Uno dei tanti fumble del quarterback dei Rams, Kurt Warner
La stagione dei New York Giants inizia nel migliore dei modi con una vittoria per 23 a 13 su una delle squadre più forti della lega, almeno sulla carta: i St.Louis Rams. Il merito va tutto alla difesa che ha ottenuto una delle migliori prestazioni nella storia recente della franchigia: 6 sack, un intercetto e 4 palle perse dagli avversari che hanno creato altrettanti drive conclusi con almeno 3 punti guadagnati.
Durante la pre-season i media si erano concentrati sull'attacco dei Giants e tutti, avversari compresi, sono rimasti sorpresi dalla forza dimostrata dalla difesa che ha letteralmente dominato una delle migliori linee offensive della NFL. "Si è parlato molto, giustamente, dell'attacco", ha dichiarato il defensive tackle Keith Hamilton, "ma quando si tratta di vincere i campionati è la difesa che conta. È sempre stato così e sarà sempre così. Senza difesa non si va da nessuna parte".
I dirigenti di New York durante l'off-season hanno aggiunto molti giocatori di talento alla linea difensiva e durante la partita di ieri coach Jim Fassell ha potuto far riposare a lungo i titolari perché, come ha detto il defensive end Kenny Holmes, "in ogni ruolo c'è una riserva in grado di sostituire degnamente il titolare e quindi fargli tirare il fiato. Questa è la maggiore differenza rispetto alla passata stagione".
Sulla prestazione hanno sicuramente influito anche le pesanti critiche rivolte al reparto dopo il collasso nell'ultima gara di playoff dello scorso anno. "Sentivamo di avere qualcosa da provare", ha detto il safety Shaun Williams, "Volevamo dimostrare che se è in ballo la vittoria, la difesa può scendere in campo e vincere la partita".
Il reparto lo ha dimostrato alla fine dell'ultimo quarto quando St.Louis stava cercando disperatamente di arrivare nella end-zone per poi sperare in un field goal per pareggiare al partita. Quando mancavano 5 minuti e mezzo alla fine la difesa ha bloccato al quarto down il running back Marshall Faulk facendogli mancare il primo down per meno di una yard.
Tre minuti dopo e sempre su un quarto down Hamilton ha bloccato il lancio del quarterback dei Rams, Kurt Warner, decretando così il successo della franchigia di New York. Proprio Warner è stato ricoverato in ospedale poco dopo il termine della partita a causa di una commozione cerebrale subita nel primo quarto e che probabilmente gli farà saltare la prossima partita di St.Louis. Esami più approfonditi hanno comunque escluso problemi più seri per il quarterback.
L'ex MVP della lega è rimasto in campo ma le sua prova ne ha sicuramente risentito (6 palle perse oltre ai sack subiti). L'allenatore di St.Louis, Mike Martz, ha dichiarato di aver saputo del problema di Warner solo nel terzo quarto perché il giocatore aveva difficoltà a comprendere le chiamate dello staff tecnico. "Non avrei dovuto lasciarlo in campo. Non era più lui", ha detto Martz.
I guai per l'attacco dei Rams sono iniziati già nel primo quarto quando Warner, dopo essere stato colpito dal rookie William Joseph, perdeva il pallone nella end-zone ed Holmes recuperava il pallone e segnava il primo touchdown della gara per New York. Nel secondo quarto entrambe le squadre trasformavano un field goal fissando così il punteggio sul 10 a 6 per i Giants.
Nel terzo quarto di gioco la squadra di casa segnava 13 punti grazie a 2 field goal e ad un touchdown del running back Brian Mitchell ed annullava contemporaneamente l'attacco avversario che riusciva ad entrare nella end-zone solo all'inizio del quarto successivo. Allora saliva ancora una volta in cattedra la difesa dei Giants che bloccava ogni tentativo di Warner e compagni.
St.Louis le ha provate tutte ma ha dovuto fare i conti anche con la giornata no del running back Marshall Faulk che ha guadagnato solo 28 yard in 9 tentativi. Il reparto difensivo dei Giants è stato sicuramente importante nella scarsa prestazione di Faulk ma il running back non è parso molto lucido con il pallone in mano.
In più di un'occasione ha dato l'impressione di non avere le idee ben chiare e nell'ultimo quarto queste indecisioni sono state una delle cause del fallito tentativo di rimonta dei Rams. A fine gara Faulk non ha voluto commentare la sua prestazione ma ha dichiarato che "New York ha fatto tutto bene mentre noi abbiamo sbagliato tutto".
Se l'attacco di St.Louis ha sofferto parecchio non si può dire che quello dei Giants abbia avuto una giornata straordinaria. Specialmente la linea offensiva, dopo l'uscita del left tackle Luke Petitgout, ha avuto molti problemi a contrastare la velocità della difesa dei Rams. Il rookie Jeff Roehl se l'è cavata abbastanza bene ma Jim Fassell si è detto sicuro che lunedì prossimo Petitgout sarà in campo quindi Roehl tornerà in panchina.
Il protagonista in attacco per New York è stato il running back Tiki Barber che, nonostante si sia slogato un dito nel primo quarto, è riuscito a guadagnare 146 yard in 24 tentativi. Il quarterback Kerry Collins ha giocato una partita "normale" lanciando per 202 yard e completando 14 passaggi su 26. La giocata più spettacolare è stato il lancio di 77 yard per Amani Toomer che ha messo in ottima posizione i Giants per il primo dei tre field goal segnati da Matt Bryant.
A fine gara Fassell ha dichiarato che "c'è ancora molto da fare in alcune zone. Comunque sappiamo che possiamo fare meglio in attacco e che oggi abbiamo battuto una squadra molto forte. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i miei giocatori, del loro impegno e della loro tenacità ".
Il prossimo impegno di New York è previsto, ancora al Giants Stadium, esattamente fra una settimana nel Monday Night contro i Dallas Cowboys. Questi ultimo sono reduci dalla sconfitta casalinga contro gli Atlanta Falcons in cui hanno messo in mostra tutti i loro limiti, sia in attacco che in difesa. Un motivo d'interesse sarà il ritorno di Bill Parcells, attuale allenatore di Dallas, che ha guidato i Giants al successo in 2 Super Bowl (1987 e 1991).