Un perplesso Randall Cunningham osserva i lavori di riparazione del terreno di gioco
La finale della NFC di domenica sarà l’ultima partita giocata dai Philadelphia Eagles al Veterans Stadium. Contro Tampa Bay gli Eagles potranno, per l'ultima volta fare affidamento anche sulla cattiva reputazione del campo e dei tifosi per intimorire e sconfiggere i Buccaneers. Questi, infatti, sembrano non gradire il Veterans. Negli ultimi tre incontri hanno sempre perso venendo anche eliminati due volte dai playoff senza riuscire a segnare neanche un touchdown offensivo.
Dalla prossima stagione la squadra si trasferirà al Lincoln Financial Field, 66000 posti e 355 milioni spesi per costruirlo. Una parte dei soldi spesi sarà recuperata grazie alla sponsorizzazione dello stadio. Il gruppo che da il nome allo stadio, infatti, verserà alla franchigia 139 milioni di dollari in venti anni.
Inaugurato il 16 agosto 1971 da una gara di pre-season della NFL, l'attuale stadio si è guadagnato in trent'anni la fama di peggior stadio della lega, tanto da meritarsi il soprannome di Covo della Morte. Il turf orribile, i ratti all'interno degli umidissimi spogliatoi e le risse sugli spalti fra spettatori, sono ormai caratteristici dello stadio tanto quanto gli Eagles.
Il problema maggiore è sicuramente il terreno di gioco. Molti giocatori si sono infortunati cadendo a terra o inciampando nelle sporgenze del turf. Nell'agosto del 2001 è stata addirittura annullata, per la pericolosità del campo, una partita di pre-season della NFL contro i Ravens facendo perdere agli Eagles tra i 5 e i 10 milioni. Anche per questo motivo è stato deciso di utilizzare non il turf ma l'erba per realizzare il campo del Lincoln Financial Stadium. Il nuovo campo di gioco dovrà essere pronto per l'inaugurazione del 3 agosto, giorno in cui si sfideranno Manchester United e Barcellona.
Ogni volta che calpestano il turf del Veterans i giocatori non possono non pensare a tutti i colleghi che hanno visto le loro carriere stroncate da infortuni nello stadio degli Eagles. Ron Jaworski, leggendario quarterback degli Eagles, era solito dire che scendere in campo al Veteran era come giocare sul cemento dipinto di verde. C'è anche chi trova il modo di scherzarci su. Donovan McNabb a proposito ha detto: "Tutta la lega sa che ci sono due cose che ti possono colpire al Veterans: i nostri difensori e lo stadio. Entrambi fanno malissimo".
L'infortunio più grave è occorso nell'ottobre 1993 a Wendell Davis, wide receiver dei Bears. Durante una corsa, improvvisamente e senza entrare in contatto con nessun avversario, Davis cade a terra bruscamente, come se gli avessero sparato. L'assassino però non è una persona ma il terreno di gioco. Davis si era procurato, con un solo movimento, la lacerazione del tendine rotuleo di entrambe le ginocchia. Dopo cinque anni di inattività il giocatore è tornato nella NFL ma ha giocato soltanto undici gare con San Diego prima di ritirarsi.
Il 10 ottobre 1999 Michael Irvin, ricevitore dei Dallas Cowboys, dopo un contatto con un avversario cade a terra sbattendo violentemente la testa al suolo. Il giocatore è trasportato fuori dal campo tra gli insulti e le grida di gioia dei tifosi degli Eagles. In seguito all'impatto con la superficie Irvin ha riportato un serio infortunio al collo che lo ha costretto a ritirarsi definitivamente dal football.
Il triste record di infortuni seri in una gara al Veterans appartiene ad un'altra sfida fra Eagles e Cowboys. Il 5 novembre 2000 il wide receiver dei Cowboys Raghib Ismail si procura una lacerazione ai legamenti del ginocchio sinistro. Poco dopo il safety di Dallas George Teague si rompe il piede destro.
Nella storia del Veterans Stadium non entrerà però solo il terreno di gioco. Anche gli spogliatoi, insieme agli ascensori che si bloccano in continuazione, meritano di essere menzionati.
A volte camminare negli spogliatoi è più pericoloso che giocare sul cemento. Lo scorso anno Duce Staley, running back degli Eagles, a causa dell'acqua formatasi sotto un tubo rotto, è scivolato cadendo in una pozzanghera fangosa poco tempo dopo essersi ristabilito da un intervento al piede. "Sono caduto con le stampelle. Nell'acqua c'era una strana sostanza marrone" dice Staley "Non so cos'era ma era orribile".
