Giocate vincenti

John Stallworth batte Rod Perry e segna il TD che porta in vantaggio gli Steelers

Dopo aver visto le azioni che avrebbero potuto girare l'inerzia della gara, andiamo ad analizzare quelle che si sono veramente rivelate decisive; la scelta è personale, l'ordine è quello cronologico.

(Sono state selezionate solamente quelle azioni che si sono sviluppate entro i primi minuti del quarto periodo; alcuni di questi episodi sono collegati all'articolo precendente).

1) Super Bowl XIV
Pittsburgh Steelers - Los Angeles Rams 31 - 19

Gli Steelers hanno vinto tre degli ultimi cinque titoli e sono pronti a diventare la prima squadra a conquistare per la quarta volta il Vince Lombardi Trophy: loro avversari nel Super Bowl XIV, disputato a Pasadena, sono i Los Angeles Rams che hanno il vantaggio di giocare praticamente in casa.

La partita è molto più difficile del previsto per Pittsburgh, poiché i Rams all'inizio del terzo quarto si portano sul 19-17 grazie al TD pass del RB Lawrence McCutcheon per il WR Ron Smith; Terry Bradshaw, il celeberrimo QB degli Steelers, inoltre, dopo 45 minuti di football ha già  lanciato 3 intercetti.

All'inizio del quarto periodo, tuttavia, avviene la giocata decisiva: dovendo fronteggiare un difficile 3rd and 8 sulle proprie 27 yards, Bradshaw e il coach Chuck Noll decidono di rischiare, proponendo un lungo passaggio; il WR John Stallworth compie una ricezione magnifica sulle 32 yards avversarie, battendo il CB Rod Perry, e poi s'invola verso la endzone.

I Rams avrebbero ancora oltre 12 minuti per ribaltare l'incontro, ma la difesa di Pittsburgh resiste alla grande: un ulteriore TD (tra l'altro preceduto da un passaggio lungo di Bradshaw per Stallworth), fissa il punteggio sul 31-19.

Chuck Noll diventa il primo (e unico) allenatore a vincere quattro volte il Super Bowl, mentre Bradshaw riceve per la seconda volta il titolo di MVP.

2) Super Bowl XVII
Washington Redskins - Miami Dolphins 27 - 17

All'inizio del quarto periodo, Miami è in vantaggio per 17-13, quando Washington deve fronteggiare un 4th and 1 sulle 43 avversarie: coach Joe Gibbs prende una decisione difficile e gioca il quarto down alla mano; il potente RB John Riggins (230 libbre) riceve l'hand-off dal QB Joe Theismann, conquistando agevolmente la yarda richiesta, ma"

Riggins ha già  superato i linebacker avversari e c'è solo un giocatore che può fermarlo, il CB Don McNeal; purtroppo il defensive back di Miami è troppo leggero e Riggins rompe il placcaggio con estrema facilità ; Washington si porta sul 20-17, mentre Miami non riuscirà  più a rimontare.

Il TD pass di Theismann per il WR Charlie Brown servirà  solo a fissare il punteggio finale: MVP della partita è ovviamente Riggins, autore di una prestazione magnifica (166 yards).

3) Super Bowl XVIII
Los Angeles Raiders - Washington Redskins 38 - 9

I Redskins ritornano al Super Bowl, dove ad affrontarli ci sono i Raiders, trasferitisi un anno prima a Los Angeles: i pronostici sono favorevoli ai campioni del mondo in carica che, tra l'altro, hanno già  battuto i Raiders durante la regular season.

In quella partita era avvenuta, sul finire del primo tempo, una giocata importante: trovandosi sulle proprie 12 yards, Joe Theismann aveva effettuato uno screen pass per il RB di riserva Joe Washington che, conquistate 67 yards, permise ai Redskins di segnare un FG nei secondi finali.

