Michael Strahan, defensive end, è uno dei leader dei New York Giants
Lo scorso anno i New York Giants si erano presentati ai playoff come una delle squadre più in forma e le 7 partite vinte negli ultimi 9 turni facevano ben sperare giocatori e tifosi. Il loro sogno è però stato bruscamente interrotto dalla sconfitta con i San Francisco 49ers, maturata dopo essere stati in vantaggio di 24 punti a 20 minuti dal termine.
Il disastroso crollo del finale di partita ma soprattutto quello che è successo durante l'azione finale (snap per il field goal che avrebbe consegnato loro la vittoria clamorosamente sbagliato più il successivo errore arbitrale) lasciano qualche dubbio sulle condizioni psicologiche con cui i giocatori affronteranno la stagione.
La passata stagione, infatti, i St.Louis Rams, reduci da una cocente sconfitta nel Super Bowl, iniziarono il campionato con 5 sconfitte consecutive perché i giocatori volevano a tutti i costi dimenticare la partita persa e per il desiderio di strafare hanno concesso troppe chance agli avversari che ne hanno subito approfittato.
Michael Strahan, defensive end dei Giants, è comunque convinto che lo scorso anno non peserà sul campionato di New York: "Penso che ce la caveremo alla grande. Questo è il team con più talento che io abbia mai visto nei mie anni con la maglia dei Giants. Se impariamo dagli errori del passato e andiamo avanti invece di fare dei passi indietro saremo sicuramente una delle migliori squadre della NFL".
Della stessa opinione è anche il running back Tiki Barber: "Faremo meglio dello scorso anno. Se abbiamo dalla nostra parte un po' di fortuna possiamo arrivare lontano. Abbiamo giocatori di talento in ogni posizione. Inoltre ci sono molti veterani che non avranno molte altre occasioni di vincere e questo dà alla squadra quel senso di urgenza che ci porta a voler vincere adesso e non il prossimo anno. Anche perché non si sa mai cosa potrebbe accadere fra 12 mesi".
Proprio Barber è uno dei giocatori da cui l'allenatore Jim Fassell si aspetta una stagione ad altissimo livello. Il 28enne running back lo scorso anno ha stabilito record personali per yard guadagnate nei giochi di corsa (1387) e touchdown segnati (11) e si è confermato un elemento utile quando Fassell sceglie i lanci (69 ricezioni per quasi 600 yard). Inoltre ora che ha definitivamente battuto la concorrenza dell'ex prima scelta Ron Dayne, Barber dovrebbe essere ancora più coinvolto nel gioco di New York.
L'allenatore spera che questo sia l'anno della definitiva consacrazione per il quarterback Kerry Collins. Dopo aver avuto parecchi problemi, soprattutto caratteriali, quando giocava per Carolina e New Orleans, Collins ha finalmente trovato a New York l'ambiente che gli permette di esprimersi al massimo delle sue potenzialità .
Il quarterback non ha saltato neanche una partita da quando, 3 anni fa, ha firmato il contratto con i Giants ed ogni stagione i suoi numeri e la fiducia in sé stesso sono andati migliorando. Fassell firmerebbe subito per un'annata come quella passata in cui Collins ha passato per 4000 yard e nelle ultime 6 partite ha lanciato 13 touchdown contro soli 2 intercetti.
Pertanto quest'anno c'è molta attesa per Collins che viene pronosticato da molti come il miglior quarterback della NFC. Per tenere fede al pronostico il giocatore potrà contare su una delle migliori unità offensive della conference: "In 9 anni nella lega non ho mai avuto a disposizione così tanti buoni giocatori in attacco", ha dichiarato il quarterback.
Collins, infatti, potrà contare su 2 wide receiver come Amani Toomer (82 ricezioni per 1300 yard) e Ike Hilliard ma soprattutto sul tight end Jeremy Shockey. Il suo carattere spregiudicato e le ottime doti di ricevitore del giocatore anche quest'anno saranno abbondantemente sfruttati da Fassell per creare dei pericolosi mismatch con i difensori avversari.
