Le sfide fra QB nella lega

Tim Couch, quarterback dei Cleveland Browns, dovrà  vedersela con Holcomb per il posto di titolare

"Quello del quarterback è l'unico ruolo che coinvolge tutto il team quando si tratta di scegliere il titolare. Alla maggior parte dei defensive end non interessa chi sarà  il wide receiver numero uno della squadra e alla maggior parte dei wide receiver non interessa niente dei defensive end. Tutti però vogliono sapere chi sarà  il quarterback titolare, perché ognuno ha una precisa idea di chi porterà  la squadra al successo".

Le parole di Sam Rutigliano, mitico allenatore dei Browns ai tempi dei Kardiac Kids, tornano alla mente ogni volta che si parla di rivalità  fra quarterback per aggiudicarsi la preferenza dell'allenatore. Anche quest'anno ci sono franchigie che aspetteranno (per necessità  o per scelta) fino all'ultimo momento per prendere una decisione, rischiando così di trascinare il problema per tutta la stagione.

La rivalità  fra i quarterback, infatti, non andrà  certo via nel momento in cui sarà  fatta la scelta. Al primo errore del titolare, stampa e tifosi inizieranno subito a chiederne la sostituzione mettendo così sotto pressione dirigenza e allenatore. Quest'ultimo poi dovrà  non solo difendersi dagli attacchi esterni ma dovrà  anche sanare le eventuali fratture che si potrebbero creare nello spogliatoio.

Uno dei casi più recenti di problemi all'interno dello spogliatoio per una rivalità  fra quarterback è quello costato 2 anni fa il posto a Wade Phillips, allenatore dei Buffalo Bills. La sua gestione della concorrenza fra Doug Flutie e Rob Johnson è stata terribile ed ha creato una vera e propria spaccatura nello spogliatoio, costatagli alla fine il posto.

Valutando tutti questi rischi viene da chiedersi se vale veramente la pena iniziare la stagione senza un quarterback titolare. Secondo Carmen Policy, presidente dei Cleveland Browns ed ex dirigente dei 49ers ai tempi di Young e Montana, il fatto di avere una rivalità  per il ruolo più importante della squadra "è un bene per tutta la franchigia perché metterà  in evidenza il miglior quarterback".

Questo è quello che si augura anche l'allenatore dei Browns, Butch Davis, che non ha ancora deciso chi far partire titolare fra Tim Couch e Kelly Holcomb. "Non credo che lo spogliatoio si dividerà ", ha dichiarato Davis, "Tutti i giocatori sanno che nessuno ha il posto assicurato, nemmeno il quarterback".

"Sia Tim che Kelly hanno carattere e sono bravi ragazzi. Penso che siano rispettati da tutta la squadra perché nessuno dei due ha cercato di indebolire la posizione dell'altro", continua Davis, "Siamo fortunati ad avere 2 ottimi quarterback e credo che entrambi siano in grado di condurre il team alla vittoria".

L'impressione comunque è che fra i due il favorito sia Tim Couch. Selezionato con la prima scelta assoluta nel draft del 1999 dalla nuova franchigia dei Browns, Couch ha spesso sofferto a causa dei problemi che affliggono la linea offensiva di Cleveland e della mancanza di un buon gioco di corse.

La scorsa stagione, grazie all'aiuto del running back William Green ed alla presenza di uno dei migliori gruppi di giovani wide receiver della lega, Couch è riuscito a guidare la squadra ai playoff mostrando una buona leadership anche se non è ancora riuscito a ridurre il numero di intercetti lanciati (18 come i touchdown).

Il suo vero problema è però il rapporto con i tifosi dei Browns. La dirigenza al momento della sua scelta ha fatto credere ai tifosi che Couch era il giocatore in grado di far rivivere ai Browns i fasti del passato senza pagare lo scotto dovuto al fatto di essere un expansion team.

I primi 3 anni invece sono stati pieni di delusioni ed il pubblico in più di un'occasione si è accanito contro il quarterback, ritenendolo l'unico responsabile della mediocrità  della squadra. Lo scorso anno una parte del pubblico ha addirittura insultato il proprio giocatore mentre veniva trasportato fuori dal campo in seguito ad un infortunio, accusandolo di voler usare l'incidente per giustificare la sua annata piena di alti e bassi.