Il Super Bowl, tuttavia, è molto diverso: Riggins fa fatica e i Raiders prendono un vantaggio iniziale di 14-3; a 12 secondi dalla fine del secondo periodo, Washington deve fronteggiare un 1st and 10 all'interno delle propria red zone.

Il defensive coordinator di Oakland prevede che i Redskins ripetano quello screen pass e decide di togliere il LB titolare Matt Millen, inserendo il più veloce Jack Squirek con il preciso compito di marcare Washington. La previsione è azzeccata: Theismann lancia per il RB, ma Squirek intuisce tutto, intercetta l'ovale e segna il TD del 21-3.

Il secondo tempo sarà  una semplice formalità  e i Raiders alzano per la terza volta il Vince Lombardi Trophy, il primo dopo il trasferimento a Los Angeles: il titolo di MVP viene assegnato a Marcus Allen che corre per 191 yards, segnando un TD incredibile; il coach Tom Flores, con la seconda vittoria in un Super Bowl, entra nell'elite dei tecnici della NFL.

4) Super Bowl XXII
Washington Redskins - Denver Broncos 42 - 10

Il primo quarto del Super Bowl XXII finisce con i campioni AFC in vantaggio per 10-0, mentre Washington è in chiara difficoltà : il QB Doug Williams, a causa di un infortunio al ginocchio, è stato momentaneamente sostituito da Jay Schroeder.

Dopo circa un minuto dall'inizio del secondo periodo, Washington ha un 1st and 10 sulle proprie 20 yards e il coach Joe Gibbs decide di rimandare sul terreno di gioco Williams; il QB afro-americano lancia una bomba al WR Rickey Sanders che, ricevuto il pallone sulle 48, vola verso il TD.

Quella segnatura da 80 yards gira completamente la partita: Washington esplode letteralmente, realizzando in tutto il secondo periodo 35 punti, un record! La difesa di Denver viene assolutamente ridicolizzata da Doug Williams, MVP con 340 yards e 4 TD, e dal RB Timmy Smith che guadagna 204 yards sulle corse.

Una breve menzione a Timmy Smith è d'obbligo: il giovane RB, rookie nel 1987, aveva accumulato in quella sua prima stagione appena 126 yards; ciononostante Joe Gibbs lo inserisce nello starting line-up per il Super Bowl (in verità  Smith lo viene a sapere poco prima di entrare in campo).

La prestazione di Smith sarà  eccezionale e tutti gli prospettano un brillante avvenire: Timmy Smith, invece, si rivelerà  un fallimento colossale e, dopo essere stato tagliato da Washington nel 1988 e rimasto senza squadra nel 1989, terminerà  la propria carriera nel 1990 con la maglia dei Dallas Cowboys.

5) Super Bowl XXVIII
Dallas Cowboys - Buffalo Bills 30 - 13

Al termine del primo tempo, i Buffalo Bills vincono 13-6 e possono a ragione dirsi soddisfatti: il temuto attacco di Dallas è stato contenuto, Bruce Smith ha dominato sulla linea di scrimmage, mentre Kelly si è dimostrato molto accurato; Thurman Thomas, nonostante un fumble iniziale (provocato da un placcaggio di James Washington), ha segnato l'unica meta della gara.

Sebbene i Bills rimpiangano di non aver segnato una meta nell'ultimo drive del secondo quarto, tra i tifosi traspare un certo ottimismo anche perché Buffalo ha il primo possesso del terzo periodo.

Al terzo gioco accade l'imprevedibile: Thurman Thomas perde il possesso del pallone e il fumble, provocato da Leon Lett, viene recuperato da James Washington che s'invola verso la endzone; i Cowboys hanno pareggiato!

Dopo quell'azione, Buffalo uscirà  definitivamente dalla partita, mentre Emmitt Smith salirà  in cattedra: la superstar dei Cowboys segnerà  due TD con 132 yards corse, meritandosi il titolo di MVP; tuttavia, quel riconoscimento sarebbe dovuto andare a James Washington, autore di un importantissimo intercetto nell'ultimo quarto.

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