L'unico appunto che si può muovere al tight end è quello di non essere ancora in grado di contribuire nella end-zone. I soli 2 touchdown ricevuti ma soprattutto il pallone fatto cadere nella end-zone dei 49ers durante i playoff sono l'unica "macchia" di una stagione che per il resto è stata ottima.
Sarà inoltre decisivo anche il lavoro svolto dall'allenatore della linea offensiva, Jim Mc Nally. Non c'è stagione in cui i Giants non debbano ricostruire la linea offensiva e anche quest'anno non sarà differente ma Fassell può dormire sonni tranquilli perché ha a disposizione uno dei migliori allenatori della NFL.
Il reparto può contare su un pilastro (il left tackle Luke Petitgout) e due scoperte dello scorso anno (il centro Chris Bober e il left guard Rich Seubert). Il lato destro a causa di partenze importanti invece è completamente scoperto e si dovrà assolutamente trovare una soluzione per impedire agli avversari di arrivare facilmente al quarterback. Probabilmente Mc Nally sarà costretto a far partite titolari due giocatori con poca o nessuna esperienza nella NFL ma, grazie ad un ottimo insegnante, verso metà campionato dovrebbe essere risolto il problema.
La linea difensiva ha meno problemi e l'unica grana cui ha dovuto far fronte nell'off-season è il difficile recupero del defensive tackle Keith Hamilton da un infortunio al tendine d'Achille. Lo scorso anno in assenza di Hamilton, Strahan ha sofferto parecchio i raddoppi avversari e non è riuscito ad andare oltre 11 sack contro i 22.5 dell'anno precedente.
I dirigenti dei Giants hanno pensato al futuro della linea e con le prime due scelte del draft di quest'anno hanno preso due linemen, un'end e un tackle. I rookie probabilmente non giocheranno subito dall'inizio ma saranno usati più che altro come uno stimolo per i veterani che dovranno rendere al massimo per evitare di perdere il posto.
Gli altri reparti difensivi hanno potuto confermare gli uomini della passata stagione tranne il cornerback Jason Sehorn che non è stato in grado di tornare ai livelli di qualche anno fa ed è stato rilasciato. La secondaria è piena di giovani interessanti che hanno già dimostrato di poter dire la loro nella NFL e il corpo dei linebacker ha fatto vedere di essere all'altezza degli attacchi della division, improntati alle corse, anche se ha faticato parecchio contro i lanci avversari.
La scorsa stagione il reparto degli special team è stato di gran lunga il peggiore dei Giants. New York è riuscita a vincere 10 partite nonostante l'inaffidabilità del kicker e degli uomini deputati a ritornare i calci avversari. Gli sbagli commessi nel famoso field goal sbagliato nei playoff sono solo il caso più evidente dell'incompetenza di giocatori che spesso hanno fatto perdere partite importanti ai Giants.
Fassell ha fatto le cose in grande rinnovando completamente il reparto senza lasciare nessun degli "specialisti" dello scorso anno. New York ha firmato il kicker Mike Hollis che in carriera ha trasformato l'80 percento dei calci tentati e il nuovo punter Jeff Feagles che detiene il record NFL per punt nelle 20 yard.
I dirigenti hanno poi aggiunto al roster il long snapper Ryan Kuehl, convinto grazie ad un bonus alla firma di 325 mila dollari (molto raro per un giocatore deputato solo a passare il pallone al kicker negli snap). L'acquisto più importante negli special team è però il kick returner Brian Mitchell, strappato ai rivali divisionali dei Philadelphia Eagles. Anche se non è più giovanissimo (35 anni) Mitchell è uno dei giocatori più pericolosi della lega nel suo ruolo.
Dopo aver sistemato l'unico reparto carente i Giants saranno sicuramente in lizza per il primo posto nella divisione ed hanno buone possibilità di spuntarla. Infatti gli Eagles hanno perso qualche pezzo importante durante l'off-season, i Washington Redskins sono migliorati rispetto allo scorso anno ma non abbastanza da vincere la division mentre i Dallas Cowboys, dopo il cambio di allenatore, sono in una fase di transizione. Quindi questo potrebbe essere l'anno buono per ripetere l'ottimo campionato del 2000 culminato con la finale per il titolo persa contro Baltimore.