I fischi non sono passati inosservati al giocatore che, dopo la fine della partita, è stato visto piangere negli spogliatoi prima di criticare aspramente i tifosi. In quell'occasione il giocatore ha dichiarato anche che preferirebbe giocare sempre in trasferta e che non avrebbe mai dimenticato il trattamento subito.

Questo ha avuto ovviamente delle conseguenze anche sul modo di giocare di Couch nelle partite casalinghe. I Browns hanno un record di 6 vinte e 14 perse nelle partite giocate per intero dal quarterback. Couch durante l'offseason ha chiuso la questione ed ha dichiarato di aver imparato molto da questa esperienza: "Sono cose che accadono ai quarterback perché sono i giocatori più in vista sul campo. Ora ho imparato a controllare le mie emozioni un po' meglio".

Le buone prestazioni del compagno di squadra gli metteranno però parecchia pressione addosso. Holcomb è entrato nelle grazie dei fan dopo la prestazione nella gara di playoff persa contro i Pittsburgh Steelers. Il giocatore ha collezionato 429 yard e 3 touchdown e si è ritagliato un posto nella storia dei Browns.

Holcomb aveva ottenuto buoni numeri anche nelle partite di regular season, tranne nella sfida con i Ravens. I suoi detrattori citano proprio quella gara per dimostrare che Holcomb è sì superiore a Couch ma non abbastanza da far vincere il titolo ai Browns. Il quarterback ha collezionato yard su yard contro Kansas City, Bengals e Steelers, tre delle peggiori difese della NFL lo scorso anno, ed ha faticato parecchio contro Baltimore (2 touchdown e 2 intercetti).

Dalla sua Holcomb ha la gran differenza di ingaggio (825 mila dollari contro i 6.2 milioni di Couch). Cleveland ha sempre avuto problemi di salary cap negli ultimi anni e se Holcomb dovesse dimostrare di valere almeno quanto Couch non è detto che quest'ultimo non venga tagliato o scambiato prima dell'inizio della stagione 2004. Policy ha spiegato che "una cosa del genere è improbabile ma se dovesse arrivare un'offerta molto generosa"".

Davis ha dichiarato che il titolare sarà  scelto soltanto prima della terza partita della pre-season prevista per il 23 agosto contro i Detroit Lions. Fino ad allora "lasceremo che i due se la giochino e vedremo cosa succederà ".

La data del 23 agosto è segnata anche sul calendario di un altro head coach della NFL: Bill Parcells, neo allenatore dei Dallas Cowboys. Prima della partita contro i Pittsburgh Steelers Parcells annuncerà  chi sarà , fra Chad Hutchinson e Quincy Carter, il quarterback che cercherà  di risollevare le sorti della squadra dopo tre stagioni consecutive chiuse con un record di 5-11.

"Ora non so veramente cosa aspettarmi dai quarterback. So che abbiamo qualche wide receiver molto veloce, abbiamo una linea offensiva esperta e abbiamo un tight end di valore. Quindi offensivamente non siamo poi così inesperti. Però faremo solo quello che il quarterback ci permetterà  di fare".

Il neo allenatore dei Cowboys prima di decidere preferisce "vedere come i due si comportano in una partita vera. C'è molta differenza fra un allenamento in pantaloncini corti e una gara in cui sei sotto pressione senza la possibilità  di fermare il gioco e chiedere un consiglio all'allenatore".

Già  lo scorso anno al training camp si era parlato di competizione per il posto di quarterback ma in realtà  Bruce Coslet, offensive coordinator dei Cowboys fino alla scorsa stagione, aveva già  deciso di far giocare le prime gare a Carter per poi lasciare spazio al suo pupillo, Hutchinson.

Nessun dei due candidati si presenta con grandi credenziali. Carter ha un record di 6-9 in due anni nella NFL ed ha saltato parte della stagione da rookie a causa di un infortunio. Il suo concorrente, dopo aver lanciato per 4 anni nelle leghe minori dei St.Louis Cardinals, è tornato lo scorso anno al football con numeri simili a quelli di Carter (7 touchdown e 8 intercetti).

