Tutte le difficoltà in attacco dipendono dalla linea offensiva che se non blocca non ci permette di creare spazi per le corse e costringe il quarterback ad affrettare i lanci", ha dichiarato Fassel.
"Nel primo tempo specialmente Collins ha avuto poca protezione", continua Fassel, "Alcuni wide receiver erano riusciti a liberarsi ma non hanno avuto la palla perché non abbiamo protetto Kerry". Si è fatta sentire moltissimo l'assenza del left tackle Luke Petitgout, costretto a bordo campo da un problema alla schiena di cui Fassel non ha voluto divulgare l'entità .
Nel secondo tempo invece la linea ha mostrato qualche progresso e non appena il quarterback ha avuto più tempo a disposizione New York ha iniziato la rimonta che ha quasi portato al successo finale. Tutto questo senza poter contare sull'apporto di Barber che ha avuto una giornata negativa solo 8 giorni dopo le 146 yard corse contro St.Louis.
La difesa a parte il flash iniziale dell'intercetto di Brown che ha portato in vantaggio New York non è irreprensibile. La maggior velocità degli avversari ha messo in difficoltà molti giocatori dei Giants e in più di un'occasione i giocatori in campo hanno dato l'impressione di non sapere cosa fare contro Dallas e di subire troppo l'invettiva di Parcells.
A fine partita nessuno ha voluto commentare la prestazione della difesa, che ha perso anche il defensive tackle Keith Hamilton per un infortunio al tendine del ginocchio. Strahan ha dichiarato che "Dallas ha vinto perché è stata in grado di non sbagliare nei momenti decisivi. Noi dobbiamo prendercela solo con noi stessi perché nonostante la rimonta finale abbiamo perso".
Il calendario della NFL prevede ora per i Giants la prima trasferta della stagione, contro una rivale divisionale, i Washington Redskins. La squadra allenata da Steve Spurrier ha iniziato il campionato con 2 vittorie trascinata dal quarterback Patrick Ramsey e dal wide receiver Laveranues Coles. L'allenatore ha però dichiarato che "la nostra non è una buona squadra attualmente. Dobbiamo lavorare molto, soprattutto sulla linea offensiva e su quella difensiva".
Proprio Ramsey ha avuto un problema alla spalla sinistra (non è quella che usa per lanciare) ma dovrebbe essere in campo domenica. Kerry Collins ha dichiarato che "per vincere dovremo giocare veramente bene. Ora, dopo la sconfitta con Dallas, nostra rivale nella divisione, abbiamo un motivo in più per portare a casa la vittoria".