Bill Romanowski, linebacker e leader degli Oakland Raiders
Il futuro è adesso. Questo potrebbe essere lo slogan della campagna 2002 degli Oakland Raiders verso il titolo NFL. Tim Brown, wide receiver dei Raiders, chiarisce il concetto: "Nessuno ci garantisce che saremo ancora in finale il prossimo anno. Quindi dobbiamo approfittarne, ora".
Guardando le carte d'identità non è difficile capire il motivo di tanta urgenza. Jerry Rice (3 titoli NFL), nonostante abbia giocato la miglior stagione da 5 anni a questa parte, ha da poco compiuto 40 anni. Rich Gannon, MVP della lega, e Rod Woodson, safety, hanno 37 anni. Tim Brown e Bill Romanowski (4 titoli) ne hanno 36. Guidati da tutti questi giocatori d'esperienza i Raiders sono i favoriti nella finale AFC di domenica contro i Tennessee Titans.
Le due squadre si sono già incontrate nella quarta settimana della stagione regolare. Nello stesso stadio in cui si giocherà domenica furono i Raiders ad imporsi 52-25. La partita era già chiusa dopo 6 minuti di gioco. A quel punto Oakland conduceva 21 a 0 grazie a due punt ritornati nella end-zone. Gannon, completando 29 passaggi su 39 per 381 yard, evidenziò tutte le lacune di una secondaria che faticava a trovare i giusti ritmi dopo i tanti cambi estivi.
In quella gara erano assenti fra i Titans i defensive end Carlos Hall e soprattutto Jevon Kearse. Quest'ultimo, soprannominato The Freak, sarà presente contro i Raiders ma sarà in campo solo 20-25 giochi a causa della rottura del piede sinistro che ancora gli crea problemi. Anche con Kearse in campo sembra comunque difficile il compito dei difensori di Tennessee. Dovranno vedersela con la difesa più pesante della AFC (peso medio dei cinque linemen: 146 chili) che ha permesso a Gannon di superare per ben dieci volte le 300 yard lanciate.
La secondaria dei Titans (25ma quest'anno contro i lanci) dovrà vedersela con tre dei migliori ricevitori della NFL. In questa stagione oltre ai futuri ospiti della Hall of Fame Rice e Brown, i Raiders hanno finalmente avuto modo di utilizzare anche Jerry Porter.
Il terzo ricevitore di Oakland è stato il migliore in campo nella vittoria della settimana scorsa contro i Jets. Ha ricevuto 6 passaggi per 123 yard segnando un touchdown. L'unico motivo per cui non ha ottenuto questi numeri in ogni gara è che ha di fronte due mostri sacri. Anche Bill Callahan, allenatore dei californiani, riconosce le doti del giovane: "Jerry potrebbe essere il numero uno in molti team della lega. È altruista e conosce il suo ruolo all'interno della squadra".
Ai Titans non resta che affidarsi a Steve McNair e Eddie George. McNair, come al solito, si è allenato pochissimo dopo la vittoria contro gli Steelers a causa dell'ennesimo infortunio. I compagni riferiscono che McNair riesce appena a camminare prima e dopo una partita. Il quarterback si è però sempre fatto trovare pronto il giorno più importante della settimana, la domenica, ottenendo numeri eccezionali (3387 yard lanciate per 22 touchdown e 440 yard corse).
George, reduce da due fumble ed una commozione cerebrale nella partita contro Pittsburgh, sembra pienamente recuperato. Coach Fisher farà affidamento sul running back per tenere il più possibile in campo la non più giovanissima difesa dei Raiders battendola ai primi segni di stanchezza.
Altre armi fondamentali per i Titans saranno il tight end Frank Wycheck che dopo una stagione deludente ha giocato un'ottima partita contro gli Steelers (10 ricezioni, 123 yard ed un touchdown) e il wide receiver Justin McCareins, autore di due ricezioni fondamentali nel supplementare.
Dovranno vedersela con la difesa dei Raiders che, come dimostrato contro i ricevitori dei Jets, è sicuramente una delle migliori della conference dopo aver recuperato i Platinum Brothers, Charles Woodson e Tory James. I due sono, infatti, hanno una placca di metallo inserita nel perone. Oltre a loro la difesa può schierare giocatori di assoluto valore come Romanowski, Rod Woodson e Sam Adams (campioni NFL con i Baltimore Ravens due anni fa).
Adams è stato protagonista di un battibecco col safety di Tennessee Lance Schulters. Il giocatore dei Titans ha accusato Tim Brown di essere un piagnone. “Ogni volta si lamenta con gli arbitri. Dice che lo tratteniamo, che lo spingiamo. Mi da un gran fastidio vederlo piangere con gli arbitri”. Da parte sua Brown ha detto che le dichiarazioni dell'avversario sono divertenti e non meritano una risposta. A chiudere il discorso ci ha pensato Adams: “Cosa ne sa Schulters? Probabilmente non è mai stato nei playoff o è rimasto seduto da qualche parte in panchina. Bisogna star zitti e giocare. Così si vincono le partite. Tutto quello che ha detto è un mucchio di spazzatura”.
Quella di domenica sarà comunque una grande partita fra due ottime squadre perchè, come dice Brown, “non si arriva ad una finale di conference per caso”.