I due sono invece molto diversi per quanto riguarda il modo di giocare. Hutchinson è il classico quarterback abituato a giocare nel pocket. Un buon braccio gli permette di essere molto accurato nei lanci lunghi mentre ha mostrato qualche difficoltà  nei lanci corti, dovuta forse alla prolungata assenza dai campi di football.

Carter è un quarterback mobile che preferisce lanciare in movimento. È molto accurato nei passaggi corti ma manca totalmente di precisione nei passaggi lunghi, soprattutto a causa dell'inabilità  nel leggere le marcature avversarie. Potrebbe essere perfetto per un attacco di tipo West Coast se imparasse ad avere più pazienza nel pocket e se riuscisse ad avere una linea offensiva in grado di proteggerlo.

Entrambi però si sono trovati in difficoltà  lo scorso anno a causa dei numerosi infortuni occorsi alla linea offensiva. Quest'anno i Cowboys con il ritorno di Larry Allen e l'aggiunta del left tackle Ryan Young hanno migliorato il reparto. Parcells sembra convinto che una migliore protezione da parte della linea possa aiutare il quarterback a migliorare il penultimo attacco della lega (solo 13.5 punti a partita lo scorso anno).

Un altro aiuto potrebbe arrivare dal nuovo allenatore dei quarterback dei Cowboys, Sean Payton. Quest'ultimo è conosciuto per aver aiutato Kerry Collins ad ottenere una stagione da record nel 1999 con 4073 yard lanciate. I Giants sono arrivati al Super Bowl proprio quell'anno, quando Payton, oltre a lavorare con Collins, ricopriva la carica di offensive coordinator e chiamava i giochi da eseguire sul campo.

Parcells finora si è sempre dimostrato imparziale e non ha mai fatto capire le sue intenzioni. Qualche giornalista vicino alla squadra ha pronosticato il "successo" di Hutchinson con Carter usato più che altro come stimolo per il collega. Conoscendo i metodi di allenamento di Parcells comunque è probabile che siano proprio i due quarterback a scegliere chi partirà  titolare. Il primo a cedere psicologicamente consegnerà  automaticamente il posto all'altro.

Anche Dave Wannstedt, allenatore dei Miami Dolphins, è alle prese con una rivalità  fra quarterback e fra i tre head coach è quello nella condizione peggiore. Davis e Parcells non rischierebbero il posto neanche se facessero la scelta sbagliata. La dirigenza dei Dolphins invece ha fatto capire che se si dovesse ripetere la scorsa stagione Wannstedt dovrà  trovarsi un'altra sistemazione.

Uno dei motivi del fallimento dello scorso anno è stata l'assenza di un quarterback di riserva in grado di sostituire degnamente il titolare in caso di necessità . Ray Lucas non si è dimostrato all'altezza del compito affidatogli quando Jay Fiedler si è infortunato al pollice destro durante la settima partita della stagione.

Fino ad allora la squadra era stata una delle migliori della lega (record di 5-1) ma durante l'assenza del titolare la situazione è precipitata causando, insieme ad un rilassamento della difesa e a qualche scelta sbagliata da parte dell'allenatore, il mancato ingresso della franchigia nei playoff per la prima volta dal 1996.

Quest'anno proprio per evitare un tracollo in caso di infortunio di Fiedler, Wannstedt e la dirigenza hanno deciso di firmare Brian Griese, lasciato libero ad inizio giugno dai Denver Broncos. Fin dal giorno della firma di Griese, Wannstedt ha sempre detto che il titolare è Jay Fiedler e che il neo acquisto giocherà  soltanto in caso di infortunio del collega.

“Non c'è nessuna controversia perché Jay è il nostro titolare. Comunque un po' di competizione non ha mai fatto male a nessuno", ha detto l'allenatore. "Brian dovrà  lavorare parecchio per inserirsi nei nostri schemi ma la sua sola presenza ci rende una squadra migliore".

Anche Griese ha ammesso dopo il primo allenamento di aver parecchio da studiare perché il sistema di gioco dei Dolphins è molto diverso da quello dei Broncos. "Ogni volta che scendo in campo mi sento sempre più a mio agio ma c'è ancora molto da fare". Sul suo ruolo non ha dubbi: "Sono qui perché se Jay salterà  qualche gara per infortunio la squadra non dovrà  perdere un colpo".

