Jets: chi va e chi viene

Curtis Martin sarà  un altro importantissimo uomo per l'attacco di questi Jets

Dopo una stagione assolutamente positiva, terminata nella Bay Area ad Oakland nella semifinale di Conference, i New York Jets stanno lavorando per preparare una nuova stagione, e soprattutto, per regalare le stesse emozioni dell’anno scorso ai suoi tifosi.

Si sa, mantenere la continuità  nella NFL è una cosa non propriamente facile. I Denver Broncos dopo i due titoli vinti consecutivamente non centrarono l’anno seguente i playoffs; li raggiunsero però nel 2001, ma facendo una pessima figura a Baltimora, perdendo 21-3 contro i Ravens di Ray Lewis. I Jets nel ’99 arrivarono alla finale di Conference, persa proprio contro i Broncos di John Elway al Mile High Stadium; mancarono la post season nel 2000 ma la ottennero nei due anni successivi.

Tornando alla scorsa stagione, a New York – sponda biancoverde – si sono viste cose molto, molto interessanti.

CHAD PENNINGTON – Il ragazzo, classe ’76, prodotto di Marshall, ha dimostrato di saper distribuire la pillola in un modo quasi eccellente. Ma non è tanto quello ciò che ha colpito: più che altro è stata la maturità  con la quale ha affrontato ogni singola partita, se ci aggiungiamo il fatto che si è dovuto far carico di un cognome piuttosto ingombrante, quale quello di Vinny Testaverde. Il # 10 ha concluso con 3525 yds, 26 td pass e 8 intercetti, arrivando secondo come rating (100.3), dietro a Marc Bulger (101.5). Pennington ha diretto l’attacco in un modo molto efficace, inanellando una serie di vittorie che hanno portato New York ai playoffs, sorpassando le più accreditate Miami e New England. E in queste calde sessioni di allenamento di preseason, Chad sta provando anche ad aver più fiducia in sé stesso riguardo il deep pass.

“Sto tentando di sforzarmi a credere di più nei ricevitori. … I quarterback vogliono sempre completare ogni pallone, ma quando stai lanciando una palla profonda sai che la possibilità  di successo non è alta come altre routes”.

Infatti le difese, non ignorando le intenzioni di un quarterback di lanciare profondo, si allungano maggiormente, consentendo a ricevitori come Wayne Chrebet e Curtis Conway di ricevere palloni non molto profondi. Comunque, sotto il monitoraggio di un attento Herman Edwards, Pennington testerà  i passaggi profondi più di ogni altro passaggio nelle partite di preseason.

“Non abbiamo intenzione di andare in campo e lanciare dei missili” ha aggiunto l’head coach “è’ un’arma che dobbiamo avere nel nostro arsenale, dato che siamo consapevoli di avere giocatori che possono correre tante yards e ricevere la palla”.

IL MERCATO – Partiti Chad Morton, Randy Thomas, Matt Turk, John Hall ma soprattutto uno dei prossimi migliori ricevitori della lega, Laveranues Coles, i Jets si sono trovati davanti una brutta gatta da pelare. Coles, scaricato dai Jets per avere più spazio nel salary cap in un futuro immediato, ha firmato un contratto di 7 anni per 35 milioni di $ coi Washington Redskins, e trovare un sostituto alla sua altezza non è stato certo semplice. Dalla sua stagione da rookie (22 catches, 1 td) alle sue due seguenti stagioni (59 e 89 catches, condite rispettivamente da 7 e 5 tds) ha avuto un netto miglioramento, per non parlare del lato atletico dove eccelle senza ombra di dubbio. A marzo, nella grande mela si era parlato di contattare alcuni ricevitori free agent come Tai Streets, Antonio Freeman e Curtis Conway.

Proprio quest’ultimo è entrato a far parte della grande famiglia Jets, evidenziando la strategia dello staff tecnico di puntare su un veterano (Conway ha 11 anni di NFL sulle spalle) e un rookie futuribile che potesse aiutare concretamente la squadra. Infatti i la franchigia bianco-verde ha pescato con la scelta # 4 il defensive tackle Dewayne Robertson, prodotto di Kentucky, che ha firmato il 20 luglio un contratto di 6 anni, in accordo col G.M. Terry Bradway.

I Jets sono andati su un uomo di linea, considerando anche il fatto che Josh Evans, il DT che partiva titolare la stagione scorsa, è stato sospeso a tempo indeterminato dalla lega. Robertson, quindi, partirà  titolare.

“Sapevo che mancare un paio di giorni di training camp significava iniziare col piede sbagliato” ha detto Robertson, motivo per il quale si è affrettato a firmare. Il ragazzo non nasconde neanche le sue ambizioni: “Voglio aiutare questa squadra a raggiungere il Super Bowl e spero anche di disputare il Pro Bowl come rookie”.

La dirigenza, nel reparto offensivo, ha puntato anche sul ventiquattrenne Santana Moss, un ricevitore di 5 piedi e 10, uscito 3 fa dall’università  di Miami. Moss è buonissimo ricevitore, che potrà  diventare ottimo addirittura dalla prossima stagione, contando anche la “convivenza” in campo con due veterani, Curtis Conway, appunto, e Wayne Chrebet.

Ma a metà  agosto tutto lo staff tecnico si è trovato di fronte ad un altro problema non da sottovalutare: il ritiro di Tom Nutten, guardia destra ex St.Louis Rams. Nutten aveva firmato in marzo per rimpiazzare il free agent partente Randy Thomas (un’altra perdita importante, che firmerà  poi coi Redskins).

“L’ha fatto con classe” ha detto il coach Herman Edwards, incaricato di annunciare il ritiro ai media. “Ha detto che questa è la decisione migliore per lui e la sua famiglia, e quando la famiglia è coinvolta è difficile denigrare una persona”. La guardia titolare adesso è Brent Smith, 29 anni, ex Dolphins.

LA PRESEASON – I Jets nella prima settimana di preseason hanno battuto i Bengals al Giants Stadium 28-13. Buonissime le prove di tutta la difesa, in particolare delle secondarie (2 intercetti). Sabato 16 agosto invece sono stati sconfitti dai New Orleans Saints. Chad Pennington ha passato per 141 yds completando 14 lanci su 20. Buone le prove dei ricevitori, soprattutto di Curtis Conway (30 yds, 1 td) e Santana Moss (30 yds).

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