Ricky Williams si è meritato il titolo di MVP della parita
Domenica scorsa a Honolulu (Hawaii) è andato in scena il Pro Bowl della stagione 2002. Ha vinto nettamente l'AFC (terza vittoria consecutiva e sesta nelle ultime sette gare) e Ricky Williams si è meritato l'MVP.
Prima di commentare la gara è doveroso un distinguo: a differenza dell'NBA, dove l'All Star Game è considerato un grandissimo veicolo pubblicitario in tutto il mondo (più delle Finali), nell'NFL il Pro Bowl è come una festa di fine anno, dove i giocatori chiudono in bellezza la stagione.
Specialmente in uno sport di contatto come il football, poi, un'esibizione dove lo spettacolo conta più del risultato e dove l'agonismo, per forza di cose, non è ai massimi livelli finisce per snaturare proprio l'essenza della disciplina. A motivare in parte i giocatori, però, ci pensa la differenza di compensi che l'NFL elargisce ai partecipanti (30000 dollari ai vincenti, 15000 ai perdenti).
L'AFC, dopo un intercetto del DE dei Dolphins Jason Taylor su Jeff Garcia (San Francisco 49'ers) va subito a segno con Ricky Williams (Miami Dolphins).
Dopo un FG di David Akers (Philadelphia Eagles) l'AFC riprende palla e segna ancora con un passaggio di Rich Gannon (Oakland Raiders) per il TE dei Kansas City Chiefs Tony Gonzalez.
Prima di lasciare definitivamente il campo Jeff Garcia lancia altri due intercetti, uno per Zack Thomas (Miami Dolphins) e uno per Rod Woodson (Oakland Raiders).
Anche Rich Gannon, dopo aver lanciato il secondo TD pass di giornata nelle mani di Travis Henry (Buffalo Bills), lascia il posto a Drew Bledsoe (Buffalo Bills) che nel suo prime drive lancia subito un intercetto raccolto da Troy Vincent (Philadelphia Eagles).
L'NFC si porta sul 21 a 6 con un calcio di David Akers ma viene ricacciata indietro dalla seconda corsa in end zone di Ricky Williams.
In chiusura di primo tempo Donovan McNabb (Philadelphia Eagles), subentrato a Jeff Garcia, emula il compagno lanciando un intercetto per Rod Woodson.
La partita ormai non ha più storia e all'inizio del terzo quarto Adam Vinatieri (New England Patriots) segna il 31 a 6 per l'AFC.
Esce anche Drew Bledsoe e in cabina di regia per l'AFC si posiziona Peyton Manning (Indianapolis Colts) che subito fa vedere di che pasta è fatto lanciando un pallone intercettato da John Lynch (Tampa Bay Buccaneers).
Brad Johnson (Tampa Bay Buccaneers) prende il posto di McNabb e per non far sfigurare i due colleghi, entrambi macchiati da un intercetto, lancia un intercetto riportato in TD da Ty Law (New England Patriots) per il 39 a 6 AFC. Nel drive successivo lo stesso Johnson, non contento, lancia un altro intercetto, questa volta per Sam Madison (Miami Dolphins) che fa salire a tre gli intercetti firmati Dolphins (Taylor, Thomas, Madison). Questo intercetto apre la strada al 45 a 6 per l'AFC, concretizzato da un passaggio di Manning per Hines Ward (Pittsburgh Steelers).
Con un ultimo moto d'orgoglio l'NFC rialza la testa e segna con due TD pass di Johnson per Joe Horn (Indianapolis Colts) e Mike Alstott (Tampa Bay Buccaneers) che portano al 20 a 45 finale.
Come detto l'MVP è andato a Ricky Williams, autore di 11 corse per 57 yards e 2 TD e di un fumble forzato giocando negli special teams. Buonissime le prestazioni di Rich Gannon, che ha chiuso con 12 su 18 per 102 yards e 2 TD pass (peccato, Rich, solo una settimana di ritardo), e Tony Gonzalez (5 ricezioni per 98 yards e 1 TD), che quando sente l'aria delle Hawaii si scatena.
La chiave della gara sono stati i turnover, nettamente a favore della AFC (6 a 3 il conto finale).
Che dire, queste partite sono da prendere per quello che sono ma ora la striscia di sconfitte per l'NFC sta diventando pesante e può darsi che nella prossima edizione in gioco ci sia anche l'onore (difficile anche se non impossibile).