Ken Dorsey grazie ad un ottimo workout è riuscito a riconquistare molte posizioni nel prossimo draft
In vista del draft del prossimo mese ogni università ha organizzato un Pro Day per dare la possibilità ai prospetti di essere esaminati dagli scout e dagli allenatori della NFL in un ambiente familiare che li possa far rendere al massimo senza tensioni.
Il Pro Day è l'occasione, per i giocatori non invitati allo Scouting Combine di febbraio, di farsi notare alla ricerca di un posto nella lega o di migliorare la propria posizione.
Anche i giocatori già esaminati il mese scorso accolgono volentieri l'incontro organizzato dall'università . Molti di loro, ad Indianapolis, hanno preferito rimandare qualche test (ad esempio la misurazione del tempo sulle 40 yard) e si sono quindi preparati al meglio per non sfigurare nei confronti di chi quelle prove le ha superate.
Qualche giocatore importante come Ken Dorsey, quarterback di Miami, dopo aver deluso nel precedente appuntamento ha l'ultima occasione per conquistare la fiducia degli scout e sperare di essere scelto. Chi ha ben figurato come Kyle Boller, quarterback di California, o Justin Fargas, running back di USC deve soltanto evitare qualche passo falso che gli faccia perdere il terreno guadagnato ad Indianapolis.
In questo primo articolo vedremo come si sono comportati i migliori prospetti delle università che hanno organizzato il Pro Day nella prima metà di marzo; nel prossimo analizzeremo i workout della seconda metà del mese.
L'università che ha ricevuto più visite è stata sicuramente Miami. L'attenzione della maggior parte dei presenti era rivolta verso Dorsey, il wide receiver Andre Johnson e sul running back Willis McGahee.
Il quarterback aveva suscitato molti dubbi allo Scouting Combine mettendo in mostra, con molteplici errori di lancio, un braccio poco preciso nei lanci lunghi. Qualche scout sosteneva che il giocatore non sarebbe stato neanche scelto. A Miami invece, avendo a disposizione il secondo miglior wide receiver della nazione (Johnson), ha sbagliato poco o nulla. Notevole anche la velocità dimostrata nel muoversi una volta uscito dal pocket (cosa da non sottovalutare vista la sempre maggiore velocità dei difensori e la frequenza dei blitz nella NFL).
Andre Johnson ha superato brillantemente tutti i test e si conferma un giocatore da top ten. Dom Capers, allenatore dei Texans possessori della terza scelta, ha affermato che Johnson "è dotato fisicamente ed è un giocatore molto talentuoso. È difficile trovare un giocatore di quella stazza che corre così veloce".
Johnson potrebbe finire proprio nel Texas se Capers riuscisse a trovare un linebacker per sostituire Jeff Posey. In caso contrario la scelta ricadrebbe sul defensive end dell'università di Arizona, Terrell Suggs.
A Miami era presente anche McGahee, lo sfortunato running back infortunatosi nell'ultima partita stagionale. Nel corso del Pro Day, in cui il giocatore non ha corso, i suoi medici hanno dichiarato che il recupero procede molto rapidamente e McGahee potrebbe addirittura essere in grado di giocare qualche partita in questa stagione.
Anche per lui si parla di un forte interessamento di Houston che avendo ben 14 scelte nel draft di quest'anno può permettersi il rischio di scegliere un giocatore che sarà in grado di giocare solo fra un anno. È innegabile, infatti, che la franchigia che sceglierà il running back lo farà pensando più al futuro che al presente. 1750 yard e 28 touchdown segnati lo scorso anno non sono referenze da buttare quindi il giocatore sarà sicuramente scelto nel primo giorno del draft.
Altro workout molto seguito è stato quello di Kyle Boller. Dopo aver mostrato ad Indianapolis di possedere ottime doti atletiche al giocatore era richiesta una buona prova anche nei lanci e così è stato. Non contento di aver fatto una buona impressione sui tecnici della NFL presenti, Boller si è anche divertito a scommettere (vincendo) con i giornalisti che sarebbe riuscito a fare, senza l'aiuto del vento, un lancio di oltre 60 yard. Proprio la potenza del braccio è una delle migliori qualità dell'ex collegiale.
Nell'ultimo anno ha dimostrato che in presenza di un buon coordinatore offensivo è in grado di mettere in difficoltà parecchie difese. Boller si presenta come un buon prospetto da far maturare per qualche anno e per questo motivo non dovrebbe essere una delle primissime scelte.
Si dice che i Chicago Bears siano interessati a Boller come quarterback del futuro ed essendo convinti che il giocatore sarà ancora disponibile a metà primo giro hanno intavolato una discussione con i Saints per avere le loro due scelte nel primo round (17° e 18°) in cambio della quarta assoluta dei Bears.
Il quarterback numero uno, Carson Palmer, si è esibito nel Pro Day della Southern California. Il giocatore nello Scouting Combine e nel suo workout non ha commesso nessun errore tanto grave da fargli perdere la prima posizione. Il suo destino dipende ora soltanto dai Bengals. Cincinnati non sembra ancora aver deciso se conservare la prima scelta assoluta e scegliere Palmer o Charles Rogers oppure se scambiarla con qualcuno disposto a privarsi di molte scelte pur di salire qualche posizione.
Al Pro Day di Georgia erano presenti più di 100 persone, accorse per assistere alle prove di Boss Bailey (linebacker) e George Foster (offensive tackle). Bailey ha ottenuto ottimi risultati nel workout, risultando fra i linebacker più veloci (40 yard in 4.35). Prima che la velocità e la determinazione dimostrata facessero cambiare loro idea, alcuni tecnici parlavano di un possibile cambio di posizione per il giocatore (da linebacker a safety).
Foster ha fatto vedere buone cose lasciandosi alle spalle i problemi ad un polso che gli avevano fatto perdere qualche posizione. Se non dovesse essere scelto al primo round il giocatore sarà sicuramente selezionato all'inizio del secondo. Anche Foster è una scelta per il futuro non in grado di contribuire subito ma fra gli uomini di linea è quello con il maggior potenziale di successo.
L'offensive tackle di Hawaii Wayne Hunter ha attirato scout di tutte le franchigie. Una buonissima offseason gli ha permesso quasi certamente di guadagnarsi un posto nel primo round. L'incredibile agilità per un giocatore della sua stazza non è passata inosservata. Un left tackle con le sue doti è molto difficile da trovare ed è quasi impossibile far adattare giocatori a questo ruolo. Quindi Hunter rappresenta per molte franchigie l'opportunità di sistemarsi quella posizione per diverse stagioni.