Keyshawn Johnson intoccato in end zone!
PHILADELPHIA EAGLES vs TAMPA BAY BUCCANEERS 10 – 27
Si è rotto l'incantesimo: Tampa Bay vince a Philadelphia dove nelle ultime due apparizioni si era fermata la sua corsa nei playoffs e approda, per la prima volta nella sua storia, al Super Bowl.
Merito a Gruden e ai suoi uomini quindi, capaci di esorcizzare un avversario che sembrava proprio non andargli giù, di rialzare la testa immediatamente dopo una partenza che non lasciava intendere nulla di buono e di vincere con il solito football aggressivo.
Per gli Eagles la seconda sconfitta consecutiva in un Championship brucia due volte. Brucia perché quest'anno c'era davvero la possibilità di approdare al grande atto conclusivo (lo scorso anno la sconfitta a St.Louis era nell'ordine naturale delle cose) e brucia ancor di più perché ottenuta nella giornata in cui chiudeva i battenti per sempre lo storico Veteran Stadium, salutato con una delle sconfitte più gravi nella storia della franchigia.
L'impresa dei bucanieri della Florida è ancora più notevole se si considera come la gara era iniziata: ritorno di kick off di Mitchell da 70 yards e Td servito su un piatto d'argento per Staley che con due corse porta subito avanti gli Eagles. Considerando anche lo strascico di frustrazione che Tampa si portava dietro dalle ultime visite fatte nella città dell'amore fraterno, davvero una brutta botta.
Ma evidentemente la forza di questi Bucs è anche mentale, e gran parte del merito va al loro coach Gruden, capace di centrare il Super Bowl al primo tentativo sulla panchina dei rossoneri.
Le disgrazie di inizio partita per altro non finiscono qui. Dopo un Fg di Gramatica e un drive a vuoto di Phila, Brad Johnson si fa intercettare da Bobby Taylor. Altri brutti pensieri nelle menti di quelli che vengono dal caldo.
Altri brutti pensieri, scacciati via in un amen. La più forte difesa della Nfl inizia a dettare legge e fa capire a McNabb che non sarà facile come nel primo drive. La partita sta per cambiare: Johnson pesca Jurevicius che si mangia il campo in un attimo.
71 yards che permettono ad Alstott di andare in endzone per il Td che porta avanti Tampa. I bucaneri una volta trovato il modo di salire sul vascello di Phila non avranno più tentennamenti e porteranno via il bottino intero. La squadra di Reid riesce a pareggiare con un Fg di Akers ad inizio secondo quarto ma incredibilmente questa resterà l'ultima segnatura degli Eagles nella storia del Veteran Stadium: i Bucs non gli permetteranno più nemmeno di vedere la end zone con il binocolo.
La partita difensiva di Tampa rasenta la perfezione assoluta: la pressione su McNabb è costante, i tre linebackers (sempre strepitoso Brooks ma anche Singleton e Quarles meritano un applauso) sono implacabili quando Phila corre la palla e la secondaria, su tutti un immenso Ronde Barber (sotto gli occhi del fratello Tiki, ancora presente a bordo campo), non lascia mai spazio ai ricevitori.
Ma a differenza degli ultimi anni, Tampa ha anche un attacco. Dopo il Fg di Akers il drive guidato da Brad Johnson è perfetto e si conclude con la ricezione in end zone da 9 yards di Keyshawn Johnson.
Si torna negli spogliatoi sul 17- 10 perché sull'ultimo tentativo degli Eagles Rice colpisce Mc Nabb, procura un fumble e lo ricopre, mostrando a tutti cosa vuol dire essere uno dei più forti pass rusher della lega.
La ripresa riserva gran poche emozioni e lo spettacolo non è francamente il massimo. Sapp e compagni continuano a soffocare, con la loro aggressività , l'attacco di McNabb. Anche l'attacco di Gruden sembra aver sparato le cartucce migliori e così la partita si trasforma in una gara a chi tira il punt più lontano. Gli unici punti gli segna Gramatica con un Fg da 27 yards dilatando ulteriormente il risultato a favore dei suoi.
La sensazione che Philadelphia possa riaprire la gara non si ha mai: McNabb non trova la chiave per accendere la luce, e chiuderà con un modesto 26 su 49 al lancio con sole 17 yards corse. I Bucs staccano definitivamente il biglietto per San Diego a tre minuti dalla fine, quando Barber corona la sua prestazione super intercettando McNabb e riportando il pallone nell'area di meta degli Eagles dopo 92 yards di corsa. E'il più lungo touchdown dopo intercetto nella storia del Championship della Nfc.
Gruden ghigna sulla sideline, sa di aver fatto l'impresa e non riesce a nascondere la soddisfazione. Ancora non sa che a San Diego troverà i "suoi" Raiders, quei Raiders che ha abbandonato nella scorsa Offseason per tentare l'avventura nella baia della Florida. A San Diego troverà Callahan, il suo ex assistente: si conoscono bene a vicenda, sarà una battaglia di nervi e di schemi.
Il biondo diavolo del football combatterà questa battaglia con una grande squadra, una squadra che ha plasmato a sua immagine e somiglianza, esaltandone il talento difensivo e rivitalizzando un attacco che ora ha un senso e delle veri armi a disposizione.
"Eravamo pieni di fiducia" ha detto Gruden al termine "abbiamo vinto tredici partite ma a Philadelphia in stagione regolare avevamo giocato davvero male. Dobbiamo vincerne solo un'altra".
E allora tutti al Qualcomm Stadium, a vedere come finisce il Gruden Bowl.