Sembrerebbe una decisione saggia se non fosse per la particolare relazione che esiste fra Fiedler e tifosi. Questi non hanno mai risparmiato le critiche al quarterback, specialmente in occasione degli intercetti lanciati (una media di uno a partita). Alla fine della scorsa stagione l'atteggiamento del pubblico è cambiato un po' dopo aver visto in azione Lucas ma quest'anno, con l'arrivo di Griese, le richieste di avvicendamento non si faranno attendere.

Già  dal primo allenamento del training camp l'attenzione della stampa si è concentrata soprattutto sui due quarterback, per analizzare ogni loro movimento e capire le intenzioni di Wannstedt. Anche in quest'occasione l'allenatore ha detto di non voler commentare la situazione perché Fiedler è il titolare indiscusso. Si è limitato a dire che "ognuno ha le sue opinioni ma alla fine è una sola persona che decide".

Anche Norv Turner, coordinatore offensivo dei Dolphins, ha avuto in passato a che fare con una rivalità  fra quarterback. È stato licenziato dal proprietario della franchigia proprio per non essere riuscito a far convivere due quarterback "titolari": Brad Johnson e Jeff George.

Nel caso di Miami, secondo Turner, la situazione è molto diversa: "La squadra ha un'incredibile fiducia in Jay. Ci aspettiamo da lui una grande stagione, sullo stesso livello delle prime partite dello scorso anno, prima dell'infortunio".

Fiedler potrà  sfruttare anche l'anno di esperienza accumulata nel sistema di Turner. Nello scorso training camp il giocatore non era al massimo della condizione perché reduce da un'operazione ad un'anca ma quest'anno il quarterback è apparso particolarmente in forma. "Non mi sono mai sentito più forte e più veloce", ha dichiarato Fiedler.

Il titolare non si è neanche mostrato preoccupato per la strana situazione in cui lo ha messo l'arrivo di Griese. "L'arrivo di Brian non è un problema. I Dolphins si sono assicurati il miglior quarterback disponibile sul mercato nella speranza di non fare come lo scorso anno. Sono convinto che ci aiuteremo a vicenda per migliorare noi stessi e la squadra".

Dopo aver parlato delle più importanti controversie fra quarterback un breve accenno ad una che potrebbe terminare ancora prima di iniziare. Nel draft di quest'anno i Baltimore Ravens hanno scelto al primo round un quarterback, Kyle Boller, per cautelarsi nel caso il recupero dall'infortunio del titolare, Chris Redman, non dovesse andare come previsto.

Boller però non si presenterà  al training camp che inizia la prossima settimana perché non ha ancora firmato il contratto con la sua nuova squadra. E le cose non sono destinate a migliorare a breve termine: "Le due parti sono molto lontane. Kyle vuole ottenere un accordo equo e quando ci sarà  fatta un'offerta decente firmeremo" ha dichiarato Mike Sullivan, agente di Boller.

Il coach della franchigia, Brian Billick, non ha mai apprezzato Redman quindi la scelta di Boller faceva presagire, per il rookie, la possibilità  di partire titolare.Di recente però l'allenatore ha cambiato idea: "Se Kyle non si presenterà  in tempo al camp la competizione per il posto è finita".

"Non è mia intenzione lanciare un ultimatum ma è difficile pensare che un rookie possa presentarsi in ritardo al camp, saltare molte sessioni di allenamento e partire titolare lo stesso. Sarebbe dura per il quarterback e per il team. Magari Boller pensa di poterlo fare. Io in ogni caso resto ottimista e spero che si presenti in tempo perché so quanto vale come giocatore".

Il piano originale precedeva di far partire titolare Redman nella prima gara di preseason e Boller nella seconda. A questo punto però le cose potrebbero cambiare. Boller non solo potrebbe perdere il posto di titolare ma potrebbe addirittura diventare il terzo quarterback della squadra.

La sua assenza, infatti, darà  ad Anthony Wright la possibilità  di lottare ad armi pari con Redman. Wright, dopo cinque anni con Pittsburgh e Dallas, sta ancora imparando il sistema ma ha fatto vedere un buon braccio nei mini camp dei mesi passati. “L'ho detto tante volte. Non bisogna dimenticarsi di Anthony”, ha dichiarato Billick.

Con tanti saluti a Boller e al suo agente.

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