Pre-Draft Report #4

Byron Leftwich, ex quarterback di Marshall, sembra essersi ripreso dall'infortunio alla gamba sinistra

Non sono molti i giocatori che hanno la possibilità  di tenere un workout pochi giorni prima del draft. Di solito questo accade per i prospetti reduci da un infortunio particolarmente serio che vogliono aspettare l'ultimo momento per concedersi qualche giorno in più di allenamento.

È questo il caso di Byron Leftwich, ex quarterback di Marshall reduce da un infortunio alla gamba sinistra, e Willis McGahee, ex running back di Miami che ha avuto problemi alla stessa gamba. A loro si aggiunge un altro candidato per la top ten: Terrell Suggs di Arizona State. Quest'ultimo non ha sofferto nessun particolare infortunio ma ha voluto un secondo workout dopo averne sostenuto uno disastroso a metà  marzo.

L'obiettivo del workout privato di Letfwich era quella di dimostrare che l'infortunio patito alla tibia della gamba sinistra durante l'ultimo anno di college non ha lasciato conseguenze. In novembre il quarterback era stato colpito duramente proprio sulla gamba operata pochi mesi per porre rimedio ad una fastidiosa frattura da stress che assillava il giocatore da due stagioni.

Leftwich ha preferito, nonostante l'infortunio, continuare a giocare per altre quattro gare ottenendo anche ottimi risultati (320 yard lanciate a partita e 11 touchdown). Il mancato riposo gli ha però impedito di essere in perfette condizioni per la Scouting Combine di metà  febbraio e per il Pro Day della sua università , tenutosi il 14 marzo al campus della Marshall University.

Leftwich ha quindi potuto sostenere il workout solo il 7 aprile a Bradenton in Florida creando un po' di scompiglio in un liceo locale, di certo non abituato alle luci della ribalta. Erano presenti, infatti, oltre a quattro head coach della NFL e tre general manager anche alcuni tecnici della ESPN, inviati per raccogliere filmati sul giocatore.

L'ex quarterback di Marshall non ha avuto difficoltà  nei movimenti laterali mirati a mettere sotto sforzo la gamba sinistra ed ha ottenuto ottimi tempi sulle 40 yard (sempre sotto i 4.9 secondi). "È sembrato completamente guarito, e questo è quello che volevamo sapere", ha detto Brian Billick, capo allenatore di Baltimore. “Non volevamo vederlo zoppicare e da quel punto di vista il test è stato superato”.

Il giocatore, nei 70 lanci effettuati, non ha dimostrato secondo alcuni quella accuratezza che sembrava possedere nelle partite alla Marshall. Un dirigente presente ha dichiarato che "non ha lanciato bene come pensavamo. Uno dei suoi segni caratteristici è l'accuratezza ed invece è sembrato abbastanza arrugginito. Se avesse lanciato meglio, le sue quotazioni sarebbero sicuramente migliorate".

Di parere contrario è Jerry Angelo, general manager dei Chicago Bears. "Ha lanciato bene tutti i passaggi.", ha detto Angelo. "Ha una buona accuratezza. È capace anche di lanciare lungo e preciso".

L'esibizione in Florida è stata in ogni caso una buona occasione per il giocatore per far vedere di essere in grado di usare altre formazioni oltre alla shotgun. Il fatto di aver utilizzato prevalentemente questo schema nella carriera collegiale creava qualche dubbio ai sempre sospettosi scout NFL.

Il workout ha confermato i limiti del giocatore in fatto di mobilità . Secondo Angelo “Letfwich non è un quarterback mobile ma non avevo bisogno di venire in Florida per saperlo. Non è il suo forte. Comunque deve ancora completare la riabilitazione quindi non so quanto è stato in grado di allenarsi".

In ogni caso Leftwich ha centrato l'obiettivo che si era prefissato: dimostrare di essere guarito e di essere in grado di competere con Kyle Boller, ex quarterback di California, per il posto di secondo quarterback scelto. Questo però non toglie ai dirigenti NFL i dubbi sulla sua resistenza nella lega. "La violenza dei colpi che un quarterback subisce a livello NFL è molto più alta rispetto al college", ha detto Gregg Williams dei Bills, "Bisogna giocare più gare e assorbire più colpi e quello sarà  il suo maggior nemico".

Altro giocatore con problemi fisici è Willis McGahee, ex running back di Miami, infortunatosi proprio nell'ultima partita stagionale contro Ohio. Nella finale per il titolo NCAA McGahee ha riportato la lacerazione di tre legamenti del ginocchio sinistro. L'infortunio era così grave che in un primo momento era stata messa in dubbio la possibilità , per il giocatore, di giocare ancora.

Nel workout di martedì il running back doveva quindi dimostrare che la riabilitazione procede speditamente. Davanti agli allenatori di otto franchigie McGahee ha corso, seppur non a piena velocità , le fatidiche 40 yard e nella sala pesi ha fatto vedere di essere più potente di quello che poteva sembrare a prima vista.

Il coordinatore offensivo degli Houston Texans, Chris Palmer, interrogato sul workout ha dichiarato che "McGahee è stato grandioso. Con quello che ha fatto vedere oggi ha guadagnato parecchi posti nel draft e dovrebbe essere scelto addirittura nel primo round".

Dello stesso parere Calvin Branch, defensive back dei Raiders reduce da un infortunio simile: "La gamba sinistra di Willis sta recuperando benissimo per essere stata operata soltanto 15 settimane fa".

Proprio i Raiders sono la probabile destinazione del running back se non ci saranno colpi di scena nel draft. Oakland infatti possiede le ultime due scelte del primo round e dopo l'ottimo workout si vocifera di un interesse dei Tennessee Titans che cercano un giocatore che possa sostituire fra qualche anno Eddie George.

Per finire parliamo di Terrell Suggs, defensive end di Arizona State, che ha avuto a metà  aprile la possibilità  di migliorare il pessimo workout di marzo. In quell'occasione era stato lento sulle 40 yard ed aveva anche avuto difficoltà  nell'eseguire alcuni esercizi richiestigli.

Al secondo tentativo Suggs non è riuscito a migliorare i tempi (sempre intorno ai 4.9 secondi) ma è parso più reattivo nei movimenti nonostante abbia guadagnato qualche chilo rispetto al mese scorso. Uno scout della AFC, intervistato dopo il workout, ha dichiarato che "il tempo è accettabile. Quello che più ci interessa non è tanto come il giocatore è adesso ma come sarà  in futuro. Suggs ha mostrato buoni movimenti. È un ragazzo giovane e l'esperienza e la pratica lo miglioreranno perché le qualità  ci sono".

Questo sembra essere il pensiero comune nella NFL sul giocatore anche se i due workout hanno sollevato dubbi sulla velocità  del giocatore. Angelo, gm dei Bears, dopo il primo aveva detto che il cattivo tempo sulle 40 yard dimostra solo che Suggs non è un atleta d'elite ma questo non vuol dire che non sia un ottimo giocatore di football, anzi.

Lo stesso Suggs ci tiene a sottolinearlo. "Secondo me la velocità  su un campo di football e quella su una pista di atletica sono due cose diverse", ha detto il defensive end, "Dovete vedermi solo come giocatore di football ed io so giocare a football".

Il 26 aprile Suggs saprà  finalmente se gli scout NFL lo hanno visto nel modo giusto.

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