Harold Carmichael, ex wide receiver degli Eagles, ricorda che i giocatori non erano gli unici ospiti dello stadio. "Nel gennaio 1981, prima della finale della NFC contro Dallas, si potevano vedere i gatti, i topi e gli uccelli morti a causa del freddo". N.D. Kalu, defensive end degli Eagles dice che “Quando vai dalla sala conferenze allo spogliatoio vedi i topi che ti corrono fra i piedi".
La storia migliore la racconta Jon Gruden, ex coordinatore offensivo di Philadelphia ed attuale allenatore di Tampa Bay. “Un giorno avviandomi verso l'uscita vidi dei gatti enormi. Erano grandi come lupi. Chiedo allora spiegazioni ad una guardia. Questa mi dice: I gatti mangiano i topi. Cosa preferisce avere vicino, i gatti o i topi?”.
Altro mito dello stadio sono le fessure nei muri degli spogliatoi degli avversari che hanno permesso, per anni, di osservare le cheerleaders degli Eagles che si (s)vestivano in una stanza adiacente.
I guai del Veterans non sono in ogni caso limitati al campo di gioco. A volte ciò che accade sugli spalti diventa più importante della partita stessa.
Nel 1989 una delle tormente di neve peggiori nella storia di Philadelphia aveva coperto gli spalti di neve e ghiaccio. I tifosi degli Eagles seduti nel settore 700, considerato il peggiore della NFL, delusi per il dominio dei Cowboys di Jimmy Johnson sugli Eagles, iniziano a tirare palle di neve scommettendo che nessuno sarebbe riuscito a centrare qualche giocatore avversario da quella distanza. Il lancio è stato interrotto dalla polizia che ha dovuto, a fine partita, scortare Johnson all’uscita dallo stadio. Per rendere l'idea della pubblicità data dai media alla cosa basta notare che l'avvocato che ha iniziato la gara di palle di neve è stato eletto, dopo due anni, sindaco della città .
Il 5 dicembre 1998 durante una partita di college fra Army e Navy 10 cadetti, dopo la rottura di un parapetto, sono caduti per cinque metri atterrando sul terreno di gioco. Uno di loro si è rotto il collo e slogato un polso. A causa dei danni riportati il giovane ha dovuto lasciare l'accademia.
Le risse sono così frequenti che la città è stata costretta, nel 1997, ad assegnare un giudice allo stadio per infliggere, dallo scantinato del Veterans, multe e giorni di detenzione ai tifosi più esagitati. L’aula si trova ora fuori dallo stadio ma questo non implica che gli incidenti siano diminuiti. Per impedire le risse sugli spalti la polizia ha fatto ricorso ad agenti in borghese e ad agenti a cavallo, in moto a bordo campo.
Quando non è teatro di risse, il Veterans Stadium è stato protagonista di momenti indimenticabili nella storia degli Eagles:
17 settembre 1989 – Eagles 42 Redskins 37
La leggenda vuole che Randall Cunningham, indimenticato quarterback degli Eagles, poche ore dopo aver firmato un contratto che lo legava alla franchigia per molti anni, sia stato in grado di guidare la squadra in una fantastica rimonta. Sotto 20 a 0 Philadelphia recupera grazie ai 5 lanci da touchdown e alle 447 yard lanciate da Cunningham. Sul contratto non garantiamo ma le immagini della partita parlano chiaro sulla prestazione del giocatore.
12 novembre 1990 – Eagles 28 Redskins 14
Guidata in panchina da Buddy Ryan e in campo da Reggie White, Jerome Brown, Seth Joyner and Wes Hopkins, la difesa degli Eagles ha dominato la partita segnando tre dei quattro touchdown della squadra. La gara è passata alla storia come "The Body Bag Game" perché i Redskins persero per infortunio il quarterback titolare e la sua riserva. Fu costretto a giocare in quel ruolo l'attuale running back degli Eagles, Brian Mitchell. Molti ritengono la vittoria contro i Redskins una delle migliori partite della "Gang Green", mitica difesa di Philadelphia.
30 dicembre 1995 - Eagles 58 Lions 37
Grazie alla vittoria nella partita di playoff con il punteggio più alto nella storia della NFL gli Eagles rompono un digiuno di 14 anni di vittorie casalinghe nella post-season. La squadra di Philadelphia, guidata in panchina da Ray Rhodes, ha avuto anche 44 punti di vantaggio (51 a 7) prima di concedere, a partita ampiamente decisa, 4 touchdown ai Lions. Da ricordare anche i sei intercetti della difesa di casa.
Ora però è giunto il momento di dimenticare i successi passati e concentrarsi sull'unico obiettivo che renderebbe meno triste l'addio al Veterans: il Super Bowl.